CITAZIONE (kanister @ 22/3/2020, 23:41)
Ve la vendo come l'hanno venduta a me: il treno armato distrutto a Licata è lo stesso che era già stato danneggiato ad inizio giugno 1940 nei combattimenti contro la Francia.
Se vero si potrebbe ipotizzare che fosse nato sotto una cattiva stella.
ciao Kanister ogni tanto ci incrociamo...
Non mi risulta dalle mie fonti che il treno distrutto a Licata sia lo stesso di quello stazionato ad Albenga.
Nell'aprile '39 i treni armati della Regia Marina erano 12.
Ogni treno era comandato da un Tenente di Vascello, coadiuvato da altri due Ufficiali, e possedeva un numero di sottufficiali e marinai variabile da treno a treno a seconda dell'armamento, che raggiungeva la cifra massima di 25 sottufficiali e 101 marinai.
6 treni ebbero come base logistica La Spezia e 6 Taranto.
Ogni treno era denominato con un codice in cui: T.A. = treno armato seguito da un primo numero indicante il calibro dei cannoni, un numero indicante il treno, una lettera indicante la base logistica.
All'entrata in guerra i treni vennero dislocati in questo modo:
Gruppo con base logistica a La Spezia e Comando operativo a Genova
T.A. 120/1/S munito di 4-120/45 e 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito ad Vado Ligure (Savona)
T.A. 120/2/S munito di 4-120/45 e 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito ad Albenga (Savona)
T.A. 120/3/S munito di 4-120/45 e 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito ad Albisola (Savona)
T.A. 120/4/S munito di 4-120/45 e 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito a Cogoleto (Genova)
T.A. 152/5/S munito di 4-152/40, 2-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito a Recco (Genova)
T.A. 76/1/S munito di 4-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm Breda Mod. 31 sito a Sampierdarena (Genova) in funzione contraerea, integrato nella difesa aerea della Milizia DICAT
Gruppo con base logistica a Taranto e Comando operativo a Palermo
T.A. 152/1/T munito di 4-152/40, 2-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm. Breda Mod. 31 sito a Termini Imerese (Palermo)
T.A. 152/2/T munito di 4-152/40, 2-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm sito a Carini (Palermo)
T.A. 152/3/T munito di 4-152/40, 2-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm sito a Crotone (Catanzaro)
T.A. 152/4/T munito di 4-152/40, 2-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 sito a Porto Empedocle (Agrigento)
T.A. 102/1/T munito di 6-102/35, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm Breda Mod. 31 sito a (Siracusa) in funzione contraerea, integrato nella difesa aerea della Milizia DICAT
T.A. 76/1/T munito di 4-76/40, 2 mitragliatrici cal. 13,2 mm Breda Mod. 31 sito a Porto Empedocle (Agrigento) in funzione contraerea, integrato nella difesa aerea della Milizia DICAT
Poche furono le occasioni di combattimento di questi treni.
La prima coinvolse il T.A. 120/3/S il 14 giu 40 quando una formazione navale francese formata da tre incrociatori e quattro cacciatorpediniere classe «Tartu» ebbe il compito di bombardare il porto di Genova.
La seconda coinvolse il T.A. 120/2/S il 22 giugno del 1940 quando ricevette l'ordine di appoggiare l'attacco portato dalle Divisioni di fanteria «Cosseria» e «Cremona» (del XV Corpo d'Armata della I Armata del Regio Esercito) contro la zona fortificata francese di Mentone, difesa dai sei forti di Cap Martin, da quello di Roguebrune e da quello di Mont Agel.
L'episodio descritto molto bene nell'articolo segnalato da niemand condusse alla distruzione pressoché totale del treno con tre pezzi su quattro colpiti e fuori uso.
Il giorno seguente i treni armati T.A. 152/5/S e T.A. 120/1/S vennero inviati a Ventimiglia per supportare la fanteria avanzante su Mentone e fortunatamente rimasero indenni.
Terminate le ostilità con la Francia il T.A.120/1/S fu inviato in Sicilia ed il T.A.120/4/S in Calabria e nel 1941 il T.A.120/3/S fu trasferito a Porto Empedocle.
Lo sfortunato
T.A.120/2/S invece, eseguite le necessarie riparazioni, venne spostato presso la stazione di Roccella Ionica per poi essere nuovamente spostato nella primavera del 42 a Siderno, dove oltre ad essere sottoposto a diversi attacchi aerei, che provocarono due feriti, il 14 agosto del 43 contrastò l’attacco di una formazione navale nemica, che poi cannoneggiò Catanzaro Marina.
Nel corso della guerra seguirono anche altri spostamenti a carico dei treni con base logistica a Taranto.
Nel novembre 1941 i due pezzi da 76/40 contraerei dei T.A.152/1/T; 2/T; 3/T e 4/T vennero sostituiti con due mitragliere Isotta-Fraschini da 20 mm e con gli otto pezzi recuperati vennero costituiti due nuovi treni, i T.A.76/2/T e 76/3/T, armati ciascuno di quattro 76/40 e due mitragliere Breda Mod. 35 da 20/65, che vennero basati rispettivamente a Licata (Agrigento) e Mazara del Vallo (Trapani).
Pertanto il treno distrutto a Licata (ultimo episodio bellico degno di nota a carico dei treni armati della Regia Marina nella 2 gm) fu uno dei due risultanti dalla ristrutturazione dei treni armati da 152 con base a Taranto.
Al momento dello sbarco in Sicilia ben 8 treni armati erano presenti nell'isola:
T.A. 152/1/T (Termini Imerese)
T.A. 152/2/T (Carini)
T.A. 102/1/T (Siracusa)
T.A. 76/1/T (Porto Empedocle)
T.A. 76/2/T (Licata)
T.A. 76/3/T (Mazara del Vallo)
T.A. 120/3/S (Porto Empedocle)
T.A. 120/4/S (Catania)
Edited by zip3120 - 23/3/2020, 18:13