Le "taglie" DDR, Come leggere i timbri, le misure e gli anni di produzione sul materiale NVA

Spadon,
ora sono di fretta, ma da Berlino apprendiamo con piacere lo spirito di fraterna amicizia col quale ti vuoi arruolare nell'esercito del popolo! Al più presto tenterò di sfoggiare le mie (scarse) doti di sarto per qualche consiglio.

Credo sia molto difficile confrontare direttamente le taglie DDR con quelle occcidentali, ma capirai che se all'inizio la cosa sembrerà molto complicata, poi sarà tutto limpidissimo!!

Saluti!!
Drugo

Le taglie della Germania Est seguono un metodo molto particolare, ma per questo estremamente preciso: una volta che si è capito quale sia la propria taglia, le uniformi vestiranno come da sartoria, garantito!

Cominciamo da giacche e pantaloni: le etichette di questi indumenti recano lettere seguite da numeri, ad esempio: K44, SG52, G48-0... Le taglie si trovano o su etichette bianche al colletto, stampate solitamente in rosso o nero, oppure all'interno della giacca, sulla falda sinistra, all'altezza del petto, in inchiostro nero (assieme al codice della fabbrica produttrice e al codice del trimestre e anno di produzione).

Le lettere si riferiscono all'altezza (o lunghezza) dell'individuo, i numero alla classica misura di petto. Partiamo dalle lettere:

SK = Sehr Kurz = molto basso (approssimativamente <170cm)
K = Kurz = basso (170-175cm)
M = Mittel = medio (175-180cm)
G = Groß = alto (180-185cm)
SG = Sehr Groß = molto alto (185-190cm)
ÜG = Über Groß = altissimo (>190cm)

Per la misura numerica, basta fare riferimento alla misura italiana di una giacca. L'unica differenza è la possibile presenza di un suffisso numerico, che può variare tra -0, -1, -2. E' una specie di correzione sulla taglia standard, che corregge la misura canonica: lo "-0" indica che la giacca è di circa un cm più stretta rispetto alla taglia prevista (ad esempio, una 48-0 risulterà in realtà una 47), soprattutto in vita. "-1" significa che la giacca è più larga (ad esempio 48-1 è più una 49), "-2" si avvicina quasi alla taglia successiva (ma è molto rara a vedersi).

Per dare un esempio concreto ed immediato, io sono alto circa 1.88, fisico asciutto, peso 70kg. La mia taglia DDR è SG48-0. In effetti, quando devo comprare una giacca (civile, italiana, moderna ) ho sempre il problema che una 48 mi sta un po' larga, mentre la 46 è troppo corta di maniche, ma mi cade meglio in vita. Le giacche NVA invece (48-0) mi stanno perfettamente sia in lunghezza (essendo SG = "molto alto"), che larghezza.

Per i pantaloni vale la stessa cosa, forse bisogna tenere conto che sono un po' più stretti del normale, ma anche che vanno portati MOLTO IN ALTO in vita, quasi sotto le costole, dove i fianchi sono più stretti.
C'è da dire che se si indossano gli stivali, i pantaloni appropriati sono gli stiefelhose,appunto i pantaloni alla cavallerizza, e che quindi la lunghezza stessa poco conta, in quanto si allacciano stretti al polpaccio e vanno a finire dentro lo stivale. Maggiore attenzione va posta alla loro larghezza in vita.

Le camicie seguono la misura classica del collo, e qui non ci dovrebbero essere problemi. Anche per quanto riguarda le camicie c'è un suffisso in lettere, questa volta seguono il numero invece di precederlo, ad esempio 38N, 40L... K, N e L sono le tre lettere che si possono, stanno semplicemente per (in ordine), Corta, Normale e Lunga.

I copricapo seguono la classica circonferenza della testa, 55, 56, 57, 58...

Le scarpe misurano da 25 a 30 in linea di massima, e possono presentare anche i "mezzi", quindi 27.5, 28.5... Questi numeri indicano semplicemente la lunghezza del piede, quindi basta prendere un centimetro e misurare il proprio piede, si otterrà direttamente la misura della scarpa (io porto il 45 e il mio stivale è 29.5).

Per quanto riguarda i codici di produzione (le lettere-anno), sono state introdotte a partire dal 1968, ma fino al 1969-1970 è ancora possibile trovare indumenti che recano l'anno in chiaro invece del nuovo sistema alfabetico. In ogni caso, ecco la lista completa:

K 1968
Z 1969
M 1970
X 1971
B 1972
L 1973 (anche 1987)
O 1974
S 1975
R 1976
A 1977
U 1978
F 1979
E 1980
G 1981
I 1982
C 1983
H 1984
T 1985
P 1986
L 1987 (anche 1973)
Y 1988
N 1989
D 1990

Saluti!
Drugo

Edited by -Drugo- - 22/9/2010, 15:33

Se intendi quelli di iuta grigia e fibbia dello stesso colore, mi pare siano come tutte le altre, ossia vadano a taglie (cm). Non sono primo o ultimo periodo, ma semplicemente vengono portate sulle uniformi da campo, quelle marroni con la mimetica a pioggia (strichtarn). Quelle in pelle nera sempre con la fibbia rettangolare e lo stemma DDR vanno invece con l'uniforme di servizio. Entrambi i modelli sono da soldato, gli ufficiali portavano le cinture in pelle marrone con la cinghia doppia.

Per quanto riguarda le cinture marroni non c'è problema, bene o male sono della stessa lunghezza di quelle che porti ogni giorno, per le prime invece ti consiglio di stare più stretto, in quanto vengono indossate in alto e seppure regolabili, hanno poco gioco.


Ciao RhDR, e grazie! Hai ragione... ho provveduto a correggere.

Ecco, non interessandomi a questo tipo di uniformi ho toppato. Evidentemente come si vede bene dalla foto di RhDR queste erano universal size, facilmente regolabili...

Hmm... allora. A mio avviso la militaria DDR resta tra le più sicure sul mercato in rapporto a falsificazioni/valore storico. In fondo come dici tu il materiale più recente ha ormai almeno 20 anni, ma altri pezzi arrivano anche a 40-50-60 anni di età! E si tratta di oggetti specifici di un esercito e stato che nemmeno esistono più, oltre a recare esteticamente l'impronta di un mondo e modo di intendere l'esercito scomparsi...

Poi dipende molto da ciò che ti interessa collezionare. Per quanto riguarda le patch, quello è sicuramente uno dei settori più contraffatti, ed anche se - visti i prezzi - i danni sono minimi, per questi oggetti conviene studiare bene prima di iniziare ad acquistare. Ad esempio, quella che hai proposto tu, spadon, è un falso palese.

Anche per quanto riguarda le medaglie, direi che sul 90% dei pezzi si può andare a colpo sicuro, 100% per quanto riguarda i target bassi: le quantità di certi pezzi sono tali che per i prossimi 50 anni non converrà produrre falsi. Per quanto riguarda i pezzi falsificati, ci sono, ma sono comunque oggetti che da originali costano da qualche centinaio di euro in su. E sinceramente, trovo che la faleristica DDR sia tra le più brutte mai prodotte al mondo, e mi riterrei veramente un pazzo a spendere tutti quei soldi per pezzi di tanto scarsa qualità... Al contempo, con molti meno soldi, se la cosa interessa, si può accumulare una valida collezione delle medaglie civili e militari più famose, senza il minimo rischio.

Infine, la cosa più importante, le uniformi: la maggior riforma regolamentare della NVA è avvenuta nel 1974, quando (tra le altre cose), si è passati dalle uniformi a colletto scuro a quelle a colletto grigio aperto. Direi che tra il materiale post-'74 falsi non ne girino affatto, mentre per quanto riguarda le uniformi a colletto scuro bisogna stare parecchio attenti (soprattutto fino a metà anni '60 circa), ma stiamo comunque già ragionando di pezzi che anche originali costano qualche centinaio di euro, le cui taglie dimenticatevi tutto quello che ho scritto sopra perché sono completamente diverse, molto più vicine nello stile al Terzo Reich che al periodo successivo, ecc. Un settore quindi assolutamente non da neofiti, e su cui si può iniziare a ragionare a tempo debito.

Direi quindi per concludere che il rischio più concreto per chi vuole entrare nel mondo DDR sia la conoscenza, per molti versi alquanto complicata, dei regolamenti e soprattutto risvolti pratici dell'accostamento di materiale diverso per età e arma di appartenenza. Come dice giustamente RhDR, si vedono spesso certi accostamenti improponibili di mostrine, spalline, patch e quant'altro, che nella meglio ipotesi non potevano coesistere, nella peggiore non esistevano (vedi, di nuovo, una patch come quella Stasi su qualsiasi uniforme). Per non parlare della bruttissima abitudine dei venditori di spacciare qualsiasi oggetto per "Stasi" solo per accrescerne l'interesse...

Bisogna quindi innanzitutto scegliere che cosa inizialmente interessa: Stasi, fanteria, aviazione, marina, grenztruppen, ecc. Poi il periodo storico. Da lì capire cosa venisse esattamente indossato, dalle scarpe alle medaglie, per non impersonare nel 1980 un soldato con giacca di dieci anni prima e magari al petto una medaglia introdotta 5 anni più tardi.

Spadon, puoi dare un'occhiata all'altro topic in cui ho indossato le mie diverse uniformi e farti un'idea a riguardo: a un occhio inesperto possono sembrare tutte uguali, ma ci sono decine di particolari che le specificano e diversificano nel corpo d'appartenenza e nel tempo. Ovviamente, per qualsiasi dubbio, suggerimento o avvallo io sono sempre a disposizione.

Saluti!
Drugo


No, tranquillo, sono tutte così. Ripensandoci non ricordo mai di averle viste proposte in vendita in taglie specifiche...