Il collezionismo ... mai appagati

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view post Posted on 24/4/2020, 19:27
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Meino67 ... hai fatto un altro colpaccio, eh?? Conoscendoti stai preparando l'ennesimo colpo di scena!!!
Aspetto anch'io di sapere su cosa hai messo le mani stavolta!! :)

Per il resto concordo sull'evolvere della "patologia" e sulla necessità per il malato di fissare subito - appena superato il precedente - un nuovo allettante obiettivo.
Resta la necessità - e qui concordo con Aece - di dare un senso a tutta la nostra passione e una priorità a quello che ci è più caro.
Anche io a un certo punto ho deciso di puntare più sulla qualità che sulla quantità e mi sono forzato a dolorose scremature delle quali poi, raramente, mi sono pentito.
L'importante è che ci sia proporzionalità tra desiderio e possibilità e che ci sia equilibrio anche in quella.
Io per esempio penso sempre a quando un dato pezzo avrò voglia o necessità di cedere o a chi sarà tenuto a farlo al posto mio... e valuto se ciò che spendo adesso sarà possibile all'occorrenza recuperare.
In genere questo basta come deterrente quando sono preda dell'inarrestabile demone dell'acquisto!! :)
 
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view post Posted on 24/4/2020, 19:40
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CITAZIONE (meino67 @ 24/4/2020, 20:11) 
Non è esatto. E non è tutto.
Altrimenti non avrei messo su tutta questa pantomima.

Il grado esatto all’epoca era vice ammiraglio. Dopo la battaglia di Lissa l’ammiraglio Persano fu accusato, degradato e il grado di ammiraglio fu abolito E quindi fino alla fine della prima guerra mondiale il grado di vice ammiraglio è stato il più alto nella Regia Marina.

Vero, mi ero scordato di questa cosa, comunque diamine, alla faccia della pantomima, una divisa ordinaria invernale della regia marina di inizio 900 non si vede tutti i giorni, personalmente quelle che conosco compresa questa, le posso contare sulle dita di una mano (e non mi servirebbero nemmeno tutte). Se ci aggiungiamo che era appartenuta a un ammiraglio beh... direi che la pantomima poteva anche essere giustificata per molto, molto meno! ;)
 
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view post Posted on 24/4/2020, 20:12
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CITAZIONE (Fante @ 24/4/2020, 20:27) 
Meino67 ... hai fatto un altro colpaccio, eh?? Conoscendoti stai preparando l'ennesimo colpo di scena!!!
Aspetto anch'io di sapere su cosa hai messo le mani stavolta!! :)

Per il resto concordo sull'evolvere della "patologia" e sulla necessità per il malato di fissare subito - appena superato il precedente - un nuovo allettante obiettivo.
Resta la necessità - e qui concordo con Aece - di dare un senso a tutta la nostra passione e una priorità a quello che ci è più caro.
Anche io a un certo punto ho deciso di puntare più sulla qualità che sulla quantità e mi sono forzato a dolorose scremature delle quali poi, raramente, mi sono pentito.
L'importante è che ci sia proporzionalità tra desiderio e possibilità e che ci sia equilibrio anche in quella.
Io per esempio penso sempre a quando un dato pezzo avrò voglia o necessità di cedere o a chi sarà tenuto a farlo al posto mio... e valuto se ciò che spendo adesso sarà possibile all'occorrenza recuperare.
In genere questo basta come deterrente quando sono preda dell'inarrestabile demone dell'acquisto!! :)

Concordo in tutto
 
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view post Posted on 24/4/2020, 20:24
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CITAZIONE (meino67 @ 24/4/2020, 10:03) 
Ci sono cose che un collezionista desidera e anela. Dandosele come obiettivo mitologico, con la promessa a sé stesso e agli altri che una volta raggiunto non cercherà più niente, perché niente lo potrà appagare di più di quell’oggetto acquisito.
Può essere una medaglia al valore famosa e preziosa, può essere un cimelio unico di un avvenimento storico, può essere qualunque cosa che sia nell’ambito della Militaria...
Ma poi immancabilmente (e fortunatamente) non è così, perché una volta esaurito l’appagamento per il graal raggiunto, la testa si rimette in moto, e ci sono mille e mille altri cimeli, medaglie, cappelli, distintivi, uniformi da cercare, studiare, salvare, valorizzare, soprattutto conservare.
E questo è il bello del collezionismo, non essere alla fine mai appagato del tutto, avere sempre una meta ulteriore, un desiderio più grande.
Però... c’è un però.
Ci sono delle cose che fanno storia a sé, che obiettivamente sono di un’altra categoria e che producono un piacere nella ricerca e nell’acquisizione che nella vita di un collezionista sono tanto rare quanto essenziali per andare avanti, progredire ed evolversi nella propria passione.
Non che appaghino del tutto, sia chiaro. Questo non succederà mai.
Vi parlerò di una di queste cose. Almeno per me.

Assolutamente d'accordo. A volte l'aver finalmente trovato l'oggetto dei desideri lascia dietro di sé un senso di vuoto indescrivibile, spesso sono arrivato a domandarmi se il collezionare avrebbe avuto lo stesso senso, se sarei riuscito a guardare con gli stessi occhi quanto avevo raccolto negli anni e se valesse la pena continuare. Per quel che mi riguarda il collezionismo è stato un processo continuo di crescita, che a volte non prescindeva dal tornare sui miei passi per guardare meglio, studiare e analizzare quanto raccolto, e poi divulgare. La divulgazione e la condivisione di ricerche condotte prima sui libri e poi tra i banchi dei mercatini e tra le pagine di siti internet sono, a mio parere, l'anima e il senso del collezionismo che altrimenti resta relegato a un mero ammassare oggetti più o meno vecchi. Tutto questo, specialmente relativo alla Regia Marina, campo nel quale mi sto specializzando da qualche anno a questa parte, mi ha dato ben più di qualche soddisfazione.

CITAZIONE
spesso sono arrivato a domandarmi se il collezionare avrebbe avuto lo stesso senso, se sarei riuscito a guardare con gli stessi occhi quanto avevo raccolto negli anni e se valesse la pena continuare.

Ovviamente, la risposta è sempre stata: SI!
 
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view post Posted on 24/4/2020, 21:00
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Cominciamo con il berretto. Una tipica “caciottina” di inizio secolo. Bel fregio e bella greca ricamata.

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view post Posted on 24/4/2020, 21:09
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Fabbricante con tipico fregio del periodo immediatamente precedente la prima guerra mondiale

Periodo però successivo al 1912, dopo la guerra Italo-turca e la conquista della Libia e del Dodecanneso.
Guerra a cui il nostro ufficiale ha partecipato avendo il nastrino sulla giubba

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view post Posted on 24/4/2020, 21:17
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Già solo il berretto fa collezione da solo, veramente bellissimo, i copricapi di marina hanno poi un fascino tutto particolare! Complimenti!
 
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view post Posted on 24/4/2020, 21:22
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Grazie. Piace molto anche a me...
Continuiamo con la giubba e le spalline

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view post Posted on 24/4/2020, 21:29
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Le controspalline

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view post Posted on 24/4/2020, 21:42
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74076616-A834-4529-86E0-0B3F0E4D4265L’uniforme è completa e sono presenti anche i pantaloni anche se non si vedono.
 
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Meino, facci sognare 😁✨✨
 
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CITAZIONE (meino67 @ 24/4/2020, 22:29) 
Le controspalline

Il ricamo di queste controspalline è veramente incredibile. Oggi, con mezzi moderni nessuno sarebbe in grado di replicarlo... e all'epoca era fatto tutto a mano!
 
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Proprio così...

Il nostro ufficiale era stato protagonista della guerra Italo Turca, comandando la squadra navale che partecipò alla conquista di Rodi.
 
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view post Posted on 25/4/2020, 09:45
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Fu anche ministro della Marina in due occasioni. Governo Salandra 1 e Salandra 2
 
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view post Posted on 25/4/2020, 10:59
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Il nostro ammiraglio era nato a Ventimiglia il 24 agosto 1851.
Dagli annuari 1914 entrato in servizio il 26 febbraio 1871 come guardiamarina.
Promosso sottotenente di vascello nel 1873, tenente di vascello nel 1883, capitano di corvetta nel 1891, di corvetta 1897, capitano di vascello nel 1902, contrammiraglio nel 1906 e vice ammiraglio nel 1911.
Cavaliere di Gran Croce di San Maurizio e Lazzaro
Grande Ufficiale Ordine militare di Savoia
Medaglia Mauriziana
Cavaliere di Gran Croce della Corona d’Italia
Medaglia a ricordo delle Campagne d’Africa
Medaglia d’Argento per lunga navigazione
Croce per 40 anni di anzianità di servizio
Medaglia d’oro di benemerenza per il terremoto del dicembre 1908
Medaglia commemorativa per le azioni filantropiche per il terremoto del dicembre 1908
Commemorativa della guerra Italo Turca
 
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