Beretta mod. 35 anno 1944 "4 UT"., Descrizione, storia e foto...

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/12/2014, 20:23


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
43
Location:
Trentino

Status:


Ciao a tutti!

Vi presento la mia Beretta mod. 35 "4 UT" prodotta nell'anno 1944, ovviamente in cal. 7,65 Browning.
Mi è stata regalata dal vecchio proprietario la settimana scorsa. In realtà l'ho salvata in extremis, perché la stava versando per la rottamazione! Fa buona compagnia a due 34 in cal. 9 corto (una "Waa162" del 1944 ed una "contatto rumeno" del 1941), che come questa stavano imboccando la via della pressa. Scampata per un pelo! :-)
Ha matricola 5241xx, presenta tutte le scritte e punzoni, ha finitura brunita e non già fosfatata e le lavorazioni sono più grossolane quasi esclusivamente in punti non a vista. Il fondello del caricatore è in lamiera stampata. Non è corredata di fondina.

Nell'occasione mi ha raccontato la storia dell'arma.
I fatti accaddero in un paese montano del Trentino, a fine Seconda Guerra Mondiale. I tedeschi avevano occupato la scuola elementare e trasformatala in un magazzino ove (citando le testuali parole del signore) "era custodito ogni ben di Dio nonché armi". Quando i tedeschi iniziarono a ritirarsi lasciando il magazzino, un gruppo di cittadini lo assaltó. I nazisti accortisi della cosa ci ripensarono ed iniziarono a sparare, dapprima in aria e poi ad altezza uomo. Nell'occasione rimasero uccise due persone, un paesano di cui ricorda ancora il cognome ed un avvocato di Rovereto. Nel fuggi fuggi generato dalla reazione dei militari, nel prato adiacente la scuola furono abbandonati una gran quantità di oggetti asportati dal magazzino, tra cui anche armi. La pistola fu ritrovata in quel terreno dal fratello del signore, che gliela cedette quando emigrò in Argentina nel dopoguerra. Nel 1975 in occasione della sanatoria lui la regolarizzó denunciandola.

Ne ho appena terminato il restauro. Pur restando qualche traccia di ruggine nei punti più rovinati, non ho voluto insistere per non danneggiare la brunitura. Per l'intervento l'ho smontata in ogni sua parte, eccezion fatta per la mira e per il gruppo "perno portamolla cane" - "leva di scatto" - "molla del cane" - "dado che tiene in pressione la molla del cane", che ho rimosso e pulito montato, in quanto è alto il rischio di far danno nel rimontaggio senza attrezzatura e preparazione adeguate.
L'ho lasciata a bagno una giornata nel petrolio bianco e poi ho utilizzato spazzolini in ottone e nylon, lana d'acciaio 0000, specillo da dentista, ecc.. Oliato il tutto e rimontato, quello che vedete è il risultato.

Vista lato sinistro.
5xXn0e

Vista lato destro.
caFo30

Particolare del lato sinistro dello sperone, con il punzone della leonessa rampante coronata di Brescia.
UMIzvk

Particolare del lato destro dello sperone, con il punzone del 4° Ufficio Tecnico.
QPLfCo

Lato destro della canna riportante le ultime 4 cifre della matricola, punzonate abbastanza male.
vLTGb5

Particolare del lato inferiore della canna, ove si vede un punzone "L" ed un triangolo sullo zoccolo. Assente il punzone FNA, come in quella di "glisenti 1910" presentata in questa discussione: https://miles.forumcommunity.net/?t=39929057&st=30.
x6X6vx

Vista d'insieme di caricatore e canna.
mtbSyB

Particolare del fondello del caricatore che è in lamiera stampata.
FHMgTr

Edited by fogman79 - 11/11/2015, 10:53
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 19:44


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
43
Location:
Trentino

Status:


Nessun commento... ma le Beretta 35 non interessano più a nessuno? :P
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 20:10
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,966

Status:


Hai già detto tu tutto quello che si poteva dire.......
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 20:24
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
977

Status:


Senz'altro un bel pezzo, e stranamente con una brunitura piuttosto tendente al lucido. Si è detto più volte che in tale periodo di produzione, la qualità delle lavorazioni andava sempre più scadendo, e le pistole uscivano dalla Beretta senza nemmeno la brunitura, ma con una fosfatazione grossolana, per accorciare i tempi di produzione.
Sarebbe a questo punto interessante vedere la 34 WaA162, a diro poco rara.
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 20:31
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,966

Status:


CITAZIONE (30emme1 @ 3/12/2014, 20:24) 
Si è detto più volte che in tale periodo di produzione, la qualità delle lavorazioni andava sempre più scadendo, e le pistole uscivano dalla Beretta senza nemmeno la brunitura, ma con una fosfatazione grossolana, per accorciare i tempi di produzione.

Non confondiamo una produzione come questa, più o meno del giugno 1944, con quelle del 1945.
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 20:43
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
977

Status:


Se la confrontiamo con quella citata proprio da fogman79, https://miles.forumcommunity.net/?t=39929057&st=30, la differenza è notevole.
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 20:51
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,966

Status:


Si, ma quella del rinvio è di fine 1944, ancora relativamente ben finita anche se fosfatata:
Guarda le ultime, intorno alle matricole 610.000/616.000, con evidenti segni di lavorazione, senza scritte e senza marchi.
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 22:14
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
682
Location:
Cuneese

Status:


Io la trovo bella ed interessante. Complimenti per averla salvata dalla rottamazione.

Ciao Alberto.
 
Top
view post Posted on 3/12/2014, 22:44


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
43
Location:
Trentino

Status:


Grazie a tutti per gli interessanti interventi!
Kanister ho detto quel poco che so, che poi l'ho rubato su questo ed altri forum dai vostri interventi e da quelli di altri!

La Waa162 (che Kanister ha già visto su altro lido ove chiedevo consigli per il restauro) non l'ho ancora presentata perché vorrei trovare altra documentazione. Infatti leggo sempre, che le poche che si sono viste potrebbero essere dei falsi e che probabilmente quel marchio non è mai stato usato sulle 34. La mia pistola però dimostra il contrario!
Cercherò di essere breve. Un amico mi fa vedere questa pistola (con fondina ma senza caricatori), appena ricevuta da una signora anziana che voleva rottamarla e lui non l'aveva ancora regolarizzata. Non sapeva nemmeno che pistola fosse. Era impastata di olio secco di decenni fa. Glie la smonto. La canna era dura da togliere e reinserire (figuriamoci, lo è tuttora dopo il restauro e qualche poligono!). La rimonta lui. Come detto la canna non rientrava... si avvicina ad un vecchio tavolo in formica... impugna la pistola al contrario e comincia a battere la tacca di mira sul bordo del tavolo per forzare il carrello! Ed io: "NOOOOOOOOOO!!!" e glie la stappai di mano... "Faccio io!". Siccome non era convinto di tenerla gli dissi che, se avesse voluto togliersi quel peso, l'avrei aiutato con somma gioia! Mi rispose di prenderla pure che l'avrei trattata meglio di lui. Ed è divenuta mia! Ok non sono riuscito ad essere breve ma tutto questo romanzo per dire che, di fatto, è come se fosse arrivata a me di prima mano dalla signora. Ovviamente sono andato da lei, la quale mi ha raccontato la storia dell'arma. Essa era del marito defunto, partigiano in Piemonte (suo luogo natale) e lui le aveva sempre raccontato che quella pistola l'aveva da allora.
Tutto ciò per dire che non può essere un falso perché:
- non ha altri punzoni di accettazione oltre quello;
- si vede bene che non ha subito abrasioni degli stessi e non è stata ribrunita;
- non vi è motivo che un partigiano (non collezionista visto che quella era la sua unica arma) si fosse procurato un falso punzone (nazista per giunta!) per poi tenerla buttata sporca a marcire in un cassetto per decenni;
- non vi è motivo per cui lo abbia potuto fare la moglie ottuagenaria che l'ha regalata!;
- non vi è motivo per cui lo abbia potuto fare il mio amico, che la sbatteva contro lo spigolo di un tavolo e l'ha regalata!;
- non vi è motivo per cui lo abbia potuto fare io visto che non ho assolutamente nessuna intenzione di venderla ed ho già rifiutato diverse offerte (oltre al fatto che si vede ad occhio che non potrebbe essere un lavoro recente).
P.S.: sul sito www.istoreto.it ho trovato diverse foto del partigiano e scoperto che faceva parte della Brigata Costa.

Anticipo comunque qualche foto, fatte appena ricevuta (quindi prima del restauro).

bdih

oyvj

2t3v

P.S.2: avete notato le tacchette fatte in alcuni punti dell'arma? Hanno un che di leggermente sinistro...

Scusate, sono stato tremendamente luuuungo...
 
Top
view post Posted on 4/12/2014, 18:44
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
977

Status:


Davvero un gran bel pezzo, complimenti vivissimi per la fortunata acquisizione.
 
Top
view post Posted on 4/12/2014, 23:47


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
43
Location:
Trentino

Status:


CITAZIONE (30emme1 @ 4/12/2014, 18:44) 
Davvero un gran bel pezzo, complimenti vivissimi per la fortunata acquisizione.

Grazie 30emme1!!!
Proprio questo pomeriggio sono stato dalla signora per farle vedere le tre foto del marito, da partigiano ventenne, che avevo trovato sul sito che ho linkato. Non ci speravo molto perché a me non sembravano la stessa persona. Lei però lo ha riconosciuto immediatamente in mezzo ai gruppi senza che io le dessi nessuna indicazione. Addirittura mi ha detto che il marito aveva una di quelle foto a casa ed ha anche provato a cercarmela, ma senza successo purtroppo. Mi ha detto però che avrebbe ritentato. Spero proprio in bene! :)
 
Top
view post Posted on 5/12/2014, 10:06
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
13,966

Status:


Ho visto che ti stai interessando al libretto di uso e manutenzione della '34.
Quello disponibile è la ristampa del 1940, mentre alla stessa fonte ed insistendo un po' puoi trovare uno dell'agosto 1943.
Basta solo convincere il "renitente" a schiacciare qualche tasto delle sue macchinette infernali.
 
Top
11 replies since 1/12/2014, 20:23   874 views
  Share