3 Vest E.I. - Dupont Folgore, Radar Nibbio, Arktis 1601

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view post Posted on 28/5/2016, 11:39


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Ultimamente mi sono un po' buttato sui tattici usati dalle Forze Armate Italiane, sempre rimanendo su quelli non troppo moderni, invasi dal sistema MOLLE, che sarà pure utile, ma trovo davvero poco poetico :D . Questo per ora è il mio modesto contributo. Se dico qualche castroneria correggetemi!


Vest per Folgore Dupont Design. Da quel che ho capito la "Dupont Design Defense Systems" è una ditta basata in Danimarca che lavora solo su commissioni di enti governativi Europei e, tanto per cambiare, ha gli stabilimenti in Romania. Ovviamente NON si tratta della famosa Dupont inventrice di svariati brevetti di numerosi materiali che oggi ci circondano (compresi alcuni per applicazioni militari come Nylon e Kevlar), piuttosto di un omonimo. Di questi tattici ne ho visti tanti (non solo alla Folgore), ma ne ho sentito parlare poco. E' realizzato con ottimi materiali, veramente tenaci e robusti, forse troppo, da qui la critica di alcuni operatori che sia fatto di cordura troppo dura, soprattutto se si considera che era pensato per stare sopra l'AP98, poco comodo già di suo. Senza entrare troppo nel dettaglio, ha 6 tasche portacaricatori (4 MOLLE, di cui una più grande e 2 fisse agli estremi con interno impermeabile), tasconi interni dove in uno di essi si trovano due portacaricatori per pistola e dei poggiaspalla per il calcio del fucile. Ha l’unica maniglia di estrazione d’emergenza che abbia mai visto, alla quale qualcuno potrebbe effettivamente affidare la propria vita.
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Vest Radar per Task Force "Nibbio". Abbastanza comuni fino a vari anni fa, ora un po' più rari. Anche di questi tattici ne ho visti molti, utilizzati praticamente da qualsiasi forza dell'Esercito che abbia operato all'estero, anche negli anni successivi alla Missione Nibbio, ma all'atto pratico ne so poco, escluso che ne esiste un'altra versione con tasche superiori fisse, attribuita da molti alle Truppe Alpine (anche se ad essere sinceri, gli Alpini li ho visti solo con questa versione, mentre quella con tasche fisse superiori solo al 185° RAO). A dir la verità, il fatto che sia stato costruito specificamente per la Task Force “Nibbio” è una informazione quasi certa, che però non ho avuto mai modo di comprovare in maniera ufficiale. In parole povere si tratta di una copia italiana fatta sulla falsa riga di una serie di vest di scuola britannica (Arktis, Protac, Web-Tex 95). Considerando che la Radar, quando si tratta di lavorare su commissione di F.F.A.A. e F.F.O.O. italiane da sempre del suo peggio, è realizzato con ottimi materiali e molta cura nei dettagli. Va giusto segnalato che, se non portato sull’AP98, nonostante all’interno nasconda 3 fibbiette di chiusura sulla pancia e il necessario per agganciare il cinturone ALICE, rimane sempre piuttosto “appeso”, tenendo le tasche in posizione poco tattica. Come hanno dimostrato i terreni tortuosi dell’Afghanistan, questa conformazione aiuta per le grandi marce, magari con zaini, mentre scoraggia per azioni dove serve velocità e prontezza. In una delle tasche interne si trova una fondina, tipico dei vest Arktis, proprio come la foggia dei tessuti.
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Arktis 1601 Woodland. Concludo con un vest che non ha bisogno di presentazioni. Questo modello ovviamente non è "ITA issued", ma un "ospite" realizzato della famosa ditta inglese Arktis, che con una piccola spesa, fornisce una qualità sempre sopraffina. E' di quei prodotti che durano per tutta la vita. La Arktis ha prodotto il mitico modello 1601 praticamente in tutti i maggiori mimetismi esistenti, ma essendo il woodland quello più internazionale, questa versione diventò l'acquisto privato preferito degli operatori di moltissimi eserciti, compreso il nostro. Tutt'oggi rimane abbastanza costoso e raro, rispetto agli altri Arktis.
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Edited by Jon Donovan - 10/3/2017, 21:14
 
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FredBernh
view post Posted on 28/5/2016, 22:38




Bellissimi, grazie mille per averli condivisi, se vuoi un suggerimento per la tua collezione ti mancano i modelli indossati nel periodo fine anni 80 tipo ephod israeliano e quello particolare adottato solo per la missione Stabilize a Timor Est.
 
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view post Posted on 29/5/2016, 00:30


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CITAZIONE (FredBernh @ 28/5/2016, 23:38) 
Bellissimi, grazie mille per averli condivisi, se vuoi un suggerimento per la tua collezione ti mancano i modelli indossati nel periodo fine anni 80 tipo ephod israeliano e quello particolare adottato solo per la missione Stabilize a Timor Est.

Grazie a te per i complimenti! Avevo un Ephod originale israeliano ma purtroppo l'ho venduto. Ho visto che veniva usato dalla MM (e non solo) prima di passare a quello prodotto appositamente per loro. Prima di quello mi ricordo un altro tattico israeliano, più essenziale, molto diffuso nella missione IBIS, usato sempre un po' da tutti. Ancora oggi mi pento di aver venduto l'Ephod, è veramente una invenzione grandiosa.
 
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FredBernh
view post Posted on 29/5/2016, 11:20




Concordo, ma il suo uso è decaduto nel momento in cui bisognava indossare l'anti proiettile, che non era compatibile. A Timor usavano quello tipo 3, tutta la 6^ compagnia "grifi" l'aveva in dotazione.
 
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view post Posted on 29/5/2016, 18:53


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Quello usato a Timor aveva una unica ditta produttrice? Eppure l'Ephod sul GAP l'ho visto spesso...
 
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saigon70
view post Posted on 31/5/2016, 18:22




Complimenti per le foto e le info sui Vest in uso o ex nelle nostre forze armate di solito e difficile reperire materiale ed info a riguardo a differenza di altri eserciti in cui si trova parecchio materiale fotografico/cartaceo in un a miriade di pubblicazioni io ho un bel Vest della Maron Dolphin modello 7711 che e stato adottato ed usato dai Carabinieri Paracadutisti del Tuscania in Iraq durante l'operazione "Antica Babilonia" ed e usato dalle Special Forces Israeliane, devo dire che come vest e veramente ottimo sia nel materiale che nella vestibilità oltre che ad avere una serie di accorgimenti utili e molto ben studiati io lo uso per giocare a softair (e il tattico di squadra) e debbo dire che mi trovo veramente bene e sono soddisfatto! l'unico neo e che non e facile da reperire ed i costo non è indifferente.

Saigon70
 
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FredBernh
view post Posted on 31/5/2016, 21:21




CITAZIONE (Jon Donovan @ 29/5/2016, 19:53) 
Quello usato a Timor aveva una unica ditta produttrice? Eppure l'Ephod sul GAP l'ho visto spesso...

.... dove? Credo che quello di timor fosse balckhawk.
 
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view post Posted on 1/6/2016, 08:45


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Possiedo anche io l'Arktis 1601 ed è fantastico. Comodo, robusto, spazioso il giusto. Ho spesso riscontrato due caratteristiche nei tactical vest non modulari: tasche troppo piccole (il vest ne guadagna in aderenza e può essere un vantaggio) oppure troppo voluminose e l'operatore diventa più largo che lungo. Questo invece è perfetto. Portacaricatori sul davanti e due tasche più grandi sui lati (una per lato, ottime per la borraccia e credo anche per una cassetta per MINIMI da 200 colpi). Sacca porta camelbak sulla schiena e due tasche più piccole sul petto, perfette per una bussola o una piccola trasmittente + un coltello pieghevole di generose dimensioni. Inglobate nella struttura a rete, sul ventre ci sono due tasche ad apertura verticale tramite zip: una è ottima per le mappe e l'altra contiene una fondina per pistola. All'interno, all'altezza della vita, ci sono circa 6 passanti per cintura. Io uso una pinroll belt o comunque una cintura piuttosto alta ma al contempo semplice, piatta e non rigida. E' essenziale per rendere il vest stabile quando è a pieno carico. Il mio è in pattern DPM ma come già è stato scritto, si trova in molti mimetismi. Alcuni operatori del SAS, quando compiono lunghi pattugliamenti in Belize e non utilizzando plate carrier, ricorrono ancora a questo jacket. Il 1601 è usato anche dalla Legione Straniera (in mimetismo CE) in addestramento o in operazioni che non richiedano l'utilizzo di protezioni balistiche.

Il tactical vest normalmente diffuso nell'EI è in pratica una copia del classico MOD Combat Vest del British Army, ma può avere alcune (penso 2 o 4) tasche modulari, che lo fanno somigliare molto al Radar mostrato in questo post (che d'altra parte deriva proprio dal Combat Vest). Confermo che anche nelle Truppe Alpine è ampiamente diffuso il modello con alcune tasche amovibili. Le ditte produttrici sono varie e come al solito dipende dai contratti. Personalmente non lo trovo malissimo, c'è di peggio ma anche di molto meglio. Sicuramente è migliore dei vest croati che molti soldati italiani compravano di tasca propria in occasione della missione in Bosnia nel '96.
Per quanto riguarda gli Ephod nel periodo di Timor, c'erano essenzialmente 3 varianti. Ephod 24 ore, Ephod 48 ore, Ephod 3^ generazione (anche se questa definizione potrebbe essere impropria).
Il 24 ore è quello più diffuso che tutti abbiamo visto a partire da Libano '82: riconoscibile per i lunghi spallacci e le tasche attorno alla vita, terminanti con un tascapane e un attacco per zainetto a livello delle scapole. Il modello 48 ore somiglia un po' - sul davanti -al Combat Vest britannico: ha le tasche su tutto il torso, un grosso tascapane e uno zainetto integrato di buone dimensioni. Il 48 ore (come suggerisce il nome) dovrebbe essere concepito per trasportare armi e viveri per operazioni di 2 giorni ed è veramente capiente ma a pieno carico diventa davvero enorme, fino a risultare eccessivo negli ingombri. Credo che per questo motivo fosse meno diffuso del classico 24. L'Ephod di 3^ gen. ha un design molto americano: abbastanza asciutto ed essenziale, con pochi punti in cui impigliarsi, ha portacaricatori abbastanza aderenti e uno zainetto a soffietto sulla schiena. L'ho visto utilizzato da operatori del Col Moschin in Bosnia.
 
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view post Posted on 2/6/2016, 09:42


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CITAZIONE (saigon70 @ 31/5/2016, 19:22)
Complimenti per le foto e le info sui Vest in uso o ex nelle nostre forze armate di solito e difficile reperire materiale ed info a riguardo a differenza di altri eserciti in cui si trova parecchio materiale fotografico/cartaceo in un a miriade di pubblicazioni io ho un bel Vest della Maron Dolphin modello 7711 che e stato adottato ed usato dai Carabinieri Paracadutisti del Tuscania in Iraq durante l'operazione "Antica Babilonia" ed e usato dalle Special Forces Israeliane, devo dire che come vest e veramente ottimo sia nel materiale che nella vestibilità oltre che ad avere una serie di accorgimenti utili e molto ben studiati io lo uso per giocare a softair (e il tattico di squadra) e debbo dire che mi trovo veramente bene e sono soddisfatto! l'unico neo e che non e facile da reperire ed i costo non è indifferente.

Esatto. Non ho mai capito perché se si tratta di eserciti che non sono il nostro, si investiga sugli equipaggiamenti in modo minuzioso e meticoloso, fino all'ultimo dettaglio, di qualsiasi epoca si stia parlando, mentre con quello italiano no. Cosa che trovo normale, ma fino ad un certo punto, perché a volte si scopre che in giro molti sanno, ma nessuno parla... ma non voglio tirar fuori il famoso argomento che alcuni preferiscono l'omertà per rendere più raro ciò che hanno (che siano equipaggiamenti o informazioni), piuttosto che condividerlo e, dal loro punto di vista, inflazionarlo e svalutarlo. Ho spesso sentito parlare del Maron Dolphin, sempre bene, come di tutti i vest israeliani. Come non ricordare in "Antica Babilonia" (e anche oltre) il contrasto verde su turchino del Tuscania e la relativa curiosità che al tempo a tutti scaturì per capire di che tattico si trattava!

CITAZIONE (FredBernh @ 31/5/2016, 22:21)
.... dove? Credo che quello di timor fosse balckhawk.

In effetti ricontrollando il materiale fotografico, sul GAP che si vede sull'Ephod è il modello costruito appositamente per loro e non quello israeliano...

CITAZIONE (Vertov @ 1/6/2016, 09:45)
Possiedo anche io l'Arktis 1601 ed è fantastico. Comodo, robusto, spazioso il giusto. Ho spesso riscontrato due caratteristiche nei tactical vest non modulari: tasche troppo piccole (il vest ne guadagna in aderenza e può essere un vantaggio) oppure troppo voluminose e l'operatore diventa più largo che lungo. Questo invece è perfetto. Portacaricatori sul davanti e due tasche più grandi sui lati (una per lato, ottime per la borraccia e credo anche per una cassetta per MINIMI da 200 colpi). Sacca porta camelbak sulla schiena e due tasche più piccole sul petto, perfette per una bussola o una piccola trasmittente + un coltello pieghevole di generose dimensioni. Inglobate nella struttura a rete, sul ventre ci sono due tasche ad apertura verticale tramite zip: una è ottima per le mappe e l'altra contiene una fondina per pistola. All'interno, all'altezza della vita, ci sono circa 6 passanti per cintura. Io uso una pinroll belt o comunque una cintura piuttosto alta ma al contempo semplice, piatta e non rigida. E' essenziale per rendere il vest stabile quando è a pieno carico. Il mio è in pattern DPM ma come già è stato scritto, si trova in molti mimetismi. Alcuni operatori del SAS, quando compiono lunghi pattugliamenti in Belize e non utilizzando plate carrier, ricorrono ancora a questo jacket. Il 1601 è usato anche dalla Legione Straniera (in mimetismo CE) in addestramento o in operazioni che non richiedano l'utilizzo di protezioni balistiche.

Il tactical vest normalmente diffuso nell'EI è in pratica una copia del classico MOD Combat Vest del British Army, ma può avere alcune (penso 2 o 4) tasche modulari, che lo fanno somigliare molto al Radar mostrato in questo post (che d'altra parte deriva proprio dal Combat Vest). Confermo che anche nelle Truppe Alpine è ampiamente diffuso il modello con alcune tasche amovibili. Le ditte produttrici sono varie e come al solito dipende dai contratti. Personalmente non lo trovo malissimo, c'è di peggio ma anche di molto meglio. Sicuramente è migliore dei vest croati che molti soldati italiani compravano di tasca propria in occasione della missione in Bosnia nel '96.
Per quanto riguarda gli Ephod nel periodo di Timor, c'erano essenzialmente 3 varianti. Ephod 24 ore, Ephod 48 ore, Ephod 3^ generazione (anche se questa definizione potrebbe essere impropria).
Il 24 ore è quello più diffuso che tutti abbiamo visto a partire da Libano '82: riconoscibile per i lunghi spallacci e le tasche attorno alla vita, terminanti con un tascapane e un attacco per zainetto a livello delle scapole. Il modello 48 ore somiglia un po' - sul davanti -al Combat Vest britannico: ha le tasche su tutto il torso, un grosso tascapane e uno zainetto integrato di buone dimensioni. Il 48 ore (come suggerisce il nome) dovrebbe essere concepito per trasportare armi e viveri per operazioni di 2 giorni ed è veramente capiente ma a pieno carico diventa davvero enorme, fino a risultare eccessivo negli ingombri. Credo che per questo motivo fosse meno diffuso del classico 24. L'Ephod di 3^ gen. ha un design molto americano: abbastanza asciutto ed essenziale, con pochi punti in cui impigliarsi, ha portacaricatori abbastanza aderenti e uno zainetto a soffietto sulla schiena. L'ho visto utilizzato da operatori del Col Moschin in Bosnia.

Mi trovi d'accordo sul 1601. Ho dimenticato di far vedere l'interno, in effetti c'è una cintura dedicata per lo scarico del peso, che è anche sostituibile con qualsiasi tipo di cinturone l'operatore voglia. Ho visto anche io molte foto di varie forze di altri paesi utilizzarlo, però penso che quello della legione straniera sia questo in woodland, non mi risultano Arktis in mimetismo CEE. E parlando di grandi marce con l'Arktis, aggiungo che tempo fa, da appassionato di escursionismo che ha sempre sofferto di problemi di schiena, feci l'esperimento (riuscitissimo) di bilanciare il peso dello zaino mettendone anche in avanti tramite un Arktis con ampi tasconi, specifico per mitragliatrici leggere (http://wmasg.pl/var/images/community_galle...06571/main.jpeg), non so perchè, realizzato solo in tan e Auscam. Devo dire che assolse veramente bene al compito e che, indirettamente, fece anche da survival vest, in caso avessi dovuto abbandonare velocemente lo zaino.

Vero anche per il vest d'ordinanza E.I., che è una copia quasi spiccicata di quello che io chiamo il "Protac" (https://i15.photobucket.com/albums/a360/pao...foallapati0.jpg destra). Il Radar Nibbio e altri vest ITA, a parer mio sono un potpourri come già detto di alcuni vest inglesi e, perché no, anche dei DOAV americani (già loro di chiara ispirazione russa). I complimenti che facavo al Radar Nibbio, erano più che altro in relazione a come di solito la Radar realizza le commesse, svogliatamente e male; questo vest almeno si regge in piedi.

Infatti ricordo un paio di famose foto del Col Moschin in Bosnia con l'Ephod.
 
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saigon70
view post Posted on 2/6/2016, 11:36




Esatto. Non ho mai capito perché se si tratta di eserciti che non sono il nostro, si investiga sugli equipaggiamenti in modo minuzioso e meticoloso, fino all'ultimo dettaglio, di qualsiasi epoca si stia parlando, mentre con quello italiano no. Cosa che trovo normale, ma fino ad un certo punto, perché a volte si scopre che in giro molti sanno, ma nessuno parla... ma non voglio tirar fuori il famoso argomento che alcuni preferiscono l'omertà per rendere più raro ciò che hanno (che siano equipaggiamenti o informazioni), piuttosto che condividerlo e, dal loro punto di vista, inflazionarlo e svalutarlo. Ho spesso sentito parlare del Maron Dolphin, sempre bene, come di tutti i vest israeliani. Come non ricordare in "Antica Babilonia" (e anche oltre) il contrasto verde su turchino del Tuscania e la relativa curiosità che al tempo a tutti scaturì per capire di che tattico si trattava!

Non penso sia un discorso puramente di omertà o di non condivisione di info piuttosto penso vi sia una carenza enorme nel reperire e trovare libri /pubblicazioni in merito ad Equipaggiamenti ed uniformi in uso nell'esercito Italiano negli ultimi 20/25 anni da quando le missioni all'estero sono aumentate in maniera esponenziale di conseguenza anche le dotazioni individuali sono cambiate in luogo dei differenti teatri in cui i nostri Militari sono stati chiamati ad operare, tutto ciò per dire che per poter produrre e stampare un libro o pubblicazioni dedicate a simili argomenti ci vorrebbe la professionalità e le conoscenze di personale o ex appartenente alle forze armate come avviene ad esempio spesso nelle pubblicazioni estere es USA/GB Francia ecc...ecc...

Saigon70
 
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view post Posted on 2/6/2016, 11:53


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CITAZIONE (saigon70 @ 2/6/2016, 12:36) 
Non penso sia un discorso puramente di omertà o di non condivisione di info piuttosto penso vi sia una carenza enorme nel reperire e trovare libri /pubblicazioni in merito ad Equipaggiamenti ed uniformi in uso nell'esercito Italiano negli ultimi 20/25 anni da quando le missioni all'estero sono aumentate in maniera esponenziale di conseguenza anche le dotazioni individuali sono cambiate in luogo dei differenti teatri in cui i nostri Militari sono stati chiamati ad operare, tutto ciò per dire che per poter produrre e stampare un libro o pubblicazioni dedicate a simili argomenti ci vorrebbe la professionalità e le conoscenze di personale o ex appartenente alle forze armate come avviene ad esempio spesso nelle pubblicazioni estere es USA/GB Francia ecc...ecc...

Saigon70

In linea di massima sono d'accordo con te, ma se mi sono permesso di sfogarmi un po', è perché in alcuni casi (sicuramente molto pochi, ma significativamente irritanti), ho avuto modo di riscontrare personalmente che alcuni collezionisti scendono in campo con informazioni certe solo quando gli è più conveniente, con un po' di malizia. In ogni caso mi sono mantenuto sul vago perché è meglio non andate OT.

Edited by Jon Donovan - 2/6/2016, 19:16
 
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FredBernh
view post Posted on 14/8/2016, 19:40




Ciao Jon, per la tua collezione volevo mostrarti le foto del modello ephod usato a Timor Est dalla Folgore, spero ti sia utile per le tue ricerche! Ciao
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view post Posted on 15/8/2016, 08:38


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CITAZIONE (FredBernh @ 14/8/2016, 20:40) 
Ciao Jon, per la tua collezione volevo mostrarti le foto del modello ephod usato a Timor Est dalla Folgore, spero ti sia utile per le tue ricerche! Ciao

Grazie mille! Molto utile. Veramente un bel pezzo, non c'è che dire. ;)
 
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saigon70
view post Posted on 28/8/2016, 14:58




Molto bello io posseggo il modello di vest Maron Dolphin usato dai Carabinieri del Tuscania in Iraq nell' operazione Antica Babilonia lo uso per giocare a Soft Air e veramente superlativo x comodità capacità e robustezza un prodotto veramente valido certo il costo e il reperimento non sono certo alla portata di uttti ma in ogni caso un ottimo Vest.

Saigon70
 
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view post Posted on 6/9/2016, 13:24


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CITAZIONE (FredBernh @ 14/8/2016, 20:40) 
Ciao Jon, per la tua collezione volevo mostrarti le foto del modello ephod usato a Timor Est dalla Folgore, spero ti sia utile per le tue ricerche! Ciao

Ephod 48h. Probabilmente il vest più capiente della storia (parlo di vest non modulari o comunque non MOLLE). Bello, complimenti.
 
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14 replies since 28/5/2016, 11:39   4686 views
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