La Marina Mercantile nella Guerra di Spagna, L'importanza della logistica

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view post Posted on 15/3/2010, 21:58
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Tutto è partito con le magnifiche foto di Michele Francone, alcune sul magnifico libro MICHELE FRANCONE Percorso nella guerra civile spagnola El camino en la Guerra Civil (1937 - 1939) illustrano le fasi della partenza con i vecchi piroscafi e la loro scorta militare. Ho desiderato approfondire proprio l’aspetto della logistica navale che sostenne ed alimentò una corposa spedizione militare come l’invio del C.T.V. e dell’Aviazione Legionaria. Quando ho parlato con l’ing.Francone di questa idea ho ricevuto, con la consueta cortesia, l’enorme aiuto di numerose fotografie della partenza e del viaggio di ritorno delle truppe volontarie da Cadice e preziosi appunti al riguardo.
Ho avuto anche la fortuna di acquisire alcune foto scattate dal Cap.Enrico Tamburrino, ufficiale dell’Adriatica Navigazione, e tra loro sono risultate rilevanti quelle del Barletta e dell’Adriatico, motonavi che svolsero funzioni “legionarie” come navi ausiliarie deputate al contrasto del traffico mercantile repubblicano.
Altre immagini corredano il post, che diventa, prevalentemente, un racconto per immagini. Al testo ho cercato di dare credibilità e autorevolezza verificando nomi, fatti e circostanze su più fonti…ovviamente è quasi inevitabile che ci siano errori e spero nella vostra collaborazione per segnalarli e correggerli..un’ultima scusa, il post è lungo, ma mi sembrava utile passare in rassegna tutte le componenti che presero parte all’impegno della Marina Mercantile nella Guerra Civile di Spagna..spero riuscirete a digerire il tutto senza l’aiuto di un grappino.

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Il piroscafo Sicilia e, in secondo piano il Calabria. il 31 maggio 1939 il Calabria parte da Cadice alle ore 19,00 con reparti italiani della Divisione Frecce. Il Sicilia lo segue alle ore 20,00 con i reparti del Genio del C.T.V. ed il loro Comandante



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31 maggio 1939 Il piroscafo Liguria parte da Cadice alle ore 22,00 con reparti di Artiglieria del C.T.V.ed il loro Comandante il Piemonte parte lo segue alle ore 23,00 con battaglioni di militari spagnoli appartenenti alla Divisione Frecce



La proiezione di una forza militare in un teatro operativo distante dalla Madrepatria presuppone la disponibilità di un numero adeguato di mezzi per il trasporto della forza e di tutti i rifornimenti necessari a metterla e mantenerla nelle condizioni di operare.
Tale gravoso problema logistico si era posto già per la guerra in Etiopia, la Regia Marina non disponeva di risorse proprie sufficienti per garantire il trasporto e il rifornimento del corpo di spedizione, venne pertanto deciso il noleggio di naviglio civile.
Le navi passeggeri dell'Italia di Navigazione trasformate sommariamente per trasporto truppe, effettuarono 63 viaggi per l’Africa Orientale nel periodo febbraio-ottobre 1935. In particolare, il “Conte Biancamano” fece 12 viaggi, il “Colombo” 13, il “Principessa Giovanna” 17, il “Principessa Maria” 12, “Romolo” e “Viminale” 4 ciascuno e il “Roma “ un unico viaggio.
Per venire incontro alle aumentate necessità, il Governo comprò sul mercato internazionale nove transatlantici che vennero dati in gestione alla società Italia :
Calabria ex “Werra” 9.515 Brema 1922 acquisizione 8/1935
Liguria ex “Melita” 15.354 Glasgow 1918 acquisizione 8/1935
Lombardia ex "Risolute" 20.006 Brema 1920 acquisizione 8/1935
Piemonte ex “Minnedosa” 15.209 Glasgow 1918 acquisizione 8/1935
Sannio ex "General Mitre” 9.834 Vegesack 1920 acquisizione 8/1935
Sardegna ex “Sierra Ventana” 11.452 Vegesack acquisizione 1923 9/1935
Sicilia ex “Coblenz” 9.646 Brema 1924 acquisizione 8/1935
Toscana ex “Saarbrucken” 9.442 Brema 1923 acquisizione 8/1935
Umbria ex “Bahia Blanca” 10.075 Amburgo 1912 acquisizione 8/1935
Denominati “tipo Regioni”, anche se diversi l’uno dall’altro questi nove transatlantici, benché ufficialmente classificati passeggeri e gestiti dalla Italia prima e dal Lloyd Triestino poi, non prestarono mai servizio di linea e furono sempre dedicati a incarichi di Stato (per il Ministero delle Colonie, per il Partito Fascista o per la Marina Militare).
Nell’estate del 1936 l’inizio delle ostilità in Spagna tra repubblicani e nazionalisti si dovette far fronte al massiccio esodo di profughi dalla penisola iberica. Oltre 9000 persone vennero evacuate via mare impiegando i piroscafi sotto noleggio statale per le operazioni in A.O.I.
La decisione di intervenire nella Guerra di Spagna determinò una nuova emergenza logistica, mentre l’impegno in A.O.I. non era ancora spirato. Con l’invio in Spagna del C.T.V. i compiti operativi della Marina Militare e Mercantile aumentarono notevolmente dovendo essere assolte numerose e differenti missioni: trasporto di truppe volontarie e di rifornimenti alla Spagna nazionalista, l’impiego offensivo occulto di mezzi subacquei e di superficie per impedire il traffico di rifornimenti ai repubblicani, sorveglianza del traffico mercantile sotto l’egida del Comitato di non intervento con pattugliamento delle rotte mediterranee assegnateci dagli accordi di Nyon (dal settembre 1937),
Il porto di Cadice venne individuato come base operativa per il traffico mercantile da e per la Spagna e vi si installò la missione navale italiana condotta dal C.V. Ferretti. Si provvide ad attivare tutte Ie infrastrutture necessarie per regolare I’afflusso delle navi e per smistare rapidamente uomini e mezzi sbarcati. Una delle esigenze primarie che si era presentata fin dai primi giorni con le operazioni di evacuazione profughi era di disporre di fonti autonome e certe per le esigenze di rifornimento del naviglio, a tale scopo vennero inviate in Spagna le navi cisterna:
Utilitas (varo 1904 tsl 5342 portata 7000 tonnellate velocità 10 nodi armatore Soc. Ind. Armamento - Genova)
Laura Corrado ex Terek (varo 1899 tsl 3645 velocità 9 nodi armatore Soc Corrado Genova)
Clelia Campanella ( varo 1917 tsl 3245 velocità 10 nodi armatore Sc. T. Campanella , Genova)
Dalmazia (varo 1922 tsl 2900 tonnellate velocità 10 nodi)
Le navi trasporto truppe ( prevalentemente piroscafi della classe regioni) vennero organizzati in convogli scortati fino al traverso di Malaga o in prossimità di Gibilterra da incrociatori o cacciatorpediniere della II Squadra. Da Gibilterra a Cadice il convoglio era preso in carico da naviglio militare di base a Tangeri, Ceuta e Palma di Majorca.
Le esigenze del C.T.V. e dell’Aviazione Legionaria richiedevano un flusso continuo di munizioni, combustibile avio, aerei, parti di ricambio, carri armati, cannoni, combustibile, lubrificanti e molto altro, a tutto questo si aggiungevano le spedizioni di materiale destinato alle forze nazionaliste. L’Azienda Monopolio Carboni consentì che un buon numero di carboniere che navigavano per conto delle Ferrovie dello Stato, durante il viaggio di andata in zavorra dall’Italia ai porti del Nord Europa per l’imbarco del carbone, fossero impiegate fino ai porti spagnoli per sopperire a tali necessità.
Africana (INSA di Giovanni Gavarone)
Amelia Lauro (piroscafo tipo standard ex-Belgian tsl 5287 ceduta nel 1934 Compagnia Lauro Napoli)
Bainsizza ( varo 1930 tsl 7933 tonnellate velocità 10 nodi armatore Soc. Emilio Parodi , Genova)
Caterina Gerolimich (tsl 5430 tonnellate Compagnia Gerolimich Trieste)
Confidenza (ex-War Project tsl 6521 tonnellate dal 1929 alla Soc. Anon. di Nav. Corrado Genova)
Dante (varo 1914 ex Glenarn tsl 4.901 tonnellate Soc. Anon. di Nav. Corrado Genova)
Fedora (INSA di Giovanni Gavarone)
Giorgio Holsen (varo 1926 tsl 5694 Compagnia Lloyd Mediterraneo)
Giuan (INSA di Giovanni Gavarone)
Grazia (INSA di Giovanni Gavarone)
Honestas (tsl 4959 tonnellate)
Luigi Razza (ex Penmorvah varo 1913 tsl 4334 Garibaldi Soc. Anonima Cooperativa di Navigazione Genova)
Marigola (Ex Colalba varo 1906 tsl 5.996 Società Armatrice Bibolini G.B. Genova)
Marte (ex Procione varo 1892 tsl 2.502 Garibaldi Soc. Anonima Cooperativa di Navigazione Genova)
Mincio (Società Unione di Navigazione)
Nino Padre (ex-Elvaston Varo 1913 Glasgow, ex-Lepanto tsl 4538 Società F.lli Gavarone Genova)
Titania (ex-War Hound varo 1918 tsl 5261 Garibaldi Soc. Anonima Cooperativa di Navigazione Genova)
Traviata (ex-Bolivier tsl 4953 tonnellate ceduta nel 1932 alla I.N.S.A. Industrie Navali S.A, Genova)
Valdirosa Compagnia Lloyd Mediterraneo
Valsavoia (ex Rosolino Orlando varo 1919 Riva Trigoso Compagnia Lloyd Mediterraneo)
Valverde (varo 1910 tsl 4463 tonnellate Compagnia Lloyd Mediterraneo)
Veloce (tsl 5464)
Vittorio Veneto (ex-War Joy tsl 4331 S.A. di Navigazione la Camogliese Genova)
Zeffiro (ex-War Carp tsl 5225 dal 1931 alla Soc. Anon. di Nav. Corrado Genova)
Altri piroscafi pare abbiano partecipato ai trasporti ma non è stato possibile raccogliere notizie più precise: Ercole, Andrea, Ernesto Potestas, Rapido, Securitas
Oltre a questi piroscafi altri ne furono noleggiati sempre in ordine a missioni di trasporto personale e materiali.
Città di Bengasi (varo 1917 tsl 2.813 velocità 12 nodi Società Tirrenia di Navigazione, Napoli)
Principessa Giovanna (varo 1923 tsl 8.556 Lloyd Sabaudo poi Società Italia di Navigazione)
Emilio Moranti (varo 1904 tsl 1522 velocità 9 nodi Federazione Italiana Consorzi Agrari-Piacenza)
Pfo Argentina (varo 1907 tsl 5083 velocità 14 nodi aratore Società Tirrenia Palermo)

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L'incrociatore Emanuele Filiberto Duca d'Aosta in navigazione scorta il convoglio di navi in traversata da Cadice a Napoli. Foto scattata dal Sergente Maggiore Michele Francone



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Due immagini scattate sul piroscafo Sicilia: il ponte di comando con personale della Marina e militari e una bella immagine di Francone a poppavia che si regge all'asta della bandiera



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Napoli. S.A.R. Vittorio Emanuele III e il Generale Gastone Gambara passano in rassegna i militari rientrati dalla Spagna, sullo sfondo piroscafi classe Regioni



Le navi spagnole cha alla data dell’alzamiento si trovavano in porti italiani e tedeschi, nazioni favorevoli alla Junta de Defensa Nacional, si trovarono nella condizione di essere internati. Altri, come il piroscafo Ebro, ripararono in porti italiani o germanici proprio per porsi al servizio dei nazionalisti. L’Ebro, il cui nome venne sostituito con Aniene servì per tutto il tempo della guerra come nave da carico e nel corso di ben ventisei viaggi dall’Italia ai porti di Vigo, Siviglia e Palma di Maljorca trasporto un’enorme quantità di materiale, in prevalenza di tipo aeronautico. Dieci altre navi si trovavano in porti italiani, con il riconoscimento ufficiale del governo di Franco venne avanzata, da parte nazionalista la richiesta di restituzione. Infatti il governo nazionalista aveva preso accordi con la Germania per far transitare tutte le navi mercantili presenti in Germania e Italia alle dipendenze dell’HISMA (Sociedad Mercantil Hispano-Marroquí de Transportes Limitada), un’ente di comodo creato di concerto tra nazionalisti e tedeschi per inviare materiale bellico in Spagna e ricevere riportare in Germania minerale di provenienza spagnola.
Ovviamente gli italiani chiedevano che queste navi fossero utilizzate per i trasporti di materiale bellico e rifornimenti in Spagna, tra proteste e minacce di confisca il 25 gennaio 1937 l’ambasciatore spagnolo Garcia Conde fu costretto a cedere temporaneamente all’Italia le dieci navi internate che vennero affidate alla Società Anonima di Navigazione Garibaldi di Genova, con l’accordo che al termine delle ostilità sarebbero state restituite.
Piroscafo Cilurnum (ribattezzato Brescia, varo 1919 Middlesbrough, tsl. 3077, macchina a triplece espansione da 1.765 H.P.)
Piroscafo Arantza-Mendi (ribattezzato Lecce tsl.7330
Piroscafo Artxanda-Mendi(ribattezzato Siena tsl.7260
Piroscafo Jupiter (ribattezzato Arezzo Varo 1900 Glasgow, tsl. 4833)
Piroscafo Bachi (ribattezzato Bologna varo 1920 Blyth tsl. 3091)
Piroscafo Uribitarte (ribattezzato Cosenza varo 1922 Burntisland tsl. 3456)
Piroscafo Bizkaya (ribattezzato Padova varo 1920 Le Havre, 4579)
Piroscafo Indauchu (ribattezzato Sulmona ex Monkton, Varo 1920, tsl 5112, velocità 10 nodi con macchina alternativa a triplice espansione da 1900 HP, Compagnia Maritima di Bilbao)
Piroscafo Kauldi (ribattezzato Perugia, tsl. 3000)
Piroscafo Maria Victoria (ribattezzato Potenza, varo 1920 Campbelt, tsl.3619)
Nel 1939 le navi spagnole impiegate dagli italiani vengono riconsegnate in blocco agli Armatori Compania Naviera Sota y Aznar Bilbao che ridanno loro i nomi originali
A queste navi se ne aggiunsero altre due inviate a sostenere l’immane compito logistico della Marina Mercantile Italiana.
Marqués de Comillas, tls. 9922, 4 turbine Curtiss Parsons 6.750 HP, velocità 15 nodi – Impiegato dai repubblicani prima come nave ospedale, poi come trasporto venne catturata rientrando da Odessa dall’incrociatore Almirante Cervera. Dopo la cattura venne impiegato come trasporto misto realizzando parecchi viaggi a La Spezia dove imbarcò materiale militare.
Mn Domine varo 1935, tsl 9300, Diesel Krupp – MTM 5.000 HP, velocità 16 nodi. Dotata di armamento venne impiegata come trasporto rapido da guerra, nelle sue operazioni utilizzava anche il nome italiano di Stelvio e la nostra Bandiera e il nome germanico Archenfels con relative insegne di nazionalità.

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Mn Barletta



La operazioni della Regia Marina durante la Guerra Civile Spagnola assunsero talvolta contorni francamente pirateschi. Ne sono esempio le azioni dei sommergibili “legionari” e l’impiego di naviglio mercantile italiano con funzione di incrociatore ausiliario nell’interdizione del traffico mercantile diretto verso la Repubblica. In particolare le Motonavi Barletta e Adriatico, sotto bandiera e nome spagnolo (Rio e Lago) effettuarono crociere di ricerca e contrasto del traffico repubblicano intorno alle coste spagnole, ma soprattutto nel Canale di Tunisi e nello Stretto di Messina (rotte obbligate per il naviglio proveniente dai porti russi del Mar Nero). La base operativa di questi due mercantili militarizzati venne stabilita a Favignana, nell’isola venne inviata la petroliera spagnola Mina Piquera (ribattezzata per l’occasione Ariane) allo scopo di rifornire di nafta sia le due navi legionarie sia i mercantili corsari spagnoli cui vennero concesse basi operative anche a Porto Conte, Cagliari e all’Isola della Maddalena.
Motonave "Barletta"
Impostazione 10 marzo 1931, varo 12. settembre 1931, consegna 17 novembre 1931
Tonnellate stazza lorda 1975
Lunghezza 78.50 m
Larghezza 12.20 m.
Macchine 2 Motori FIAT per 3.300 HP su 2 eliche
Velocità massima 14.5 nodi
1936: requisita come incrociatore ausiliario
20 aprile 1937: basata a Palma de Majorca viene impiegata nel pattugliamento delle coste spagnole
25 maggio 1937: viene bombardata a Palma da aerei repubblicani spagnoli, lascia Palma sotto scorta per La Spezia dove arriva il 28 maggio 1937
agosto 1937: col nome fittizio di RIO e sotto bandiera spagnola viene basata a Favignana per bloccare il Canale di Sicilia al traffico repubblicano
3 novembre 1937: lascia la zona di pendolamento per intercettare a Nord dello Stretto di Messina, la cisterna inglese Burlington viene catturata e consegnata a unità spagnole
21 settembre 1937: cessa le missioni di pendolamento
10 novembre 1937: è a Tobruk per sorveglianza al traffico repubblicano nel Mediterraneo Orientale
Dopo un breve ritorno all’attività civile nel gennaio 1939 viene nuovamente requisita come trasporto effettua sei viaggi per la Spagna (tre dalla Spezia per Cadice e tre da Genova per Barcellona) fino al marzo 1939 vengono trasportati 857 uomini e 2172 tonn. di viveri per la popolazione civile. Il 25 marzo 1939 rientra in servizio civile

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Mn Adriatico in sosta a Famagosta (Cipro) nel maggio del 1939



Motonave Adriatico
Anno di costruzione 1931
Lunghezza tra le perpendicolari 78.5 m
Larghezza fuori 12.20 m.
Macchine 2 motori FIAT per 3.300 HP
Velocità massima 14.5 nodi
Tonnellate stazza lorda 1.976

1935: noleggiata per l'Africa Orientale
15 settembre 1936: requisita sotto il falso nominativo Lago per quattro missioni in Spagna, la prima da La Spezia per Lisbona e Huelva, le altre tre da La Spezia e Cagliari per Siviglia e Melilla
1 marzo 1937 requisita dalla Marina militare italiana ed armata
19 aprile 1937: impiegata in missioni di pattugliamento nel Mediterraneo
Occidentale lungo le coste spagnole in alternanza con la motonave Barletta,
ribattezzata temporaneamente Lago, e messa sotto bandiera spagnola viene
dislocata a Favignana per operare il blocco del Canale di Sicilia fino al 7 settembre 1937
10 novembre 1937: nuovamente sotto bandiera italiana viene destinata alla Forza Navale di Tobruk per il controllo del Mediterraneo Centro-orientale
18 giugno 1938: destinata a trasporto rifornimenti per le truppe nazionaliste spagnole effettua tredici missioni da Gaeta a Cadice. Nel marzo del 1939 la nave ritornò alle dipendenze della Adriatica SA Navigazione

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Il piroscafo Heluan in livrea civile del Lloyd Triestino, trasformata in nave Ospedale andrà perduta durante il conflitto di Spagna



Nel corso della Guerra Civile di Spagna caddero 3320 volontari e rimasero feriti in 11.200, per provvedere alla loro cura ed al trasferimento in patria vennero schierate quattro navi ospedale, una andò persa nel corso delle operazioni. La nave ospedale Helouan fu distrutta da un violentissimo incendio divampato nel porto di Napoli il 12 agosto 1937 mentre era di ritorno da Cadice con ammalati a bordo.
Nave Ospedale Helouan (varo 1911 tsl 7156 velocità 17 nodi armatore: Lloyd Triestino)
Nave Ospedale Aquileia (varo 1914 tsl 9448 velocità 14 nodi armatore Lloyd Triestino)
Nave Ospedale Cesarea (varo 1912 tsl 7785 velocità 16 nodi armatore Lloyd Triestino)
Nave Ospedale Gradisca (varo 1913 tsl 13870 velocità 16 nodi armatore Lloyd Triestino)

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Conclusioni

La prestazione della Marina Mercantile in Spagna fu un vero successo, dopo gli inevitabili errori iniziali venne messa in funzione una colossale macchina logistica. Nel complesso in Spagna vennero schierati 74285 soldati, oltre al loro trasporto la Marina Mercantile garantì un enorme traffico di merci, armi e rifornimenti. In Spagna furono trasportati carichi di materiale bellico per molte decine di migliaia di tonnellate, in particolare: 240.747 fucili e 10.135 tra fucili mitragliatori e mitragliatrici con 324 milioni di cartucce, 1.400 mortai, 1.930 cannoni con 7.514538 proiettili, 157 (149 corazzati leggeri Ansaldo L3, 8 autoblindo Lancia), 7.663 automezzi, 763 aeroplani (tra cui 418 caccia, 180 bombardieri e 112 tra ricognitori-assaltatori, addestratori e idrovolanti) che compirono 135.000 ore di volo e 5318 incursioni aeree con l’impiego di 11.584.420 kg. di bombe. Solo che per mantenere operativa l’aviazione legionaria fu necessario trasportare 151 motori, benzina avio, lubrificanti, apparecchi RT, pneumatici e pezzi di ricambio oltre a 5.699 tra piloti, avieri e tecnici e 312 civili.
Venne maturata un’esperienza operativa di operazioni di convoglio con scorta militare veramente rilevante, anche se maturata in ambiente con minimo contrasto da parte della parte ostile.

Bibliografia e web

L’IMPEGNO NAVALE ITALIANO DURANTE LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939) - F. BARGONI - Ufficio Storico Marina Militare - 1992
El Mediterráneo, campo de batalla de la Guerra Civil española: la intervención naval italiana. Una primera aproximación documental - JosÉ MIGUEL CAMPO Rizo Departamento de Historia Contemporánea UNED Madrid - Cuadernos de Historia Contemporanea, n. 19. Servicio de Publicaciones. UniUversidad Complutense. Madrid, 1997
La Marina mercante y el tráfico marítimo en la guerra civil - Rafael González Echegaray - Editorial San Martín - Madrid 1977
LA MOTONAVE EBRO Y LA GUERRA CIVIL ESPAÑOLA - Juan Luis Coello Lillo - Círculo Naval Español
LOS CRUCEROS AUXILIARES EN LA ARMADA NACIONAL. 36-39 - Miguel Valverde Espín
www.naviearmatori.net
www.betasom.it/forum/index.php


Ciao giacomo
 
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view post Posted on 15/3/2010, 22:12


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Spettacolare Giacomo! Complimenti per le immagini e le informazioni.
 
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view post Posted on 16/3/2010, 15:43
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Grazie, ma non ho fatto niente di speciale...è un lavoro di assemblaggio di varie parti.

Felice ti sia piaciuto giacomo
 
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mirco s.
view post Posted on 16/3/2010, 23:12




Ottima ricerca Lancieri......i miei complimenti !!
 
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view post Posted on 16/3/2010, 23:15
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Le tue parole mi onorano mirco, ti ringrazio di cuore

giacomo
 
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