un genero del re: Giorgio Carlo Calvi di Bergolo

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view post Posted on 2/11/2012, 17:48
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un altra bella cartolina firmata (qui come comandante del Nizza Cavalleria) di un bel ufficiale di cavalleria, con una gran bella carriera (e un gran bel matrimonio!!)..... da notare l'intestazione della cartolina a lui personalmente dedicata!



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Partecipa alla Prima guerra mondiale come ufficiale dei bombardieri guadagnandosi sul campo una medaglia d'argento, tre di bronzo ed un croce al valor militare. Dopo la guerra insegna equitazione nella Regia scuola,e qui lo nota e conosce la principessa Iolanda Margherita di Savoia, primogenita del Re Vittorio Emanuele III che sposa nel 1923. Dal 1935 è ispettore della cavalleria in Libia, poi vari comandi in cavalleria (appunto il Nizza della cartolina). Nel 1942 comanda la divisione Centauro sul fronte libico. Quindi Comandante del CA di Roma, dopo la dichiarazione dell'armistizio, il 10 settembre 1943, tratta coi tedeschi per ed è arrestato da loro ed è liberato daglia alleati nel giugno 1944. Dopo la seconda guerra mondiale fu collocato nella riserva. Lascia quindi l'Italia in seguito alla vittoria della Repubblica nel referendum istituzionale del 1946 per tornarvi nel 1955. Muore nel 1977.


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... e come comandante della Centauro in Africa ho trovato solo questa da un vecchio Storia Illustrata....


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carpu65
view post Posted on 2/11/2012, 18:07




Ma suo figlio non sposò l'attrice Marisa Allasio?
 
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view post Posted on 2/11/2012, 18:46
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CITAZIONE (carpu65 @ 2/11/2012, 18:07) 
Ma suo figlio non sposò l'attrice Marisa Allasio?

esatto!
 
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foch
view post Posted on 2/11/2012, 19:02




CITAZIONE (carpu65 @ 2/11/2012, 18:07) 
Ma suo figlio non sposò l'attrice Marisa Allasio?

Vero, carpu ricorda bene. Pierfrancesco Calvi di Bergolo (nato nel 1933 e scomparso recentemente) era il terzo dei tre figli della coppia e l'unico maschio. Ha scritto (sospetto a quattro mani) un libro di memorie ('Ricordi di Famiglia') uscito nel 2005 da Mursia. Libro abbastanza interessante, anche per le belle fotografie. Tanti e tanto gustosi ricordi dell'infanzia coi genitori a Tripoli, delle vacanze coi nonni a San Rossore, degli anni ad Alessandria d'Egitto, della breve esperienza di corridore automobilistico, dei lunghi anni in Africa (quasi metà libro) per dedicarsi alla caccia, sua grande passione (e principale occupazione).
C'è anche il processo (con carcere e assoluzione finale) risultato di un incidente d'auto di cui la stampa scrisse per mesi, quasi quanto scrisse del suo di poco successivo matrimonio con la reginetta delle nostre 'maggiorate' cinematografiche di allora. Matrimonio che nonostante la nascita di figli si concluse con una separazione.
Beh, in 329 pagine di testo, non una parola su matrimonio e moglie. Solo un signorile, elegante riserbo ? Potrebbe anche essere e se così fosse, da rispettare e ammirare. Comunque una omissione piuttosto degna di nota in un libro di memorie e che merita una sottilineatura.

Foch
 
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view post Posted on 2/11/2012, 20:27
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... e allora partiti dal genero del re (e senza sue altre foto in Africa!), andiamo alla sua bella nuora.....


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view post Posted on 2/11/2012, 20:48
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.... mentre tornando al Generale Giorgio Carlo Calvi di Bergolo una confusione che ho trovato nella sua scarna biografia è dopo l'arresto dei tedeschi dopo essere stato da loro "nominato" senza alcun poter comandante e garante della "citta aperta" dove fu tenuto in prgionia visto che alcune fonti lo danno, in modo poco plausibile, portato prigioniero in Germania... invece rusulta (quasi) sicuramente liberato a Roma daglia Alleati con la loro entrata nella capitale il 5 Giugno 1944....
 
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foch
view post Posted on 3/11/2012, 00:10




No, Calvi fu l'unico della famiglia reale (in senso allargato, s'intende) a non lasciare Roma dopo l'8 settembre. Vi rimase come comandante in capo delle forze a presidio della capitale (che già il Governo Badoglio dopo il 25 luglio aveva provveduto a dichiarare Città Aperta -una 'furbata' mal studiata anche dal punto di vista del diritto internazionale, nel tentativo - fallito- di evitare i bombardamenti Alleati).
Non si rese, pertanto, colpevole di abbandono di posto e non si eclissò nelle ore e nei giorni cruciali come alti generali (Carboni, per esempio). Ciò però non basta a giustificarne l'esaltazione fattane da certa panegiristica monarchica. Da molti gli viene rimproverata una condotta arrendevole e incerta nei confronti dei tedeschi che riavutisi dalla sorpresa di non vedersi attaccati nè dagli italiani nè dagli alleati, rientrarono indisturbati o quasi a Roma. Il suo proclama ai romani sancì nella sostanza (ma in parte anche nella lettera) il passaggio dei poteri ai tedeschi. A toglierlo dalla posizione ambigua in cui venne così a trovarsi (rappresentante del governo del Re, ma di fatto collaboratore dei tedeschi) intervenne la ricostituzione di un governo fascista con a capo Mussolini al nord, cui egli non poteva aderire e non aderì. I tedeschi, che lo rispettavano e gli dovevano in fondo un pò di riconoscenza, lo trasferirono in Germania (un modo anche di sottrarlo a eventuali ritorsioni e vendette dei fascisti). La rottura avvenne quando Kappler pretese da Calvi (in quanto nominalmente comandante di Roma Citta Aperta e unica autorità militare rimasta al proprio posto di comando) una lista di alti ufficiali italiani da deportare in Germania come ostaggi. Roma pullulava di 'greche' e 'feluche' nascoste nelle dimore della nobiltà romana, in edifici vaticani, in chiese e conventi. Calvi chiese 24 ore di tempo e alla scadenza la risposta a Kappler fu il tipico beau-geste dell'ufficiale di cavalleria di carriera : l'unico nome che aveva trovato da mettere sulla lista era il suo.
I tedeschi, in effetti, lo arrrestarono e trasferirono in Germania assieme ad un tenente suo ufficiale di collegamento. Si trattò di una prigionia 'all'acqua di rose', se si considera che restò agli arresti in un hotel di Monaco di Baviera con gli onori dovuti ad un eroe di guerra e gli venne risparmiato l'internamento in un campo, sorte degli altri ufficiali italiani. Quando Calvi se ne stupì (e forse lamentò) con Kesselring, questi gli inviò un fonogramma di risposta con la spiegazione : 'Ognuno ha la prigionia che si merita'.
Come già detto, Calvi si era guadagnato il rispetto e la stima dei colleghi tedeschi (giudici non facili e preparati in fatto di onore militare) non solo per i suoi modi signorili di vero gentiluono piemontese, ma come comandannte al loro fianco in Africa Settentrionale. Con Rommel Calvi aveva meritato una croce di ferro tedesca e, in un'occasione, comandato in battaglia un battaglione tedesco rimasto senza comandante e senza ordini.
Da Monaco i tedeschi gli permisero di rientrare in Italia, a Casale Monferrato, agli arresti domiciliari presso una marchesa sua zia. Con i tedeschi in ritirata, Calvi corse il rischio di finire in mano a quelli della RSI che lo reclamavano, ma dalla Svizzera dove si era rifugiata la moglie riuscì a organizzare la sua fuga. Attraversato il Piemonte in bicicletta, a Domodossola trovò due contrabbandieri che gli fecero passare il confine svizzero.
Foch
 
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view post Posted on 3/11/2012, 06:55
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bravissimo (e documentatissimo!!) Foch! grazie!

quindi non è stato liberato a Roma ma è riparto in Svizzera e, se ho ben capito, rientrato in Italia a fine guerra.....una sua foto con Rommel (ma dati gli occhiali e la provenienza in rete alla rinfusa, non sono compeltamente certo dell'attribuzione).....


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Edited by mufasa2 - 3/11/2012, 09:40
 
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foch
view post Posted on 3/11/2012, 19:39




Mufasa -escludo l'ufficiale italiano accanto a Rommel sia Calvi (che non portava occhiali neanche da anziano) e poi non gli somiglia.
Di generali/marescialli nostri con gli occhiali e stati in Africa, ci sarebbe Cavallero (ma pince-nez, non occhiali a stanghetta).
Cavallero, capo di SM Generale (al posto del silurato -per la guerra contro la Grecia- Badoglio) dal 4 dicembre 1940 a tutto il 1942. C'è una sua foto con elmo coloniale (e il solito pince-nez) mentre stringe la mano a Rommel, ma bisognerebbe cercarne altre per un confronto conclusivo. Il naso adunco e i baffi portati corti della foto che hai postato, mi sembrano però i suoi .

Forse a giorni avrò una foto di Calvi in Africa che pochi credo conoscono, una chicca... Ma 'Let's wait and see'.
Quella che hai postato tu in apertura di topic c'è anche (non rifilata) nel libro di memorie del figlio (con la didascalia errata : 'Mio padre in Libia con alcuni ufficiali tedeschi e italiani, intorno al 1940. Durante la guerra fu deportato in un campo di prigionia in Germania...' Errata, perchè -come sappiamo- il 'campo di prigionia' fu, buon per lui, un albergo di Monaco. E poi credo che la presenza di un ufficiale tedesco la collochi come data a dopo l'arrivo in Libia dell'Afrika Korps.)

Circa il rientro di Calvi e famiglia dalla Svizzera nell'Italia appena liberata, esso avvenne nel maggio 1945. Lo organizzò da Roma il cognato Umberto (allora Luogotenente del Regno) con il comando alleato che provvide a mandare due auto Chevrolet verdi a Lugano e un Dakota DC3 all'aeroporto di Milano. A Ciampino trovaroro ad accoglierli Umberto, ma non si stabilirono a Roma. Jolanda era la primogenita di Vittorio Emanuele III e attaccatissima al padre (fu lei, probabilmente, a convincere il fratello Umberto a distruggere i diari dove il padre aveva minuziosamente commentato quarantanni di regno e di storia d'Italia). I Calvi andarono perciò a vivere con la vecchia coppia reale a Villa Rosebery (o Villa Maria) a Napoli-Posillipo e la seguirono nell'esilio ad Alessandria d'Egitto che seguì l'abdicazione. L'ex-re morì nel dicembre 1947, ma i Calvi si fermarono in Egitto ancora per qualche anno prima di tornare a stabilirsi a Roma. Negli anni 1950-60, la coppia era immancabile tra il pubblico di Piazza di Siena, nelle giornate del concorso ippico internazionale (Calvi era stato in gioventù uno dei nostri campioni di questo sport), e a Capannelle il giorno del Derby. E così mi piace ricordarlo : la figura ancora snella del cavaliere di razza, l'eleganza inappuntabile e discreta, il tratto distinto e signorilmente riservato. 'Le moule en est brisé', si dice in Francia. Di gente così si è perso lo stampo.

Foch


 
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view post Posted on 3/11/2012, 20:45
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... grazie ancora Foch per le preziose integrazioni e i commenti....

... oltre agli occhiali i miei dubbi venivano anche dalla statura visto che Calvi anche nella prima foto mi sembra molto alto! sarebbe veramente uno scoop la tua foto "africana" perchè mentre ne abbiamo a decine "commemorative" o famigliari di pre guerra mentre mancano quelle come comandante della Centauro.... ma il bello di queste cartoline (per me) sono appunto tirare fuori piano piano....


... grazie anche per la precisazione della passione ippica di Calvi di Bergolo, della sia augusta consorte, prima e dopo la guerra ma soprattutto viene sempre più fuori che l'equitazione era oltre che un metodo, o un mestire, era per questi uffciali di cavalleria una vera e propria passione sportiva.... l'abbiamo visto con Abba, con Bettoni, ho trovato alte cartoline proprio di gare e clavicole rotte di Alberto Litta Modigliani, e ancora un paio di Bettoni in corrispondenza di cavalli e di gare con Emiliano Vialardi di Sandigliano anche lui, oltre che bel soldato anche campione di equitazione e cognato di campionessa.... vero!!!! assolutamente stravero:" Di gente così si è perso lo stampo".....

e il generale in un concorso ippico a Pinerolo nel 1950

www.youtube.com/watch?v=fohMc0oCkF4

altro concorso 1955 e altri nomi noti....

www.youtube.com/watch?v=wIzcRZJLSVI

e sempre da un filmato Luce un altro concorso ippico a Stupinigi del 1960, il generale con la nuora....

www.youtube.com/watch?v=6RQe8yBl48I

Edited by mufasa2 - 3/11/2012, 21:40
 
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carpu65
view post Posted on 4/11/2012, 01:40




Eh,ancora negli anni 50 c'era uno stile che oggi ci sognamo.
Quel che mi piace di quel periodo è il senso di continuità con la parte migliore del passato.
 
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view post Posted on 18/11/2012, 13:48
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segnalo per cchi è interessato ad approfondire su questo soldato un arrticolo critico e compelto su Storia Miliatare 183 di Riccardo Rosotto da cui posto questa bella foto del generale in Africa quando comandava la Centauro...


016wiw

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11 replies since 2/11/2012, 17:29   2688 views
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