Lo scempio delle armi di Beppe Fenoglio, cimeli unici destinati alla disattivazione: VERGOGNA!

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icon13  view post Posted on 9/10/2013, 11:21
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Apprendo da articoli di stampa che la carabina Underwood M1 e la pistola M1911A1 (marca non nota) utilizzate da Beppe Fenoglio durante la Resistenza, recentemente ritrovate in un armadio nella casa della vedova, saranno disattivate per la successiva esposizione nel museo fenogliano.

Tale vergognoso intervento, che distruggerà irreversibilmente due reperti storici unici, prova solo l'ignoranza da parte di chi dovrebbe assicurare la conservazione della memoria e del patrimonio fenogliano: solo la faciloneria può fare preferire questa strada a quella, certo un tantino più faticosa, di assicurare la corretta conservazione delle due armi, che nessuna legge vieta di esporre in un museo, adottando determinate cautele, nella loro originaria efficienza. Rammento anche che la circolare ministeriale vigente sulle disattivazioni imporrebbe la preventiva comunicazione del previsto intervento alla Soprintendenza ai Beni artistici e storici competente per territorio: mi chiedo se tale adempimento, che in questo caso direi risulti proprio irrinunciabile, sia stato fatto dagli eredi.

Possibile che non si possa evitare questo scempio? Se il museo o gli eredi non vogliono seguire l'unica strada che la deontologia professionale, se non l’amore per il proprio Progenitore, imporrebbe, possono perlomeno spendere la limitata somma necessaria ad acquistare una carabina M1 ed una M1911A1 disattivate da esporre in luogo degli originali.

AIUTO!!!! Ghirghi, Kanister, mi rivolgo prima di tutto a Voi: potere intervenire presso chi di dovere prima che sia troppo tardi, anche per il tramiti degli Istituti Storici per la Resistenza? Per parte mia, sono disposto a sostenere un'azione in tal senso, anche economicamente (per l'eventuale acquisto dei disattivati).

Mi firmo Corso Paolo Boccia - ex storico contemporaneista, collezionista, e soprattutto estimatore convinto di Beppe Fenoglio e dei valori da lui sempre testimoniati come uomo, scrittore e partigiano.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 12:04
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Non ne sapevo nulla. Grazie Kilroy per tuo accorato appello, che condivido pienamente.
Cercherò subito notizie, in collaborazione con Kanister. A presto risentirci. ghirghi

Sangalli Gianfranco, partigiano appartenente alla Divisione "Gin Bevilacqua"
 
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view post Posted on 9/10/2013, 12:27
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Ciao, conosco qualcuno all' Isrec ed all'Anpi di Asti.
Posso provare a sentire loro. Ma ti dico già che non ho grandi speranze.
Pensa che anche la famosa Luger di Meinhold è stata disattivata per essere esposta all'Ilsrec di Genova (Diavolo verde testimone).



Tra l'altro vi segnalo che se ne parla anche qui:

https://miles.forumcommunity.net/?t=55310385

Edited by kanister - 9/10/2013, 14:11
 
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view post Posted on 9/10/2013, 14:46
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Rispetto le motivazioni espresse ma sinceramente non capisco come una operazione di disattivazione - peraltro giustificata dal fatto di rendere fruibili gli oggetti al pubblico - possa togliere valore alle armi in questione.
Escludendo che ci si riferisca alla possibilità che tali armi possano tornare a sparare (in un poligono, in mano ad appassionati) non vedo in alcun modo alterata la "sacralità" del reperto o la sua integrità storica, se di questo si tratta.
I musei sono pieni di armi di personaggi storici di vario spessore che sono state interessate dallo stesso processo al fine di renderle inoffensive e liberamente esponibili.
Io credo che in questi casi bisognerebbe essere piuttosto grati alle famiglie che decidono di condividere tali reperti piuttosto che decidere di sbarazzarsene o di monetizzare il tutto a vantaggio di qualche facoltoso collezionista. Max
 
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view post Posted on 9/10/2013, 15:12
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Capisco, da appassionato armigero, l'orrore che la parola "disattivazione" suscita in coloro che, come me, vedono nelle armi preziose testimonianze storiche o reliquie di momenti particolari ed importanti. Oltre a tutto, la pesantezza oltraggiosa con la quale le officine preposte e le leggi vigenti intervengono per la disattivazione dell'arma si possono paragonare ad un burqa imposto alla Gioconda o ad un paio di mutande di lamiera da 2mm. montate sul David di Michelangelo a garanzia della sicurezza interiore di ingenui osservatori dei due sessi.
Ma comprendo altresì le esigenze di sicurezza dei futuri espositori dei preziosi reperti che non avranno certamente allarmi sofisticati e costoso personale sufficienti a difenderli dai non pochi arrapati mascalzoni esistenti, pronti a tutto per appropriarsi di ogni cosa capace di far fuoco.
La speranza è che l'operazione di inutilizzazione sia la meno invasiva possibile, e rispetti al massimo perlomeno l'aspetto esteriore delle due armi che, come dice giustamente Max, tutto dovranno fare in futuro fuorché sparare.
Per il resto ricordiamoci che stiamo parlando di una M1 e di una Colt.45Auto.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 15:30
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CITAZIONE (Fante @ 9/10/2013, 15:46) 
Rispetto le motivazioni espresse ma sinceramente non capisco come una operazione di disattivazione - peraltro giustificata dal fatto di rendere fruibili gli oggetti al pubblico - possa togliere valore alle armi in questione.
Escludendo che ci si riferisca alla possibilità che tali armi possano tornare a sparare (in un poligono, in mano ad appassionati) non vedo in alcun modo alterata la "sacralità" del reperto o la sua integrità storica, se di questo si tratta.
I musei sono pieni di armi di personaggi storici di vario spessore che sono state interessate dallo stesso processo al fine di renderle inoffensive e liberamente esponibili.
Io credo che in questi casi bisognerebbe essere piuttosto grati alle famiglie che decidono di condividere tali reperti piuttosto che decidere di sbarazzarsene o di monetizzare il tutto a vantaggio di qualche facoltoso collezionista. Max

Irreprensibile il tuo punto di vista, Fante!
E' altresì fuori discussione il riconosciuto merito della Famiglia Fenoglio.

Le Autorità, in ogni modo, devono smetterla di distruggere reperti storici d’alto rilievo. Non importa a chi sono appartenuti.

Nel migliore dei casi sono disattivati, spesse volte in modo osceno, il più delle volte definitivamente passati alla pressa. Questo perché in Italia abbiamo una legge sulle armi che è semplicemente ridicola. Nata per combattere la mafia, non ha ottenuto alcun risultato, se non quello di ritenere i cittadini italiani tutti dei potenziali soggetti atti a delinquere.

Forse che, in generale, come nel caso in argomento, non si potrebbe risolvere la situazione, con le dovute attenzioni, conservando in modo idoneo quelle le armi?
 
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view post Posted on 9/10/2013, 17:47
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Ma...stante l'ordine di consegna delle armi a guerra finita (e il fatto che in maggior parte sono state consegnate) come mai si continua a trovarne nei nascondigli?? I proprietari le hanno tenute come "souvenirs" o eventuale strumento di difesa??
 
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view post Posted on 9/10/2013, 19:29
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CITAZIONE (Barba elettrica @ 9/10/2013, 18:47) 
Ma...stante l'ordine di consegna delle armi a guerra finita (e il fatto che in maggior parte sono state consegnate) come mai si continua a trovarne nei nascondigli?? I proprietari le hanno tenute come "souvenirs" o eventuale strumento di difesa??

Barba Elettrica, considera che con il titolo di “proprietari” avevano il diritto di trattenersele. ^_^

L’ obbligo di consegna era stato emanato nei confronti delle formazioni partigiane che stavano per essere smobilitate.
La maggior parte delle loro armi sono state riconsegnate.

Invece, che n’è stato della gran massa d’armi abbandonate a montagne lungo le strade dagli ex RSI e anche dai militari tedeschi in ritirata? Nessuno ne ha mai fatto cenno. Erano in numero largamente superiore e quelle in dotazione alla resistenza. Sono state ricuperate tutte o no? Esiste un censimento di queste armi?
Sembra che le uniche armi di cui ci si deve preoccupare, sono soltanto quelle già in uso della resistenza. Quelle dell’altra parte, no! Come mai? Erano forse a salve?
 
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view post Posted on 9/10/2013, 19:39
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Ghirghi, Ghirghi,.....mi stuzzichi sempre....

Lo sai che a tutto il 15 gennaio 1946 erano stati riconsegnati o recuperati in vario modo la bellezza di 232 sten? (Dati comunicati dalla Questura di Savona alla Patriot Branch, che, volenti o nolenti comandava in Italia).
Se penso che in un solo lancio ne erano arrivati 465 mi viene voglia di acquistarmi un MD e cominciare a cercare.......però non sul terreno ma nelle case di certe persone che conosci anche tu.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 19:55
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CITAZIONE (kanister @ 9/10/2013, 20:39) 
Ghirghi, Ghirghi,.....mi stuzzichi sempre....

Lo sai che a tutto il 15 gennaio 1946 erano stati riconsegnati o recuperati in vario modo la bellezza di 232 sten? (Dati comunicati dalla Questura di Savona alla Patriot Branch, che, volenti o nolenti comandava in Italia).
Se penso che in un solo lancio ne erano arrivati 465 mi viene voglia di acquistarmi un MD e cominciare a cercare.......però non sul terreno ma nelle case di certe persone che conosci anche tu.

No, Kanister, non sto stuzzicando. :)

Anzichè rispondere alle domande, continui a girare attorno al torzolo.

Mi farebbe piacere conoscere se anche tutte le armi della defunta RSI sono state imboscate dalla resistenza. Perchè, in questo caso, ...................
 
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view post Posted on 9/10/2013, 20:26
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Ma scusa, dopo la ritirata delle truppe della RSI avevate il controllo completo del territorio, tanto è vero che troviamo riconsegnati anche pezzi quali mitragliatrici quadrinate che sicuramente non erano in vostra dotazione. Non credo che alcuna formazione abbia lasciato materiale in giro, sia che fosse di sua precedente assegnazione, sia che fosse di recente acquisizione.
E poi i reparti della RSI furono disarmati, la maggior parte proprio dai partigiani: e quelle armi non vorrai per caso dirmi che gliele hanno restituite.
E le armi proveniente dai disarmi effettuati dagli alleati sicuramente non sono state nascoste ma sono finite od in qualche deposito alleato od in qualche fornace.
Quali altre possibilità vedi?
 
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view post Posted on 9/10/2013, 21:15
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Leggete questo :

https://miles.forumcommunity.net/?t=55316789

Se le notizie vengono comunicate in questo modo tutte le armi in giro sono tedesche.

Ciao. Federico
 
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view post Posted on 9/10/2013, 21:28
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CITAZIONE
Quali altre possibilità vedi?

L’altra possibilità è che la maggior parte delle armi in dotazione alla RSI, sono state nascoste o abbandonate lungo gli itinerari di ritirata e finite in mani di persone che nulla avevano a che fare con la resistenza.

Questa, però, è un’eventualità che non prendete in considerazione perchè esclude la resistenza dall’incetta delle armi necessarie in previsione della programmata e prossima azione rivoluzionaria. :rolleyes:

Rifletteteci, perchè gli alti ufficiali delle divisioni in fuga non erano delle semplici forosette che avevano ormai definitivamente abbandonato ogni aspirazione di rivalsa.

(per inciso, non dicono nulla i depositi clandestini creati più recentemente dalla Gladio? Sono la stessa cosa)

Fine OT.

CITAZIONE (arditoXXVII @ 9/10/2013, 22:15) 
Leggete questo :

https://miles.forumcommunity.net/?t=55316789

Se le notizie vengono comunicate in questo modo tutte le armi in giro sono tedesche.

Ciao. Federico

Difendo sempre i giornalisti, o presunti tali. Una rondine non fa primavera.

Anche perchè la più sprovveduta delle persone che si occupa di armi, non ha difficoltà, alla prima occhiata, nel riconosce uno STEN.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 21:44
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"..........Anche perchè la più sprovveduta delle persone che si occupa di armi, non ha difficoltà, alla prima occhiata, nel riconosce uno STEN........."

In una piccola foto a bassa risoluzione...... :wacko:
Ciao. Federico.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 22:07
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Come ti ho detto nell'altro post questa volta non me la sento di sparare sul giornalista, magari ha ragione perchè si tratta di un MP3008...... a volerci credere......
 
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