Forno (MS) 13 giugno 1944

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view post Posted on 18/6/2012, 22:42
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CITAZIONE (schveik @ 16/6/2012, 00:19) 
Un libro uscito recentemente, Soldaten di S. Neitzel ed H. Welzer, si occupa delle conversazioni, intercettate dagli inglesi, di ufficiali tedeschi prigionieri in Inghilterra. Un piccolo brano del 19 dicembre 1944 riguardante l'Italia:
.................................

Grazie per la segnalazione; non lo conoscevo. Domani mattina provvedo per l'ordinazine.

In Italia, di episodi terribili se ne contano a migliaia. Per restare in Provincia di Massa e precisamente a Bardine di S. Terenzo. Il giorno 17 agosto 1944, i tedeschi avevano razziato il bestiame dei contadini. Questi si rivolgono al Comando Partigiano che provvede ad intercettare tre camion dei razziatori. Nello scontro muoiono 17 soldati tedeschi. Due giorni dopo, la colonna del Magg. Reder entra in Bardine con al seguito 53 persone prelevate nel carcere di Pietrasanta. Sul luogo ove era avvenuto lo scontro precedente, li legano ognuno ad un palo con un filo di ferro stretto al collo. Poi li mitragliano alle gambe!
Si tratta soltanto di uno degli innumerevoli episodo della "lunga marcia" di Reder.
 
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view post Posted on 24/6/2012, 07:17
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A me hanno regalato quel libro di recente. Contiene le trascrizioni delle intercettazioni ambientali in un luogo di detenzione/interrogatorio di POW tedeschi in Gran Bretagna. Per non "sfigurare" davanti al compagno di cella, che magari era ancora un convinto nazista, i prigionieri si lasciavano andare e raccontavano di uccisioni gratuite, quando non di veri e propri eccidi, che avevano compiuto nel corso di qualche campagna.
Sono cose allucinanti, se uno è debole di stomaco è meglio che salti i pezzi più "forti".
 
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cuit
view post Posted on 29/8/2012, 17:25




state forse dimenticando la piu crudele , quella di BERGIOLA FOSCALINA(CARRARA)70 PERSONE bruttalmente uccise dopo averle richiuse dentro le scuole e poi incendiata, in gran numero erano i bambinI.
QUESTI GIORNI RICORREVA PURE L'ANNIVERSARIO DI CASTELPOGGIO (CARRARA) DOVE CIRCA 45 PERSONE FURONO AMMAZZATE DURANTE L'ESTATE DEL 44.
Da buon CARRARINO VI COMUNICO CHE COMUNQUE LA PROVINCIA è massa E CARRARA E non solo massa bow_arrow

E POI ANCORA VINCA :La mattina del 24 agosto 1944 olte cinquanta automezzi carichi di soldati tedeschi e militi fascisti salgono verso il paese di Vinca, toccando Equi Terme, Monzone e altri paesi.
La zona è conosciuta per essere frequentata dai partigiani, i vari valichi che permettono il collegamento con gli altri versanti sono spesso percorsi dalle staffette.

Gli uomini del maggiore Reder e la Brigata Nera "Mai Morti" comunque non cercano i partigiani, loro obiettivo è la popolazione civile.
Arrivano al paese di Vinca nella prima mattinata portandosi dietro anche un cannone salendo dal paese di Monzone, mentre altre colonne di nazifascisti accerchiano la zona salendo dalle valli sul versante della Garfagnana e da quello di Carrara.

Il paese e i campi circostanti vengono battuti palmo a palmo per tutta la giornata, di quelli che all'inizio del rastrellamento si trovavano dentro il cerchio solo due si salveranno. Il paese viene occupato da uno dei plotoni fascisti, devastato e poi incendiato. Alla sera i nazifascisti rientrano a valle.
Ma l'esperienza maturata in queste cose suggerisce di riprendere la mattina dopo: difatti gli scampati erano tornati a raccogliere i familiari uccisi e per salvare dalle fiamme quello che potevano. In questo modo riescono ad uccidere altre persone.

La conta dei morti si ferma a 173 vittime e come era già successo a Sant'Anna di Stazzema, San Terenzo - Bardine e a Valla i cadaveri spesso sono rinvenuti nudi, decapitati, impalati o comunque in condizioni che permettono di misurare l'accanimento dei loro assassini

IN QUESTA GIORNATA DURANTE IL RASTRELLAMENTO DEGLI UOMINI DI REDER LA 16° PANZER DIVISION REICHSFUHRER PURE MIO NONNO FU FATTO PRIGIONIERO E INVIATO NEI CAMPI.
 
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view post Posted on 13/6/2022, 12:27
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Triste anniversario

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view post Posted on 13/6/2022, 15:42
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Visto che parliamo di quei luoghi approfitto per chiedere informazioni riguardo Candiani Danilo ucciso a Forno (Massa) nell'aprile maggio 1945. Era sottotenente della Divisione Monterosa, reparto imprecisato.
Mi risulta caduto per imboscata a Forno, valle del Frigido (MA) il 24 aprile 1945 o il 4 maggio; ucciso a pugni e bastonate da partigiani in località Gronda; Candiani rientrava a Massa probabilmente era originario di quelle zone. grazie
 
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view post Posted on 13/6/2022, 20:50
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CITAZIONE (Radagast_ @ 13/6/2022, 16:42) 
Visto che parliamo di quei luoghi approfitto per chiedere informazioni riguardo Candiani Danilo ucciso a Forno (Massa) nell'aprile maggio 1945. Era sottotenente della Divisione Monterosa, reparto imprecisato.
Mi risulta caduto per imboscata a Forno, valle del Frigido (MA) il 24 aprile 1945 o il 4 maggio; ucciso a pugni e bastonate da partigiani in località Gronda; Candiani rientrava a Massa probabilmente era originario di quelle zone. grazie

Penso che le vittime, a prescindere dal loro pensiero e ideali ,
meritino il nostro rispetto e il nostro dolore
e solo mettendo sullo stesso piano il loro sacrificio
e senza giustificare il comportamento di taluni
alla fine si possano superare certi ostacoli
che ancora oggi persistono.

"Danilo non era originario di quelle zone, era nato in provincia di Ravenna l'11 luglio 1920.
Probabilmente i suoi genitori si trasferiscono a Massa perchè lui studia e si diploma nel 1938 presso l'Istituto Tecnico
e di seguito si iscrive all'Università nella facoltà di Economia e Commercio.
Il 6 agosto del 1942 viene richiamato e inquadrato nel 5° Reggimento Alpini di Milano dove diventa sergente.
Nel 1943 è sul versante francese nel 34° Battaglione complementi Alpini.
Dopo l'armistizio viene richiamato e aderisce alla RSI che lo assegna al Comando Provinciale di Massa per poi 'passare alla GNR nel 1944.
Nel frattempo si sposa con Ada De Lucia il 23 aprile a Pontremoli.
Danilo viene additato falsamente da un amico come uno degli esecutori delle fucilazione avvenute per rappresaglia nella zona e di passaggio a Forno
viene assalito a calci e pugni da una folla di civili composta soprattutto da parenti delle vittime fucilate ,
oltre a violente bastonate che lo lasciano in fin di vita su una strada nella zona di Forno.
Viene ucciso con un colpo di pistola da un partigiano. Era il 4 maggio 1945.
Sepolto nel cimitero di Mirteto viene poi traslato nel '56 dai parenti che lo portano al Monumentale di Forlì dove tutt'ora riposa. "


(notizie tratte dal sito web "CongedatiFolgore. com"
 
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view post Posted on 13/6/2022, 21:48


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CITAZIONE (ghirghi @ 18/6/2012, 23:42) 
........ Per restare in Provincia di Massa e precisamente a Bardine di S. Terenzo. Il giorno 17 agosto 1944, i tedeschi avevano razziato il bestiame ...Nello scontro muoiono 17 soldati tedeschi. Due giorni dopo,...53 persone prelevate nel carcere di Pietrasanta. .......li legano ognuno ad un palo con un filo di ferro stretto al collo. Poi li mitragliano alle gambe!...

Questi dolorosissimi massacri partivano da una "legge di Guerra" che stabiliva che ogni tedesco ucciso fosse vendicato con l'uccisione di 10 prigionieri. NON prendetemi per un mero calcolatore ma....i numeri della rappresaglia sarebbero stati diversi se applicata . Qualcosa non quadra sul resoconto (purtroppo comunque orrendo !) dei morti da ambo le parti .... strano, chi ha barato?
 
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view post Posted on 14/6/2022, 11:17
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Questi dolorosissimi massacri partivano da una "legge di Guerra" che stabiliva che ogni tedesco ucciso fosse vendicato con l'uccisione di 10 prigionieri. NON prendetemi per un mero calcolatore ma....i numeri della rappresaglia sarebbero stati diversi se applicata . Qualcosa non quadra sul resoconto (purtroppo comunque orrendo !) dei morti da ambo le parti .... strano, chi ha barato?

A meri fini storiografici è stato largamente studiato e dimostrato che questa di "legge" (spesso riferita all'episodio delle Fosse Ardeatine) non v'è traccia nella documentazione prodotta dalle forze armate tedesche nella seconda guerra mondiale.

La faccenda è trattata dettagliatamente in "L'ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria" di Alessandro Portelli, che dedica una ampia parte del suo saggio sul rapporto tra memoria orale, narrazione e reale svolgimento dei fatti storici in relazione alla vulgata (o mito) del "10 a 1".

Inoltre, gli atti del processo ad Engel (Torino, 1999), riferiscono che "l'esistenza di una regola proprio in questi termini non è dimostrata, ed anzi essa manca nei più importanti provvedimenti generali di Kesselring."

Portando, a sostegno di questa tesi, una ampia selezione di fonti primarie e secondarie tra le quali:
- La Merkblatt 69/1 (kampfanweisung für die Bandenbekämpfung im Osten vom 11. Nov. 1942, Anhang 2 zur H.Dv.1ª, Seite 69, Lfd. Nr.1)
- La sua integrazione Bandenbekämpfung del 16 dicembre del 1942.
- Law-Reports of Trials of War Criminals, The United Nations War Crimes Commission, Volume VIII, London, HMSO,1949, case No. 44, The trial of Kesselring, British Military Court at Venice, 17th february-6th may, 1947.

Per chi non avesse tempo per leggere l'importante saggio di Portelli, lascio questo link del Ministero della Difesa, che tratta la questione con dovizia di particolari e riferimenti alla casistica italiana.

 
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