BERETTA 35 - ANNO 1945, Waffenamt sulla canna

Ho in collezione una 35 del 1945, della serie con il 5 ribattuto sul 4, che benché in ottimo stato avevo sempre considerato un brutto anatroccolo per via dell'assenza della rullata sul carrello color melanzana.

Questa sera andando a confrontare le immagini dell'edizione 2019 [stampata in India ] del Simoni - Pistole Militari Beretta - ho ricontrollato i punzoni presenti sullo sperone della canna e sotto il punzone PSF si scorge parte del WaA162. Questo particolare mi era sempre sfuggito e probabilmente sta ad indicare che la canna era tra quelle prodotte prima della fine della guerra e che forse anche il fusto, stessa matricola della canna, era destinato alle truppe tedesche.

La matricola del fusto 618953 e della canna 8953 non sono lontani dal range matricolare 504865 e 612442 che il Simoni indica per le pistole prodotte sotto occupazione e destinate ai corpi militari tedeschi (rif. Simoni/2019 pagg 97 e 99).

Se altri utenti del forum hanno una 35 con caratteristiche analoghe, chiedo di fare una verifica per avere una conferma.

Domani cerco di fare delle foto di dettaglio dei punzoni.

Ardenne

Non voglio contestare il Simoni, anche perchè ho apprezzato i libri precedenti e non ho ancora visto l'ultimo, però risulterebbe che l'ultima Beretta consegnata ai tedeschi il 17 aprile '45 avesse la matricola 615969 (qualche autore arrotonda a 616000, come pure la Beretta in una sua lettera).
Quante altre pistole furono prodotte nei restanti 10 giorni?

A parte la matricola , è curiosa la presenza del WaA sullo sperone della canna. Se è presente la canna è stata ispezionata e quindi prodotta prima del 25 aprile.

Canna e fusto saranno poi rimasti in magazzino e riutilizzati nel 45 quando Beretta riprese le attività produttive.

Sono solo ipotesi.

Comunque nella attuale edizione (2019) del Simoni è riportato il range matricolare delle 34 con una macroscopica omissione della serie F del 42. Credo che sia una svista in fase di stampa perché non credo che A.S. possa aver fatto un errore del genere.

Ecco le foto con punzoni e matricola su canna e fusto

Punzone WaA e PSF sullo sperone


Matricola su canna e fusto



Punzoni sul fusto


Scritte sul fusto



Smontaggio da campagna

Che minestrone di punzoni! Canna della FNA con punzone WaA sovrastato dal PSF e dalla matricola apposta, scritte Beretta V.T. leggerissime e calibro pesantemente inciso, sullo sperone punzoni civili con PSF 1944 ristampato 1945, matricola impressa a mano, direi.
E' evidente che si tratta di pezzi avanzati dagli anni precedenti e riutilizzati dopo il 1945.
Ma cosa potevano fare di altro? Mica si poteva buttare il tutto, cosa che negli Stati Uniti avebbero invece fatto sicuramente.
Pezzo interessante proprio per tutte queste anomalie.

Credo proprio che tu abbia sintetizzato il messaggio che traspare dalla coesistenza dei punzoni: italica capacità di adattamento e arrangiarsi con quello che c'è. La vedo come un testimone del suo tempo, nonostante tutto si va avanti.

Un saluto

Ardenne

Che bella scoperta!!!

Nella mia edizioni le informazioni sono tra pag 97 e 99 nel capitolo relativo alla Beretta 35.

Ardenne

In serata dovrei poterti inviare maggiori dettagli anche in MP

Cito testualmente la mia edizione del 2019 del Simoni:
- pag.97: "Nelle pistole comprese fra il numero di matricola 504865 ed il 612442 destinate ai corpi militari è presente anche il WaA162 (aquila tedesca con svastica).
Le pistole con il numero di matricola oltre il 600.000 non presentano scritte sul carrello (blank side) ma solo il calibro e talvolta il produttore Beretta, evidentemente per accelerare la produzione " .

[Kanister più sopra indica una matricola 615969 consegnata ai tedeschi il 17/04/1945]

- pag.99, nelle didascalie delle foto viene commentato:
"A sinistra una 1935 del periodo bellico '44-45, senza scritte sul carrello e con il solo calibro riportato sul fusto; a destra, una 1935 del 1945, anche questa senza scritte sul carrello. Sul fusto è riportato il calibro e il nome del produttore."
"Una rara 1935 che riporta il Wa.A. 162. "

Ardenne

Incuriosito mi sono procurato il libro (Amazon sembra eccezionale: prezzo scontato rispetto all'originale, consegna gratuita in un giorno e mezzo.... bisogna che mi abitui a queste cose).

Non ho ancora avuto tempo di sfogliarlo però posandolo sul tavolo si è aperto a caso alla pag.63 e mi pare di capire che Simoni scriva che le vendite alla Geco avvennero durante il periodo dell'occupazione, mentre a me risulta che avvenissero tutte prima della guerra o nei primi anni, ma non di sicuro dopo il settembre 1943. Controllerò meglio appena possibile.