Come qualcuno di voi sa, più che dalle uniformi sono affascinato da ciò che significano e ci comunicano.
Per questo motivo, da sempre, cerco di conservare la memoria di quanto rimane di chi le ha indossate e questo mi ha portato a sviluppare la passione per la ricerca storica, e la raccolta di libri, tanti libri...
Mi sono imbattuto in questa fotografia che molti, trovandola sul banco di un qualsiasi commerciante, "snobberebbero" perchè apparentemente non dice nulla di più di migliaia di foto simili. Mi sono però sbizzarrito a cercare di conoscere qualcosa di più sui soggetti immortalati nell'immagine, che di seguito potete "ammirare":
Quindi, parafrasando un noto successo di Gino Paoli, vi presento, da sinistra a destra, "Quattro amici a Scuola":
CORRADO Giuseppe,
FREGUGLIA Luigi,
BELTRAMO Ermanno,
DE CAROLIS Ugo,
fotografati su un balcone della Scuola Militare di Modena nel 1908.
Il primo da destra è l’Allievo Ufficiale
De Carolis Ugo.
Farà carriera come ufficiale di cavalleria (Cavalleggeri Firenze, Alessandria, ecc.).
Morirà il 12 dicembre 1941 con il grado di Generale di Divisione a Chazepetowka, sul fronte Russo, mentre era al comando della 52° Divisione di fanteria “Torino”. Sarà decorato di Medaglia d’Oro al Valore Militare…
Il primo a sinistra, invece,
Corrado Giuseppe, nel 1943, dopo avere aderito alla RSI, con il grado di Colonnello comandava il 16° Comando Militare Provinciale (Brescia): non ho idea se è riuscito a sopravvivere alla guerra.
Il secondo da sinistra è
Freguglia Luigi, che combattè in Libia nel 1911, e poi nella Prima Guerra Mondiale. In questo conflitto, dopo avere guadagnato due Medaglie di Bronzo al Valore Militare come ufficiale di fanteria, fece domanda per ottenere il comando di un Reparto d'Assalto. Gli fu assegnato il XXVII, che fu l'artefice della disfatta dell'offensiva austraica sul Montello nel giugno del 1918. Chiuse la guerra con altre due Medaglie al Valore Militare, ma d'Argento. Trovò il tempo di coniare il motto "A Noi", che divenne un simbolo del fascismo, e tornò in Libia nel 1919. Comunque non fece in tempo a conoscere la storia dei suoi amici, visto che morì nel 1938.
Il tizio secondo da destra è
Beltramo Ermanno. Nel 1943 era Tenente Colonnello di fanteria in aspettativa, con al petto una Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia ed una Medaglia d'Argento al Valore Militare. Ufficiale di fanteria, nella Prima Guerra Mondiale decise di passare alla nascente forza aerea, e da pilota nel 1918 prese la massima decorazione. Il 20 settembre 1915 pilotò il velivolo con a bordo D’Annunzio per il primo volo su Trento.
Quattro storie diverse, quattro Italiani, quattro modi diversi di vivere la stessa, terribile esperienza.
Un caro saluto a tutti,
Renzo Catellani