Berlino, 1945. L'occupazione sovietica e gli stupri.

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Paolo Etienne
view post Posted on 19/7/2009, 13:16 by: Paolo Etienne




Sono pienamente d'accordo con te, purtroppo nell corso della storia, in ogni conflitto ed in ogni conquista di interi paesi i vincitori (in maggiore o minore grado), trattarono alle popolazione e alle suoi ricchezze come bottino di guerra. l'umanità tutta, privata del fattore culturale, può essere portata alla minima espressione. Certamente, la necessità della desesperazione, sopratutto della popolazione femenina tedesca era tale alle fine della guerra, che hanno dovuto ricorrere all'instinto maternale, l'istinto di supervivenza per superare la situazione e per alimentare i loro figli e i loro anziani. Molti altri fattori hanno aderito alla situazione della popolazione tedesca nell dopoguerra: la Germania firmò la resa incondizionata. Stalin non aveva firmato la Convenzione di Ginevra. La popolazione maschile in una grande percentuale di morte, prigionia come disarmati nemici e deportata. Il paese era completamente in rovina è viene divisio in 4 zone d'occupazione. James Bacque è uno scrittore, storico canadese, ha scritto 'Crimes and Mercies' (Crimini e Pietà), lui parla molto bene della zona inglesa, ma non cosi delle zone americana e francesa , ma Antony Beevor che è stato Ufficiale regolare dell’Undicesimo degli Ussari nel suo libro "1945. Berlino La Caduta", dice che La campagna di Berlino fu per i sovietici una campagna di vendetta.

lo stupro è stato un'arma di guerra per soggiogare alle popolazione di ogni nazione nel trascorso della storia, che oggi i paesi tanti vincitori come sconfitti preferiscono dimenticare. Ma ci sono stati grandi eserciti nel corso della storia, composti da popolazioni civilizzate che hanno lasciato un nobile ricordo nel campo d'onore, questi eserciti differiscono dagli altri per la sua Disciplina.

Edited by Paolo Etienne - 19/7/2009, 15:16
 
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