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| CITAZIONE (64adriano @ 17/4/2019, 08:25) Un dettaglio di questa foto testimonia anche la longevità del fregio con il teschio che dai primi anni '20 (forse anche dal '19) arriva fino al periodo della RSI.... Esatto ebbe lunga longevità (credo parta dall'arditismo e sfoci nello squadrismo e poi anche nella RSI), il fregio poi era usato sia sulla giacca che sui berretti (fez e quelli RSI "da campo" con visiera) CITAZIONE (Ghebret_ @ 15/4/2019, 12:03) Vicenza, 28 gennaio 1923. Una foto di gruppo nel trigesimo della marcia su Roma. Chissà quanti di questi squadristi vi avevano preso parte veramente… Alcuni particolari sono degni di attenzione. Incomprensibile è purtroppo il supporto su cui è ricamata la scritta «ARDIT… ARMANDO FUGAGNOLLO». Armando Fugagnollo, vicentino classe 1904, era stato un giovanissimo legionario fiumano, e perse la vita durante un’azione squadrista nel luglio 1922 ai danni di una famiglia di contadini, rei di aver mancato di rispetto ad un membro locale del partito nazionale fascista: ma questi contadini erano veri reduci di guerra, e si difesero a fucilate; uno di loro morì, insieme all’anziana madre. Anche Fugagnollo venne colpito a morte, e i suoi compagni, più o meno feriti, vennero arrestati: ma il fascismo locale ne fece subito un martire della rivoluzione. Mia madre è morta nel 2005...mi raccontava (ma io non ho mai verificato se fosse vero e comunque non ho motivi per dubitarne) che il padre Bersagliere del 3 RGt nella 1° Gm e poi congedato per problemi di salute ai reni prima della fine della Guerra (...morirà infatti di nefrite negli anni 30 lasciando vedova e 5 o 6 figli/e, di cui 1 del precedente matrimonio) si difese anche lui da una aggressione squadrista (essendo lui un socialista, mi pare) uccidendo almeno uno squadrista...ma il bello è che a lui la segnalazione della spedizione ai suoi danni giunse da un suo amico (che era squadrista e fascista). E venne assolto al tribunale per legittima difesa, MA NoN ricordo se il fatto ( e l'assoluzione) avvenne prima o dopo il 1922 né se prima o dopo il 1925 (anno di partenza del vero Regine), data dopo la quale l'assoluzione sarebbe stata ancora più clamorosa. La foto è veramente bella dal punto di vista storico ed uniformologico... si notano anche i distintivi con fascio repubblicano (in alcuni dei quali il fascio è tra serti di quercia ed alloro). Noto che il teschio sulla "fiamma" ha un dente di meno (particolare "personalizzazione" fatta apposta) e forse una medaglietta tonda fissata (cucita) sopra al teschio stesso, sempre che non sia una macchia CITAZIONE (Ghebret_ @ 15/4/2019, 12:03) Vicenza, 28 gennaio 1923. Una foto di gruppo nel trigesimo della marcia su Roma. Chissà quanti di questi squadristi vi avevano preso parte veramente… Alcuni particolari sono degni di attenzione. Incomprensibile è purtroppo il supporto su cui è ricamata la scritta «ARDIT… ARMANDO FUGAGNOLLO». Armando Fugagnollo, vicentino classe 1904, era stato un giovanissimo legionario fiumano, e perse la vita durante un’azione squadrista nel luglio 1922 ai danni di una famiglia di contadini, rei di aver mancato di rispetto ad un membro locale del partito nazionale fascista: ma questi contadini erano veri reduci di guerra, e si difesero a fucilate; uno di loro morì, insieme all’anziana madre. Anche Fugagnollo venne colpito a morte, e i suoi compagni, più o meno feriti, vennero arrestati: ma il fascismo locale ne fece subito un martire della rivoluzione. Non è affatto incomprensibile ... Molti reduci della 1° Gm divennero antifascisti (essendo comunisti o socialisti) e gli "arditi del popolo" (contrapposti agli squadristi) pare fossero formati da alcuni reduci arditi della Grande Guerra. Credo che i reduci e gli arditi aderenti ai movimenti di sinistra fossero comunque meno rispetto a quelli che aderirono al fascismo (essendo forse un reduce e/o mutilato di guerra più incline a schierarsi con chi esaltava il sacrificio dei combattenti e prometteva loro pensioni di guerra o di invalidità, anziché con quelli che consideravano la guerra una imposizione fatta ai proletari dalle monarchie europee e contestava o aggrediva durante il biennio rosso chi indossava in pubblico medaglie da reduce)
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