Niente effettivamente ci assicura che fosse proprio una classica “Stella Rossa” ad essere stata cancellata e non un altro fregio o simbolo. Certo la posizione, le tracce di colore rosso sopravvissute all’abrasione, la forma che l’abrasione stessa assume in particolare sul lato superiore, quasi a voler seguire solo la punta del vertice del raggio stellato, incoraggiano il lavoro di fantasia a propendere per tale simbolo ( fermo restando inoltre che pare assoldato, grazie alle incisioni sulla falda interna, che almeno l’iniziale produzione del guscio sia Sovietica).
Appartenenza che viene confermata, come anche la produzione 3KO, a questo punto certamente a detta almeno delle informazioni riportate sul noto sito condiviso da Rustys. (Piů volte mi ci sono approcciato per vari modelli di elmetti, stupidamente mai venuto in mente di registrarmi. L’ho fatto e le informazioni disponibili si sono letteralmente decuplicate, una vera miniera per il collezionista in generale)
Č certamente un mondo complesso, questo degli elmetti sovietici, in perfetta sintonia del resto con l’identificazione e la catalogazione di tutta la militaria dell’Est.
Ossidabile, sottolineavi il bel quesito se a questo punto ci fossero delle testimonianze, contrariamente a quanto sostenuto dal volume da te citato, di effettive realizzazioni 3KO anteriori agli anni 60’, e se fossero relative, naturalmente per forza di cose, a produzioni antecedenti all’adozione del modello Ssh60 (come sostenuto ancora dal volume che citi, dove si afferma come tu riporti a noi che parrebbe essere l’unico modello, insieme al successivo, prodotto dalla fabbrica).
Ho provato a fare qualche ricerca, e in teoria parrebbero esserci moltissimi esemplari di Ssh40, prodotti appunto dalla 3KO, sia durante il periodo bellico che negli anni 50’: