CITAZIONE (iannima @ 16/8/2010, 13:37)
Senza porre un freno all'esodo del personale più qualificato, ci sono pochi dubbi la DDR non sarebbe potuta sopravvivere. È questa la fondamentale ragione della crisi dell'Agosto del 1961, con l'adozione di una politica che sfidava la legge di gravità. Chi è stato a Berlino e ha guardato una mappa del muro si rende subito conto che era una vera follia... Ma quella follia è durata per tanti anni e poteva solo durare se a sfidare la legge di gravità c'era un numero adeguato di truppe...
Personalmente io mi pongo,e mi sono sempre posto, dal lato occidentale del muro.
Ma a distanza di più di vent'anni dalla sua caduta bisogna guardare alla cosa con obiettività:
Prima della costruzione del muro (criminale,per carità),Berlino era una polveriera con la miccia innescata.
Era uno di quei luoghi,anzi IL LUOGO dove da un momento all'altro poteva scoppiare la III guerra mondiale.
Tra la fine degli anni 40 ed il 1961 la tensione a Berlino era alle stelle; una mossa sbagliata,un Colonnello che perdeva la testa e.....addio.
Paradossalmente la costruzione del muro,pur imprigionando un intero popolo,pur provocando sofferenza e talvolta morte, stabilizzò la situazione a livelli accettabili.
Questo,anche negli anni della guerra fredda,sia pur sottovoce,in occidente lo ammettevano tutti.
Dopo il 1961 non si verificarono più episodi "al calor rosso" a Berlino.
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