QUOTE (rustys @ 21/11/2021, 23:16)
Il mio esempio vuole solo indicare come negli anni del dopoguerra ci fu un interscambio di materiale militare tra gli Stati, ognuno dei quali mise insieme pezzi di diversa provenienza per creare la propria ordinanza.
Mi pare che siamo d'accordo sul fatto che questo elmetto sia un guscio di produzione sovietica poi ricondizionato in qualche maniera. Che poi sia stata la RKKA sul campo, la Polonia, la Romania o altri ancora non possiamo saperlo finché non se ne trova qualcun altro simile con origine più certa.
QUOTE (WW2 @ 22/11/2021, 21:05)
L’abrasione del simbolo ( Stella? Altro? Chissà…) potrebbe essere proprio una testimonianza di ció…quello che mi chiedo è: davvero raschiare in questo modo il fregio, piuttosto che coprirlo con la verniciatura corrispondente come la logica suggerisce, fosse un metodo possibile? Quale esercito avrebbe lasciato un elmetto così graffiato in bella mostra sul frontale, per di più dopo averlo ridipinto correttamente sulla restante superficie?
Giusta osservazione, ma non sappiamo quando, durante la vita di questo elmo, tale abrasione sia avvenuta né quale simbolo sia stato rimosso: Se poi l'elmetto magari aveva un telino, allora la sverniciatura non aveva grande importanza. E se invece fosse stato un collezionista che ha tentato goffamente di riportare alla luce un emblema.....senza poi trovarlo?
QUOTE (WW2 @ 22/11/2021, 21:05)
P.S: Piccolo dettaglio di cui non abbiamo parlato ma che ho sempre considerato giudicando questo elmetto. Ho sempre saputo dal precedente possessore, senza in realtà mai verificare personalmente l’informazione, che questo elmetto è stato prodotto dalla ZKO, la “Red October Factory” di Stalingrado, nei primi anni 50. Quindi, o il codice di punzonatura è effettivamente relativo a quell’arsenale (conviene indagare), o il precedente proprietario sapeva qualcosa che non è giunta a noi, o magari anche lui aveva informazioni errate a riguardo.
Ti rispondo riassumendoti ciò che leggo sul libro di Robert W. Clawson, "RUSSIAN HELMETS: from Kaska to Stalshlyem 1916-2001" (Bender Publishing).
Generalmente é accettata la teoria che durante la guerra gli elmetti (Ssh 36, 39 e 40) siano stati prodotti da circa 20 fabbriche diverse, principalmente impegnate nella costruzione di altri materiali bellici, dai carri armati agli aerei. Bastava che fosse presente una pressa da 100 tonnellate e la fabbrica era considerata adatta.
Ogni fabbrica aveva assegnato un codice di tre lettere, l'ultima delle quali era sempre "3" ovvero la lettera "Z" per "Zavod" (fabbrica).
Non esiste documentazione completa di queste fabbriche e ne sono conosciute solo alcune (ne elenca 8).
La fabbrica produttrice era dunque identificata da un timbro ad inchiostro che riportava il codice qui sopra, la taglia e l'anno di produzione. Tale timbro, di forma rettangolare, pur non completamente standardizzato in dimensioni e carattere.
Le stampigliature sul metallo (ci potrebbe anche essere una stella sotto il bordo anteriore, che indica poi solo l'accettazione o destinazione per l'Armata Rossa) sono numeri di codice che hanno significato solo per il produttore e non esiste né una standardizzazione né un inventario di tali numeri (almeno fino alla pubblicazione del libro che sto citando).
Venendo alla 3KO (ZKO): le osservazioni di Rustys sulla presenza o meno della stella e sulla separazione di taglia e codice tramite trattino sono interessanti e per curiositá ne vorrei conoscere la fonte (sempre utile) dato che l'unico modo a me conosciuto fino adesso e' quello dei timbri.
Concludo buttando altra carne al fuoco: Sempre secondo Clawson la 3KO ha prodotto la quasi totalitá dei Ssh60 e Ssh68, ma sebbene la Ottobre Rosso esistesse giá da decenni mi pare di capire che il codice 3KO possa essere attribuito solo alla produzione di Ssh60 e modelli posteriori e dunque non al Ssh40, che invece venivano prodotti a Stalingrado dalla Fabbrica di Trattori (codice "CT" -ST) almeno fino al 1958 (da alcuni indicati come gli "ultimi" prodotti dalla fabbrica.)
Cio' potrebbe essere solo una mia deduzione errata, ma il codice 3KO non appare nella prima lista di fabbriche conosciute che ho citato sopra e la "Ottobre Rosso" riforniva invece di acciaio la Fabbrica di Trattori di Stalingrado.
Da notare che nel 1961 Stalingrado divenne Volgograd e la fabbrica di trattori cambio' di conseguenza il nome; avrá dunque anche cambiato la sigla identificativa (VT?) ma forse a quel tempo la produzione era giá passata alla 3KO?
Forse vi fu un'ottimizzazione o cambio della produzione e tutto cio' che prima faceva la CT passo' poi alla 3KO? Oppure esistono elmetti timbrati 3KO con date anteriori agli anni '60? Io non ne ho mai viste, ma ovviamente non significa che non ci siano.
Se qualcuno avesse notizie (con fonti) al riguardo sarebbe molto interessante...
Un saluto
Michele