Radagast,però è un fatto che le Forze di Polizia rimaste nel territorio della Repubblica Sociale non fossero affidabili per il governo fascista.
Della Finanza abbiamo già detto.
Permettermi di aggiungere che,a parte le notizie su contatti tra i vertici delle Fiamme Gialle e della Resistenza,se l'operazione scattò il 25 luglio con rapidità ed efficenza evidentemente era stata pensata,concordata e preparata prima,e non fu una cosa estemporanea legata al momento,propio per una questione logistica.
Circa i Carabinieri,ecco una citazione interessante che può riassumere la situazione:
CITAZIONE
Quanto ai carabinieri che al nord confluirono nella GNR (Guardia Nazionale Repubblicana), bisogna ricordare che molti fra loro facevano il doppio gioco, come ne scrive lo storico Antonio Pietra descrivendo la composizione di quella milizia: “50mila uomini vengono dai carabinieri, i quali, anche se inizialmente rimangono in maggioranza al proprio posto, fanno poco per dissipare le diffidenze che i fascisti nutrono in merito alla loro fedeltà. Quando non collaborano apertamente con i partigiani (almeno nella lotta al banditismo), non si danno molto da fare per combatterli, per cui oltre 3.600 camicie nere devono essere affiancate loro nei presidi per tamponare diserzioni e controllare i militari”. Il progetto tedesco d’inviare almeno diecimila di loro in Germania come ausiliari nei reparti della Flak e nella sorveglianza dei campi da volo della Luftwaffe scatena poi una fuga degli uomini della Benemerita. Almeno 7.500 carabinieri in Germania ci finiranno comunque; per coloro che resteranno ci sarà la dispensa, la collocazione in congedo e il trasferimento ai distretti militari.
L’allora Maggiore dei carabinieri Giovannini (nome di battaglia Gerolamo) comandante dell’omonima “banda” denominata “carabinieri patrioti Gerolamo” (Archivio Storico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, fondo “Banda Gerolamo”)
Fra costoro e fra i fuggiaschi diversi si uniscono ai partigiani. Tra le varie formazioni composte da elementi dei carabinieri un posto di rilievo va dato alla “Banda Gerolamo” (dal nome di battaglia del suo comandante), costituita al nord dal maggiore Ettore Giovannini con l’adesione di almeno 700 militari dell’Arma; ma le unità di carabinieri sono davvero molte, e altrettante le azioni che vedono la partecipazione degli stessi all’interno di altre formazioni partigiane.
Circa la Polizia (funzionari e Agenti di PS) sinceramente non ho notizie precise (sono segnalati anche qui casi di doppio gioco,come quello del futuro Comandante delle Guardie di Pubblica Sicurezza Generale Sabatino Galli,ex PAI).
Poi per carità,casi di opportunismo c'è ne furono eccome: nel 1943-44,a meno di non avere paraocchi politici o di essere fanatici duri e puri, non ci voleva un genio per capire che,questione di tempo,gli alleati avrebbero vinto.
Per cui certamente non pochi pensarono bene di tenere il piede in due scarpe,tirando a campare nel presente senza compromettersi troppo,e preparandosi il futuro.
Finirono per far più male alla RSI però.
Erano a conoscenza i vertici della RSI di questa situazione?
Sicuramente si,e l'insistenza di Renato Ricci nel voler costituire come nuova Forza Armata la GNR,destinata ad assorbire e sostituire la Miliza con le sue specialità,i Carabinieri,la PAI,forse in futuro la Guardia di Finanza, dimostra la forte diffidenza per i Corpi tradizionali ereditati dall'Italia pre-8 settembre 1943.
Il disegno di Ricci,che era molto lucido,fu frustrato sia dai tedeschi,sia dai vertici militari dell'Esercito RSI,sia da invidie politiche.
Alla fine la GNR fu "declassata" a prima forza Armata" (praticamente l'equivalente dei soli Carabinieri),mentre i reparti combattenti della Milizia costituirono all'interno dell'Esercito della Repubblica Sociale il "Corpo Camicie Nere".