quadretto soldati Italo/Tedeschi Sud Tirol

« Older   Newer »
  Share  
Veltro77
view post Posted on 23/9/2012, 14:52




Buongiorno, porto alla vostra attenzione questo quadro commemorativo (circa 50 x 75 cm ) dei combattenti di Caldaro (BZ).
A mio parere estremamente interessante dato che ritrae i soldati di Caldaro fraz. San Atonio arruolatisi sotto l'esercito tedesco nella WWII.
Lo ritengo interessante in quanto Caldaro (Kaltern in tedesco) è un paesino dell'Alto Adige ,quindi Italia, ma in questo caso sono tutti inquadrati con l'esercito tedesco credo post 8 settembre '43 .
Vi è di tutto wermacht , luftwaffe , kriegsmarine , SS .
In alto vi è un bel disegno con immagini di guerra , la croce tedesca e la scritta "Der Kriegern der fraktion St. Anton-Kaltern kaltern zur Erinnerung an den II. Weltkrieg" (I soldati della frazione St Antonio di Caldaro per commemorare la Seconda Guerra Mondiale).
Nella prima fila ci sono i nomi con la data e il luogo della morte.
Nella seconda fila i nomi e il probabile luogo di morte dei dispersi.
Nelle restanti i foto quelli che io interpreto come "sopravvissuti"
Al centro quella che credo sia la foto del proprietaro di questo quadro.
Tutte le foto sono originali in formato fototessera e ritraggono i militari nelle loro divise.

A VOI LE IMMAGINI:

img2012092301060

Uploaded with ImageShack.us

img2012092301067.th
img2012092301066.th
img2012092301065.th
img2012092301064.th
img2012092301062.th
img2012092301061.th
img2012092301068.th

 
Top
view post Posted on 23/9/2012, 17:55
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
9,093

Status:


no, dovrebbero essere tutti caduti. le mie poche conoscenze di tedesco traducono "unsere gefallene" come "i nostri caduti".
inoltre il reclutamento non era post 8 settembre.
tra le clausole stipulate con l'alleato tedesco, c'era la possibilità da parte dei cittadini del confine con l'Austria (o il Reich) di scegliere se prestare servizio con i tedeschi o con gli italiani.
 
Top
Veltro77
view post Posted on 23/9/2012, 18:42




Non ero a conoscenza di quella "clausola" di arruolamento, grazie Radagast , nonostante cio' non credo che fossero solo caduti, altrimenti non avrebbe senso la suddivisione tra i primi due, con indicato luogo di morte e data (contornati da foglie di "alloro" ) e gli altri senza data ma con solo i nomi.
Corretta comunque la tua traduzione Unsere gefallenE.
 
Top
foch
view post Posted on 23/9/2012, 20:11




La scritta sul nastro dice esattamente : 'Ai Combattenti della frazione di Caldaro-Sant'Antonio in ricordo della 2° Guerra Mondiale'.

Caldaro, in provincia di Bolzano, sulla Strada del Vino, è famoso per il vino e per il lago. Il paesino di Sant'Antonio è famoso di suo per la stazione della funicolore che sale alla Meldola, una delle più ripide d'Europa (costruita nel 1903).
L'intero comune di Caldaro ha una popolazione di 7.592 abitanti. Oggi. Quanti ne avrà avuti nel 1939 ? E quanti la piccola frazione di Sant'Antonio ?

A questo si aggiunge la constatazione che la prima riga in alto è l'unica incorniciata da un fregio fogliaceo (alloro?). Ergo, 'i nostri caduti' sono i (soli) 9 militari collocati per primi e al posto d'onore. Sotto il nome di ciascuno c'è una seconda riga con la data del decesso e l'indicazione
gef[allen] o vermisst (cioè 'caduto' o 'disperso''). Fra i tre di cui Veltro77 ha fornito l'ingrandimento, c'è un caduto di Cassino (il 22.12.43) e un caduto sul'Ostfront, il fronte orientale (senza mese e giorno, solo l'anno : 1944; mentre del marinaio (l'unico marinaio di Sankt Anton, mi sembra) si dice : 'disperso a Gotenhafen' (un porto della Germania ?), senza nemmeno l'anno.

Anche nella riga che segue e che allinea 7 nomi, questi sono seguiti da un'indicazione e da una data. L'unico nome leggibile (sempre grazie all'ingrandimento) è un Anton Ambach, 'gest[orben] 22.12.45 in Sibirien'. Morto, dunque, in prigionia in Siberia, a guerra già terminata. Ne concludo che questa riga raggruppi i militari morti in prigionia di guerra e tenuti pertanto distinti (secondo il rigido codice tedesco in materia) dai commilitoni caduti o dispersi in combattimento.


Se ho contato bene, le quattro righe (di diseguale lunghezza) sottostanti i caduti danno un totale di 57 militari combattenti per il Terzo Reich, scampati alla morte in guerra e ritornati (più o meno interi) a rivedere il campanile di Sankt Anton. Resta il mistero della 58 ma foto, l'unica di formato più grande delle altre, l'unica di un individuo in abito civile anzichè in uniforme, l'unica senza nome. E collocata al posto d'onore (vedere la studiata simmetria delle immagini più piccole che la contornano sopra, sotto e ai lati) tra i sopravvissuti. Perchè? Chi è ?

Per chiudere, ricordo che il reparto di SS vittima dell'attentato di Via Rasella a Roma apparteneva ad un'unità composta di sudtirolesi, cioè di bolzanini di lingua tedesca. (Chi scrive di volontari, chi di militari addetti, per motivi d'età, a compiti di polizia, ma non combattenti). Che tra i 57 di Caldaro/Sant'Antonio non ci sia qualcuno di Via Rasella ?

Foch
 
Top
view post Posted on 23/9/2012, 22:14
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
4,174

Status:


Si parla anche di bellunesi se non tra le vittime, almeno tra i membri del Rgt. "Bozen" visto che la loro zona era stata direttamente annessa al 3° Reich.
Colpo di fortuna: nel cercare informazioni su via Rasella ho trovato l'intervista a un superstite: Arthur Atz, originario proprio di Caldaro.
http://www.storialibera.it/epoca_contempor...olo.php?id=1789
 
Top
Veltro77
view post Posted on 24/9/2012, 06:01




Bel sunto Foch , ho gia' controllato e non vi e' nessun caduto nell'attentato di via rasella.
Interpreto il personaggio al centro come il proprietario del quadretto, il quale oltretutto risulta tra i sopravissuti, ultima fila al centro, ma ora non ho il quadro sotto mano e non ricordo il nome.
 
Top
view post Posted on 24/9/2012, 08:06


Group:
UTENTE
Posts:
396
Location:
Merano

Status:


Alcuni di loro potrebbero anche essere optanti (chi optava finiva direttamente al fronte, normalmente Est) rientrati dopo la guerra in Italia
 
Top
foch
view post Posted on 24/9/2012, 12:10




Veltro -anch'io per mio conto avevo formulato l'ipotesi che la foto più grande fosse del possessore del quadro-ricordo. La tua conferma che l'individuo compare due volte, una in divisa (tra i superstiti) e una da civile, avvalora l'ipotesi.
La foto grande di lui al centro si vede bene che è un originale e applicata.
Tu scrivi che anche le altre foto più piccole sono degli originali formato tessera. Dalle immagini che hai postato, questo particolare non risulta subito evidente. Ma, in effetti, osservando con attenzione la foto del marinaio, per esempio, si nota che il lato verticale destro (per chi guarda) non è perfettamente diritto, ma un un pò incavato -indizio che è stato tagliato con una forbice a mano.
Nomi e altro sotto le foto sono, però, composizioni a stampa opera di una tipografia. Il nome della quale dovrebbe leggersi nell'angolo destro in basso. Confermi ?
E il bordo superiore è decorato con una composizione fatta come ? Stampata con una matrice incisa o fatta a mano (inchiostro di china o matita) ? Sull'ultima vignetta di destra (quella con il carrista sulla torretta del Panzer) mi sembra di vedere (a destra in basso) una firma.

Sto cercando di capire se quella sottovetro del tuo quadro sia una composizione tipografica stampata in più copie e modificata solo dall'aggiunta della fotografia grande del reduce. Oppure un esemplare unico frutto di un assemblaggio (foto originali montate su parti a stampa)opera dello stesso reduce. Ipotizzo anche una terza possibilità : che il reduce della foto al centro abbia utilizzato -personalizzandola- una composizione servita (o da servire) per la realizzazione di una fotoceramica da murare da qualche parte a Sant'Antonio (a spese della comunità e magari tuttora in loco).

Caldaro è a pochi chilometri a sud di Bolzano e io sono spesso nella vicina Merano, ma da Verona utilizzo sempre il treno. Il più vicino ai luoghi è il nostro collega di forum 11° Casale, discendente di Kaiserjaeger e già intervenuto in questa discussione.

Foch







 
Top
foch
view post Posted on 24/9/2012, 14:01




Come già osservato, dell'unico combatttente di Caldaro /Sant'Antonio in divisa della Kriegsmarine, Gebhart (?) Dichristin, ci vien detto : 'disperso a Gotenhafen'. E basta. Niente data, nemmeno l'anno.
Strano, no ?
Sono andato a controllare e Gotenhafen è il nome tedesco del porto di Gdynia in Polonia, vicino a Danzica, sul Mar Baltico. Il nome tedesco era simile : Gdingen, ma durante l'occupazione tedesca di questa metà della Polonia (dal 1939 al 1945) venne cambiato nel più germanico Gotenhafen (Hafen = porto).
Il nome di questo porto è legato alla più grave sciagura marittima di tutta la storia, legata a sua volta alla più gigantesca operazione di evacuazione mai realizzata : l'Operazione Annibale, con cui i tedeschi trasferirono in Germania due milioni di propri connazionali e militari per sottrarli all'avanzata dell'Armata Rossa da est. Si era negli ultimi mesi di guerra e venne utilizzata tutta la flotta di navi passeggeri della KdF (Kraft durch Freude, la potente organizzazione del regime nazista che si occupava del tempo libero, vacanze, attività ricreative dei tedeschi).
Il gioiello della flotta era il modernissimo Wilhelm Gustloff che da nave per le crociere dei lavoratori sul Mar Baltico era stata convertita in nave-ospedale all'inizio della guerra. Il 30 gennanio 1945, l'ennesimo viaggio della Gustloff si concluse in tragedia. La nave venne affondata all'uscita dal porto di Gotenhafen da un sottomarino russo e le vittime (equipaggio e passeggeri imbarcati) furono 9.000 Le perdite umane dell'intera Operazione Annibale furono tra le 15.000 e 20.000 vittime poche al confronto dell'imponente numero di coloro che si riuscì ad evacuare con successo, nonostante le difficili condizioni operative.
In rete si trova molto materiale in rete relativo a Gotenhafen (e all'affondamento della Gustloff. Ma in quali cicostanze finì disperso il nostro marinaio Dichristin sarà impossibile o difficile sapere.

Foch
 
Top
Veltro77
view post Posted on 24/9/2012, 14:46




Sfortunatamente fino a fine settimana non avro' sotto mano il quadro, comunque appena possibile postero' le foto di tutti i caduti/dispersi con relative date ed info ... Vediamo se riusciamo a risalire alla storia di qualcuno di loro.

CITAZIONE (foch @ 24/9/2012, 13:10)
Veltro -anch'io per mio conto avevo formulato l'ipotesi che la foto più grande fosse del possessore del quadro-ricordo. La tua conferma che l'individuo compare due volte, una in divisa (tra i superstiti) e una da civile, avvalora l'ipotesi.
La foto grande di lui al centro si vede bene che è un originale e applicata.
Tu scrivi che anche le altre foto più piccole sono degli originali formato tessera. Dalle immagini che hai postato, questo particolare non risulta subito evidente. Ma, in effetti, osservando con attenzione la foto del marinaio, per esempio, si nota che il lato verticale destro (per chi guarda) non è perfettamente diritto, ma un un pò incavato -indizio che è stato tagliato con una forbice a mano.
Nomi e altro sotto le foto sono, però, composizioni a stampa opera di una tipografia. Il nome della quale dovrebbe leggersi nell'angolo destro in basso. Confermi ?
E il bordo superiore è decorato con una composizione fatta come ? Stampata con una matrice incisa o fatta a mano (inchiostro di china o matita) ? Sull'ultima vignetta di destra (quella con il carrista sulla torretta del Panzer) mi sembra di vedere (a destra in basso) una firma.

Sto cercando di capire se quella sottovetro del tuo quadro sia una composizione tipografica stampata in più copie e modificata solo dall'aggiunta della fotografia grande del reduce. Oppure un esemplare unico frutto di un assemblaggio (foto originali montate su parti a stampa)opera dello stesso reduce. Ipotizzo anche una terza possibilità : che il reduce della foto al centro abbia utilizzato -personalizzandola- una composizione servita (o da servire) per la realizzazione di una fotoceramica da murare da qualche parte a Sant'Antonio (a spese della comunità e magari tuttora in loco).

Caldaro è a pochi chilometri a sud di Bolzano e io sono spesso nella vicina Merano, ma da Verona utilizzo sempre il treno. Il più vicino ai luoghi è il nostro collega di forum 11° Casale, discendente di Kaiserjaeger e già intervenuto in questa discussione.

Foch

La "base" e' stata stampata da una tipografia di Brixen (bressanone) , credo una per ogni soldato ( mia libera interpretazione) quindi direi una 50ina di copie, le foto sono incollate .
Per quanto riguarda il disegno e l'artista ho fatto ricerche , ma non ho trovato nulla, credo comunque sia una specie di litografia, non credo sia fatto a mano singolarmente.
 
Top
foch
view post Posted on 24/9/2012, 18:06




Sì, è plausibile. Un Comitato o la locale Associazione Veterani e Reduci fanno realizzare il documento-ricordo fotografico e ne consegnano una copia a ciascun reduce e alle famiglie dei caduti. Al centro, viene lasciato uno spazio vuoto dove collocare l'effigie (di formato più grande) di ciascun consegnatario. Tutto torna.
Probabile che in più di una casa di Caldaro-Sant'Antonio, nonostante i quasi settant'anni trascorsi, siano conservate copie del documento. Uno che potrebbe saperlo è il locale parroco. (Chiesa e clero sono ancora influenti in Alto Adige e in tutto il Tirolo, specie nelle zone rurali.)
Poi, sai chi coltiva con attaccamento memorie e passato dei reduci ? Le locali Compagnie di Schuetzen -gli onnipresenti Schuetzen. Ce ne sarà sicuramente una anche a Caldaro -devo ricordarmi di chiedere. Ai raduni i (per forza di cose) sempre meno numerosi tra essi insigniti di decorazioni della guerra 1939-45, le portano orgogliosamente al petto con il costume tradizionale. La sede della Compagnia di Caldaro : ecco un altro posto dove ad una parete potrebbe esserci un esemplare del tuo documento.

Tutti gli anni a fine ottobre-inizio novembre, io partecipo con la sezione di Merano dell'Associazione Naz.le Arma di Cavalleria (di cui, benchè veronese di residenza, faccio parte) ad una commemorazione dei caduti in guerra organizzata ad Innsbruck, nel locale cimitero militare che è uno dei più grandi della 1° Guerra Mondiale. Vi presenziano rappresentanze militari dei vari eserciti allora alleati contro l'Austria-Ungheria (compreso il russo) ed i cui prigionieri morirono come mosche e le cui salme affollano ora il cimitero. Gli Schuetzen, sempre numerosi e con bandiere in testa e vivandiere al seguito, vi fanno da 'padroni di casa' e durante la messa al campo, al momento dell'elevazione, scaricano ad un ordine del comandante i loro schioppi. Segue il tradizionale 'goulash' in caserma offerto dall'esercito austriaco. Se non avrò altre occasioni prima di allora, approfitterò della circostanza per vedere di individuare la Compagnia di Caldaro e avvicinarne gli uffficiali, parlando loro dei reduci di Sant'Antonio e del documento fotografico che ne tramanda le sembianze.

Foch
 
Top
view post Posted on 24/9/2012, 19:40
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
4,174

Status:


Chissà se quell'Arthur Atz è ancora vivo...potreste cercarlo, ad esempio, all'Anagrafe comunale.
 
Top
view post Posted on 25/9/2012, 10:27


Group:
UTENTE
Posts:
396
Location:
Merano

Status:


Schützenkompanie "Maior v. Morandell" Kaltern
 
Top
foch
view post Posted on 25/9/2012, 11:24




Bravo 11°Casale ! Non per niente sei del posto...
Vedo che la Schuetzenkompanie di Caldaro è intitolata ad un Maggiore von Morandell. Stesso nome del caduto a Cassino da Sankt Anton (Walter Morandell, ma senza il von).
Di von a Caldaro ho conosciuto solo Di Pauli della famiglia produttrice di vino. (Ma quello che conosco io ha scelto la carriera militare nei carabinieri -era lui in comando a Nassiria quando la nostra base subì l'attacco che provocò molte vittime tra i nostri militari.)
Ciao.
Foch
 
Top
view post Posted on 25/9/2012, 12:08


Group:
UTENTE
Posts:
396
Location:
Merano

Status:


Non so che entrature tu abbia ma normalmente questo, quello dei trascorsi nella Wehrmacht, Waffen-SS, gestapo etc etc., normalmente non è il più amato degli argomenti di conversazione con "estranei" alla cerchia degli adepti.....
ciao
 
Top
16 replies since 23/9/2012, 14:52   632 views
  Share