SCHEDA: Guida alle giacche periodo Vietnam, Quick reference

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view post Posted on 2/3/2019, 12:17
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Buonasera, desidero oggi fare una disamina di tutti i modelli di Utilities, Tropical Jackets ed ERDL susseguitisi durante la guerra in Vietnam. L’intento è di creare una scheda consultabile dai neofiti che magari si rivolgono al forum nella ricerca di risposte per identificare un capo di vestiario regolamentare della guerra in questione o per affrontare un acquisto, oppure per semplice curiosità. Cercherò di trattare in totale 15 modelli di uniformi nelle loro variazioni.
Tutte le giacche presenti nel post provengono dalla mia collezione, quindi, se dovessero servire maggiori dettagli, non resta che chiedere e aggiungerò le foto necessarie.

Cominciamo con le Utilities. Sono suddivise in 3 tipologie più una variante. Erano la camicie date al coscritto (in numero di quattro) da utilizzare in caserma o comunque nei lavori situati nelle retrovie, sebbene venissero usate nei primi 3 anni di guerra anche sui campi di battaglia.


-Primo modello: Utility P58, ovvero Pattern 58. Fabbricata in olive green, shade 107 (da qui OG-107) la camicia è stata concepita già nel 1952 come uniforme estiva e presenta le patte delle tasche di forma rettangolare, una fila centrale di 5 bottoni, maniche tubolari senza regolazioni sui polsini e un taschino portapenna all’ interno della tasca sinistra. Doppie cuciture rinforzano i punti di giuntura delle varie parti. I bottoni sono piatti e di colore verde o marrone. Reca due etichette: una sul colletto con le misure e il FSN (Federal Stock Number) e una nel risvolto in basso a sinistra con il contratto del FY. Le prime 4 cifre del FSN dovrebbero SEMPRE essere 8405 poiché 84 è il FSG ossia il gruppo (uniforms and equipment) e lo 05 è la tipologia ossia Outwear Men’s. Queste uniformi spesso venivano arricchite con patches e badges full colors.

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-Secondo modello: Utility P63. Le modifiche apportate a questa nuova camicia consistono nell’ aggiunta ai polsi di una fascetta con bottoni per stringere i polsini, gli angoli delle patte dei taschini sono stati troncati per evitare l’ arricciarsi degli stessi, per di più un apertura sulla cucitura della patta sinistra consente l’ accesso diretto al portapenne. La stoffa utilizzata per questo modello è leggermente più grossa, sempre OG-107, in questo tipo è stato tolto un bottone ed è aumentato lo spazio tra un bottone e l’ altro. Anche in questo caso i bottoni sono di forma piatta. Sempre la doppia cucitura viene mantenuta sulle giunture. Le posizioni delle etichette sono le medesime del pattern precedente.

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-Terzo modello: Utility P64. Cambia nuovamente il design del pezzo per la necessità di uniformare i vari corpi delle forze armate. Fu infatti adottato da Esercito, USMC, USN e USAF. Le tasche e le patte hanno una svasatura a V, tornano ad esserci 5 bottoni e finalmente si ha l’ introduzione vera e propria dei polsini con taglio della manica e bottone per la chiusura. Anche in questo caso la cucitura è doppia. I bottoni restano sempre piatti come nei modelli precedenti.

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-P64 VARIANT: denominata anche Pattern 68, resta in tutto e per tutto uguale al modello precedente, solamente cambia la forma dei bottoni che diventano del modello concavo e le doppie cuciture mano a mano lasciano il posto alla cucitura singola, la quale velocizzava il processo di produzione. Su questo modello è pressoché improbabile trovare patch full color poiché dal 1968 in poi entrano in uso per regolamento le patch subdued.

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Passiamo ora alle Tropical Uniforms. C’è chi ne inquadra solo 3 tipologie (bottoni esposti, con spalline, senza spalline cotone/ripstop), a mio avviso la faccenda è un po’ più articolata. Personalmente riconosco 5 categorie e due varianti per un totale di 7 modelli. Ma andiamo per ordine:
-1st Pattern: creata nel 1962 ed approvata un anno dopo, questa giacca è stata sviluppata dal concept della M-42 dei paratroopers della Seconda Guerra Mondiale. In cotone leggerissimo, le chiusure delle tasche hanno uno singola patta con bottoni concavi esposti verde lucido, sono presenti due spalline con cuciture rinforzate e due fascette ai fianchi per la regolazione con rinforzo all’ interno della giacca. La larghezza dei polsi era regolabile con dei bottoni che vanno a chiudere un triangolo di stoffa sul polsino. Sotto la linea di chiusura centrale di 5 bottoni, la giacca ha due bottoni interni per la chiusura di una ulteriore “patta” o Gas Flap. Sulle Topical Jackets non ci son più solamente 2 etichette, ma se ne aggiunge una terza in corrispondenza della tasca destra recante SETTE istruzioni. Questo modello ha un occhiello di stoffa sul colletto che consentiva di appendere l’ abito, un buco di drenaggio per ogni tasca pettorale e due buchi di drenaggio per ogni tasca ventrale.

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-2nd Pattern: introdotta nel Gennaio 1965, ha modificato alcune caratteristiche negative del modello precedente. Venne aumentata la distanza tra i bottoni di chiusura, riducendoli a 4. I bottoni esposti delle tasche si impigliavano sull’ equipaggiamento, così si è ovviato apportando alle patte delle tasche un secondo strato che coprisse i bottoni. Le etichette delle istruzioni ora riportano OTTO punti da seguire e non più sette. Vengono mantenute sia le spalline, sia le fascette di regolazione ai fianchi. Come il modello precedente sul polso è presente il triangolo di stoffa, viene mantenuto il gas flap e i fori di drenaggio delle tasche. Da notare che da questo modello in poi tutti i bottoni concavi saranno OPACHI e non più lucidi come il pattern precedente.

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-2nd Pattern VARIANT: dal Novembre del 1965 ci si rese conto che i bottoni delle spalline, sotto il peso di zaini ed equipaggiamenti pesanti, si imprimevano con dolore sui trapezi e clavicole dei soldati. Venne quindi diffusa questa variante senza spalline, la quale conserva ancora le linguette per la regolazione dei fianchi, il gas flap centrale, ma non i fori delle tasche.

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-3rd Pattern: questa nuova configurazione entra in vigore nel 1966 e fornisce una camicia sprovvista di spalline, fettucce ai fianchi, fori di drenaggio delle tasche e gas flap nella chiusura centrale. Mantiene però l’ occhiello sul colletto per appendere l’ abito, le doppie cuciture di rinforzo su spalle e maniche come nei modelli precedenti e il triangolo di stoffa sui polsini. Le istruzioni sull’ etichetta tornano ad essere SETTE.

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-3rd Pattern VARIANT: la versione successiva del terzo modello elimina l’ occhiello sul colletto, riduce gradualmente le cuciture di spalle e maniche ad una singola traccia per velocizzare la produzione ma, per contro, introduce una cucitura orizzontale di rinforzo a livello delle scapole. Questa cucitura trasversale implica un secondo strato di tessuto tra colletto e scapole, quindi da questa introduzione in poi non si vedranno più dall'esterno le cuciture dell'etichetta sul colletto; altrimenti si tratta di un rimontaggio. Vengono mantenuti i triangoli sui polsini e l’ assenza di fori di drenaggio sulle tasche. In questo caso, l'instruction label riporta solo SEI punti.

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-4th Pattern: è la prima introduzione del tessuto rip-stop, vengono mantenute le caratteristiche della variante del terzo pattern con la differenza che i fori drenanti sulle tasche vengono reintrodotti.

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-5th Pattern: con questo pattern si è raggiunto il modello definitivo, semplificandone ancora di più i componenti. Un singolo taschino portapenne nella tasca sinistra, presenti i fori sulle tasche e una singola cucitura di rinforzo nei punti di giuntura, le maniche ora sono diventate dei semplici tubi di stoffa eliminando il triangolo ai polsi.

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Passiamo ora dalle giacche OG-107 a quelle mimetiche. Il mimetismo ERDL trae il nome proprio dall’ acronimo di Engineer Research and Development Laboratories che nel 1965 iniziò a studiare un mimetismo che potesse adattarsi alle vegetazioni del sud est asiatico. A questa sezione appartengono 4 tipologie di giacche.

-Early ERDL: unicamente nel 1967 l’ USARV (US Army in Vietnam) fece un ordine di solo 20.000 giacche con un prototipo di mimetismo ERDL che venne distribuito in prova esclusivamente alle Forze Speciali, ai SEAL e ai LRRP. Questa prima produzione mantiene le caratteristiche del coevo terzo pattern OG-107, la caratteristica principale di questo mimetismo consiste nei BORDI NETTI tra le macchie giallo/verdi e i restanti colori della giacca. Nel caso rappresentato in foto, le tasche inferiori sono state rimosse come spesso accadeva nelle Forze Speciali o LRRP, per accomodare meglio l' equipaggiamento.

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-ERDL poplin: tra il 1967 e il 1968 comincia la produzione su larga scala, sebbene questa tipologia di giacche fu agli inizi sempre riservata a esploratori o forze speciali. Viene mantenuto il terzo pattern come riferimento, ma ci fu un cambiamento definitivo nel mimetismo: TUTTI i colori vennero SFUMATI AI BORDI per migliorare il camaleontismo nella giungla.

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-ERDL Lime dominant: dal 1968 il tessuto in cotone fu soppiantato da quello Rip-stop adottando la quinta tipologia di OG-107 come riferimento, il lime dominant fu scelto per il teatro operativo delle pianure delle zone 3 e 4

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-ERDL Brown dominant: la predominante marrone fu invece concepita per le zone degli altipiani centrali delle zone 1 e 2

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Grazie a tutti per la lettura, alla prossima.

PBR

Edited by PBR mk2 - 7/3/2019, 12:32
 
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view post Posted on 2/3/2019, 14:44
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Ottimo lavoro e belle immagini. Solo una domanda: ho sempre ritenuto le giacche erld con ancora del USMC stampata sul taschino superiore sinistro come post war. Me lo confermate?
 
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view post Posted on 2/3/2019, 15:30
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CITAZIONE (valbella @ 2/3/2019, 14:44) 
Ottimo lavoro e belle immagini. Solo una domanda: ho sempre ritenuto le giacche erld con ancora del USMC stampata sul taschino superiore sinistro come post war. Me lo confermate?

Grazie mille Valbella per l'apprezzamento!! ^_^
Credo però di poter smentire questa affermazione del post war, poichè si trovano anche in rete innumerevoli foto di marines in Vietnam con lo stencil soprattutto dell'anno 1970.
Riporto qua 2 esempi

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saigon70
view post Posted on 2/3/2019, 16:00




Le tenute da fatica in mimetismo ERDL furono inizialmente distribuite solo ad unita tipo LRRP,Ranger, Seal ecc.. ecc.. nel 1969 il corpo dei Marines adotto ufficialmente tale uniforme e di conseguenza inizio la distribuzione sul campo in teatro operativo, dopo il Vietnam continuò ad essere utilizzata fino agli inizi anni 80 ad esaurimento in addestramento e compiti secondari essendo nel frattempo entrata in servizio la Woodland BDU.


Saigon70
 
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view post Posted on 2/3/2019, 16:06
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Bene a sapersi! Grazie mille
 
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saigon70
view post Posted on 2/3/2019, 16:19




NB complimenti x le belle ed interessanti uniformi x quanto riguarda la classificazione sulle jungle i collezionisti d'oltreoceano le suddividono in 2 distinte categorie la prima in 3 diversi modelli e la seconda in 5 diversi modelli che si differenziano x dei leggeri dettagli ma che sostanzialmente non cambiano l'aspetto generale dell' uniforme da combattimento.
 
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view post Posted on 2/3/2019, 20:25


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Complimenti per l'ottima scheda e ovviamente per il bellissimo materiale condiviso.
 
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view post Posted on 3/3/2019, 08:57
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Grazie Sven e grazie Saigon :)

CITAZIONE (valbella @ 2/3/2019, 16:06) 
Bene a sapersi! Grazie mille

Valbella, considera oltretutto che appena finita la guerra, furono introdotte le uniformi RDF, cioè il mimetismo intermedio tra ERDL e Woodland per intenderci. Usate in massa fino alla operazione Urgent Fury, hanno una fila centrale di 5 bottoni (non più 4 come in Vietnam) e le tasche sono state "raddrizzate"..
Furono adottate da tutti i corpi, ma per restare attinente alla tua domanda, te ne posto un esempio di una USMC che ho del '79

20190303-084239

20190303-084256

Per maggiori dettagli ti consiglio la scheda RDF di Matt Mattock che delinea in maniera accademica l'argomento ^_^

PBR

Edited by PBR mk2 - 3/3/2019, 17:28
 
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view post Posted on 3/3/2019, 09:05
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Veramente un ottimo lavoro! Grazie!! :)
 
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view post Posted on 3/3/2019, 09:14
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CITAZIONE (Fante @ 3/3/2019, 09:05) 
Veramente un ottimo lavoro! Grazie!! :)

Grazie a Te, Fante!!!! Mano a mano che altri utenti aggiungeranno info e dettagli, il testo potrà essere ampliato e modificato in modo da aver una banca dati consistente e di rapida consultazione per chiunque ^_^
 
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view post Posted on 4/3/2019, 09:32
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Grazie e complimenti vivissimi, finalmente posso orientarmi anch'io!!!
 
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view post Posted on 4/3/2019, 10:35

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Ottimo lavoro PBR! :)

Aggiungo solo un paio di informazioni per quanto riguarda le "utilities". Le denominazioni "P58", "P64", etc. sono del tutto convenzionali: trattasi di distinzioni "di comodo" introdotte esclusivamente a livello collezionistico per agevolare l'identificazione delle diverse varianti e che però non hanno mai avuto alcun riscontro ufficiale nella nomenclatura dell'US Army. Personalmente non sono del tutto favorevole all'introduzione di questo tipo di terminologia perchè poi viene frequente assunta acriticamente o, peggio, si finisce per credere che essa abbia una reale corrispondenza con la realtà storica. Non è così. Per i servizi d'intendenza dell'esercito questo tipo di tentuta era seplicemente indicata sotto la dicitura generica di "utilities" o "fatigue": se proprio si volesse fare una calssificazione accurata, ci si dovrebbe riferire alle diverse varianti in base al loro codice nomenclatore d'inventario (NSN - FSN - DLA - DSA). Tutti gli altri metodi di classificazione sono, a mio modo di vedere, arbitrari.

In secondo luogo, è necessario ricordare che, specialmente per quanto riguardava le camicie "utilities" di primo e secondo modello, a fianco delle versioni ufficiali ne esistevano molte altre di manifattura commerciale e privata, di solito offerte tramite vendita a catalogo oppure negli spacci delle Forze Armate, che a loro volta presentavano piccole varianti nelle finiture (forma e modello dei bottoni, caratteristiche delle cuciture, etc.).

Anche sulle camicie di terzo modello con bottoni di palstica concavi non era del tutto infrequente trovarne degli esemplari con insegne e distintivi "full colour" perchè il passaggio alle insegne "subdued" non fu immediato e molti reparti continuarono a utilizzare i vecchi fregi per motivi di comodità o di prestigio. Per quanto riguarda l'US Air Force, ad esempio, il passaggio alle insegne "subdued" avvenne solo a partire dalla seconda metà degli anni '70 e più che altro in conseguenza del passaggio alla tenuta OG507 "durable press". Era anche possibile riscontrare sulla stesso capo la presenza di un mix tra insegne vecchie e nuove, ad esempio name tape e branch tape "subdued", shoulder patch, insegne di grado e brevetti "full colour": capi con questo tipo di mostreggiature "di transizione" sono sempre particolarmente interessanti dal punto di vista collezionistico.

Per il resto, veramente complimenti per questa ottima e utilissima scheda!

RIP-STOP
 
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view post Posted on 4/3/2019, 11:02

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CITAZIONE (PBR mk2 @ 3/3/2019, 08:57) 
Grazie Sven e grazie Saigon :)

CITAZIONE (valbella @ 2/3/2019, 16:06) 
Bene a sapersi! Grazie mille

Valbella, considera oltretutto che appena finita la guerra, furono introdotte le uniformi RDF, cioè il mimetismo intermedio tra ERDL e Woodland per intenderci. Usate in massa fino alla operazione Urgent Fury, hanno una fila centrale di 5 bottoni (non più 4 come in Vietnam) e le tasche sono state "raddrizzate"..
Furono adottate da tutti i corpi, ma per restare attinente alla tua domanda, te ne posto un esempio di una USMC che ho del '79

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Per maggiori dettagli ti consiglio la scheda RDF di Matt Mattock che delinea in maniera accademica l'argomento ^_^

PBR

E' doveroso precisare anche in questo caso che la tenuta RDF non venne adottata da tutti corpi ma venne distribuita solo ad alcuni reparti selezionati di pronto impiego facenti parte della cosidetta "Rapid Deployment Joint Task Force", e in particolare dal personale appartenente a varie unità del XVIII Airborne Corps, dell'82a Airborne Division, dalla 101a Airborne Division (Air Assault) e della 1st Marine Division. In teoria della RDF/RDJTF avrebbero dovuto far parte anche la 9th e la 24th Infantry Division, oltre alla 6th Cavalry Brigade, ma non sembra che il personale di queste unità abbia mai ricevuto in dotazione tenute RDF. La RDJTF venne inattivata nel 1983 e le sue competenze pazialmente attribuite all'USCENTCOM (United States Central Command): a quell'epoca però tutti i reparti dell'esercito stavano gradualmente passando alla tenuta BDU Woodland, e quindi la RDF poteva già considerarsi in fase di dismissione oppure impiegata sino a consumazione come tenuta da lavoro o da addestramento. Tra gli utilizzatori delle tenute RDF vanno poi annoverati anche il 75th Ranger Regimento e diversi "group" delle Special Forces, anche se molti di questi reparti preferirono attingere dagli stock di le "tropical jacket" pre-esistenti utilizzandole sino ai primi anni '80.

RIP-STOP
 
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view post Posted on 4/3/2019, 11:29
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Sarebbe possibile - per completezza - associare a ciascuna scheda il relativo modello di pantaloni in uso?
 
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view post Posted on 4/3/2019, 12:08
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CITAZIONE (Fante @ 4/3/2019, 11:29) 
Sarebbe possibile - per completezza - associare a ciascuna scheda il relativo modello di pantaloni in uso?

Certo! ^_^ Però a me mancano 4 modelli:
Il 2° utility, il 2° jungle, l'early ERDL e il brown ERDL

Col tempo li prenderò, ma se qualcuno intanto potesse sopperire a questi pattern sarebbe l'ideale.

Per il resto, devo solo fotografare gli altri e aggiungerli al post ;)

PBR
 
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