La presa di Gorizia, sarà un gran bel post

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view post Posted on 27/7/2019, 14:00
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Oggi è un sabato abbastanza monotono e allora cosa c'è di meglio che dedicare un paio d'ore al nostro hobby preferito e pertanto anticipando il buon Ariel 71 apro un nuovo post. :)

Ho anche la certezza che ognuno di voi, particolarmente stimolato posterà qualcosa attinente alla Presa di Gorizia. :rolleyes:

Incomincio con una spettacolare uniforme indossata da un ufficiale della Brigata Casale che non necessita di ulteriori informazioni.

[IMG][/IMG]

A seguire una medaglia della XII Divisione appositamente coniata per ricordare tale storico evento.

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:B): Per dare un senso logico al post, si pregano i possessori di postare le suindicate medaglie. :B):

Vanno bene anche le varianti delle medaglie, modulo grande e piccolo come in questo caso. ;)

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view post Posted on 27/7/2019, 21:28
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Ecco la medaglia dell'11 Fanteria Casale che con il 12 costitutiva la Brigata Casale.

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In coppia. :)

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Ecco la medaglia della Brigata Pavia.

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:unsure: Se qualche partecipante possiede le altre medaglie dei reparti in forza alla XII Divisione è pregato di postarli. :unsure:
 
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view post Posted on 27/7/2019, 21:40
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Non possiedo nulla di inerente, ma discussione molto interessante.
 
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view post Posted on 27/7/2019, 21:51
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CITAZIONE (The hunter j @ 27/7/2019, 22:40) 
Non possiedo nulla di inerente, ma discussione molto interessante.

Nessun problema, importante è la partecipazione "morale"al post.

Un pò di storia dal sito http://www.esercito.difesa.it/storia/pagin...di-gorizia.aspx


Il 1916 è per l'Italia il secondo anno di guerra e nel più ampio quadro europeo, l'anno si apriva in un clima di grande incertezza.

Nessuno dei contendenti era riuscito ad infliggere all'avversario il colpo decisivo, nè un vero coordinamento degli sforzi era stato raggiunto fra le nazioni alleate che si fronteggiavano.

La presa di Gorizia era per il Comando Supremo Italiano un obiettivo accarezzato da tempo e che sembrava anche di facile portata.

Nei primi mesi dell'anno i tedeschi avevano lanciato la loro formidabile azione su Verdun che aveva assorbito enormi quantità di uomini e materiali e che aveva scatenato le richieste francesi di offensive locali di alleggerimento agli alleati.

Gli Italiani avevano aderito alle richieste con la quinta battaglia dell'Isonzo, una operazione condotta senza obiettivi strategici se non l'impegno delle forze avversarie e che non aveva dato alcun risultato di rilievo.

Dal canto loro gli Austro Ungarici avevano risposto con la temibile "Strafe Expedition", spedizione punitiva, che avrebbe dovuto rompere il fronte trentino ed aprire la via della pianura chiudendo il grosso del nostro esercito nel veneto.​


9 Agosto 1916 - La presa di Gorizia - La situazione

Accortosi che l'azione nemica era oramai in via d'esaurimento senza aver colto gli obiettivi strategici che si era posta, il Generale Luigi Cadorna impartì alla 3^ Armata le disposizioni di massima per disporsi alla battaglia per Gorizia.

Già dal mese di giugno, nel segreto più totale uomini e mezzi presero ad affluire nelle retrovie della Grande Unità prescelta per l'azione, sguarnendo il fronte trentino, ancora coinvolto nel contenimento della fase finale dell'offensiva Austro Ungarica.

Gorizia, posta sulla riva sinistra dell'Isonzo era difesa da un campo trincerato tenuto dalla 58^ divisione austriaca, schierata sulla riva destra del fiume ed ancorato a nord al Monte Sabotino e chiuso a Sud, fuori dall'abitato di Lucinico.

Una serie di rilievi come "Il dosso del Bosniaco", "Oslavia" ed il suo abitato, il "Podgora", il "Peuma", il "Monte Calvario", il villaggio di Grafenberg, irrobustivano la ridotta difensiva che impediva l'accesso agli otto ponti sull'Isonzo.
 
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view post Posted on 27/7/2019, 22:00
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Ho letto tutto sul sito dell’esercito, molto interessante!
 
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view post Posted on 27/7/2019, 22:08
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Il piano operativo italiano prevedeva, per la prima volta dall'inizio delle ostilità, una grande concentrazione di forze e di mezzi allestita per l'occasione.

Il VI corpo d'Armata articolato inizialmente su quattro divisioni di fanteria (45^, 24^, 11^ e 12^) al comando del Generale Capello ricevette il compito di espugnare la città e di proseguire in profondità l'azione, nell'intento di spezzare l'Isonzo Armee (5^ Armata del Generale Boroevìc) e piegare su Trieste.

Il movimento delle otto Brigate impegnate nell'operazione sarebbe stato preceduto ed accompagnato da un continuo ed aderente fuoco d'artiglieria che avrebbe aperto la strada e quindi protetto ed agevolato il movimento delle fanterie.

Le quattro divisioni dovevano aprirsi ciascuna un passaggio per raggiungere e superare l'Isonzo, entrare in città e proseguire oltre l'abitato.

Alla 45^ venne assegnato come obiettivo iniziale il Monte Sabotino, alla 24^ Oslavia, all'11^ l'abitato di Grafenberg ed il concorso nell'attacco al Podgora e Monte Calvario da condurre con la 12^.

All'alba del 6 agosto 1916 oltre 1200 bocche da fuoco iniziarono un violento tiro di distruzione sulle attonite truppe imperiali.

Nessuno nel campo avverso si aspettava un'offensiva così a ridosso dell'appena conclusa "Strafe Expedition".

Il fuoco italiano viene diretto sui posti comando e gli osservatori nemici, poi sugli ostacoli passivi e sulle trincee.

Alle 16.00 scattano le fanterie che ottengono risultati diversi: mentre sul Sabotino la 45^ divisione raggiunge gli obiettivi in meno di un'ora, al centro la resistenza degli austro ungarici ostacola le Brigate dell'11^, 12^ e 24^ Divisione che raggiungono soltanto in parte gli obiettivi assegnati.

A sud, nel settore di competenza del XI Corpo d'Armata al termine della prima giornata di combattimenti cade in mano italiana, ad opera dei fanti delle Brigate "Catanzaro", "Brescia" e "Ferrara" il Monte San Michele sulla riva sinistra dell'Isonzo.

Nei combattimenti che seguono l'occupazione del monte cade da eroe Enrico Totti, il Bersagliere volontario con una gamba sola.

Reazione austroungarica

9 Agosto 1916 - La presa di Gorizia

Alla sera del 6 agosto agli Austriaci la situazione appare difficile ma non compromessa.

Nella notte fra il 6 ed il 7 agosto e per tutta la giornata del 7 gli austroungarici contrattaccano su tutta la linea le forze italiane ma salvo alcuni locali successi nella zona di Oslavia e del villaggio di Grafenberg, sono contenuti e respinti.

Il Generale Zeidler, Comandante la 58^ Divisione chiede ed ottiene di abbandonare la testa di ponte.

Nella notte sull'8 Agosto i reparti austriaci abbandonano le posizioni tenacemente difese lasciando un velo di truppe in copertura e distrutti gli 8 ponti ripiegano sulla riva sinistra dell'Isonzo.


Sforzo Italiano

9 Agosto 1916 - La presa di Gorizia

Il VI Corpo d'Armata Italiano immette in combattimento la 43^ Divisione che affianca la 24^.
Le divisioni italiane serrano sotto e a sera del giorno 8 raggiungono combattendo e rastrellando il terreno, la sponda dell'Isonzo: sono i fanti della "Pavia" e "Casale", della "Treviso" e "Cuneo", della "Abruzzi" e "Lambro", della "Pescara", "Campobasso", "Toscana", "Trapani".

Hanno combattuto per tre giorni consecutivi occupando ordini successivi di trinceramenti ben organizzati e difesi, hanno stanato i difensori dalle loro opere e camminamenti, hanno contenuto e respinto i loro disperati contrattacchi e finalmente sono giunti al fiume.

Il Generale Capello che ha intuito il momento di crisi del nemico incita i suoi Comandanti a proseguire lo sforzo, a raggiungere la corona di monti che stanno ad oriente di Gorizia.


Occupazione della città

9 Agosto 1916 - La presa di Gorizia

La pressione italiana sul fiume risulta insostenibile per gli Austriaci che alle 18.00 dell'8 agosto decidono di abbandonare Gorizia ed iniziano un ordinato ripiegamento su nuove posizioni arretrate ed organizzate sul Monte Santo, San Gabriele, San Marco e Santa Caterina.

Le unità italiane nel frattempo vengono riordinate in due Corpi d'Armata, VI ed VIII ambedue al comando del Generale Capello, con le Divisioni 24^, 43^ e 45^ ed 11^, 12^ e 48^.

Nella notte fra l'8 ed il 9 il genio ripara i ponti e getta passaggi di fortuna.

Sotto il tambureggiante fuoco nemico le unità italiane passano l'Isonzo a Salcano, San Mauro, mentre a sud il 28° "Pavia" che aveva già passato l'Isonzo nella notte fra il 7 e l'8 preme verso la stazione ferroviaria.

Il Sottotenente Aurelio Baruzzi con un colpo di mano sblocca l'ultimo ridotto austriaco, cattura 200 soldati nemici ed issa la bandiera italiana sulla Stazione. Gorizia è nostra.

(fonte: La conquista di Gorizia - USSME - Ten.Col. F. Zingales)


Innumerevoli sono gli atti di valore.

presa-2
 
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view post Posted on 28/7/2019, 10:37
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Apro anche io le danze in questo post inserendo la mia Medaglia d'Argento al Valore Militare concessa "Sul Campo" per il fatto d'arme che portò alla presa di Gorizia. Ma ora spazio alle immagini...

20190728-111621-2

Si tratta di una medaglia a cui sono molto legato affettivamente, in primis per essere una delle prime comprate ormai quasi 25 anni orsono, è in assoluto la prima MAVM della grande guerra in collezione. Inoltre la località e la data ne fanno un pezzo di storia di primissimo ordine e poi non parliamo dell'incisione......

20190728-111643-2fallout new vegas deathclaw gauntlet

Si tratta dell'incisore che preferisco e che creava delle opere d'arte, peccato che non si sia tramandato il suo nome.

20190728-111703-2

ROSICA VINCENZO Soldato reggimento fanteria, numero 12912 di matricola, puntatore pistole mitragliatrici, da San Gregorio da Sassola ( Roma )
“ Puntatore di una pistola mitragliatrice, con ammirevole calma faceva uso dell’arma fino all’esaurimento delle munizioni. Ferito ad una mano, continuava a rimanere in prima linea, servendosi poi di un fucile raccolto sul posto.”
Gorizia 10 agosto 1916 ( D.L. 7 febbraio 1918, pubblicato sul B.U. del 15 febbraio 1918, dispensa 10à, pag. 707 )
Nello stesso Decreto Luogotenenziale vengono concesse le MAVM ad Amedeo di Savoia Aosta Duca delle Puglie ed ad Armando Diaz.

Altra particolarità che mi lega a questa medaglia e la specialità del soldato, puntatore di pistola mitragliatrice, mai incontrato un altro insignito in tale specialità. Si potrebbe aprire una discussione su come ci si sveni per VM concessi ad Arditi ed Aviatori, che ebbero migliaia di concessioni al VM e si sottovalutino alcune particolarità come questa o come le poche concessioni fatte in alcuni reggimenti di fanteria di breve vita durante la grande guerra.....ma è un discorso alquanto complicato.

Inoltre credo che non fosse comune che un soldato semplice ricevesse una MAVM Sul Campo per cui ne accresce a mio parere la sua valenza.
 
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view post Posted on 28/7/2019, 14:34
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Bella esposizione 👍 e splendida medaglia d'argento 😋😲🥰
 
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view post Posted on 28/7/2019, 15:30


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Ottimo il materiale e bellissima l'idea del post.
 
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view post Posted on 28/7/2019, 16:41
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CITAZIONE (quota_periscopio @ 28/7/2019, 11:37) 
20190728-111643-2

ROSICA VINCENZO Soldato reggimento fanteria, numero 12912 di matricola, puntatore pistole mitragliatrici, da San Gregorio da Sassola ( Roma )
“ Puntatore di una pistola mitragliatrice, con ammirevole calma faceva uso dell’arma fino all’esaurimento delle munizioni. Ferito ad una mano, continuava a rimanere in prima linea, servendosi poi di un fucile raccolto sul posto.”
Gorizia 10 agosto 1916 ( D.L. 7 febbraio 1918, pubblicato sul B.U. del 15 febbraio 1918, dispensa 10à, pag. 707 )

Gran bella medaglia conferita il 10 agosto 1916, peccato non conoscere il reggimento d'appartenenza.

Posto una cartina dalla stessa si possono evincere le diverse località.

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view post Posted on 28/7/2019, 16:59
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OGGI LE NOSTRE TRUPPE SONO ENTRATE IN GORIZIA - Comunicato di Cadorna - 9 Agosto

Aggiungo è stata l'unica città conquistata durante la grande guerra.
 
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view post Posted on 28/7/2019, 17:54
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bel post complimenti
 
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view post Posted on 28/7/2019, 19:25
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Purtroppo non sono mai riuscito a risalire al reparto del Rosica. Bisognerebbe trovare il suo F. M. ma la vedo dura
 
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view post Posted on 28/7/2019, 20:28
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Un doveroso ricordo ai partecipanti in forza al 38 reggimento fanteria Ravenna, che erano rimasti sul settore carsico (settore Plava) fino al 1° giugno 1916
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con lo sguardo dei visi abbastanza preoccupato per l'imminente futuro.
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Una foto ricordo davanti il "seminatore di morte"
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view post Posted on 28/7/2019, 20:58
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Si studiano i piani di battaglia, fra qualche giorno tutto il fronte sarà in movimento, Sabotino, Salcano, Oslavia, Quota 85 e 144, insomma dal mare alle Alpi.

Però come prima cosa bisogna eliminare la "Testa di ponte di Gorizia" e ricacciare gli austriaci sul lato sinistro dell'Isonzo ed è una cosa non semplice, i nostri combattono contro dei soldati fedeli all'Imperatore che, comunque difendono le loro terre.

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La Brigata Siena non era presente nell'anno 1916 sul fronte giuliano, ma approfitto di una fotografia per far conoscere quali uniformi indossavano.
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