Il CT Pessagno, La classe Navigatori e la difesa dei convogli

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lancieri novara 5
view post Posted on 30/1/2010, 13:07 by: lancieri novara 5
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Aggiungo della stessa classe navigatori il CT Lanzerotto Malocello

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CT Lanzerotto Malocello

Capitano di Fregata Leoni

Motto A tutti i costi Sigla identificativa MC (MO dai primi mesi del 1942)

Il Malocello ha preso nome dal navigatore genovese Lanzerotto Malocello, nato a Varazze nel XIII secolo, scopritore delle isole Canarie. Da lui prese nome l'isola di Lanzarote.
Il Malocello, pur essendo stato impostato in cantiere per primo, fu la quinta unità della classe ad entrare in servizio all'inizio del 1930 come esploratore leggero. Dopo pochi mesi di attività addestrativa rientrò in cantiere per essere sottoposto al primo ciclo di modifiche per il miglioramento della stabilità (alleggerimento e abbassamento delle sovrastrutture).
Rientrato in servizio il 18 ottobre 1930 e assegnato al II Gruppo Divisione Leggera, ricevette la bandiera di combattimento a Genova l'8 dicembre 1931. Nel periodo tra le due guerre effettuò la normale attività di squadra. Nel 1930 partecipò alla crociera atlantica in appoggio alla trasvolata di Italo Balbo insieme ad altre unità gemelle.
Nel 1935 dovette ancora rientrare in cantiere per riparare i danni conseguenti a un grave incidente occorso durante un'esercitazione notturna: il Malocello venne a collisione con lo Zeno con gravi danni e vittime per entrambe le unità.
Rientrato in servizio, nel periodo 1936-1939 partecipò alle operazioni di appoggio navale durante la guerra civile spagnola e fu poi inviato per vario tempo a Tangeri e a Lero.
Rientrato in patria restò in cantiere per i primi tre mesi del 1940, sottoposto ai grandi lavori di allargamento dello scafo e rifacimento della prora. Rientrato in servizio il 31 marzo 1940, fu assegnato alla XV Squadriglia Cacciatorpediniere, dipendente dalla IV Divisione Incrociatori nell'ambito della II Squadra Navale.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale il Malocello faceva parte della XV Squadriglia Cacciatorpediniere con base a Taranto e, tra quelle della classe Navigatori, fu una delle unità più attive e longeve. Partecipò inizialmente a numerose missioni di squadra a partire dallo scontro di Punta Stilo ma, come le altre unità similari, svolse la maggior parte della sua attività bellica in operazioni di scorta ai convogli e posa di mine. Ciò non gli impedì di essere presente in maniera assai attiva nella Battaglia di Pantelleria durante la quale venne inviato, insieme al Vivaldi, all'attacco dei mercantili del convoglio "Harpoon": sfortunatamente i due cacciatorpediniere vennero intercettati da un gruppo di nove cacciatorpediniere inglesi che colpirono e danneggiarono gravemente il Vivaldi. Quest'ultimo continuò però a combattere accanitamente con il valido aiuto del Malocello che, oltre a proteggerlo con una cortina di fumo, continuò ad attaccare le unità inglesi colpendone anche due con il cannone. Dopo un'ora e venti minuti di lotta impari, durante la quale il Malocello sparò più di quattrocento colpi dei pezzi da 120 e fu bersaglio di un intenso tiro incrociato ravvicinato (tra i 5000 e i 6000 m), senza per fortuna subire alcun danno, i cacciatorpediniere inglesi infine si allontanarono. Per questa azione il Malocello fu decorato con Medaglia d'argento al valor militare.
Dall'agosto al dicembre 1942 rimase in cantiere per grandi lavori durante i quali venne anche dotato del radar di fabbricazione tedesca De.Te. Rientrò in servizio nel gennaio del 1943, durante il periodo più difficile della "guerra dei convogli", operando insieme alle altre unità superstiti sulla cosiddetta "rotta della morte", cioè il tragitto obbligato tra i campi minati che univa l'Italia alla Tunisia. Numerose furono le missioni di scorta ma anche di trasporto veloce delle truppe per alimentare l'ultima vana resistenza dell'Asse sul fronte nordafricano. Il 24 marzo 1943 durante una di queste missioni insieme a Pancaldo, Camicia Nera e Ascari, il Malocello urtò una mina a nord di Capo Bon. Spezzatosi in due tronconi affondò rapidamente. Purtroppo anche l'Ascari, che gli stava prestando soccorso, subì la stessa sorte.
Si concludeva così tragicamente l'intensa attività del Malocello durante la quale svolse 149 missioni (tra le quali 68 scorte a convogli, 6 posa mine, 6 ricerca nemico, 2 caccia sommergibili, e svariati trasporti truppe) per un totale di 61.709 mn e 3737 ore di navigazione.

Ufficiale imbarcato sul CT Malocello decorato MOVM T.V.Adolfo Gregoretti

Il 19 dicembre 1942 prese imbarco sul cacciatorpediniere Malocello con il quale salpò da Pozzuoli la sera del 23 marzo 1943 insieme al Camicia Nera ed il Pancaldo per trasportare a Tunisi reparti di militari tedeschi.
Alle ore 07.30 del giorno successivo l'unità urtò contro una mina nemica che scoppiò a centro nave, spezzando in due tronconi l'unità. In questo difficilissimo frangente il Tenente di Vascello Adolfo Gregoretti si prodigava coraggiosamente nei locali allagati ed invasi dal vapore, portando a salvamento il personale ferito. Distrusse poi tutti i documenti e le carte nautiche e generosamente passò la propria cintura di salvataggio a un marinaio che ne era sprovvisto, affondando con l'unità.

fonti Wikipedia e Sito Uff. Marina Militare

Saluti giacomo
 
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5 replies since 22/1/2010, 16:01   3276 views
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