Berlino, 1945. L'occupazione sovietica e gli stupri.

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-Drugo-
view post Posted on 20/7/2009, 09:02 by: -Drugo-
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Purtroppo dubito che il "livello culturale" dei popoli abbia rilevanza, basti pensare alla splendida cultura tedesca ed al suo bagaglio artistico, culturale, storico, filosofico all'avvento di Hitler.

È in realtà lo stesso discorso che fa ad esempio Spielberg in Schindler's List, quando nella notte in cui viene svuotato il ghetto di Varsavia tra i colpi di mitra si sentono due soldati tedeschi che discutono di cosa sta suonando un terzo al pianoforte, Bach o Beethoven. Credo purtroppo semplicemente che l'uomo privato dei freni della morale, della pietà, della legge, della giustizia o di quello che preferite, non abbia limiti naturali da porre contro la barbarie.
Ed il motivo è che morale, pietà, giustizia e compagnia bella non sono valori assoluti, universali, eterni e intoccabili posti in un lontano iperuranio. Non c'è innatismo nel bene dell'uomo, siamo solo ciò in cui e con cui cresciamo, vediamo, subiamo.

Quando tutto è concesso, tutto ci si concede.

Edited by -Drugo- - 20/7/2009, 12:29
 
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