L'uniforme strichtarn ebbe una vita molto longeva, in quanto venne usata praticamente fino al 1990, con leggerissime modifiche nell'equipaggiamento.
Le modalità d'impiego erano diverse, dato che la stessa veniva usata sia dall'esercito nei suoi vari compiti, che dalla Volksmarine, che dalle Grenztruppen. Queste ultime erano quelle col carico più leggero, in quanto in pattuglia erano solitamente sprovviste sia dell'elmetto (calzavano invece la solita bustina) che della maschera antigas (forse parcheggiata nella vettura), in quanto visti come oggetti prettamente bellici e per questo critici da portare sulla linea di confine (ricordiamo che ufficialmente le Grenztruppen non facevano, dal 1974, parte dell'esercito!).
La versione più classica di un soldato in strichtarn è rappresentata sul Keubke-Kunz:
Il soldato indossa frontalmente il portacaricatori per Ak47 e la relativa baionetta, a tracolla ha la borsa con maschera antigas (classica SChM 41M di fabbricazione sovietica), sulle spalle, arrotolata, la tuta "ABC" di protezione in caso di attacchi chimici, alla cinta la borraccia e la paletta.
L'equipaggiamento completo comprende anche lo zaino, in realtà formato da due zaini di dimensioni e forma identiche, con contenuti simili (ricambio personale, gavetta, ecc.), che venivano portati in spalla allacciati l'uno all'altro. Sul primo (Teil 1) stava arrotolata la tenda (zeltbahn) individuale del soldato, sull'altro (Teil 2) una coperta. Solitamente questi due zaini venivano lasciati sui rispettivi veicoli, di modo da mantenere leggero il soldato e non sovracaricarlo eccessivamente.
Di fatto, l'esercito NVA era pensato per azioni lampo, e non prevedeva pertanto il bisogno di fornire i propri uomini di grosse provviste o strumenti individuali per più di 24/48h sul campo (nel grande schema di una guerra tra blocchi l'NVA avrebbe funzionato da testa di ponte per rompere e penetrare in Occidente, seguita e rinforzata dall'esercito sovietico in forze).
Due pagine da manuali di anni diversi riguardo al contenuto e ai modi di alloggiamento dei Teil 1/2:
Ecco una ricostruzione di una uniforme strichtarn con Teil 1 in spalla nei primissimi anni '70 (più tardi discuteremo sui dettagli che permettono di datare le strichtarn):
Lo zaino con arrotolata (secondo le istruzioni) la Zeltbahn:
La tenda aperta:
Poteva essere usata sia come tenda individuale, utilizzando corde e paletti che venivano portati all'interno dello zaino, che, abbottonata, come poncho o impermeabile.
Vediamo l'interno dello zaino: due falde impermeabili richiudibili, sotto le quali è alloggiato un paio di guanti strichtarn a tre dita. Nel caso specifico lo zaino è marcato E=1980, ma la tonalità ed il disegno delle linee sono ancora degli anni '70 e non '80. Particolarità: il marchio MfS invece che NVA.
Più sotto:
Un paio di salviette/asciugamani:
Doppio ricambio di biancheria intima:
Sempre doppio ricambio di calze...
...e pezze da piedi (fußlappen):
Qualche kragenbinde per il colletto...
...e fazzoletti:
Un versatile scaldacollo (chiamato in gergo "Oma", ossia "nonnina", per l'apparenza da vecchia quando portato alzato su naso e orecchie):
Un primo soccorso con bendaggi e qualche pillola generica:
Gavetta e posate:
Picchetti e corda della tenda, nel loro astuccio sempre mimetico:
E poi una torcia, del tutto simile a quelle tedesche della Seconda guerra, non proprio da regolamento in questo zaino ma pratica e spesso e volentieri utilizzata:
Infine tutto il sistema montato e pronto all'utilizzo:
Un paio d'immagini anche della maschera antigas e relativa borsa: