Casco da ufficiale dei Granatieri di Sardegna, il primo pezzo non si scorda mai ...

Un saluto a tutti !
Per il mio primo intervento nella stanza coloniale posto il il casco appartenuto al mio prozio Umberto, ufficiale di carriera nei Granatieri di Sardegna. Esposto in una vetrina in casa della prozia insieme ad un paio di vecchi pistoloni a pietra focaia è stato da me lungamente ammirato in silenzio... finché la zia (evidentemente commossa) me lo ha regalato quando avevo circa 14 anni: questo che vi presento è quindi a tutti gli effetti la "prima pietra" della mia collezione di militaria (i pistoloni sono arrivati molti anni più tardi). Orgogliosamente esposto nella mia cameretta ha via via trovato nuovi compagni, ma rimane tuttora uno dei pezzi di cui sono più geloso.

Classico modello Aden trapuntato,con 4 aeratori laterali, marcato Unione Militare,ancora oggi si presenta in condizioni di nuovo. Ve lo presento appoggiato direttamente sul tavolo in quanto non ho una testa di polistirolo adatta per la taglia 60.










Un ingrandimento del fregio per mostrare un paio di peculiarità :
la ricca doratura sembra effettuata su un fregio da truppa (lo spazio fra una fiamma e l'altra è liscio e privo della "granulazione" generalmente presente sui fregi da ufficiale);
il corpo della granata è liscio senza numeri né croce (lo zio all'epoca tenente colonnello da quello ho ricostruito era presso lo Stato Maggiore)



particolare dell'interno con le linguette del fregio e degli aereatori.




Spero vi piaccia !


Luigi

Bello, molto bello!
Interessante il fatto che sia della tua famiglia , per esempio secondo regolamento i fregi dovrebbero essere appuntati solo sulla coccarda , poi la coccarda cucita al casco..
Come si evince dalla foto il regolamento era regolarmente disatteso...in questo caso si è certi al 200%
Grazie Luigi

Buona giornata
Stefano

Mai indossato, eh?
Ci racconti cosa faceva - e quando - il tuo prozio in Africa? Addetto allo Stato Maggiore... di cosa?

bello da far schifo! IN TALI CONDIZIONI CHE TROVANDOLO IN GIRO SI AVREBBE LA QUASI CERTEZZA DEL FALSO!

Grazie dei complimenti, diciamo che è stato un buon inizio di collezione ...
Per quanto riguarda lo zio purtroppo non ho fatto in tempo a conoscerlo e la zia non amava parlare della guerra. quello che ho dedotto deriva da un paio di intestazioni su delle buste che ho ritrovato insieme ad altra materiale.
Le decorazioni sono andate ad un altro ramo della famiglia in altra città, che non mi è facilissimo contattare per avere maggiori dettagli.

Qualche idea la dà pure la motivazione della medaglia d'argento




questa è l'unica foto di ambito coloniale che ho trovato, lo zio è sulla destra



a presto
Luigi