| Apprendo da articoli di stampa che la carabina Underwood M1 e la pistola M1911A1 (marca non nota) utilizzate da Beppe Fenoglio durante la Resistenza, recentemente ritrovate in un armadio nella casa della vedova, saranno disattivate per la successiva esposizione nel museo fenogliano.
Tale vergognoso intervento, che distruggerà irreversibilmente due reperti storici unici, prova solo l'ignoranza da parte di chi dovrebbe assicurare la conservazione della memoria e del patrimonio fenogliano: solo la faciloneria può fare preferire questa strada a quella, certo un tantino più faticosa, di assicurare la corretta conservazione delle due armi, che nessuna legge vieta di esporre in un museo, adottando determinate cautele, nella loro originaria efficienza. Rammento anche che la circolare ministeriale vigente sulle disattivazioni imporrebbe la preventiva comunicazione del previsto intervento alla Soprintendenza ai Beni artistici e storici competente per territorio: mi chiedo se tale adempimento, che in questo caso direi risulti proprio irrinunciabile, sia stato fatto dagli eredi.
Possibile che non si possa evitare questo scempio? Se il museo o gli eredi non vogliono seguire l'unica strada che la deontologia professionale, se non l’amore per il proprio Progenitore, imporrebbe, possono perlomeno spendere la limitata somma necessaria ad acquistare una carabina M1 ed una M1911A1 disattivate da esporre in luogo degli originali.
AIUTO!!!! Ghirghi, Kanister, mi rivolgo prima di tutto a Voi: potere intervenire presso chi di dovere prima che sia troppo tardi, anche per il tramiti degli Istituti Storici per la Resistenza? Per parte mia, sono disposto a sostenere un'azione in tal senso, anche economicamente (per l'eventuale acquisto dei disattivati).
Mi firmo Corso Paolo Boccia - ex storico contemporaneista, collezionista, e soprattutto estimatore convinto di Beppe Fenoglio e dei valori da lui sempre testimoniati come uomo, scrittore e partigiano.
|