Sommergibili e "Missionari

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view post Posted on 12/7/2019, 14:23


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CITAZIONE (kanister @ 12/7/2019, 13:46) 
CITAZIONE (cap.med.cpl. @ 11/7/2019, 20:57) 
Chissà che fine fece l'ufficiale di rotta, magari si è congedato nel dopoguerra ed è andato ad insegnare navigazione in un istituto nautico . Fra i suoi allievi un certo Schettino

Può essere. E magari era della stessa classe di chi tracciò la rotta dell'Andrea Doria.

A parte le facezie, rileggendo la targa noto un'incongruenza: si parla di SIM/OSS quando nel libro citato ed anche in altri si insiste sull'appartenenza all'ORI e si segnala ancora di più un contrasto continuo proprio da parte del SIM, citando anzi proprio il nome di un ufficiale di questo servizio come uno dei più strenui oppositori.
Una delle lamentele ricorrenti è che i componenti del SIM erano tutti gli stessi che operavano ai tempi del fascismo, ritenuti quindi abbastanza infidi.
Che ci sarà di vero?

Non vedo nulla di strano; da sempre e in quasi tutte le nazioni i vari "servizi segreti" non si possono sopportare :D
 
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view post Posted on 14/7/2019, 13:42


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Vi consiglio di leggere questo post dal noto sito http://www.betasom.it/forum/index.php?/top...gibile-platino/


Saluti
 
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view post Posted on 14/7/2019, 14:14
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Se non altro vedo che qualcuno ha avuto i miei stessi dubbi.
 
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view post Posted on 15/7/2019, 15:40


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Comunque grazie Kanister per il quesito posto. Sono d'accordo con te sul fatto che gli oggetti hanno un senso se raccontano una storia o meglio ancora ci permettono di capirla. A volte, sopratutto in questi ultimi anni ho l'impressione che molti cerchino suggestioni non fatti, anzi che questi a volte diano fastidio.
 
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view post Posted on 3/8/2019, 15:43


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Ma tra i comandi italiani e sopratutto alleati a nessuno è venuto in mente di fare indagini ?
Servizi segreti italiani/alleati di fronte a fallimenti ripetuti e francamente inaccettabili non si sono attivati ?
Non esiste traccia o memoria di contrasti tra i due servizi?
Possibile che non esistano documenti inglesi che trattino l'argomento.
Strano. :o:
 
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view post Posted on 3/8/2019, 17:11
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Intanto i servizi interessati erano L'ORI italiano, composto da una cinquantina di persone, e l'OSS statunitense e non risultano contrasti.
Ho appena finito di leggere un libro di memorie scritto da Max Corvo, uno dei responsabili dell'OSS in Italia, ed in effetti qualche dubbio lo ebbero, tanto è vero che decisero di sospendere gli invii via mare, sia quelli a mezzo sommergibile che quelli a mezzo altre imbarcazioni.
A questa decisione contribuirono anche la perdita per cause sconosciute di un MAS diretto dalla Corsica verso Savona come pure la defezione di un MAS il cui equipaggio si ammutinò passando alla marina della RSI.

Per completezza ho saputo anche che il comandante del sommergibile nel dopoguerra insegnò all'Accademia di Livorno, mentre nulla ho saputo dell'ufficiale di rotta.
 
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view post Posted on 10/9/2019, 11:43


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x kanister
Ti mando una mail con un paio di tabelle estrapolate da una fonte inglese riguardo le missioni alleate dei sommergibili italiani in adriatico periodo ottobre 1943-giugno 1944.

Saluti
 
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view post Posted on 14/9/2019, 14:32
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Carissimi,
Alcune osservazioni. Conosco in modo particolarmente accurato l'area Jesolo, Cortellazzo, foce di Piave e, limitatamente a tali obbiettivi, mi pare onesto ammettere che sbarcare a Jesolo anzichè a Cortellazzo alla foce del Piave poteva avere un senso. La pineta che si affaccia sul litorale e sulla foce di Piave è letteralmente infestata di bunker, di cui molti presenti tutt'oggi e da me visitati, era presidiata da truppe germaniche e della RSI, Jesolo poteva essere un diversivo o un errore di rotta "accettabile", il fondale inoltre in zona è minimo e il sommergibile avrà dovuto emergere e sbarcare gli incursori molto distante dalla costa obbligandoli ad una lunga vogata sul canotto. a rischio di scoperta.
Tali osservazioni, dovute alla conoscenza del sito, non inficiano minimamente i ragionamenti fatti sopra, cercano solo di chiarire e circoscrivere l'errore fatto nell'atterraggio.
Concordo pienamente con kanister circa lo scopo della ricerca effettuata da laici, ma basata sul metodo storico, acquisizione dei testi, valutazione, interrogativi e ricerca di risposte...la borraccia può aspettare...o per dirla con Giovannino Mosca "Per un'oliva pallida si può delirare"
ma non per una tonalità di verde oliva...

Un caro saluto giacomo
 
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view post Posted on 14/9/2019, 14:53
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Ciao Giacomo, ogni tanto ti rifai vivo: bene!

Si, per lo sbarco a Jesolo e dintorni non me ne faccio un problema, però ammetterai che sbarcare alle foci del Po anzichè del Reno comincia ad essere qualcosa di più di un errore. E non parliamo degli sbarchi in Istria....

Tra l'altro martedì sera ero a tavola con due esperti di marina che conoscevano i sommergibili di quel tipo e si stupivano di questi errori data la presenza sui quei battelli di strumenti di navigazione avanzati per l'epoca. Uno dei due era anche stato allievo del comandante del Platino, divenuto nel frattempo ammiraglio e insegnante all'accadenia di Livorno.
Entrambi, pur senza conoscere i dettagli, propendevano per l'incapacità dell'ufficiale di rotta.
 
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view post Posted on 14/9/2019, 15:46
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Caro Gian
come ho premesso la mia osservazione era limitata a due casi ben precisi avvenuti alla foce di Piave....e anche volendo ci sarebbe da discutere anche su questi. La scelta del punto di sbarco era del tutto infelice sia per la già citata presenza di un fondale basso, ma anche per la forte presenza militare in tutta l'area. Come narra Furio Lazzarini nel suo libro "l'Amalfi racconta" da lui cortesemente donatomi, dopo l'8 settembre per timore di sbarchi anglo americani vennero riattivate le fortificazioni dell'area di Cavallino Treporti, pressochè in disuso dopo la Grande Guerra e vennero edificate fortificazioni e bunker su tutto il litorale da Punta Sabbioni a Cortellazzo. Cito testualmente: "Prioritariamente gli strateghi tedeschi decisero di concentrare i propri sforzi sulla difesa passiva, provvedendo ad erigere ostacoli e sbarramenti anticarro lungo le spiagge, coprendoli con il tiro di fiancheggiamento di mitragliatrici e cannoni posti in casematte. Gran parte degli arenili furono disseminati di mine anticarro e antiuomo.....Le strade principali, necessariamente lasciate praticabili, erano spesso interrotte da posti di blocco fortificati o costeggiate ad intervalli regolari, da postazioni con cannoni, mortai, mitragliatrici campi minati." Come dire..l'ideale per un gruppo di incursori..la zona di bocca di Piave era poi letteralmente disseminata di bunker disposti non soltanto sulla spiaggia, ma in profondità nell'interno.
Quindi anche la scelta di sbarcare lì una pattuglia di missionari era già un sabotaggio.
giacomo
 
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