Foto "doppia" tomba a Woriscirowgrad

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weisskatze
view post Posted on 9/1/2009, 16:10




Questa è la foto della tomba di mio nonno, per meglio dire entrambe sono le foto della tomba di mio nonno perito in Ucraina nel '42.
Qualcuno sa spiegarmi perchè due tombe differenti?
Cmq dopo un sopralluogo recente di un gruppo di volenterosi si è venuto a sapere che in questo luogo ora sorge una città, del cimitero nessuna traccia. Ovviamente ora Woroscirowgrad(?) avrà anche cambiato nome e ricercare notizie diventa ancor più arduo.

Condivido con voi queste foto, sarei lieta di saperne di più... mai qualcuno avesse notizie di questo cimitero o lo riconoscesse in foto.

Grazie

Francesca

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Ps: appena sarà possibile cercherò di fare delle scansioni.

Edited by Fante - 15/1/2009, 17:01
 
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lo squadrista
view post Posted on 9/1/2009, 16:56




sulla città che hai scritto, io ho trovato questa roba qua:

Woroschilowgrad, Vorošilovgrad, Luhans'k >>>> Vorošilovgrad

Luhans’k (già Vorošilovgrad; russo Lugansk), città dell’Ucraina orientale, centro industriale e capoluogo amministrativo della provincia (oblast) omonima. Sorge sul fiume Luhan, affluente del Donez, 130 km a nordest di Doneck.

La città si sviluppò a partire dal 1795, con l’apertura di una ferriera destinata a rifornire di pezzi d’artiglieria la flotta del Mar Nero. Furono presto istituiti collegamenti ferroviari con i centri industriali della Russia meridionale e nel 1896 fu costruita una fabbrica di locomotive, destinata a diventare una delle più grandi e importanti dell’Unione Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale Luhans’k, occupata dalle truppe tedesche dal luglio del 1942 al febbraio del 1943, subì gravi distruzioni. La città fu chiamata Vorošilovgrad dal 1935 al 1958 e dal 1970 al 1990.

Le industrie cittadine producono, oltre a motrici e vagoni ferroviari, macchinari per l’estrazione del carbone, condutture, strutture in ferrocemento, materiali edilizi, tessuti; rilevanti sono anche i settori del vestiario, del mobilio e dei prodotti alimentari.

Abitanti: 463.000 (2001).

 
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Toscano Nicola
view post Posted on 9/1/2009, 16:58




Ciao Francesca,

quello che ti posso dire io è che nella prima foto i soldati sono italiani, nella seconda invece l'elmo che è appoggiato sopra la tomba pare tedesco, per cui magari non è la stessa tomba,

come consiglio magari ti dico di dirci se hai altre notizie su tuo nonno, magari se non il foglio immatricolare, almeno la data e il luogo di nascita, oppure se hai altre foto anche più vecchie sempre in veste militare, così da aiutarti nella ricerca.

Inoltre puoi sempre richiedere informazioni al distretto di leva dove è stato chiamato alle armi, ma quando serve non riesco mai a cercare la discussione dove era segnalato il metodo per richiedere tali informazioni..
speriamo che qualcuno ce le immetta di nuovo o ci linki la pagina esatta..
 
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lo squadrista
view post Posted on 9/1/2009, 17:00




aggiornamento:

cercanod Cimitero di Luhansk è saltata fuori questa notizia della primavera del 2007, che se non erro era stata postata anche nel forum qualche tempo addietro:

L´On. Borghezio ha segnalato al Presidente del Parlamento Europeo, con un intervento nell´Aula di Bruxelles, la situazione di un piccolo cimitero militare italiano, sito a Luhansk (Ucraina sud orientale), dove sono sepolti ancora i resti di circa 200 soldati italiani.

Già in passato, ha ricordato Borghezio, c´era stato il rischio che su quei resti venisse edificato un palazzo di dieci piani. Ora, però, sembra spuntare un nuovo progetto addirittura per un supermercato, come riferisce il Presidente del locale 'Centro per la storia, la solidarietà e i diritti umani', Yuriy Yenchenko, che ha lanciato il nuovo allarme.

Borghezio ha chiesto che il Presidente Poettering intervenga sulle autorità ucraine per scongiurare quello che ha definito uno 'sconcio'.


chissà come è andata a finire??
 
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arturolorioli
view post Posted on 9/1/2009, 17:01




CITAZIONE (weisskatze @ 9/1/2009, 16:10)
Questa è la foto della tomba di mio nonno, per meglio dire entrambe sono le foto della tomba di mio nonno perito in Ucraina nel '42.
Qualcuno sa spiegarmi perchè due tombe differenti?

Potrebbe trattarsi di una prima sepoltura, vicino all'area del decesso, e la salma fu successivamente traslata in un cimitero militare permanente. La cosa non era infrequente.

Per informazioni sull'ubicazione passata e attuale della sepoltura di tuo nonno, ti consiglio di rivolgerti a :

Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra
Piazzale Luigi Sturzo, 23
00144 ROMA
Tel. 065913632 (ma sul telefono non sono sicuro!)

Di solito sono gentilissimi e molto collaborativi .... anche se i tempi della ricerca saranno probabilmente lunghi.

 
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weisskatze
view post Posted on 9/1/2009, 17:17




Queste foto sono state consegnate a mia nonna assieme alle piastrine, alla bustina, una pipa all'epoca, la cosa che sembra, almeno a me, strana è appunto che su una delle due tombe sembri presente appunto un'aquila ed una croce uncinata.
Purtroppo ora non ho le foto sotto mano (le foto me le ha spedite mia mamma).
Sul nonno posso dire che faceva parte del 2° Genio (non so che "reparto") e nelle piastrine è indicato GE 12955/16/0 classe 1908 era di Genova.
Purtroppo l'attuale sepoltura penso sia sotto un complesso edilizio, questo stando ad una associazione che si era occupata anni fa della cosa.
Grazie mille per le informazioni che mi avete dato, appena ho qualche notizia in più e delle foto un attimo più leggibili vi aggiorno.

Francesca

Avevo trovato anch'io un pdf con parte di quel trafiletto solo che non sapevo ancora che si trattasse della stessa città.
Purtroppo è finita male....
 
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weisskatze
view post Posted on 9/1/2009, 18:38




"Carlo Vicentini, presidente dell’Unione nazionale italiana reduci di Russia (Unirr), ricorda che «a Voroscilovgrad, oggi Lugansk, c’è un cimitero misto italiano e tedesco dove sono sepolti 202 fra bersaglieri, fanti ed alpini. Nella zona fra il 1941 e il 1942 c’erano due importanti centri ospedalieri in cui venivano ricoverati i feriti del fronte russo»;
Nel cimitero sono sepolti i resti di alpini della Julia e della Tridentina, di bersaglieri, di fanti della Cosseria"

da un estrapolato di un atto di legeislatura diretta al "Ministri della difesa e degli affari esteri" sul sito del Senato.

Forse una doppia sepoltura in cui hanno differenziato in seguito i reparti di appartenenza?
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 10/1/2009, 11:11




CITAZIONE (weisskatze @ 9/1/2009, 16:10)
Condivido con voi queste foto, sarei lieta di saperne di più... mai qualcuno avesse notizie di questo cimitero o lo riconoscesse in foto.

Ciao Francesca, posso confermarti che si tratta del cimitero di Woroschilowgrad, sopra un libro ho la foto della tomba di un Bersagliere, S.Ten. Babini Fernando del 6° Bersaglieri deceduto il 24 Luglio 1942, dove sullo sfondo si vedono benissimo le due scalinate di accesso all'altare, in mezzo alle scale campeggia la scritta " RITORNERANNO".
Inoltre la forma delle croci ad edicola è la stessa.
In questo libro ci sono i racconti di alcuni reduci che menzionano anche alcuni fatti svolti a Woroschilowgrad e dintorni durante l'avanzata del secondo semestre del 1942.
Il libro è questo : La tragedia Italiana sul fronte Russo 1941-1943 immagini di un sofferto sacrificio con documenti e testimonianze di Bruno Ghigi, Bruno Ghigi Editore Rimini edizione del 1997 ISBN M. 85640. ;)
 
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weisskatze
view post Posted on 10/1/2009, 13:12




Grazie mille!! Ora mi informo su questo libro.
Confermo la presenza della scritta "RITORNERANNO". Mio nonno Malerba Luigi è deceduto nel settembre del '42 quindi coincide tutto.
Nel frattempo c'è una svolta, parlando con mia mamma, le notizie relative al sopralluogo dei volontari dell'associazione, erano antecedenti al 2001 e stranamente le sono state mandate a testimonianza delle foto in cui si vede chiaramente che sopra è stata costruita una città.....
Però nel 2007 stando alle ultime notizie riportate da giornali e quotidiano ancora sopra non avevano edificato.
Rimane quindi ancora aperta la questione di come sia finita....
Appena l'"indagine" sarà finita vi farò sapere.

Ancora grazie.

Francesca
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 10/1/2009, 13:42




Di niente, ci mancherebbe.......
Ti consiglio l'edizione del 1997, è più completa, l'edizione del 1992 è più scarna ma non per questo meno bella.
Si trova in parecchi siti su Internet.
L'autore, Bruno Ghigi, dovrebbe essere ancora vivente, mi informo e ti so dire, in caso tu voglia contattarlo direttamente.
 
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Baytown 1943
view post Posted on 10/1/2009, 19:11




Ho finito proprio oggi pomeriggio di leggere un libro di memorie di una Crocerossina, Ina Moretti, dal titolo "Mani Sante - Vita ospedaliera di guerra al fronte russo (1942-1943)" pubblicato dalle Edizioni Camilliane. Parla prevalentemente di ciò che accadeva nell'Ospedale Militare posto a pochi metri da quel cimitero. Ti allego una foto e se riesco a fare funzionare l'OCR ti trascrivo qualche brano del capitolo dedicato al Camposanto.

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weisskatze
view post Posted on 10/1/2009, 21:12




Siete davvero gentilissimi, grazie a tutti di cuore da parte mia e soprattutto di mia mamma.

Un saluto

Francesca
 
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view post Posted on 10/1/2009, 22:51
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Certamente il cimitero della foto è quello di Woroschilowgrad.

Il quarto volume de "La storia illustrata di tutta la campagna di Russia" curata dal Gen. Antonio Ricchezza ed edita da Longanesi nel 1972 è dedicato ai "Cimiteri di guerra, campi di prigionia, dispersi italiani in Russia".
Il volume contiene dati, fotografie e piante dei maggiori cimiteri di guerra.

Per Woroschilowgrad si parla di Cimitero militare italo-tedesco "Ritorneranno" e sono riportati i nominativi dei Caduti presso il centro chirurgico dell'8^ Armata (ARMIR).

I Caduti italiani hanno una numerazione dispari (pari i tedeschi) ed è scritto che la numerazione è fatta partendo dalla prima linea a sinistra di chie entra e dalla prima tomba da destra vesro sinistra.

La tomba n°259 è quella del Sergente Luigi Malerba.

Spero che queste ulteriori informazioni, pur risalenti a tanti anni, possano essere utili per una ricerca presso Onorcaduti all'indirizzo che ti ha indicato Arturo Lorioli.

 
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Baytown 1943
view post Posted on 10/1/2009, 23:02




Cara Francesca, come temevo l'OCR non funziona e allora mi accingo a trascriverti questo capitolo. Leggendolo tua madre potrà comprendere quale amore, quale rispetto, quale fierezza fu riposta in quel Camposanto, quale cameratismo aiutò suo Padre a riposare tra i nostri Caduti in Russia. Oggi forse hanno costruito un edificio su quelle Sacre Tombe, ma non importa, non può importare. Perchè lì tuo nonno non c'è. Tuo nonno, come diciamo noi con le stellette, è PRESENTE!

Ed ecco la trascrizione del capitolo:

La costruzione del cimitero di guerra di Woroscilovgrad. L'inaugurazione.

Il due ottobre, al rapporto serale, il Direttore lanciò la geniale idea di far sorgere in un terreno prossimo al Centro Chirurgico, un cimitero di guerra, ove raccogliere le salme dei caduti, proponendosi di portarlo a termine per il due novembre.

Pareva un azzardo poter pensare che un'opera tanto importante potesse essere almeno bene avviata in un solo mese, tanto più che si era parlato di sistemazione assai decorosa.

Il giorno seguente cominciarono i lavori e vidi impiantare un cantiere in un campo pieno di sassi e di erbe secche. Osservai di giorno in giorno il progredire di tracciati di viali, delle fondamenta del motivo architettonico del monumento e del muro di cinta, che presto vidi crescere e divenire una mole di archi e un regolare recinto.

Alla sera, al consueto rapporto, prendevo cognizione di quei progressi dagli stessi artefici che ne riferivano dettagliatamente al Direttore alla presenza di tutto il personale. Gli ufficiali medici che si erano improvvisati tecnici, gli ingegneri del Genio, i cappellani militari addetti al recupero delle salme, esponevano uno per uno la loro attività giornaliera con la laconicità dei rapporti militari. Quanto lavoro era condensato in quelle brevi espressioni e nell'aridità delle cifre! Tutti tacevano sulle difficoltà incontrate, tutti erano sostenuti dalla austera disciplina del dovere, alimentati dal fuoco di un sentimento, fonte inesauribile di forze: la venerazione per coloro che avevano offerto la loro vita cadendo sui campi di battaglia.

Ad essi un lembo di Patria per il riposo eterno. E nessuna fatica fu grave, nessuno sforzo impossibile. Scavatori, muratori, falegnami lavorarono nella nobile gara e l'animatore, il Colonnello Bocchetti, sotto la fisionomia di rigido comandante, doveva essere certo soddisfatto e forse anche commosso dai resoconti della diuturna fatica degli esecutori della sua grande idea.

Contribuirono all’opera, oltre coloro che ne ebbero speciale incarico, anche medici e soldati del Centro chirurgico dell’ottava armata. Essi tolsero giornalmente qualche ora al riposo, per impiegarla nei lavori del nuovo camposanto. Aiutarono a rimuovere la terra, si impegnarono nel lavoro di falegnami, fabbri e verniciatori. In un capannone un artista raffinato, l’architetto Casalegno, tenente del Genio, nostro ricoverato, installò il suo studio e in pochi giorni concretò il progetto del monumento e l’abbozzo per l’altorilievo del paliotto dell’altare, che eseguì poi in breve tempo.

Il monumento era stato ideato con grande genialità in maniera che pur essendo di facile esecuzione si raggiungesse una vera maestosità di linea, essendo costituito da un muraglione di mattoni, con triplice ordine di archi (tredici per ordine), a significare il numero delle unità militari che agirono sul fronte russo. Tale mole architettonica, maestosa nella linea e semplice nella materia, come i romani acquedotti, riusciva imponente e per il suo orientamento le luci dell’alba e del tramonto la invadevano in modo assai suggestivo. I suoi archi, dorati dalle prime luci del giorno, incorniciavano al tramonto le luminosità durature proprie di quel nordico cielo, come per uno scenario di immaginoso artista per una scena di rievocazione eroica.

Un altare un po’ distanziato dal muraglione era stato elevato su una piattaforma, rialzata da una gradinata. L’altorilievo che ornava l’altare era ispirato al motto biblico: “Ritorneranno”, scritto con grandi lettere dorate su un fondo di marmo nero ai piedi dell’altare.

Su questo si innalzava una enorme croce e due, più basse, sorgevano ai lati, tutte e tre con assi di copertura.


… Si è fatto un po’ tardi… Mi interrompo qui e continuo domani.

:)

 
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weisskatze
view post Posted on 11/1/2009, 10:00




Sono seriamente commossa... ho già linkato a mia mamma questa discussione perchè possa apprezzare direttamente lo sforzo da voi fatto nell'onorare la memoria di suo padre con i vostri preziosissimi interventi.
Mai mi sarei aspettata una così gentile collaborazione. Grazie di cuore a tutti!

Francesca

 
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