3 Vest E.I. - Dupont Folgore, Radar Nibbio, Arktis 1601

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Jon Donovan
view post Posted on 2/6/2016, 09:42 by: Jon Donovan


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CITAZIONE (saigon70 @ 31/5/2016, 19:22)
Complimenti per le foto e le info sui Vest in uso o ex nelle nostre forze armate di solito e difficile reperire materiale ed info a riguardo a differenza di altri eserciti in cui si trova parecchio materiale fotografico/cartaceo in un a miriade di pubblicazioni io ho un bel Vest della Maron Dolphin modello 7711 che e stato adottato ed usato dai Carabinieri Paracadutisti del Tuscania in Iraq durante l'operazione "Antica Babilonia" ed e usato dalle Special Forces Israeliane, devo dire che come vest e veramente ottimo sia nel materiale che nella vestibilità oltre che ad avere una serie di accorgimenti utili e molto ben studiati io lo uso per giocare a softair (e il tattico di squadra) e debbo dire che mi trovo veramente bene e sono soddisfatto! l'unico neo e che non e facile da reperire ed i costo non è indifferente.

Esatto. Non ho mai capito perché se si tratta di eserciti che non sono il nostro, si investiga sugli equipaggiamenti in modo minuzioso e meticoloso, fino all'ultimo dettaglio, di qualsiasi epoca si stia parlando, mentre con quello italiano no. Cosa che trovo normale, ma fino ad un certo punto, perché a volte si scopre che in giro molti sanno, ma nessuno parla... ma non voglio tirar fuori il famoso argomento che alcuni preferiscono l'omertà per rendere più raro ciò che hanno (che siano equipaggiamenti o informazioni), piuttosto che condividerlo e, dal loro punto di vista, inflazionarlo e svalutarlo. Ho spesso sentito parlare del Maron Dolphin, sempre bene, come di tutti i vest israeliani. Come non ricordare in "Antica Babilonia" (e anche oltre) il contrasto verde su turchino del Tuscania e la relativa curiosità che al tempo a tutti scaturì per capire di che tattico si trattava!

CITAZIONE (FredBernh @ 31/5/2016, 22:21)
.... dove? Credo che quello di timor fosse balckhawk.

In effetti ricontrollando il materiale fotografico, sul GAP che si vede sull'Ephod è il modello costruito appositamente per loro e non quello israeliano...

CITAZIONE (Vertov @ 1/6/2016, 09:45)
Possiedo anche io l'Arktis 1601 ed è fantastico. Comodo, robusto, spazioso il giusto. Ho spesso riscontrato due caratteristiche nei tactical vest non modulari: tasche troppo piccole (il vest ne guadagna in aderenza e può essere un vantaggio) oppure troppo voluminose e l'operatore diventa più largo che lungo. Questo invece è perfetto. Portacaricatori sul davanti e due tasche più grandi sui lati (una per lato, ottime per la borraccia e credo anche per una cassetta per MINIMI da 200 colpi). Sacca porta camelbak sulla schiena e due tasche più piccole sul petto, perfette per una bussola o una piccola trasmittente + un coltello pieghevole di generose dimensioni. Inglobate nella struttura a rete, sul ventre ci sono due tasche ad apertura verticale tramite zip: una è ottima per le mappe e l'altra contiene una fondina per pistola. All'interno, all'altezza della vita, ci sono circa 6 passanti per cintura. Io uso una pinroll belt o comunque una cintura piuttosto alta ma al contempo semplice, piatta e non rigida. E' essenziale per rendere il vest stabile quando è a pieno carico. Il mio è in pattern DPM ma come già è stato scritto, si trova in molti mimetismi. Alcuni operatori del SAS, quando compiono lunghi pattugliamenti in Belize e non utilizzando plate carrier, ricorrono ancora a questo jacket. Il 1601 è usato anche dalla Legione Straniera (in mimetismo CE) in addestramento o in operazioni che non richiedano l'utilizzo di protezioni balistiche.

Il tactical vest normalmente diffuso nell'EI è in pratica una copia del classico MOD Combat Vest del British Army, ma può avere alcune (penso 2 o 4) tasche modulari, che lo fanno somigliare molto al Radar mostrato in questo post (che d'altra parte deriva proprio dal Combat Vest). Confermo che anche nelle Truppe Alpine è ampiamente diffuso il modello con alcune tasche amovibili. Le ditte produttrici sono varie e come al solito dipende dai contratti. Personalmente non lo trovo malissimo, c'è di peggio ma anche di molto meglio. Sicuramente è migliore dei vest croati che molti soldati italiani compravano di tasca propria in occasione della missione in Bosnia nel '96.
Per quanto riguarda gli Ephod nel periodo di Timor, c'erano essenzialmente 3 varianti. Ephod 24 ore, Ephod 48 ore, Ephod 3^ generazione (anche se questa definizione potrebbe essere impropria).
Il 24 ore è quello più diffuso che tutti abbiamo visto a partire da Libano '82: riconoscibile per i lunghi spallacci e le tasche attorno alla vita, terminanti con un tascapane e un attacco per zainetto a livello delle scapole. Il modello 48 ore somiglia un po' - sul davanti -al Combat Vest britannico: ha le tasche su tutto il torso, un grosso tascapane e uno zainetto integrato di buone dimensioni. Il 48 ore (come suggerisce il nome) dovrebbe essere concepito per trasportare armi e viveri per operazioni di 2 giorni ed è veramente capiente ma a pieno carico diventa davvero enorme, fino a risultare eccessivo negli ingombri. Credo che per questo motivo fosse meno diffuso del classico 24. L'Ephod di 3^ gen. ha un design molto americano: abbastanza asciutto ed essenziale, con pochi punti in cui impigliarsi, ha portacaricatori abbastanza aderenti e uno zainetto a soffietto sulla schiena. L'ho visto utilizzato da operatori del Col Moschin in Bosnia.

Mi trovi d'accordo sul 1601. Ho dimenticato di far vedere l'interno, in effetti c'è una cintura dedicata per lo scarico del peso, che è anche sostituibile con qualsiasi tipo di cinturone l'operatore voglia. Ho visto anche io molte foto di varie forze di altri paesi utilizzarlo, però penso che quello della legione straniera sia questo in woodland, non mi risultano Arktis in mimetismo CEE. E parlando di grandi marce con l'Arktis, aggiungo che tempo fa, da appassionato di escursionismo che ha sempre sofferto di problemi di schiena, feci l'esperimento (riuscitissimo) di bilanciare il peso dello zaino mettendone anche in avanti tramite un Arktis con ampi tasconi, specifico per mitragliatrici leggere (http://wmasg.pl/var/images/community_galle...06571/main.jpeg), non so perchè, realizzato solo in tan e Auscam. Devo dire che assolse veramente bene al compito e che, indirettamente, fece anche da survival vest, in caso avessi dovuto abbandonare velocemente lo zaino.

Vero anche per il vest d'ordinanza E.I., che è una copia quasi spiccicata di quello che io chiamo il "Protac" (https://i15.photobucket.com/albums/a360/pao...foallapati0.jpg destra). Il Radar Nibbio e altri vest ITA, a parer mio sono un potpourri come già detto di alcuni vest inglesi e, perché no, anche dei DOAV americani (già loro di chiara ispirazione russa). I complimenti che facavo al Radar Nibbio, erano più che altro in relazione a come di solito la Radar realizza le commesse, svogliatamente e male; questo vest almeno si regge in piedi.

Infatti ricordo un paio di famose foto del Col Moschin in Bosnia con l'Ephod.
 
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14 replies since 28/5/2016, 11:39   4699 views
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