Censimento di tutti i blindo corazzati italiani delle due guerre mondiali

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-Milite Ignoto-
view post Posted on 1/11/2008, 09:17




E' un lavoro davvero notevole.

Tratto da http://www.caserta24ore.it/05082007/censim...re-mondiali.php ( di Matteo Cornelius Sullivan)

A differenza di quanto accade in quasi tutte le nazioni del mondo, in Italia c’è poca sensibilità, da parte delle istituzioni, per quello che riguarda la storia militare, così se pensiamo alla flotta della Regia Marina, cioè una delle prime flotte al mondo con navi bellissime e moderne, rimangono praticamente solo la “Amerigo Vespucci” ancora in servizio, due siluri a lenta corsa “Maiale” e “Mignatta” e un “barchino” al Museo Tecnico Navale di La Spezia. Altri Siluri a Lenta Corsa sono esposti presso diversi Musei: a Milano, Roma, Taranto e Venezia e a Monte Carlo, nel Principato di Monaco. Altro “pezzo” di Regia Marina è al Vittoriale degli Italiani di Gabriele D’Annunzio: la prora della Nave Puglia, risalente alla grande guerra; Nello stesso luogo sono custoditi anche l’aereo, SVA10, con cui il Poeta ha volato su Vienna nel 1918 e il MAS 96 (Motoscafo Anti Sommergibile) noto per la così detta Beffa di Buccari, occasione nella quale si era imbarcato anche D’Annunzio. Il MAS 15, che fu al comando della Medaglia d’Oro Luigi Rizzo, che affondò la Santo Stefano, è oggi conservato al Museo delle Bandiere a Roma. Non dobbiamo stupirci se la nostra Regia Marina è stata “affondata” anche dalla repubblica, d’altronde persino il panfilo-laboratorio “Elettra”, da dove, ancorata a Genova nel 1930, Guglielmo Marconi accese le luci del municipio di Sydney, fu smembrato in cinque pezzi nel dopoguerra! “All’estero è un’altra storia, esistono le navi museo: il Cutty Sark a Greenwich, il Victory a Portsmouth, il Constitution a Boston, il Fram ad Oslo, ecc. In Francia in poco tempo sono stati raccolti i fondi per acquistare la nostra nave scuola “Giorgio Cini”, di costruzione francese, che ora naviga superba nei mari di Bretagna con il “Belem””. La Marina Militare Italiana ha qualche altro veliero prebellico ma nessuno di questi ha prestato servizio nella Regia Marina. Per ciò che riguarda la Regia Aeronautica le cose ultimamente vanno un pochino meglio, difatti, forse per via del fascino del volo, si può sostenere che diversi aeroplani sono sopravvissuti alla mancanza di cultura e sensibilità delle istituzioni repubblicane e queste splendide testimonianze di tecnologia e di storia sono facilmente accessibili al grande pubblico. Una storia diversa è quella che riguarda i mezzi corazzati, difatti è sempre stato difficile reperire informazioni circa la loro esistenza ma con internet anche questa barriera sta crollando. È interessante però giungere a un perché di tale situazione, difatti molti mezzi corazzati, e non solo, del Regio Esercito furono utilizzati per diversi anni dall’Esercito Italiano nel dopoguerra, parallelamente a residuati bellici americani ed inglesi, quindi la reperibilità non doveva essere un problema. La questione deve essere sempre stata politica, ovvero l’Italia repubblicana che preferiva far passare i combattenti italiani come inefficienti e sempre pronti ad arrendersi, forse vedeva, e in parte vede tuttora, nei mezzi corazzati il segnale di un Regio Esercito che, quando ben addestrato, sapeva battersi gloriosamente. Lo storico, anche dilettante, è perfettamente a conoscenza del nome di almeno due Divisioni Italiane del Regio Esercito: la Divisione Corazzata “Ariete” e la Divisione Paracadutisti “Folgore”, questi due nomi emergono nonostante tutto l’oscurantismo politico e culturale repubblicano e dicono a chiare lettere: il soldato italiano non era un lazzarone e se ben addestrato sa battersi con Onore anche nella sconfitta, difatti quelle due Divisioni sono universalmente riconosciute come eroiche ed efficienti anche da coloro che all’epoca erano nemici. Ovviamente questo non vuol togliere nulla ad altre Divisioni o reparti che furono altrettanto efficienti ma che parlare di carri armati da un punto di vista storico, significa parlare della battaglia di El Alamein e da lì arrivare a un punto in cui si inizia a riflettere con la propria testa e non con quella di una repubblica che ha sempre voluto mostrare un passato distorto e politicizzato. Il mio interesse per i corazzati storici mi ha portato a voler soddisfare una curiosità, cioè a quantificarne l’esistenza al giorno d’oggi. Le fonti sono una serie di pubblicazioni ma soprattutto internet. Il censimento a seguito non ha la pretesa di essere perfetto ma perfezionabile con l’aiuto dei lettori appassionati della materia che potranno eventualmente fornire nuove informazioni all’indirizzo di posta elettronica [email protected] . La pubblicazione di questi testi è libera, citando la fonte. Si consideri anche, per concludere, un altro aspetto: l’importante esistenza di un grande turismo storico militare che in Italia non trova spazio per la scarsità di informazione e la poca accessibilità a questo genere di cose, un aspetto da valutare.
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CENSIMENTO VEICOLI CORAZZATI E BLINDATI REGIO ESRCITO (nell’anno 2007)
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Autoblindo Astura Lince
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma
2 Museo Storico della motorizzazione, Roma
3 Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce, nel 1999
4 Proprietà dell’artista Salvatore Scarpitta, New York (?)
Autoblinda Lancia IZ
1 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste (esemplare n. 69)
AB 41
1 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste
2 Caserma “Beraudo di Pralorno” di Grosseto – nel 2002, targa REIZ70
3 Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce, nel 1999, targa RE….
4 Reggimento “Nizza Cavalleria”, nel 2001, targa RE(seguono cinque o sei cifre)
5 Museo della Aeronautica, targa EI104392
6 Museo dell’Industria e del Lavoro, Brescia
7 Scuola di Cavalleria, Lecce
8 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE104551
9 Caserma “Beraudo di Pralorno”, Grosseto – nel 2002, targa RE100557
10 Caserma “Brunner”, Villa Opicina – nel 1997 (eretta a monumento)
11 Museo dell’Aeronautica Militare Italiana, Vigna di Valle – nel 2001, targa EI104392
12 El Alamein War Museum, El Alamein, Egitto, targa RE…., senza targa
13 Francia
14 Johannesburg, Sud Africa, targa RE260B
15 nel deserto nord africano negli anni ’70 (relitto)
AB 41 Ferroviaria
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma
AB 43
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma, senza targa (targhetta ASI 12314)
½ MiGmaniac , Parco Tematico dell’Aviazione, Superstrada Rimini - San Marino, Provincia di Rimini, senza targa (targhetta ASI 12314, quindi si tratta probabilmente dello stesso mezzo esposto al Museo Storico della motorizzazione, Roma)
2 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste
3 collezione privata, Italia
4 collezione privata, Italia
5 Museo della Cavalleria, Pinerolo (rottame)
6 eretta a monumento
7 eretta a monumento
Cingoletta O.R.E. di Bologna
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma
CV33 - L3-33
1 132° Rgt. Ariete, Cordenons (Pn) , targa RE101220
2 Museo Storico della Fanteria, S. Croce in Gerusalemme, Roma, macchina 1-9 della 1° Compagnia carri della Somalia
3 Museo Carristi, Roma
4 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste, (non è chiaro se si tratti di un L3/33 o di un L3/35)
5 Caserma “Babini” di Bellinzago Novarese – nel 2002
6 Sacrario Caduti d’Oltremare di Bari – nel 1995
7 Caserma “Trizio” di Altamura – nel 1996 (Non è chiaro se si tratti di L3/33 o L3/35)
8 Nicaragua, Nicaragua (uno dei due regalati da Benito Mussolini a Somoza Garcia, funzionante nel 1979)
L3/33 Lanciafiamme
1 Royal Tank Museum, Bovington, Inghilterra, targa RE1840
CV35 - L3-35
1 132° Rgt. Ariete, Cordenons (Pn), Targa RE7221
5 132° Rgt. Ariete, Cordenons (Pn) (secondo esemplare)
2 Museo Storico della motorizzazione, Roma,
3 Scuola di Fanteria, Cesano
4 Museo dell’Arma di Cavalleria, Pinerolo
6 Caserma “Beraudo di Pralorno”, Grosseto, nel 2002, targa RE9566
7 Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce, nel 1999,
8 Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce, nel 1999, targa RE510 (secondo esemplare)
9 Caserma “Becchi”, Cesano, nel 1995 (eretto a monumento)
10 – 63mo Reggimento di Cavalleria “Lancieri di Aosta”, Palermo, nel 1990
11 - Museo di Storia Militare di Johannesburg (Sud Africa), targa (nera con scritte bianche RE2084), nel 1993
12 Museo della Tecnica e della Scienza, Zagabria
13 Museo Militare di Pechino, senza targa
14 Kabul, Afganistan (ne sono stati trovati 2 a Kabul, 1 in altra località) (Il carro fa parte di una fornitura di tredici esemplari fatta dall’Italia all’Afghanistan nel 1937. Ritrovato dai militari italiani durante la missione in quella nazione, è stato utilizzato per un monumento dedicato alla MOVM Ten. Col. Carmine Calò del 20° gr. sqd. Aves “Andromeda”, morto a Kabul il 28 agosto in seguito alle ferite riportate durante un agguato teso ad un veicolo dell’ONU che trasportava gli ufficiali incaricati della missione speciale UNSMA, missione alla quale lo stesso Ufficiale partecipava.)
15 ritrovato in Afganistan, risulta essere stato trasportato in Italia presso il Reggimento Artiglieria da Montagna di Tolmezzo
16 Afganistan (non è chiaro se sono 3 o 4 gli esemplari reperiti in Afganistan) (eretto a monumento)
17 Museo Militare della Fortezza Kalemegdan di Belgrado (Serbia)
18 Yemen
19 Presso un Reparto militare, Aviano (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
20 Presso un Reparto militare, Aviano (eretto a monumento) (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
21 Presso un Reparto militare, Bellinzago (eretto a monumento) (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
22 Goloso Museum, Spagna
23 Military Museum, Belgrado, Serbia
24 Afganistan
25 Camp Boden, Canada, targa RE3410 (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
26 In Irak (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
27 In Iraq, trovato dalle truppe US
28 Brasile
29 Brasile (un altro esemplare, uno al All’Accademia e l’altro alla scuola di Artiglieria) (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
30 A San Salvador (eretto a monumento) (non è specificato se si tratti di un L3/33 o un L3/35)
31 sembrerebbe in una caserma (dalla foto sembrerebbe in Italia) (il mezzo potrebbe essere già incluso nell’elenco)
32 collocazione ignota (dalla foto sembrerebbe in Italia) (il mezzo potrebbe essere già incluso nell’elenco)
CV L3-35 Carro comando
1 Museo dei Corazzati di Kubinka, Russia
CV L3-35 Lanciafiamme
1. Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste, targa RE1504
CV L3-38
1. Museo Storico della motorizzazione, Roma, senza targa
2 Caserma “Pisano”di Teulada ed annesso poligono, nel 1994 e nel 2002, targa RE0001
3 Caserma “Mara” di Solbiate Olona, nel 1995 (eretto a monumento)
4 collezione privata, Italia, senza targa
L6/40
1 Caserma “Cadorna” di Legnano, nel 1996 (eretto a monumento)
2 Argirocastro (Albania)
3 Museo dei Corazzati di Kubinka, Mosca, Russia
M13/40
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE3700
2 Museo della Fanteria, Roma, nel 2002 Museo Storico dei carristi, Roma, targa RE4981
3 Caserme “Nacci” e “Zappalà” di Lecce, nel 1999
4 Royal Tank Museum, Bovington, Inghilterra, targa RE 3543
5 Wainwright, Alberta, Canada, privo di targa, 133°/13 rettangolo nero con tre bande bianche sul retro della torretta
6 Military Museum, Belgrado, Serbia
7 US Army Ordnance Museum at Aberdeen Proving Grounds, Maryland, USA, targa RE 3521
8 Sacrario Militare Italiano di El Alamein, El Alamein, Egitto (si tratta di ricostruzione, tutto lo scafo e i treni di rotolamento sono in legno)
9 Monumento al carrista, Sacrario Militare Italiano di El Alamein, El Alamein, Egitto (si tratta solo di parte della casamatta e la torretta, eretto a monumento)
10 Sacrario Militare Italiano di El Alamein, El Alamein, Egitto (tre bocche da fuoco con scudo erette a monumento)
11 Monumento al carrista, Caserma “Fratelli Dall’Armi” - San Vito al Tagliamento (si tratta di due casamatta con torretta erette a monumento)
M13/40 Centro radio
1 Camp Borden, Canada, targa RE 3410
M14/41
1 Caserma “Babini”, Bellinzago Novarese, nel 2002, targa RE4???
2 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE 103963 (Ma forse M13/40 o un M14/42 non è chiaro)
3 Sacrario Caduti d’Oltremare, Bari – nel 1995
4 Caserma “Paglieri”, Codroipo - nel 1997
5 Caserma “D’Avanzo”, Aurelia – nel 1995
6 El Alamein War Museum, El Alamein, Egitto, targa RE….
M15/42
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE 3575
2 132° Rgt. Ariete, Cordenons (Pn) targa RE 3700 (targa falsa perchè presente su un M13), nel 2002 è presso la caserma “Mittica”, Pordenone
3 132° Rgt. Ariete, Cordenons (Pn) targa RE 3701 (attualmente è ridipinto con rettangolo rosso sulla torretta e testa di ariete sui fianchi)
4 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE 105962 (secondo esemplare in forza al museo)
5 Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce – nel 1999, targa RE….
6 Caserma “Babini”, Bellinzago Novarese – nel 2002, (eretto a monumento)
7 Caserma “Forgiarini”, Tauriano – nel 2001 (eretto a monumento)
8 Caserma “Ruffo” - Roma nel 2006
9 Museo dei Blindati, Saumur, Francia (La scritta “Ariete” sulla prua del carro ha significato solo se riferita alla Divisione Corazzata “Ariete 2”, perché gli M15/42 non operarono in Africa e quindi non con la “Ariete”)
10 utilizzato fino a tempi recenti come postazione fissa per mitragliatrice sul Tagliamento, Degnano (probabilmente smantellato)
M15/42 centro radio
1 Caserma “Durli”, Palmanova (Ud) - nel 2002 (già alla caserma “Polonio” di Gradisca d’Isonzo)
P 40
1 Museo della motorizzazione, Roma, targa RE 103963
2 Scuola Truppe Corazzate, Caserta, Caserme “Nacci” e “Zappalà”, Lecce, nel 1999 targa EI404904
Carro Comando M41 per semoventi
1 (unico attualmente esistente) Museo della motorizzazione militare, Roma, terga RE5707
1/2 Museo della motorizzazione militare, Roma, terga RE105939 (si tratta dello stesso mezzo con altra targa cambiata in conseguenza a restauro)
Semovente M 75/18 su M40
1 Aberdeen Proving Ground, USA, targa RE4445
Semovente M 75/18 su M41
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE 102057
2 OTO Melara, La Spezia, targa RE 5727 (pare che la collezione sia cambiata e il mezzo sia stato ceduto all’Esercito Italiano)
3 Scuola di Cavalleria di Lecce, Lecce - Caserme “Nacci” e “Zappalà” di Lecce, nel 1999, targa RE943 (eretto a monumento)
4 Reggimento Artiglieria a Cavallo, Caserma “Santa Barbara”, Milano, nel 2001, targa RE5851
5 Caserma Caserma “Cavarzerani”, Udine, nel 1995
6 Altra Caserma di Artiglieria, Veneto
7 Museo de Henriquez, Trieste, targa RE4144 (privo della bocca da fuoco)
8 Caserma “Babini” di Bellinzago Novarese, nel 2002, targa RE6221
9 caserma “Piave”, Civitavecchia, nel 1996, targa RE5784 (eretto a monumento)
10 Caserma “Scalise”, Vercelli, nel 2004, targa RE seguono 7 o 8 cifre (eretto a monumento) la canna o è posticcia per simulare un semovente ma in realtà è un carro comando o un carro osservatorio, e la falsa canna conteneva una mitragliatrice (?).
11 Caserma “Baldassarre”, Maniago (Pn), nel 1997 (primo esemplare), targa RE 4474 (eretto a monumento)
12 Caserma “Baldassarre”, Maniago (Pn), nel 1997 (secondo esemplare) (eretto a monumento)
13 Comprensorio di Nettuno
14 Avellino – nel 1996 (M41 da 75/18 (?))
15 Caserma “Raffaele Libroia”, Nocera Inferiore, nel1985 (eretto a monumento)
16 El Alamein War Museum, El Alamein, Egitto, targa RE….
17 Museo dei Blindati, Saumur, Francia, targa RE…
18 Aberdeen Proving Ground, USA
Semovente M 75/18 su M 42
1 Museo Storico della motorizzazione, Roma, targa RE 4462
2 Parco delle Rimembranze, Città alta, Bergamo, senza targa e con bocca da fuoco posticcia
3 Lonate, targa RE 4362 (forse RE 4382 non chiaramente leggibile) (bocca da fuoco ricostruita non correttamente e le marmitte contraffatte)
4 MiGmaniac, Parco Tematico dell’Aviazione, Superstrada Rimini - San Marino, Provincia di Rimini (ritrovamento del 2000)
Semovente 75/34 su M
1 Marsala (Tp) – nel 2001, Nella foto non si vede bene la bocca da fuoco, dunque potrebbe essere un obice da 75/18 invece che da 75/34 (eretto a monumento)
2 Caserma “Tazzoli” di Trento – nel 1994 (rottane, solo bocca da fuoco e scudo frontale della torretta)
Semovente L47/32 su L6/40
1 US Army Ordnance Museum at Aberdeen Proving Grounds, Maryland, USA
Questo esmplare ha combattuto ad El Alamein e poi a Tobruk dove è stato catturato e poi spedito negli USA nel 1943
Semovente 90/53 su scafo M41
1 US Army Ordnance Museum at Aberdeen Proving Grounds, Maryland, USA, targa RE 5825
Semovente 149/40
1 US Army Ordnance Museum at Aberdeen Proving Grounds, Maryland, USA
Littorina blindata (tipo 1 e tipo 2)
1 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste
2 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste
Autocarro blindato Bianchi
1 Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, Trieste
.
AB = autoblinda (numero = anno di progettazione)
CV = carro armato veloce (poi ridenominati L)
L = carro armato leggero (tonnellate/anno di progettazione)
M = carro armato medio (tonnellate/anno di progettazione)
P = carro armato pesante
Semoventi (la numerazione indica la bocca da fuoco installata)
b/f = bocca da fuoco
RE = Regio Esercito
EI = Esercito Italiano
.
Denominazione / anno / numero di esemplari costruiti / Esistenti nel 2007 Italia / Estero / parziali
.
Isotta Fraschini Tipo RM /1911 / ? / 0
Autoblinda Bianchi / 1912 / 1 prototipo / 0
FIAT Arsenale /1912 / ? / 0
Autoblinda Bianchi / 1914 / 1 prototipo / 0
Autoblinda Bianchi (B) / 1914 / ? / 0
Autoblinda Bianchi (C) / 1914 / ? / 0
Autoblinda Bianchi (D) / 1916 / ? / 0
Autoblinda Lancia IZ (due tipi) / 1915 / 150 / 0
Autoblinda Terni “Tripoli” / 1919 / 12 / 0
Pavesi P4 / 1924 / ? / 0
Pavesi P2 / 1925 / ? / 0
Pavesi / 1925 / ? / 0
Pavesi anticarro / 1925 / ? / 0
Autoblinda FIAT 508 / 1928 / ? / 0
Ansaldo / 1929 / ? / 0
Autoblinda Corni-Scognamiglio / 1930 / ? / 0
FIAT Arsenale modernizzata /1930? / - / 0
Autoblinda Lancia IZ modernizzata / 1930 / - / 1
Autoblinda Bianchi (B) modernizzata / 1930 / - / 0
Autoblinda Bianchi (C) modernizzata / 1931 / - / 0
Autoblinda Terni “Tripoli” modernizzata (“Bianchi”) / 1931 / - / 0
Breda AF / 1933 / ? / 0
Autoblinda Fiat 611 /1932 / 5 / 0
Autoblinda Fiat 611 cannone /1932 / 5 / 0
AB 40 / 1939 / 26 / 0
AB 41 / 1940 / 644 (incluse le AB 40, quindi 618) / 11 / 3 / 1 (=15)
TL 37 Autoblindo / 1941 / 1 prototipo (perso in A.S.) / 0
Vespa – Caproni / 1942 / ? / 0
AB42 / 1942 / 2 / 0
Autoblinda comando 42 / 1942 / 1 / 0
Cannone da 47/32 su AB42 (su scafo AB41) / 1942 / 1 (sperimentale) / 0
Autoblinda cannone 43 su AB41 / 1943 / 1 / 0
AB41/43 / 1943 / (?) solo per i tedeschi / 0
AB “SPA 43” da 47/40 / 1943 / 10 solo per R.S.I. / 0
AB 43 / 1943 / 360 / 7
AB40 ferroviaria / 1942 / (vedi AB41 ferroviaria) / 0
AB41 ferroviaria / 1942 / 30 (incluse le AB40 ferroviarie) / 1
AB43 ferroviaria (si ignora se costruite per conversione)
AB40 portamunizioni / ? / in piccolo numero (per trasformazione di autoblinda radiate) / 0
Autoblinda Lince / 1943 / 250 / 3 / 1 (= 4)
L 5/21 di pre-serie (M5/21 – Fiat 3000) / 1924 / 5 / 0
L 5/21 (M5/21 – Fiat 3000) / 1924 / 100 / 0
L5/30 (M5/30 – Fiat 3000B) / 1928 / 52 / 0
L5/30 Comando / 1928 / 28 / 0
Carro cannone anticarro su Renault FT / 1918 / 1 (prototipo) / 0
P Fiat 2000 / 1918 / 2 / 0
CV28 (tanketta Carden Loyd su licenza) / 1928 / 1 (prototipo) / 0
CV 29 (tanketta Carden Loyd su licenza) / 1929 / 21 / 0
CV31 (preserie del CV33) / 1931 / 4 / 0
L3/33 (CV 33) / 1933 / 2000 (inclusi i CV35 e CV38 e quelli esportati) / 7 / 1 (=8)
Carro comando L3/33 / 1933 / (inclusi nei normali) / 0
L3/33 Lanciafiamme / 1933 / (inclusi nella produzione normale) / 0 / 1
L3 Zappatori “Carro Passerella” gettaponte su L3/33 / 1936 / 1 / 0
L3/Solothurm su L3/33/ 1941 / conversione campale in Africa, alcuni esemplari / 0
L3 carro recupero su L3/33 / 1935 circa / 1 (sperimentale) / 0
CV33 addestramento mitraglieri (simulatore ottenuto per trasformazione) / ? / 1 / 0
L3/35 (CV35) /1935 / (vedi L3/33) / 10 (forse 12) ? / 20 (=30 o 32)
Carro comando L3/35 (CV35) /1935 / 0 / 1
L3/35 Lanciafiamme / 1935 / (inclusi nella produzione normale) / 1
L3/35 Lanciafiamme secondo tipo / 1935 / (inclusi nella produzione normale) / 0
L35 aviotrasportabile / ? / 1 (sperimentale) / 0
(L3) Trubia / 1937 / 1 ? / 0
L3/38 (CV38) /1938 / (34 ma si tratta per la maggior parte di materiale ricostruito) / 4
L3/40 (carro cannone anticarro) 1939 / 1 (perso in A.S.) / 0
Carro di rottura da 8t / 1929-1935 / 1 (prototipo) / 0
Carro di rottura da 12t (Mod. 32) / 1933 / 1 (prototipo) / 0
Carro di rottura da 10t (M11/37) / 1936-1937 / 1 (prototipo) / 0
L6/40 / 1941 / 283 (altra fonte 333) (altra fonte 326) / 1 / 2 (=3)
L6/40 lanciafiamme / 1942 / ? / 0
Carro portamunizioni per semovente da 90/53 su L6/40 / 1942 / 30 (altra fonte 33) / 0
L6/40 Centro radio / 1941? / ? / 0
L6/40 portamunizioni (per semoventi da 90/53) / 1941 / 33 / 0
M11/39 / 1939 / 100 / 0
M13/40 / 1940 / 1050 (altra fonte 849) (altra fonte 799) / 3 / 4 / 4 (=11)
M13/40 Centro radio / 1941 / (inclusi nei M13/40) / 0 / 1
M13/40 per assistenza motoristica / (conversione campale AS) / 2 / 0
M13/40 Ambulanza / (conversione campale sperimentale AS) / 1 / 0
M13/40 Carro corazzato pattuglia O.C. / 1 (sperimentale) / 0
M14/41 / 1941 / 850 (altra fonte tra 695 e circa 1200 ma attendibile 895-900) / 5 / 1 (=6)
M15/42 /1942 / 115 (altra fonte 150 circa) (altra fonte da 112 a 248 più qualche altro realizzato per i tedeschi) / 8 / 1 / 1 (=10)
M15/42 Centro radio /1942 / ? / 1
M15/42 contraereo / 1943 / 1? / 0
Carro celere sahariano / 1942 / 1 / 0
P 40 / 1943 / 101 (40 privi di motore) / 2
Semovente da 47/32 su L6 / 1942 / 270 (?) (altra fonte 280) / 0 / 1
Semovente comando plotone su L6 / ? (probabilmente inclusi nella cifra dei semoventi da 47/32) / 0
Semovente comando compagnia su L6 / ? (probabilmente inclusi nella cifra dei sem. da 47/32) / 0
Semovente 75/18 su M40 / 1942 / 60 (altra fonte 160 inclusi i tipi su M41 e M42) / 0 / 1
Semovente 75/18 su M41 / 1942 / 162 (altra fonte 160 inclusi i tipi su M40 e M42) / 15 / 3 (=18)
Semovente 75/18 su M42 / 1943 / 243 (altra fonte 160 inclusi i tipi su M40 e M41) / 4
Semovente 75/34 su M42 / 1943 / 110 / 1 / 0 / 1 (=2)
Semovente 90/53 / 1942 / 30 / 0 / 1
Semovente M43 da 75/46 / ? / 0
Semovente M43 da 105/25 (su trasformazione M75/18) /1943 / (12) / 0
Semovente M43 da 105/25 “Bassotto” /1943 / 48 / 0
Semovente M43 da 105/25 ma con b/f da 75/34 / alcuni (solo per i tedeschi) / 0
Semovente M43 da 105/25 ma con b/f da 75/46 (M42T) / 11 (solo per i tedeschi) / 0
(Nota: totale semoventi costruiti su M43 dei vari modelli: 131)
Semovente da 149/40 / 1943 / 0 / 1 / 1
Carro comando su M40 / 1941 / 30 / 0
Carro comando su M41 /1942 / 34 / 0
Carro comando su M41 per semovente da 90/53 / 1942 / 15 / 1
Carro comando su M42/ 1943 / 45 + 28 per i tedeschi ma forse sono M15/42 / 0
Carro comando per Aereocooperazione su M42 / ? / ? / 0
Carro comando su M43 per semoventi da 105/25 e per P 40 / 1943 / ? / 0
Autoprotetto FIAT 604 / 1928 / ? / 0
Autoprotetto S37 /1941 / 150 / 0
Autocarro blindato Fiat 665 NM / 1942 / 90 / 0
Autocarro blindato Bianchi / ? / ? / 1
Cingoletta Fiat 42 (poi 43) / 1943 / 1 / 0
Cingoletta Ansaldo L40 / 1942 / 1 (prototipo) / 0
Cingoletta O.R.E. di Bologna / ? / ? / 1
Littorina blindata mod. 42 “Libli” tipo 1 / 1942 / 8 / 1
Littorina blindata mod. 42 “Libli” tipo 2 / 1942 / 8 / 1
Autocarretta ferroviaria blindata mod. 42 / 1942 / 20 / 0
Autocannone Breda 501 (Autocannone Blindato Tipo 102) / 1942 / 1 (prototipo) / 0
Motomitragliatrice blindata d’assalto (AB.XIII) / 1929? 1935? / 1 prototipo / 0
totale censiti 2007-06-07 = 138
.
Costruiti nel periodo 1915-1945 / censiti nel 2007
Autoblinde: 1515 / 27
Carri leggeri: 2225 / 48
Carri Medi: 2116 / 29
Carri Pesanti: 104 / 2
Semoventi: 943 / 28
Carri comando: 173 / 1
Autoprotetti: 150 / 0
Autocarri blindati: 91 / 1
Cingolette: 3 / 1
Littorine blindate: 16 / 2
Autocarrette ferroviarie: 20 / 0
Autocannone Breda 1 / 0
Totale approssimato 1915-1945 / totale censiti 2007-06-07
7357 / 138
.
Non sono elencati nel “censimento” (di cui comunque non è pervenuto nessun esemplare): A) i carri armati francesi acquistati durante la prima guerra mondiale (2 Schneider, forse 1 St Chamond, 3 o 6 Renault FT17) B) le 5 tankette Carden Loyd MK VI, ridenominate CV29, acquistati nel 1929 dalla Gran Bretagna (le altre 21 sono incluse perché di produzione FIAT-Ansaldo) C) i carri francesi di preda bellica ceduti dai tedeschi al Regio Esercito (carri R35 con cui equipaggiarono due battaglioni di riserva; carri S.O.M.U.A. 35S usati per una unità di riserva) durante la seconda guerra mondiale D) i carri tedeschi Panzer IV, i 36 Panzer V “Tigre” e alcuni semoventi Stug III ceduti dai tedeschi nel 1943 per formare la Divisione Corazzata Mussolini E) mezzi corazzati catturati sui vari fronti di battaglia e riutilizzati contro i precedenti proprietari (tra cui sicuramente, dato che sono pervenute le fotografie: in Africa: 1 o 2 autoblinde Morris C9, alcune autoblinde Laffly S15, 1 o 2 autoblinde Humber, 1 autoblinda Rolce Royce, 2 cingolette Universal carrier, 1 carro armato Cruiser A9, 1 Crusader utilizzato interrandolo come postazione fissa, in Russia: 1 T34/76) F) le improvvisazioni campali dell’Africa Orientale Italiana G) gli autocannoni e le improvvisazioni campali eseguite in Africa Settentrionale H) le camionette armate I) autoblinda improvvisata dai partigiani.
.
Situazione mezzi blindo corazzati esistenti al 01/03/1942:
Autoprotetto A.S.37: 17, carri armati M11/39, M13/40 e M 14/41: 1049, carri armati L3: 724, carri armati L6: 326, semoventi da 90/53: 30, carri comando per semoventi da 90/53: 15, semoventi da 75 su scafo M14/41: 60, carri comando: 30, semoventi da 47 su scafo L6: 60, Autoblinda 41: 331. (totale 2642)
 
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view post Posted on 1/11/2008, 10:20
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Ciao, scusa un piccolo appunto, riguardante una notizia di navi, non corrazzati: probabilmente quando è stata iniziata la stesura dell'elenco non era così, ma oggi il Cutty Sark non esiste più, è bruciato qualche tempo fa.
Circa alcuni dei mezzi che sono citati nell'elenco come di proprietà italiana mi chiedo invece il collezionista sanmarinese che li possiede cosa ne pensi.
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 1/11/2008, 11:06




Il censimento è dell'anno 2007 e presumibilmente iniziato molto prima, il Cutty Shark è bruciato il 21 maggio 2007 probabilmente il dato non è stato aggiornato.
Riguardo al fatto del pensiero " Sanmarinese " non saprei proprio cosa dirti, bisognerebbe chiedere all'autore dell'articolo.
 
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Piccola vedetta lombarda
view post Posted on 4/11/2008, 12:38




Ciao,
posso fornire alcune informazioni circa lo stato di conservazione di 5 (o 6) dei mezzi in elenco.
Si riferiscono al 1995, anno del mio congedo da tenente del 132° carri.
Al tempo (...e tuttora, secondo l'elenco..) erano conservati a Cordenons.
1) carro leggero L3: non funzionante, esteriormente "restaurato"; presenta una vistosa crepa nell'acciaio della piastra anteriore dello scafo.
2) carro leggero L3: funzionante, ma NON con il motore originale; venne infatti restaurato installandovi il propulsore di una FIAT Campagnola AR 70 con una trasmissione "adattata". Questo ha ovviamente portato ad una quasi completa ricostruzione della parte posteriore del mezzo (che appare quindi allungata e falsata). Nel 1994 vennero in visita alcuni carristi inglesi che vollero provarlo.. apprezzandone le prestazioni...!! Pensavo tra me e me "..magari fossero state davvero queste..!" Comunque fa sempre molta scena nelle sfilate.
3) carro "medio" M15: NON funzionante; in cattive condizioni complessive; fino al 1993 era stato posto come monumento nella piazza d'armi della caserma "Zappalà" di Aviano. Nelle giunture della corazza cresceva il muschio.
4) carro "medio" M15: funzionante, non sono sicuro se con propulsore originale. Temo si tratti del solito restauro "da maresciallo", buono solo per le sfilate.
SONO SEMPRE STATO MOLTO CURIOSO di sapere la storia di questi 4 carri (dopo l'8 settembre: Leoncello? Leonessa? "mano" tedesca?!!!!)

5) carro "pesante" P40: conservato presso la "scuola di carrismo" di Lecce (caserma Trizio, oggi Zappalà); nel '94 le condizioni complessive parevano buone; credo anche fosse "marciante". Lo schema mimetico applicato nel restauro mi è parso solo approssimativo nella scelta dei colori. Lo ricordo parcheggiato accanto a uno Sherman il giorno della festa dei carristi, e non sfigurava (più basso e compatto, era comunque un carro medio-leggero secondo gli standard esteri).
Si trattava dell'esemplare rimasto al sud dopo l'8 settembre, originariamente destinato all'addestramento degli equipaggi presso la scuola.

6) (non ne ho conoscenza diretta): navigando su internet l'anno scorso trovai un bel servizio fotografico su un M15 di un collezionista di S.Marino che lo aveva molto ben restaurato e reso marciante. Non sono in grado di segnalare il sito.

Segnalo infine che presso quasi tutte le caserme di carristi, cavalleria o artiglieria semovente sono presenti residuati "come monumento". Presso la caserma del 132° carri vi era un intero capannone dei parcheggi carri pieno zeppo di "carri storici", quasi tutti di produzione USA (forniti all'Italia post-guerra) (Sherman varie versioni, cacciacarri M10 ed M36, Pershing m26, Patton M47 ed M60, Chaffee M24, blindo Greyhound, ecc.).
Due autoblindo italiane belliche AB 41 sono presenti nel museo della cavalleria di Pinerolo (TO), una "sventrata" da una esplosione e ricomposta "alla meglio" nel museo.
Ciao,
Marco
 
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arturolorioli
view post Posted on 4/11/2008, 14:08




CITAZIONE (-Milite Ignoto- @ 1/11/2008, 09:17)
D) i carri tedeschi Panzer IV, i 36 Panzer V “Tigre” e alcuni semoventi Stug III ceduti dai tedeschi nel 1943 per formare la Divisione Corazzata Mussolini

Interessante lista, e grazie per averla segnalata!

Ma di Pz.V (per altro Panther, non Tiger), e se per questo anche di Pz.VI (appunto i Tiger), la Divisione Corazzata "M" non ne ha mai avuti. Se ben ricordo furono consegnati 12 StuGIII G, 12 PzKpfwIII N e 12 PzKpfwIV G.



 
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view post Posted on 4/11/2008, 21:56
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Spero sia di interesse sapere che alcuni degli M15 tuttora esistenti fino a qualche anno fa erano impiegati "in vasca" come postazioni per mitragliatrici nella fortificazione permanente esistente sulla linea del Tagliamento e realizzata a partire dall'anno 1950.

Un esemplare qualche anno fa' è stato restaurato e mi pare destinato al Museo di Rovereto, mentre l'esemplare già presente alla Durli di Palmanova è stato portato altrove per il restauro.
 
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view post Posted on 4/11/2008, 23:20


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lavoro immane e apprezzabile !!
un dubbio riguardo a Autoblinda FIAT 508 / 1928 / ? / 0;
la 508 (vulgo ballilla) è nata 5 anni dopo probabilmente l'autore ha preso per buono quanto descritto nel libro già da mè citato dove viene indicata come 508 una auotoblindata del Rtg Montebello della G.N.R. in realtà una 503
 
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Paolo Etienne
view post Posted on 8/11/2008, 18:44




QUOTE (arturolorioli @ 4/11/2008, 14:08)
QUOTE (-Milite Ignoto- @ 1/11/2008, 09:17)
D) i carri tedeschi Panzer IV, i 36 Panzer V “Tigre” e alcuni semoventi Stug III ceduti dai tedeschi nel 1943 per formare la Divisione Corazzata Mussolini

Interessante lista, e grazie per averla segnalata!

Ma di Pz.V (per altro Panther, non Tiger), e se per questo anche di Pz.VI (appunto i Tiger), la Divisione Corazzata "M" non ne ha mai avuti. Se ben ricordo furono consegnati 12 StuGIII G, 12 PzKpfwIII N e 12 PzKpfwIV G.

Io abito vicino il museo di Maryland (U.S. Army Ordinance Museum), voglia passare un fine settimana per scaricare foto per voi, se a voi piace. Per favore, fammi sapere se me equivoco su il componente blindato della divisione corazzatta Mussolini:

Il Stu. III Ausf o Sturmgeschchuetz fu variante con cannone corto e lungo di il carro armato Panzer III Ausf, originalmente pensato per il supporto della fanteria, aveva tenuto montaggio un howitzer di 75mm come el Panzer III Ausf prodotti dal 42/43.

Panzerkampfwagen III o Panzer III , originalmente per il supporto in combate della fanteria, distruttore di carri e como blindado de combate, con un cannone de 50mm (originalmente), dopo con uno di 75 mm KwK 37 L/24 corto, per gli inefficienti risultatti di gli 50mm lunghi in il fronte russo, contro gli carri armati medi e pesanti degli russi. Il resultato (credo) che era il Panzer III N, dopo di svilupatto alcuni molti variante come il Stug III (chassis del Panzer III modificata?). Ma tutto abbia cambiatto fino alla strada di I'T-34 russo nell estate dal 41. Questo carro medio abbia lasciato come obsoletti a tutti los carri tedeschi impiegatti sull fronte. Ma gli carri armati m4 Sherman e m7 semoventi, non furono problema per gli divisioni corazzatti tedeschi.

Il modello N di il Panzer III fu creato con un armamento di 75 mm KwK 37 L/24 cannon, carro lento contro-fanteria e supporto diffensivo. Ma non abbia altri blindati come gli SdKfz 231 e 233 di riconoscimento e explorazione , e gli Hetzer(Hunting Dog) primmo multiproposito tedesco in chassis di il Panzer 38, distructtore di carri armati sustitutto di il marder III, nella divissione acorazzata Mussolini? Altra curiosita, che carro armato tedesco comandava Il Generale della Divisione Cuneense, Emilio Battisti nella Bataglia di Nikolaevka o Nikolajewka?



Salutti a tutti


Paolo

Edited by Paolo Etienne - 8/11/2008, 20:17
 
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arturolorioli
view post Posted on 8/11/2008, 22:54




CITAZIONE (Paolo Etienne @ 8/11/2008, 18:44)
Il Stu. III Ausf o Sturmgeschchuetz fu variante con cannone corto e lungo di il carro armato Panzer III Ausf, originalmente pensato per il supporto della fanteria, aveva tenuto montaggio un howitzer di 75mm come el Panzer III Ausf prodotti dal 42/43

Non proprio. Era un cannone d'assalto (ossia senza torretta).

CITAZIONE
Panzerkampfwagen III o Panzer III , originalmente per il supporto in combate della fanteria, distruttore di carri e como blindado de combate, con un cannone de 50mm (originalmente), dopo con uno di 75 mm KwK 37 L/24 corto, per gli inefficienti risultatti di gli 50mm lunghi in il fronte russo, contro gli carri armati medi e pesanti degli russi.

Di nuovo non esattamente. Le versioni iniziali del PzIII avevano un cannone da 37mm, poi un 50mm, poi un 50mm lungo. Ed erano tutti carri armati "anticarro", non da appoggio fanteria (per quel ruolo inizialmente c'erano i PzIV, poi gli StuG).

La versione "N" - quella di cui stiamo parlando - avava un 75 corto non per fronteggiare i carri russi (conto i quali il 75 corto sarebbe servito dabbero a poco!) ma per continuare ad usare la disponibilità di scafi e torrette PzIII come veicoli anti-fanteria (visto che oramai il 50mm, anche quello lungo, era poco efficace nel combattimento anticarro). Questa versione aveva poco senso (gli StuG erano più economici, e i PzIV con il 75 lungo andavano benissimo anche contro la fanteria) e ne furono costruiti relativamente pochi (l'uso più noto fu in Tunisia, come supporto ai Tigre)

CITAZIONE
Ma non abbia altri blindati come gli SdKfz 231 e 233 di riconoscimento e explorazione , e gli Hetzer(Hunting Dog) primmo multiproposito tedesco in chassis di il Panzer 38, distructtore di carri armati sustitutto di il marder III, nella divissione acorazzata Mussolini?

No, i PzIIIN, PzIVG e StuGIIIG erano i soli corazzati da combattimento della Divisione "M" (attenzione, il nome era "M", non Mussolini)

Saluti cordiali

 
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Paolo Etienne
view post Posted on 8/11/2008, 23:04




Arturo, grazie mille per la spiegazione! Tutto perfetto :woot: !!!

Paolo

QUOTE (arturolorioli @ 8/11/2008, 22:54)
QUOTE
Ma non abbia altri blindati come gli SdKfz 231 e 233 di riconoscimento e explorazione , e gli Hetzer(Hunting Dog) primmo multiproposito tedesco in chassis di il Panzer 38, distructtore di carri armati sustitutto di il marder III, nella divissione acorazzata Mussolini?

No, i PzIIIN, PzIVG e StuGIIIG erano i soli corazzati da combattimento della Divisione "M" (attenzione, il nome era "M", non Mussolini)

Saluti cordiali

Buon dato Arturo, Grazie
 
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Sullivan1
view post Posted on 19/12/2008, 22:51




Gentili Signori,

in riferimento a quanto pubblicato nel censimento dei mezzi blindo corazzati, devo dire di aver sbagliato nel testo originale dove scrissi Panzer V, si tratta invece proprio di 24 Panzer VI ' Tigre I ', forniti dalle ss, che furono recuperati dai tedeschi il 25 luglio 1943, quando erano ancora in fase di addestramento equipaggi presso il 31° e 32° Reggimento Carristi. I tedeschi ritirarono anche gli istruttori assegnati alla Divisione M. I tedeschi comunque avevano già fornito all'Italia molto materiale bellico, tra cui anche cannoni, aerei, munizioni ecc. Alla divisione ‘M’ (che stava per Mussolini), che venne ridenominata ‘Centauro 2’ dopo il 25 luglio 1943, rimanevano 12 Pz III N, 12 Pz IV N, 12 Pz IV ausf G o L, 12 semoventi Stug III ausf G, da 2 a 5 StuH 42 (incerto). Circa l’autoblinda Fiat da me citata come 508, si tratta probabilmente della 503 menzionata da “157°”.

Qualora siate a conoscenza di altri mezzi blindo corazzati di produzione italiana pre 1946 tuttora esistenti, vi prego di segnalarlo all'indirizzo e-mail [email protected] dato che in futuro pubblicherò un aggiornamento del censimento. Sarei interessato inoltre a conoscere altri dettagli circa i mezzi da me omessi, citati nel vostro forum, in particolare l’M15 citato come collezione privata a San Marino, che ho cercato inutilmente di rintracciare e chiedo: non potrebbe essere il semovente M15 collocato a Rimini? (che nel censimento è riportato come: Semovente M 75/18 su M 42 4 MiGmaniac, Parco Tematico dell'Aviazione, Superstrada Rimini - San Marino, Provincia di Rimini).

cordiali saluti

Matteo Cornelius Sullivan
 
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arturolorioli
view post Posted on 20/12/2008, 00:07




CITAZIONE (Sullivan1 @ 19/12/2008, 22:51)
si tratta invece proprio di 24 Panzer VI ' Tigre I ', forniti dalle ss, che furono recuperati dai tedeschi il 25 luglio 1943 quando erano ancora in fase di addestramento equipaggi presso il 31° e 32° Reggimento Carristi.

??? Puoi citare le fonti??? Sei sicuro di non sbagliare con i Tigre "siciliani" poi prontamente reincamerati dalla 15PzGr?

CITAZIONE
Alla divisione ‘M’ (che stava per Mussolini), che venne ridenominata ‘Centauro 2’ dopo il 25 luglio 1943, rimanevano 12 Pz III N, 12 Pz IV N, 12 Pz IV ausf G o L, 12 semoventi Stug III ausf G, da 2 a 5 StuH 42 (incerto).

Perdona ma ... cosa dovrebbero essere questi Pz IV N oppure L? Conosco almeno una quarantina di versioni e derivati del PzKpfw IV ... ma queste due proprio mi mancano! Comunque a quanto mi risulta, e come ho già indicato, la "M" avrebbe avuto 12 StuGIII G, 12 PzKpfwIII N e 12 PzKpfwIV G. Punto. Nessuna traccia di SturmHaubitze ... nuovamente, puoi citare le fonti?

Ultima nota, la "M" non "stava per Mussolini", se non in senso estremamente lato. La "lettera M" della "Divisione Corazzata Camicie Nere M" significava che tutti i suoi battaglioni erano "battaglioni M", ossia battaglioni scelti, insigniti a titolo onorifico delle tipiche mostrine con i fascetti argento intrecciati alla "M" rossa. Tutto qui.

Edited by arturolorioli - 21/12/2008, 11:47
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 20/12/2008, 11:03




CITAZIONE (Sullivan1 @ 19/12/2008, 22:51)
Qualora siate a conoscenza di altri mezzi blindo corazzati di produzione italiana pre 1946 tuttora esistenti, vi prego di segnalarlo all'indirizzo e-mail [email protected] dato che in futuro pubblicherò un aggiornamento del censimento. Sarei interessato inoltre a conoscere altri dettagli circa i mezzi da me omessi, citati nel vostro forum, in particolare l’M15 citato come collezione privata a San Marino, che ho cercato inutilmente di rintracciare e chiedo: non potrebbe essere il semovente M15 collocato a Rimini? (che nel censimento è riportato come: Semovente M 75/18 su M 42 4 MiGmaniac, Parco Tematico dell'Aviazione, Superstrada Rimini - San Marino, Provincia di Rimini).

cordiali saluti

Matteo Cornelius Sullivan

Benvenuto fra noi Matteo, e complimenti per l'interessantissima ricerca.
Se ti servono informazioni riguardo al fantomatico semovente M15 della collezione privata di San Marino dovrei riuscire a chiarire la questione, non a breve ma dovrei riuscirci, appena so qualcosa lo inserisco in questa discussione.
Riguardo invece al semovente custodito al Museo dell'Aviazione ho delle fotografie fatte un mese fa, se possono interessarti te le mando via e-mail oppure le inserisco sempre quì. ;)
 
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Sullivan1
view post Posted on 21/12/2008, 22:53




Caro Arturo Lorioli,

la ‘M’ era la sigla con cui firmava Mussolini e questo era il simbolo dei battaglioni M da lei citati, nel caso della Divisione M il suo simbolo era un rombo con la M stilizzata attraversata diagonalmente da un fascio, dalle varie foto è evidente che variava a seconda del colore del mezzo corazzato; Ritengo che fossero: sui mezzi scuri (verdi) il rombo sembra esser stato bianco con bordo nero; m rossa e fascio giallo; Sui mezzi chiari (sabbia) rombo scuro (verde) con bordo nero, emme rossa e fascio giallo. Esistono illustrazioni col fascio del medesimo colore del rombo ma non ha senso perché il simbolo non si vedrebbe.
Circa le fonti sui Tigre cito, tra quello che mi è stato possibile rintracciare senza dovermi rileggere tulla la mia biblioteca:
1) Nicola Pignato “Corazzati 1939/45” Ermanno Alberelli Editore, 1974, dove, a pagina 81: “Nel maggio, poi, grazie a forniture di <<tigre>> e di Stug III da parte delle SS germaniche, si poterono gettare le basidi una seconda divisione corazzata, la <<m>> (poi <<centauro>> dal luglio 1943).”
2) articolo di Nico Sgarlato “La battaglia di Roma” in “Eserciti nella storia” N.39 del gennaio-febbraio 2007, pagina 9: “A proposito dei corazzati a disposizione delle forze italiane, è dura a morire la leggenda contemporanea che attribuiva alla Centauro II 24 carri Tigre. All’impiego dei carri pesanti tedeschi, in effetti, avevano iniziato ad addestrarsi il 31° e il 33° reggimento Carristi, ma il 25 luglio 1943 i tedeschi avevano sospeso il programma; ritirarono anche gli istruttori assegnati alla centauro, anche se lasciarono 12 semoventi Stug III Ausf G (forse anche da due a cinque StuH 42 da 105 mm), i 12 PzKpfw IIIN e 12 PzKpfw IV Ausf G o L.”

Sulla questione Tigre italiani c’è effettivamente stata sempre poca chiarezza, a ciò si aggiunga che, come accadeva anche in altre nazioni, qualsiasi carro armato tedesco di grosse dimensioni poteva diventare un Tigre, difatti se sfogliate alcuni volumi di storia ci sono foto di Pz IV che vengono descritti come Tigre, anche da autori celebri… si dovrebbe andare alle fonti, cosa che in Italia non è semplice dato che esiste un sistema archivistico che è a dir poco scandaloso… Fortunatamente i Tigre non erano parte del ‘censimento’, una ricerca che è durata circa tre anni.

Circa i PzIV N sono solo un mio errore di battitura.

Cordialità
Sullivan


Caro Milite Ignoto,
mi piacerebbe vedere le foto e ti ringrazio per la tua disponibilità
saluti
Sullivan

per concludere provo a inserire delle foto:
Ecco il simbolo della “134a Divisione Corazzata M” (camice nere), costituita nel maggio 1943, che riportava, stilizzata, la sigla di Mussolini, “in senso estremamente lato”, come dice lei:

E un Pz IV della M



p.s. evidentemente non ci sono riuscito...
 
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view post Posted on 21/12/2008, 23:19
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concordo con Arturo Lorioli. :)
non penso si possa tecnicamente parlare di “134a Divisione Corazzata Mussolini
Il fascio di traverso sulla M rossa è il titolo onorifico destinato ai reparti combattenti della Milizia. Va oltre al nome Mussolini anche se evidentemente lo riprende ed è la sua iniziale.
Funziona nello stesso modo per i battaglioni camicie nere "M". La denominazione era ad esempio : 116° battaglione camicie nere "M". In tutti i documenti visionati non è mai riportato per intero il nome di Mussolini.
Gli appartenenti che ricevevano questo onore era concesso abbandonare i fasci al bavero e sostituirli con i fasci sulle M rosse.
 
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