CITAZIONE
Questi dolorosissimi massacri partivano da una "legge di Guerra" che stabiliva che ogni tedesco ucciso fosse vendicato con l'uccisione di 10 prigionieri. NON prendetemi per un mero calcolatore ma....i numeri della rappresaglia sarebbero stati diversi se applicata . Qualcosa non quadra sul resoconto (purtroppo comunque orrendo !) dei morti da ambo le parti .... strano, chi ha barato?
A meri fini storiografici è stato largamente studiato e dimostrato che questa di "legge" (spesso riferita all'episodio delle Fosse Ardeatine) non v'è traccia nella documentazione prodotta dalle forze armate tedesche nella seconda guerra mondiale.
La faccenda è trattata dettagliatamente in "L'ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria" di Alessandro Portelli, che dedica una ampia parte del suo saggio sul rapporto tra memoria orale, narrazione e reale svolgimento dei fatti storici in relazione alla vulgata (o mito) del "10 a 1".
Inoltre, gli atti del processo ad Engel (Torino, 1999), riferiscono che "l'esistenza di una regola proprio in questi termini non è dimostrata, ed anzi essa manca nei più importanti provvedimenti generali di Kesselring."
Portando, a sostegno di questa tesi, una ampia selezione di fonti primarie e secondarie tra le quali:
- La Merkblatt 69/1 (kampfanweisung für die Bandenbekämpfung im Osten vom 11. Nov. 1942, Anhang 2 zur H.Dv.1ª, Seite 69, Lfd. Nr.1)
- La sua integrazione Bandenbekämpfung del 16 dicembre del 1942.
- Law-Reports of Trials of War Criminals, The United Nations War Crimes Commission, Volume VIII, London, HMSO,1949, case No. 44, The trial of Kesselring, British Military Court at Venice, 17th february-6th may, 1947.
Per chi non avesse tempo per leggere l'importante saggio di Portelli, lascio
questo link del Ministero della Difesa, che tratta la questione con dovizia di particolari e riferimenti alla casistica italiana.