Libano 1982, quando i najoni uscirono dalle caserme

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/9/2018, 21:22
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,696

Status:


non eran professionisti, ed era un esercito dove si parlavano tutti i dialetti


Edited by 7°Alpini - 5/9/2018, 22:41
 
Top
view post Posted on 5/9/2018, 23:38
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
791
Location:
Canada

Status:


Grazie per la segnalazione, non l'avevo mai visto.
Sembra solo ieri, invece sono passati gia' piu' di tre lustri.
Onore a loro !
 
Top
view post Posted on 6/9/2018, 09:55


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
17

Status:


Mi unisco anche io al ringraziamento per la segnalazione...un bel ricordo di una pagina di recente storia italiana troppo facilmente dimenticata, ed anche un grande Minoli con la sue belle trasmissioni di un tempo.
 
Top
view post Posted on 6/9/2018, 10:06
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Grazie per la segnalazione.
La prima, vera, missione italiana dal secondo dopoguerra.....
 
Top
saigon70
view post Posted on 6/9/2018, 18:03




Reportage veramente interessante una pagina di storia recente Italiana troppo velocemente dimenticata!


Saigon70
 
Top
view post Posted on 6/9/2018, 22:53


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
105

Status:


Davvero interessante! Grazie. Ancora oggi in Libano gli Italiani sono molto apprezzati.

Saluti
Ruben77
 
Top
view post Posted on 9/9/2018, 20:35


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
1,214
Location:
Campania

Status:


QUOTE (7°Alpini @ 9/5/2018, 10:22 PM) 
non eran professionisti, ed era un esercito dove si parlavano tutti i dialetti

E' l'intervento in cui le rampe delle navi NON si aprirono all'arrivo per sbarcare gli M113 e gli altri mezzi in quanto erano andati "in catasto" (incastrate) e ci volle qualche ora per poterle abbassare?? Che figura di m....! Ricordo che all'epoca mi chiesi come abbiano fatto a caricare i mezzi con le rampe "in catasto".... forse con le grù... e soprattutto perchè non siano state controllate durante i 2/3 giorni di navigazione per arrivare in Libano...
I giornalistucoli inglesi criticarono aspramente il colore bianco con cui erano stati dipinti i mezzi e gli elmetti... in seguito è diventato ed è tuttora il colore dei mezzi dell'ONU :D :D :D .
Inoltre, sempre se ricordo bene, all'arrivo i beduini erano ad aspettarli e la situazione si era fatta MOLTO critica... Il comandante decise di essere diplomatico e fece il presentat'arm... La cosa fece molto piacere agli 'ostili'... e tutto si risolse per il meglio...
Minoli nel suo programma non ha citato questi due episodi... forse mi confondo con qualche altro intervento di Pace...
Ho visto con piacere il servizio... anche se non abbiamo sparato a nessuno - sapete le regole di ingaggio - noi Italiani siamo brave persone e pratichiamo l'accoglienza... (anche se poi ce li ritroviamo tutto intorno a chiedere l'elemosina)...

ALAMO

 
Top
view post Posted on 10/9/2018, 08:38
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,927
Location:
San Donato Milanese - Voghera -Novi Ligure

Status:


Molto interessante, ricordo che un mio compaesano partecipò come sergente e fu anche lievemente ferito.
 
Top
view post Posted on 10/9/2018, 12:15


Group:
UTENTE
Posts:
190
Location:
Veneto

Status:


Filmato interessante anch'io ho "partecipato" come marina militare
 
Top
view post Posted on 10/9/2018, 18:35
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,696

Status:


www.associazioneveteranitalcon.it/video


.... il particolare "stupore" dei giornalisti riguardo i soldati italiani, i najoni, visti prima solo nelle barzellette o nei film musicali di Morandi & co. anni '60 o nei filmetti militar-sexy di Vitali/Fenech & co. proprio di quegli anni


Edited by 7°Alpini - 10/9/2018, 20:31
 
Top
view post Posted on 13/9/2018, 18:07


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
29

Status:


Che belli quei najoni! Non so se è la nostalgia a parlare: avevo dodici anni allora e l'italcon erano tra i miei eroi. Saranno state le parole del Presidente Pertini, ma mi avevano fatto sentire davvero orgoglioso di loro e di essere italiano. Una splendida prova, di una Italia ancora bella e capace, pur con i suoi mille casini. 😊🇮🇹
 
Top
view post Posted on 13/9/2018, 20:11
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
382

Status:


bellissimo tread, tema sconosciuto ai piu' ma molto interessante :D
 
Top
view post Posted on 14/9/2018, 08:08

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,249

Status:


CITAZIONE (the alamo @ 9/9/2018, 21:35) 
CITAZIONE (7°Alpini @ 9/5/2018, 10:22 PM) 
non eran professionisti, ed era un esercito dove si parlavano tutti i dialetti

E' l'intervento in cui le rampe delle navi NON si aprirono all'arrivo per sbarcare gli M113 e gli altri mezzi in quanto erano andati "in catasto" (incastrate) e ci volle qualche ora per poterle abbassare?? Che figura di m....! Ricordo che all'epoca mi chiesi come abbiano fatto a caricare i mezzi con le rampe "in catasto".... forse con le grù... e soprattutto perchè non siano state controllate durante i 2/3 giorni di navigazione per arrivare in Libano...
I giornalistucoli inglesi criticarono aspramente il colore bianco con cui erano stati dipinti i mezzi e gli elmetti... in seguito è diventato ed è tuttora il colore dei mezzi dell'ONU :D :D :D .
Inoltre, sempre se ricordo bene, all'arrivo i beduini erano ad aspettarli e la situazione si era fatta MOLTO critica... Il comandante decise di essere diplomatico e fece il presentat'arm... La cosa fece molto piacere agli 'ostili'... e tutto si risolse per il meglio...
Minoli nel suo programma non ha citato questi due episodi... forse mi confondo con qualche altro intervento di Pace...
Ho visto con piacere il servizio... anche se non abbiamo sparato a nessuno - sapete le regole di ingaggio - noi Italiani siamo brave persone e pratichiamo l'accoglienza... (anche se poi ce li ritroviamo tutto intorno a chiedere l'elemosina)...

ALAMO

Il colore bianco sui mezzi dell'ONU non è stata una nostra invenzione, poichè era stato già utilizzato in numerose occasioni dai contingenti delle Nazioni Unite nelle loro missioni sin dagli anni '60 (ad esempio in Congo nel 1960/1964).

In secondo luogo, in Libano, quand'è stato necessario, abbiamo sparato anche noi, anche se per le solite ragioni di riservatezza e di correttezza politica non se ne è mai parlato... Ho parlato personalmente con un sottuficiale che partecipò alla missione in Libano nel 1982 che prese parte ad un'operazione di "counter-sniping" per eliminare alcuni cecchini che si divertivano a fare il tiro al bersaglio sulle nostre installazioni: beh, i nostri tiratori scelti gli resero il favore, e dopo aver individuato ed eliminato un paio di "molestatori" la situazione tornò ad essere perfettamente tranquilla. In Libano i nostri militari si fecero onore e seppero stabilire un ottimo rapporto con la popolazione locale, forse proprio perchè i nostri soldati non avevano l'aspetto di "mastini della guerra" come i Marines americani o i soldati della Legione Straniera francese, ma i nostri comandi, i nostri esperti d'intelligence, i nostri diplomatici e i responsabili della sicurezza militare furono altresì molto abili a tessere una rete di fitti rapporti con le numerose milizie locali che ci fece guadagnare una relativa immunità nel mezzo del caos della guerra civile in corso in quel paese da decenni. Quando ci fu bisogno di farsi rispettare sapemmo farci rispettare con un uso discreto e mirato della forza, anche se poi alla stampa e al mondo politico piacque appunto creare il mito degli italiani "soldati di pace" che distribuivano dolciumi e balocchi ai bambini. Indubbiamente, per quanto ci riguarda, fu una missione di successo, anche se, è necessario ammetterlo onestamente, contribuì ben poco a pacificare quella tormentata e sfortunata regione.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 14/9/2018, 09:27
 
Top
view post Posted on 14/9/2018, 23:48
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
483
Location:
Italy

Status:


Che bello e che peccato, l'ho sfiorata per un pelo quella missione perchè nell'82 mi iscrissi all'università saltando di conseguenza la leva.
 
Top
saigon70
view post Posted on 14/9/2018, 23:49




L' analisi fatta da Rip-stop definisce un quadro chiaro e corretto sul modo in cui operarono i nostri Militari nella missione in Libano, detto questo devo osservare che il Modus Operandi delle forze armate Italiane nei vari contesti e conflitti in cui e stata ed è chiamata ad operare non si discosta molto da quella prima missione nella terra dei cedri, questa a mio avviso e una prerogativa che ci distingue dagli altri eserciti e che fa dei nostri militari un Unicum nel panorama internazionale delle missioni di pace e stabilizzazione sotto l'egida ONU. Saper rispettare, dialogare, cercare attraverso la mediazione un compromesso o una soluzione che possa risolvere i problemi delle popolazioni nei teatri difficili di guerra o post rappresentano un insieme di valori e capacità intrinseche nel DNA dei nostri soldati che spesso ci viene riconosciuto in ambito internazionale, ma che spesso viene oscurato se non dimenticato in patria……


Saigon70
 
Top
18 replies since 5/9/2018, 21:22   1045 views
  Share