Posts written by fogman79

Proprio ieri mattina, sulla banchina in attesa del treno, noto con la coda dell'occhio un alpino in SCBT, con qualcosa di scuro, metallico, tenuto sottobraccio. Il pensiero, d'istinto, è andato al fucile. Essendo però cosciente che non potesse averlo dietro libero dal servizio, mi sono girato a guardare.
In effetti non era il fucile, ma un monopattino ripiegato. Inutile dire che sono rimasto basito, soprattutto immaginandomi il quadretto dell'uso in strada.
P.S.: non è per essere all'antica, però non te lo ordina il medico di andare a lavoro già in uniforme. Se lo fai, per una TUA comodità di non doverti cambiare, con conseguente arrivo prima e uscita dopo, ci vai con decenza, altrimenti ti ci rechi in borghese (in tal caso anche a cavalcioni di un maiale, cavoli tuoi, purché non ci entri dalla carraia) e ti cambi li.

Che è la mia!
Matricola 535xBB
Unico punzone di accettazione presente è appunto il Waa162 .
Pervenutami con fondina dalla vedova di un partigiano che aveva fatto parte della Brigata Costa, nel dopoguerra trasferitosi in Trentino.
Invece la mia contratto rumeno, sempre frutto di rinvenimento in Trentino, ha solo il punzone CM cerchiato. Quindi, o è rientrata in Italia con truppe romene e poi divenuta preda o abbandonata, oppure nonostante il CM in Romania non ci è mai stata, che secondo me è statisticamente più probabile. Aggiungo che la mia ha un difetto non visibile, ossia il grilletto è più duro del normale. Nel restauro ho infatti notato che un lato dello stesso, non visibile dall'esterno, era vistosamente sbrunito per attrito. Chissà che non sia stata rifiutata dai romeni perché non rispondente alle specifiche, e che questa non sia la stessa motivazione che ha portato alla mancata consegna delle famose 20.000 di cui si parla?

Complimenti veramente Federico.
Peccato aver visto la discussione solo ora, altrimenti una visita non sarebbe mancata.

Tanto da notarsi a colpo d'occhio da chi conosce quelli per 35, quindi non una differenza di uno o due millimetri. A memoria (abbastanza fallace! ) direi mezzo centimetro.
Se interessa, la prima volta che vado in poligono lo fotografo a confronto col 35 coevo e lo misuro.

P.S.: giusto per precisione rispetto a quanto scritto nel mio precedente post, in realtà dovrebbe essere una brasatura, in quanto ricordo la presenza di materiale di congiunzione, visibile a colpo d'occhio.

Edited by fogman79 - 11/1/2016, 12:08

Escluderei l'utilizzo per la Cz27. In poligono ne abbiamo una, cui è stato adattato un caricatore da 35 con fondello bellico in lamiera stampata. Il corpo però è frutto del taglio e della saldatura di due, risultando così più lungo degli originali per la Beretta. In questo modo calza sulla Cz27, pur provocando continui inceppamenti in alimentazione, che comunque non pregiudicano la sorprendente precisione dell'arma ai 25 metri (confrontata con le più o meno coetanee e paragonabili 35, PPK, HsC).

Grazie della risposta!
In genere io non amo utilizzare prodotti autolucidanti, perchè credo tendano a seccare la pelle piuttosto che nutrirla, come invece dovrebbe fare una discreta crema. Ecco perchè propendevo per quest'ultima. Vorrei evitare un effetto artificioso, anche se credo che la crema nera dia una finitura molto simile all'originale.
Ma magari voi conoscete controindicazioni al suo utilizzo!

Ciao a tutti!

Sto terminando il restauro della baionetta Enfield mod. 1907 abbinata al mio SMLE del 1918. Sono entrambi di provenienza Arsenale di Taranto. Come potete vedere dalle due foto iniziali, la baionetta è in condizioni decisamente più vissute rispetto al fucile (il cui restauro è già terminato da un pò).

Il metallo è stato spazzolato con spazzola/spazzolino di ottone e passato con lana d'acciaio 0000. Il legno lavato con acqua calda e sapone per piatti, lasciato asciugare settimane ma non ancora oliato.
Il cuoio invece come lo tratto? Premetto che non è affatto secco, ma al tatto e alla vista abbastanza logoro in superficie. Il colore è diventato un nero marrone. Stavo pensando al lucido da scarpe in crema. Altrimenti olio con "Cura pelle" spray dell'Aquam (che ho usato sulle fondine). Però preferirei il lucido per ridare colore e riuniformare un pò la superficie. Voi cosa fareste?

Inoltre sono indeciso sulle guancette. Non sono ancora abbastanza schiarite ed infatti puzzano ancora del grasso di cui erano spalmati abbondantemente baionetta e fucile. Il legno di quest'ultimo è stato lavato come le guancette, ma con anche la soda caustica (1/2 dose per non schiarire a nuovo). Il risultato ritengo sia gradevole (non ho ancora fatto foto); è color legno, scuro ma non più nero di grasso e sporco, mantenendo comunque un aspetto vissuto. Ovviamente dopo lavaggio e asciugatura ho dato svariate mani di olio di lino crudo militare, come da finitura originale.
Se olio le guancette cosí come son venute, ridiverranno quasi nere e non marrone scuro come il fucile. Di contro c'è da dire che più sporche, sono più consone alle condizioni molto vissute dell'intera baio (a differenza del fucile che sono buone). Voi come vi regolereste?

Ciao!
Sulle parti con ruggine, visto che dalle foto non sembra ci siano camolature (piccoli crateri nel metallo creati dalla ruggine), dovrebbe bastare la lana d'acciaio 0000.
P.S.: per la muffa sull'estremità anteriore del calcio, aspetta i consigli di qualcuno più esperto che abbia già eseguito quell'operazione. Se non dovessero arrivare ed il fucile fosse stato il mio, io avrei passato su quel punto (visto che è isolato dal resto del legno ed ha anche un taglio opposto) la lana d'acciaio 0000, il tanto che basta a rimuovere la muffa, per poi ungere nuovamente con l'olio di lino.

Edited by fogman79 - 5/11/2015, 14:21

Ciao TappoA!
Come avevo premesso, il mio voleva essere uno spunto di riflessione slegato dall'esemplare e dal punzone in questione, sulla cui originalità non mi sono espresso perché non ho una mia idea, né in un senso né nell'altro, non avendo le competenze per farmela!
Il mio discorso era generico su punzoni e scritte varie su 34 e 35.
Quello che volevo intendere cercherò di farlo capire con l'esempio di un ragionamento, nel quale per ipotizzare la falsità di un punzone, vengono prese una serie di "fonti di prova".
Es.:
1) il dato punzone non si è mai visto prima d'ora;
2) in quel contesto storico-temporale non sarebbe dovuto esserci perché...;
3) con gli altri punzoni non dovrebbe coesistere perché...;
4) visualizzato a forte ingrandimento si può vedere che...;
ecc. ecc. ecc.
In un'analisi realistica, sempre secondo me, non si può prendere in considerazione il punto 1, nemmeno come integrazione altre alle supposizioni, perché in questo caso i numeri contano e non possiamo ignorarli. Il conoscere, ben che vada, i punzoni apposti su 1/10 delle pistole, non ci premette di fare supposizioni sensate (ovviamente sempre e solo riguardo al punto 1). È la classica fonte di prova che in Tribunale non diventerebbe mai una prova, perché verrebbe smontata in men che non si dica, anche dall'ultimo praticante avvocato!

Ciao a tutti!
Riprendo questa discussione un pò datata per fare una considerazione, indipendentemente dalla pistola e dal punzone in argomento. Ripeto che vuole essere solo uno spunto di riflessione e non una critica verso l'opinione di alcuno!
Veniamo al dunque! È stato detto più volte che è strano che questo punzone non si sia mai visto finora. Ma il punto è, quante 34 e 35 sono state viste finora?
Dai dati che si trovano in rete viene supposta una produzione (tra bellica, ante e post), di oltre 500.000 35 ed oltre 1.000.000 di 34, per un totale quindi di oltre 1.500.000 pezzi.
Ora, ammettiamo che a postare sui vari forum italiani e stranieri, più coloro che hanno scritto libri sull'argomento siamo in 1.500 (ammettiamo, ma ho qualche dubbio!); ammettiamo che ognuno di noi abbia visionato personalmente e con attenzione i punzoni di 100 tra 34 e 35 diverse da quelle analizzate dagli altri (ammettiamo, ma ho qualche, anzi molti dubbi che la media sia 100 pistole a testa, tra l'altro tutte diverse!).
In questo caso, nonostante i numeri a mio avviso mooolto ottimistici, saremmo a 150.000 34 e 35 analizzate.
150.000, cioè 1/10 del totale. Con una cifra così irrisoria, come possiamo affermare che un punzone mai apparso fin'ora, difficilmente sarà originale perché mai visto prima? Punzone che magari era stato apposto su un lotto di 50 esemplari destinato ad un corpo X. 50 su 1.500.000 sono lo 0,003%!!!

Ciao!
Attenzione a quale spazzola utilizzi perché rischi di togliere la brunitura e/o rigare il metallo. Vanno utilizzate esclusivamente spazzole in ottone. Occhio però che molte spazzole color ottone, di quest'ultimo materiale non lo sono, perché sono fatte in realtà di acciaio colorato.
Comunque la cosa meno aggressiva e secondo me più adatta al tuo caso, è la lana di acciaio 0000 (solo e soltanto quella, NON la 0 o quella per pentole). La puoi trovare in qualunque brico-center nel reparto vernici per legno. Comunque, sia che utilizzi lana d'acciaio che spazzolino di ottone, il punto dove lavori dovrà essere sempre ben bagnato di olio, altrimenti farai danno comunque.

Ciao maurizio77 e scusa il ritardo nella risposta!
La proprietaria non è intenzionata a vendere, vuole tenerla quale ricordo del padre. Infatti l'arma è attualmente depositata presso la Stazione CC, in attesa che la signora ottenga idoneo titolo.
Comunque purtroppo l'arma presenta il lato sinistro del carrello ampiamente camolato, verosimilmente a causa della posizione in cui è stata tenuta per decenni (e ben lontana dall'olio...). Avrebbe assolutamente bisogno di un bel restauro per fermare il processo degenerativo, che ovviamente non avrà, al punto che mi sarei proposto io di farglielo (chiaramente gratis), se solo ne avessi il tempo.

Complimenti a tutti per i bei pezzi!

Visto che si parlava di matricole, aggiungo il mio contribuito. L'altro giorno mi è passata tra le mani una 318 del 1936 - XIV E.F. avente matricola 6093XX.

Si infatti. Probabilmente non mi sono espresso bene. Volevo intendere che secondo me, per analogia con quanto avviene nell'Arma e nell'Esercito (di cui sono certo e che per questo ho citato) e visto la parte di parola leggibile, è logico ipotizzare che anche la Polizia mettesse il riferimento al contratto sulla buffetteria.

Ciao!
Io ci leggo "CONTRATTO N", dicitura che si trova normalmente, almeno dagli anni 80 ad oggi, su uniformi, buffetterie, ecc. di Carabinieri ed Esercito (precedentemente e per le altre FFAA e FFOO non ho idea).

P.S.: generalmente è accompagnata dalla data del contratto.