| | L'elmo delle Guardie civiche | |
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| | L'elmo della Guardia civica romana è uno dei simboli più riconoscibili del 1848 italiano: copiato da quasi tutte le Guardie civiche fondate in quel convulso biennio, l'elmo era probabilmente ispirato dal Pickelhaube prussiano del 1842. La forma di entrambi è in effetti molto allungata (una caratteristica che gli elmetti prussiani perderanno nel corso dei decenni). Purtroppo, l'elmo delle Civiche non ebbe una durata analoga: dopo il 1849 nessun Esercito riterrà opportuno adottarlo, nemmeno quello piemontese. A tal proposito, avrei due domande da rivolgere alla comunità del forum. 1) Vi risulta che questo elmo abbia mai conosciuto un impiego campale e non esclusivamente di parata? L'elmo prussiano era certamente usato anche in zona di guerra: era anzi stato concepito proprio per consentire una maggiore protezione dalle sciabolate della cavalleria nemica. Non era in questo troppo diverso da un chepì o dal cappello dei Bersaglieri: copricapi relativamente pesanti (più di un bonetto, sicuramente) ma anche più protettivi. 2) Quanto doveva costare produrre questi elmi? Le spese erano superiori a quelle di un chepì? Questo potrebbe spiegare il fatto che l'elmo non sia stato ripreso successivamente (ammesso che fosse idoneo a un impiego campale). Edited by Maggiore R. - 8/1/2021, 13:59
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| | Qui di seguito, alcune delle tante versioni dell'elmo adottate nel corso del 1848. Le foto sono quasi tutte riprese da siti d'asta. Sicilia: Trinacria al posto del Triregno e nome del distretto dentro la mezzaluna. www.milistory.net/Public/data/marco/20068981939_milit_187.jpgToscana: corona reale e scritta "Leopoldo II". http://militariaonline.eu/files/2018/10/DSCN5036-2.jpgVenezia: Leone di san Marco "in moleca" (frontale). Di questo elmo parlava anche Gibellini in un vecchio articolo sulla Rivista militare. Mi sembra un modello più raro di quelli precedenti: per lo meno, non ho mai avuto l'occasione di vederne uno (le versioni romane e toscane invece si sprecano e saltano fuori spesso e volentieri). http://p1.la-img.com/566/19804/6753092_2_l.jpgDue Sicilie, 1848. Anche questo modello dev'essere piuttosto raro: la Guardia civica napoletana non durò a lungo. Difficile dire cosa ci fosse scritto nella mezzaluna: o la città (a me sembra di vedere la N di Napoli) o il nome del sovrano. Sopra la mezzaluna sicuramente era posta la corona reale. https://digitalcollections.nypl.org/items/...40-e00a18064a99Un elmo molto simile venne dato in dotazione anche alla Guardia civica milanese. Di quel modello si trova traccia nelle opere di Cenni e qualche esemplare lo si può trovare anche al Museo del Risorgimento di Milano. In questo caso, il fregio non era la consueta mezzaluna ma la croce di Savoia; inoltre la parte superiore del coppo non era ricoperto di pelle di vitello, lasciando in mostra il ferro (il chiodo era innestato con il caratteristico appoggio cruciforme). Si trattava di due caratteristiche riprese dall'elmo della Cavalleria sarda: un ibrido interessante. Di questo elmo abbiamo parlato a suo tempo qui su Miles: https://miles.forumcommunity.net/?t=56424467Edited by Maggiore R. - 19/4/2019, 12:21
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| | Il costo per un'elmo per la Guardia Civica pontificia, da un catalogo della ditta Sudrie Suscipi &c.,in Roma del 1 dicembre 1847, costava per gli ufficiali 10 scudi e per i comuni 4,50 scudi. Il berretto 2,40 scudi per gli ufficiali e 1 scudo per i comuni. Lo spadone 9 scudi ed il gladio 2,40 scudi. Per lo Stato Maggiore i prezzi vengono convenuti su richiesta. Devo aver pubblicato le foto del catalogo originale su questo forum,Buona Pasqua a tutti,Luciano
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| | Ciao Maggiore R. Esiste un altra variante dell'elmo in questione per quanto riguarda Venezia, si tratta del modello in uso nelle Legioni della Guardia Mobile ossia l'esercito del governo provvisorio. Questo a differenza di quello della civica con leone in moeca era privo di fregio frontale.
Marino
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| | Ciao Maggiore R. Esiste un altra variante dell'elmo in questione per quanto riguarda Venezia, si tratta del modello in uso nelle Legioni della Guardia Mobile ossia l'esercito del governo provvisorio. Questo a differenza di quello della civica con leone in moeca era privo di fregio frontale. Marino
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| | Scusate, ma questa discussione non andrebbe spostata sopra nella sezione "Pre" Comunque una buona Pasqua a tutti.
Marino
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| | CITAZIONE (lucianorosso48 @ 20/4/2019, 12:32) Il costo per un'elmo per la Guardia Civica pontificia, da un catalogo della ditta Sudrie Suscipi &c.,in Roma del 1 dicembre 1847, costava per gli ufficiali 10 scudi e per i comuni 4,50 scudi. Grazie mille, caro Luciano. Al cambio del 1866, e al netto dell'eventuale inflazione, coincideva grosso modo a 24 lire piemontesi. CITAZIONE (ciosoto @ 20/4/2019, 17:09) Ciao Maggiore R. Esiste un altra variante dell'elmo in questione per quanto riguarda Venezia, si tratta del modello in uso nelle Legioni della Guardia Mobile ossia l'esercito del governo provvisorio. Questo a differenza di quello della civica con leone in moeca era privo di fregio frontale.
Marino E grazie anche a te, caro Marino. Questo sembrerebbe presupporre un uso campale. CITAZIONE (ciosoto @ 20/4/2019, 18:01) Scusate, ma questa discussione non andrebbe spostata sopra nella sezione "Pre" Hai perfettamente ragione, un mio errore mentre scrivevo il post. Vedo però che gli amministratori hanno già provveduto. Colgo l'occasione per augurare a tutti una felice Pasqua.
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| | Salve,
confermo che la Legione Mobile del Governo Provvisorio di Venezia usava l'elmo già adottato dalla Guardia Civica, ma senza fregio frontale. Presso il Museo del Risorgimento di Vicenza, sono conservati dei figurini originali a tempera, di soldati di questo reparto, ov'è evidente la mancanza del fregio frontale.
Un ormai anziano signore, possiede uno di questi elmi in condizioni piuttosto malandate peraltro, che all'interno presenta un'etichetta incollata e "fossilizzata" con il coppo in cuoio, recante il timbro tondo del Governo Provvisorio di Venezia ed un'indicazione manoscritta che ricordo ben leggibile, con riferimento alla Legione Mobile.
L'ultima volta che vidi quell'elmo, sarà stato una trentina d'anni fa, ma immagino che sia ancora nelle mani dell'ultraottantenne gentiluomo veneziano.
Sono lieto di leggere qui i sempre puntuali interventi di Marino!
A presto,
Enzo (E.L.)
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| | Sei sempre stato un buon maestro Enzo!
Marino
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| | Troppo buono, Marino.
Indimenticabili i bei giorni dei mercatini di Noale, Mirano, Cadoneghe…
Forse perché avevamo trent'anni di meno...
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| Mi permetto di entrare nella discussione per una precisazione. E' vero che dopo il '49 l'elmo non venne usato da nessun esercito italiano però ebbe dei discendenti. Uno è quello della fotografia adottato dalle Guardie Svizzere sotto Papa Leone XIII, pontefice dal 1878 al 1903 l'altro e quello sempre Guardie Svizzere antecedente. [/IMG]
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| | Bello,in effetti e' cosi, anche se gli attributi sono un po' differenti. Questi toscani
Edited by lucianorosso48 - 7/5/2019, 09:24
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| | Ho sempre considerato questo copricapo - al pari del Pickelhaube - molto fascinoso ed evocativo. Dalle varie immagini analizzate - limitatamente ai modelli toscani - ho riscontrato differenze sulle quali vorrei dei chiarimenti:
- Quali le differenze sostanziali tra un elmo da ufficiale e uno da truppa? (gradite foto di entrambi i modelli, a comparazione) - Come erano realizzate nei due modelli le cuffie dell'imbottitura? - Quali le differenza nelle coccarde (bianco/rosso, tricolore)? - Quali le differenze tra presenza e assenza dl numero rosso frontale? - Quali le differenze nelle scaglie del soggolo?
Grazie a chi vorrà colmare queste mie lacune e a chi vorrà inserire delle belle foto a corredo delle descrizioni. Max
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| | Come puoi vedere dalla foto dei miei quello di sinistra da ufficiale ha la metalleria dorata mentre quello da comune a destra e' semplice ottone. Le cuffie e gli interni hanno tipologie diverse in base al fabbricante ed un po piu raffinate per la qualita' per gli ufficiali ma identiche in generale. Per quanto riguarda il numero questo e' prescritto per grandi centri che hanno un gran numero di guardie mentre non e' prevista per piccoli centri che in caso di mobilitazioni venivano accorpati. Per le coccarde i colori erano giallo e bianco ,pontificie,rosse e bianche per i toscani,i tricolori erano stati apposti singolarmente da coloro che parteciparono ai moti del 48/49
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| 57 replies since 19/4/2019, 10:33 4084 views |
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