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| Circa i distintivi da tuta cosiddetti "in plastica incisa" (spesso definiti "in gomma" e, comunque, realizzati trami-te microiniezione di PVC in appositi stampi, opportunamente sezionati e raffreddati ad aria) posso dire quanto segue.
Questi stemmi iniziano ad essere prodotti verso la fine degli anni cinquanta del novecento, utilizzando colori al piombo che risultavano molto brillanti, con una finitura abbastanza lucida e stabili nel tempo. I tipi relativi a reparti dell'AM presentano un fondo in panno floscio, di diverso colore a seconda dei casi.
In seguito, pare già nella seconda metà degli anni sessanta del novecento, gli stemmi sono irrigiditi tramite applicazione sul retro del panno di supporto di uno strato di plastica zigrinata (cosiddetto "fondo retato") di colore azzurro carta zucchero scuro.
Intorno al 1985 / 1986, lo strato di plastica zigrinata sul retro viene ritenuto pericolo per la salute degli addetti alla produzione ed é eliminato; il fondo dei distintivi viene ad essere costituito dal solo panno pressato, in genere di colore grigio azzurro. In qualche caso, sul retro é presente uno strato di plastica liscia, si suppone non tossica.
Verso il 1995 / 1996, emerge che anche i colori al piombo comportano rischi per i lavoratori e sono sostituiti con altri colori non tossici ma meno brillanti, quasi opachi, e che col tempo tendono ad "ingrigirsi".
Tra il 1999 ed il 2000, sul retro degli stemmi inizia ad essere applicato il velcro.
Non erano previste differenze tra ufficiali / sottufficiali e truppa.
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