CITAZIONE (dirigibilista @ 25/1/2014, 12:07)
Fotografia scattata nel 1940 a Pinerolo. Gianni Agnelli in pastrano posa tra due commilitoni del 41° Corso AUC (erano 52 corsisti) : Giorgio Vitali (alla sua destra) e Galvano Lanza Branciforte di Trabia. L'amicizia con quest'ultimo datava da prima della guerra e durerà per tutta la vita.
Amico di Gianni Agnelli era anche il fratello maggiore di Galvano, Raimondo (che fu anche fidanzato con la sorella Susanna). Dei due fratelli Lanza a occupare le cronache mondane fu Raimondo; ma entrambi i fratelli ebbero una carriera militare degna di nota e che nessuno, purtroppo, ha ancora raccontato come meriterebbe (nemmeno i due recenti biografi di Raimondo : Sorgi e Prestigiacomo, nei loro libri).
Di Raimondo è abbastanza nota la partecipazione alla Guerra di Spagna, iniziata da Sergente e Volontario e conclusasi con medaglia e grande eco nei circoli romani che contavano. (Lui e Ciano erano in confidenza e assidui frequentatori entrambi di Casa Colonna.) Nelle cruciali settimane che precedono e seguono il 25 luglio, lo troviano ufficiale d'ordinanza, confidente e braccio destro nientemeno che del Generale Carboni, e quindi al centro delle trame imperniate nella (mancata) difesa di Roma. Riparato al Sud dopo l'Armistizio (a differenza di Carboni che si rifugiò in un convento fino all'arrivo degli Americani), Raimondo Lanza non perse tempo a stabilire ottimi rapporti anche con i Liberatori, grazie anche al fatto che il castello di famiglia sulla costa vicino a Palermo ospitò per qualche tempo un comando alleato.
Meno avventurosa, ma più interessante per lo storico è la partecipazione alle vicende belliche del fratello minore Galvano. Uscito, come s'è visto, S.Ten. di Cavalleria da Pinerolo, è nel marzo 1941 in Albania, comandante di uno Squadrone Autoblinde. Passa successivamente ai fronti jugoslavo e nordafricano; e poi anche per lui l'approdo allo SM a Roma, quale interprete (d'inglese) dei Generali Carboni, Zanussi, Castellano. Vuol dire anche per il più giovane dei fratelli Lanza essere dentro le segrete stanze dove si forgiano (male!) i destini d'Italia.
Il Ten. Lanza accompagna Zanussi nella famosa missione segreta presso gli Alleati, doppione della missione Castellano. Ed è a Cassibile il 3 settembre 1943 quando Castellano firma l'Armistizio. Nelle foto ufficiali non compare, perchè lui (e un altro ufficiale italiano, il Cap. Vito Guarrisi) sono in uniforme, e Alexander, il padrone di casa, si preoccupa che non abbiano a subire ritorsioni. (Castellano veste incongruamente in doppiopetto scuro e l'altro italiano è l'interprete Montanari, un Console, quindi un civile, distaccato dal nostro Ministero degli Esteri. Dopo la guerra, Castellano ricostruì in due libri la vicenda dell'Armistizio e in nessuno dei due dedica una parola al Ten. Lanza e all'ancor più misterioso Cap. Guarrisi. Ma se è per questo, si guarda anche bene dal dire che il Console Montanari, di padre italiano e madre americana, era nipote di ...Badoglio.)
Foch