CINA 1900-1901

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view post Posted on 18/12/2008, 17:38
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Volevo aprire questa nuova discussione per chiedere di postare alcuni esempi della madaglia per la spedizione in Cina. Questa che allego è della Regia Zecca , ho solo un dubbio sulla fascetta perchè i caratteri della scritta non sono come quelli indicati sul brambilla ad esempio la C di "Cina" è più stretta e somiglia molto alla C di "Campagna" della fascetta per la medaglia delle campagne d'africa. Sapete quante ditte hanno prodotto la fascetta e se realmente esistevano delle differenze?. Grazie in anticipo.
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fedeligenerale
view post Posted on 20/12/2008, 13:13




Complimenti per il pezzo, veramente prestigioso per una collezione di medaglie italiane!

CF
 
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zarubabel2
view post Posted on 20/12/2008, 20:54




ciao a tutti mi permetto di portare la mia esperienxa riguardo questa rarissima medaglia di cui ne furono conferite meno di diecimila pezzi , io tutte quelle originali che ho visto erano molto vissite e tutte quelle riconiate che girano sono anche con il punzone della zecca e sono tutte nuove nuove , le fascette sono in vendita nel sit web filatelica fiorentina e anche la medaglia , bisognerebbe vedere peso e diametro e spessore , ma lascio la parola a chi è più esperto di me
 
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view post Posted on 20/12/2008, 22:56
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concordo con Zarubabel2.
La "Cina" è una medaglia molto difficile. Visto il suo costo e vista la qualità dei riconi (chiamiamoli pure falsi), è una medaglia da avvicinare con cautela.
Se posso dare un parere non tecnico ma "a pelle", dico che sia la fascetta che la medaglia non mi convincono.

Di questa medaglia ripeto che non me ne intendo, ma so che le marcature sono state assolutamente riportate in modo molto fedele e non fanno testo, e la battitura in corrispondenza della cambretta del nastro è presente sugli originali come sui falsi. Io in collezione non l'ho e la comprerò solo dopo essermi documentato a dovere.

se qualcuno di voi avesse le caratteristiche tecniche dell'originale o indicazioni sui falsi sarebbe davvero interessante :) per tutti oltre che per Milite Scelto.
 
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view post Posted on 20/12/2008, 23:11
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Medaglia abbastanza rara (il corpo di spedizione era formato da circa 2000-2500 uomini) e purtroppo anche costosa.
Questa non penso sia di quel lotto...come non penso sia di quel lotto la fascetta.
Non so il valore attuale, a me chiesero alcuni anni fa 400/500 mila lire alla fiera Filatelica di Verona.
C'era anche il suo bel diploma incorniciato.

Saluti
Corrado


 
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view post Posted on 21/12/2008, 14:06
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Grazie per le valutazioni, comunque vorrei darvi alcune misure, avendo acquistato anche la copia venduta come replica. Vorrei precisare che la replica è molto ben rifinita fin nella scritta "regia zecca" che risulta molto nitida, le misure (approssimate) sono:
Originale
Peso (gr) 17
Diametro (cm) 3,16
Spessore (cm) 0,26
Bordo liscio
Replica
Peso (gr) 13
Diametro (cm) 3,10
Spessore (cm) 0,23
Bordo con scalino
Ho notato anche un piccolo difetto nel conio sia sulla copia che sull'originale, che sulla lettera "C" lascia una piccola infossatura, tale difetto l'ho riscontrato anche in tutte le altre che ho potuto reperire su internet o sui testi con immagini fotografiche, per cui ho pensato che sia stato usato un unico conio sia per le originali che per le copie.
Le ipotesi sono principalmente tre, e cioè: 1) Le copie attuali sono state prodotte con un conio d'epoca, 2) tutte le medaglie oggi in circolazione sono riconii moderni fatti anche in bronzo e quest'ultimi fatti circolare un po' per volta spacciandoli per originali, 3) Il conio usato per le copie moderne è stato prodotto partendo da una medaglia originale che presenta il difetto che ho evidenziato. Grazie per l'attenzione.

 
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Pzt_ste
view post Posted on 21/12/2008, 16:50




CITAZIONE (Radagast_ @ 20/12/2008, 22:56)
concordo con Zarubabel2.
La "Cina" è una medaglia molto difficile. Visto il suo costo e vista la qualità dei riconi (chiamiamoli pure falsi), è una medaglia da avvicinare con cautela.
Se posso dare un parere non tecnico ma "a pelle", dico che sia la fascetta che la medaglia non mi convincono.

Di questa medaglia ripeto che non me ne intendo, ma so che le marcature sono state assolutamente riportate in modo molto fedele e non fanno testo, e la battitura in corrispondenza della cambretta del nastro è presente sugli originali come sui falsi. Io in collezione non l'ho e la comprerò solo dopo essermi documentato a dovere.

se qualcuno di voi avesse le caratteristiche tecniche dell'originale o indicazioni sui falsi sarebbe davvero interessante :) per tutti oltre che per Milite Scelto.

quoto sono d'accordo cn te

la medaglia era in bronzo mm32 , nastro in seta largo 37mm di color giallo oro con orli azzuri di larghezza mm 3 e traversato da due righe verticali , parimenti azzure , larghe 5 mm e distanti tra di loro 10 mm .
 
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arturolorioli
view post Posted on 21/12/2008, 17:04




CITAZIONE (milite scelto @ 21/12/2008, 14:06)
Le ipotesi sono principalmente tre, e cioè: 1) Le copie attuali sono state prodotte con un conio d'epoca, 2) tutte le medaglie oggi in circolazione sono riconii moderni fatti anche in bronzo e quest'ultimi fatti circolare un po' per volta spacciandoli per originali, 3) Il conio usato per le copie moderne è stato prodotto partendo da una medaglia originale che presenta il difetto che ho evidenziato.

E' strano che ci siano due diametri diversi in circolazione. Spessori e pesi possono variare anche usando lo stesso conio (dipende da come e di cosa è fatto il tondello grezzo), ma il diametro dovrebbe restare costante.

In teoria è possibile che il conio sia originale e ad essere stato rifatto sia solo il ferro da trancia, che potrebbe non essere preciso. Ma un errore da 6/10 di millimetro è veramente marchiano e ad occhio nudo si notererbbe chiaramente la fascia esterna "mal tagliata". Direi quindi di escluderlo.

Altra possibilità teorica è che la Zecca - all'epoca - abbia realizzato più di un conio. Ma non ne vedo proprio il motivo per una coniatura di solo un paio di migliaia di pezzi, e non credo fossero così inetti da sbagliare il diametro di una enormità come 6/10 di millimetro ... ed essere costretti quindi a realizzare un ferro da trancia ex-novo!

Quindi direi che ci sono altissime possibilità che in giro ci sia almeno un conio falsificato. E sottolineo almeno uno, perchè esiste addirittura la possibilità che ambedue gli esemplari che hai citato siano falsi! L'unica sarebbe controllare con un esemplare di riferimento sicuro ... e trovarne uno "sicuro" non sarà facile. Buona fortuna!

Per l'occasione, nonostrante lo spirito natalizio che mi pervade, stramaledico pubblicamente e sonoramente i farabutti che spacciano conii copiati per originali. E stramaledico doppiamente ed ancor più sonoramente gli strafarabutti che riutilizzano indebitamente i conii originali delle ditte "estinte", spacciandoli per coniazioni originali. Mi rendo conto di come questa gentaglia faccia gran bei soldi con questi espedienti ... e spero quindi caldamente che se li debbano spendere tutti in medicine, sia per il dano economico che infliggono ai collezionisti meno preparati, sia (ed a maggior ragione!) per lo scempio irreparabile che fanno del patrimonio culturale faleristico nazionale e del buon nome delle gloriose ditte da loro copiate o indebitamente riprodotte. La cosa strana è che alcuni tra questi personaggi e le loro mene sono perfettamente conosciuti ... e nonostante tutto c'è sempre qualcuno disposto a dargli dei buoni soldi o per ingenuità (e li compatisco) o anch'essi per interesse (e mi danno la nausea).







 
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view post Posted on 21/12/2008, 17:54
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CITAZIONE (arturolorioli @ 21/12/2008, 17:04)
Per l'occasione, nonostrante lo spirito natalizio che mi pervade, stramaledico pubblicamente e sonoramente i farabutti che spacciano conii copiati per originali. E stramaledico doppiamente ed ancor più sonoramente gli strafarabutti che riutilizzano indebitamente i conii originali delle ditte "estinte", spacciandoli per coniazioni originali. Mi rendo conto di come questa gentaglia faccia gran bei soldi con questi espedienti ... e spero quindi caldamente che se li debbano spendere tutti in medicine, sia per il dano economico che infliggono ai collezionisti meno preparati, sia (ed a maggior ragione!) per lo scempio irreparabile che fanno del patrimonio culturale faleristico nazionale e del buon nome delle gloriose ditte da loro copiate o indebitamente riprodotte. La cosa strana è che alcuni tra questi personaggi e le loro mene sono perfettamente conosciuti ... e nonostante tutto c'è sempre qualcuno disposto a dargli dei buoni soldi o per ingenuità (e li compatisco) o anch'essi per interesse (e mi danno la nausea).

Ti adoro! :lol:

Saluti
Corrado

p.s: aggiungo una cosa distante dal mondo del collezionismo ma inerente al mondo della riproduzione. Anni fa parlando con un collega che lavora nell'ambito dei compressori e cose del genere, mi raccontò di quel suo cliente che mise in vendita un compressore alla metà del prezzo in quanto aveva una evidentissima ammaccatura sul serbatoio. Lo comprò un cinese appena stabilitosi nel vicentino...un anno dopo, lo stesso personaggio si presentò dal commericiante con un bel cataloghino che illustrava una serie di compressori nei vari modelli e tutti con...l'ammaccatura nel serbatoio...
 
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view post Posted on 21/12/2008, 21:48
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innanzitutto ringrazio tutti per la partecipazione e, visto che l'argomento mi tocca in prima persona, vorrei sottoporvi un'immagine che ho creato riunendo le foto che sono riuscito a reperire evidenziando il difetto di cui parlavo. Invito a postare le dimensioni di una medaglia certa al 100% (spero che qualcuno mi possa aiutare) e avrei un'atra richiesta da fare ad arturolorioli se riesce a sintetizzare il processo di coniazione e in particolare il significato di "ferro da trancia". Grazie.
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Scusate ma dimenticavo di esprimere un parere su chi conia o distibuisce consapevolmente dei falsi spacciandoli per originali, che peste li colga.....
 
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zarubabel2
view post Posted on 21/12/2008, 21:54




i metodi per riconiare le medaglie non sono poi tanti , lascio quelli relativi ai conii a chi è piu esperto di me , io però essendo un artigiano orafo , quando scrivi che c'è un gradino sul bordo , mi fa pensare forse all'unica spiegazione plausibili , cioè un riconio fatto a cera persa che spiega anche le differenze di peso e spessore . cercherò di essere chiaro e coinciso , si prende la medaglia le si fa una gomma di caucciù che è formata da due metà e qui capita che nei lavori poco rifiniti resti sul bordo la traccia delle due metà dello stampo , si cola la cera dentro lo stampo e si ottiene la medaglia in cera che verra poi messa nel cilindro di fusione ma non mi dilungo , ora ad ogni passaggio dall'originale alla copia si ha una perdita se pur minima in termini di peso e di diametro . :rolleyes:
 
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Pzt_ste
view post Posted on 21/12/2008, 22:58




nella medaglia in alto ,vicino alla cambretta, sembra ce ce un difetto di conio , possibile ? oppure è la foto fatta uscita male ?
 
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Grognard
view post Posted on 22/12/2008, 13:19




Una domanda a zarubabel2. Nella riproduzione per fusione si dovrebbe notare anche una certa porosità sulla superficie assente invece nel conio originale. Mi sbaglio?
 
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zarubabel2
view post Posted on 22/12/2008, 14:10




beh è questa la differenza tra una buona fusione e una fatta male , dipende tutto dalla cera che si usa e dal tempo che si ha a disposizione e cmq la percentuale di pezzi perfetti è bassa , è il metodo più usato per falsificare le monete , io recentemente ho fatto delle riproduzioni per un museo di palermo di monetine romane e sono venute perfette , con le medaglie non ho mai provato , però quelle della prima comunione mio padre le faceva così
 
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arturolorioli
view post Posted on 22/12/2008, 17:21




CITAZIONE (milite scelto @ 21/12/2008, 21:48)
avrei un'atra richiesta da fare ad arturolorioli se riesce a sintetizzare il processo di coniazione e in particolare il significato di "ferro da trancia".

Nell'ordine :

1)- Lo scultore realizza il modello in positivo in grande formato (20-30 cm), solitamente in creta o gesso.
2)- Dal modello originale si ricava un negativo in bronzo (fusione a colata) o attualmente più semplicemente in resina. Il tutto viene ritoccato dall'incisore, se necessario.
3)- Il negativo viene inserito in un pantografo Janvier (o simile) e l'immagine viene riprodotta (sempre in negativo) sul conio in acciaio nelle dimensioni richieste. In alternativa a tutti i punti precedenti, per disegni bidimensionali oggi si ricorre a volte alla realizzazione di conii ottenuti per elettroerosione. In alcuni casi i conii così ottenuti sono soddisfacenti (e sono sempre molto più economici!)
4)- Il conio viene viene ritoccato dall'incisore (è quasi sempre necessario!) e poi temprato.
5)- Stesso procedimento viene seguito per la realizzazione del punzone, solitamente anche esso un conio al negativo, che riproduce le scritte o disegni del rovescio. In alcuni casi il punzone è invece identico al conio ma speculare (quindi in positivo) per realizzare lavorazioni controstampate (lastrine sottili con il disegno al diritto ed il rovescio scavato : non è una lavorazione da medaglie, ma può essere utilizzata per produrre parti "leggere" da assemblare per le onorificenze cavalleresche).
6)- Si realizzano i tondelli (la medaglia "grezza") o le barrette (idem, per le macchine a coniatura automatica o semiautomatica).
7)- Si monta il conio sulla massa battente del maglio ed il punzone sulla massa inerte. Si procede a registrarne l'allineamento (che non è proprio la cosa più facile del mondo).
8)- Si inserisce il tondello (o la barretta) e si aziona il maglio, che colpisce il tondello imprimendovi l'immagine. In caso di rilievi particolarmente alti possono servire più colpi, e può essere necessario procedere alla ricottura (un forte riscaldamento) dei semilavorati per ovviare all' incrudimento del metallo (l'aumento di durezza e fragilità prodotto nei metalli dalla loro deformazione plastica a freddo).
9)- La medaglia viene rifilata dalle bave di coniatura con un tagliolo o "ferro da trancia" (una specie di conio che riproduce in negativo la sagoma esterna della medaglia) e che allo stesso tempo - se necessario - ricava anche la maglia (a cui applicare contromaglia ed anello) o la cambretta. Altri passaggi sotto altri ferri da trancia sono necessari per realizzare fori passanti e sforature.
10)- Si applicano contromaglia ed anello (se necessari) e si procede alla finitura galvanica ossia doratura, argentatura, nickelatura, bronzatura. Cromatura e rodiatura non sono nella maggior parte dei casi più realizzabili per le vigenti norme contro l'inquinamento da metalli pesanti, come anche altri tipi di finitura (come la doratura a mercurio). Nel caso di finiture dorate su ottone ad alto tenore di rame alle volte si procede prima ad una nickelatura e poi ad una doratura (il rame tende ad "assorbire" la doratura). Simili doppie finiture sono spesso necessarie per ottenere bronzature decenti (che sono oramai comunque quasi impossibili con l'esaurirsi delle scorte di similoro ...)
11)- Si ripuliscono le medaglie (che dopo la galvanica presentano spesso zone di patinatura salina) passandole al "buratto" , una specie di botte rotante con acqua, ghiaino o pomice sottile, di grana diversa a seconda del tipo d'effetto di opacizzazione o lucentezza desiderati.
12)- Talvolta si procede ad una anticatura (ossidazione o zaponatura). Per fortuna raramente.
13)- Si imbusta, si consegna, e dopo tutto questo lavoro il cliente si lamenta del prezzo esoso ... e pagacomunque quando vuole lui ;-)

Il tutto buttato giù in fretta e furia (sperando di non aver dimenticato nulla).

Per qualsiasi ulteriore chiarimento, basta chiedere. Il poco che so lo condivido sempre volentieri.

Edited by arturolorioli - 22/12/2008, 17:52
 
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