Non capisco molte cose di questa consegna di croci di guerra (ma si tratta veramente di croci al merito di guerra secondo il R.D. 1918?).
Allora cerchiamo le fonti normative per le croci di guerra di questo tipo.
Il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n.213, che intitola
"Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, recante disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. (10G0237) (GU n.292 del 15-12-2010 - Suppl. Ordinario n. 276) rimanda a
decreto legislativo 1 dicembre 2009, n. 179
Disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. (09G0187) (GU n.290 del 14-12-2009 - Suppl. Ordinario n. 234 )
e qui troviamo
al punto 102: il mantenimento del R.D.356 10 marzo 1918 (che modifica il decreto istitutivo originario del 19 gennaio 1918) ovvero il decreto istitutivo della croce al merito di guerra
al punto 128: il mantenimento del R.D. 195 del 07 gennaio 1922 (differenziazione croce al merito/croce al valore)
al punto 205: il mantenimento della legge 898 del 24 maggio 1926 (conversione in legge di vari decreti reali, tra cui quelli dei punti 102 e 128).
Il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n.213 riporta inoltre quanto segue:
"si mantiene in vigore il R.D. n.1729 del 14 dicembre 1942 "Concessione croce al merito al personale che abbia preso parte alle operazioni militari della guerra in corso"".
Essendo ancora in vigore le relative leggi è quindi ancora tecnicamente possibile richiedere una concessione di croce al merito di guerra sia riguardo alla
prima che riguardo alla
seconda guerra mondiale.
A questo punto però nascono ulteriori problemi, ovvero:
Una fonte normativa per la richiesta di concessione, direi applicabile per similitudine visto che la croce al merito di guerra 1918/1942 non è tra le onorificenze che vengono attualmente conferite, è il d.l. n. 66 15 marzo 2010
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onori...ValMilitare.htmda cui si evince, in relazione alle concessioni alla memoria che (Art. 1420 2. 3.)
2. Le insegne e i brevetti delle decorazioni al valor militare, concesse alla memoria di persona deceduta, sono attribuite in proprietà, secondo il seguente ordine di preferenza:
a) al coniuge superstite, nei confronti del quale non è stata pronunciata sentenza di separazione con addebito; b) al primogenito tra i figli e le figlie; c) al più anziano tra i genitori; d) al maggiore tra i fratelli e le sorelle.3. Se mancano detti congiunti prossimi, le insegne e i brevetti del deceduto sono attribuiti in proprietà al Corpo cui egli apparteneva, se militare; ovvero al Comune di nascita, se egli era estraneo alle Forze armate dello Stato.
Quindi nel caso di specie
1 - cosa c'entra il comune (si potrebbe pensare che se si vuole fare una cosa del genere, cioè distribuzione a pioggia di una decorazione ormai centenaria, tale distribuzione debba essere coordinata centralmente e non lasciata all'iniziativa del singolo, comune o meno).
2 - come può esservi una consegna a persona fisica o giuridica che non siano quelle enumerate al punto 2 Art.1420 del detto decreto.
Punto 1: può essere che il comune avesse le liste di cinquanta anni fa per il cavalierato di Vittorio Veneto, caso in cui era effettivamente il comune che comunicava la presenza di ex-soldati. Era poi il ministero a vagliare la presenza delle condizioni per la concessione.
C'è da dire che il cavalierato di V.V. prevedeva che l'ex-soldato fosse vivente e la presenza perlomeno delle
condizioni per una croce di guerra; e se non era già stata conferita, veniva conferita praticamente contestualmente.
Se invece il soldato era premorto, niente cavalierato; sussisteva però la possibilità di richiedere una croce di guerra da parte dei familiari in virtù delle leggi istitutive sopra esposte.
A riassunto:
la faccenda mi sembra alquanto, ma alquanto bizzarra.
Ho l'impressione che da qualche parte qualcuno abbia fatto un grosso errore, di forma e/o sostanza.