| | Mostra storica in ricordo del Gen. DIAZ, Museo storico dei Granatieri di Sardegna | |
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| | Io non sono andato perchè un mio amico, che era andato alla presentazione, era rimasto molto deluso per i pochi pezzi esposti. Mi sembra strano che la famiglia non abbia dato il permesso per le foto (molto materiale proviene da Musei).
Quando si fa una mostra è cosa buona e giusta fare un catalogo o testimoniare cosa viene esposto per evitare...... sorprese.
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| | Non so, da come mi hanno detto, no. Sembra che la famiglia abbia dato poche cose. la persona che l'ha visitata è molto attendibile.
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| | io conto di andare domani, fra l'altro ho saputo che dalla prossima settimana parte del materiale deve essere restituito per tornare al museo prestante
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| | CITAZIONE (granatiere1659 @ 24/7/2018, 14:43) io conto di andare domani, fra l'altro ho saputo che dalla prossima settimana parte del materiale deve essere restituito per tornare al museo prestante Di male in peggio  | | | |
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| | Da quel che ne so, molti oggetti appartenuti a Diaz provengono dal museo di Gorizia (oggetti nel tempo sono stati "assottigliati").
Una mostra senza catalogo è ridicola, anche se comprendo che spesso i cataloghi restano in gran parte invenduti a causa del "braccino corto" della media dei visitatori. Poi magari vi è la "ristrettezza di fondi".
Però una mostra che nel periodo di apertura viene ridotta nel materiale esposto, se la cosa sta effettivamente così, sarebbe davvero il colmo del ridicolo.
Il divieto di fotografare (capirei il divieto d'usare il flash), pure in assenza di catalogo, è quantomeno sciocco.
Tra le decorazioni esposte, vi è anche la sua Gran Croce dell'ordine polacco "Virtuti Militari"?
P.S.: rileggendo, perdóno (quasi) tutto: leggendo il pieghevole di presentazione, che ricorda l'anniversario come "Centenario della Vittoria", vedo che almeno hanno evitato il piagnucoloso, ipocrita buonismo del "Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale".
Edited by Elmar Lang - 26/7/2018, 09:04
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| | Io non ho avuto problemi con le foto, ieri c'era anche un squadra di RAI3 ed hanno fatto un servizio per il tg regionale di ieri alle 19,30 , chi è più bravo di me potrebbe trovare il servizio in rete e postare il link.
Decorazioni poche, poi vi metto le foto
mi dicono che il catalogo sarà edito a breve .
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| | Però, lasciare in una trincea abbandonata, uno stendardo di presenza per unità navale, lo trovo ridicolo. Per di più, trattandosi di una mostra realizzata in un museo militare...
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| | CITAZIONE (Elmar Lang @ 26/7/2018, 15:34) Però, lasciare in una trincea abbandonata, uno stendardo di presenza per unità navale, lo trovo ridicolo. Per di più, trattandosi di una mostra realizzata in un museo militare... Concordo che questa trincea di primo impatto a noi collezionisti possa lasciare impressioni disparate : perché tutto questo ben di Dio che manco si vede bene ? che centra tutta questa ferramenta con Diaz ? Ma davvero i militari di oggi hanno questa idea delle trincee della prima guerra ? etc etc Avendo parlato con chi la mostra l'ha allestita il concetto che si voleva rappresentare era diverso dalla ricostruzione "credibile" , ma viene suggerito dai due elementi (non si vedono entrambi dalle foto) che fiancheggiano la trincea : a sinistra la vetrina che ricorda l'uso che Diaz fece della propaganda per sostenere e motivare sia le truppe che la popolazione civile; sul lato destro il proclama della Vittoria in bronzo. L'intento era ricostruire una scenografia che più di tante parole potesse fare immediatamente intendere la disfatta dell’Impero austro-ungarico e la conseguente vittoria italiana così come doveva essere percepita secondo la propaganda d'epoca. Il testo del bollettino della Vittoria firmato da Diaz (e non da lui scritto bensì dal Generale Siciliani) riferisce proprio dell’annientamento dell’esercito nemico con conseguente perdita di ingenti materiali di ogni sorta e di almeno 300.000 prigionieri. Nella “trincea” o scorcio di paesaggio sono stati collocati più di 40 fucili e decine di elmetti rigorosamente tutti originali oltre armi di ogni sorta, equipaggiamenti e effetti austriaci anche molto rari disposti appunto in disordine per suggerire al visitatore (non solo collezionisti ma visitatori dalle scolaresche in su ) le dimensioni di tale sconfitta. Aggiungo che il Museo dei Granatieri per apparente paradosso di uniformi di granatieri ne possiede ben poche, mentre è ricchissimo di prede belliche, veri trofei di guerra in parte utilizzati per questa "scenografia" | | | |
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| 13 replies since 20/7/2018, 08:12 607 views |
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Musei Militari, Sacrari e Monumenti
