Carissimi di Miles buona sera,
mi scuso fin da subito per la lungaggine ma le belle storie richiedono il tempo giusto; nel caso foste di furia potete andare verso il fondo e concentrarvi direttamente sulle foto e l'ultimo paragrafo.
Mi presento:
Sono un toscanaccio di 34 anni di Firenze che ha una passione per la storia antica e moderna ed ama gli oggetti che sanno raccontare una storia. Da mesi leggo con molta attenzione i vari topic del forum trovandoli interessantissimi.
Mi fa molto piacere notare che molti di coloro che partecipano alle discussioni sono veri esperti del settore che hanno sempre una buona parola per aiutarti quando sei in difficoltà o hai un nodo da sciogliere.
Che dire, a forza di leggere ho deciso di iscrivermi e, seguendo le varie discussioni, ho dato la caccia e acquistato due elmetti della prima guerra mondiale che mi hanno sempre affascinato.
Vado a raccontarvi una storia e a mostrarvi il primo:
Questa è la novella di Guido Larucci, uno dei tanti contadini arruolati a forza dalle campagne toscane all'inizio della prima guerra mondiale. Oltre ad essere il mio adorato bisnonno che purtroppo non ho mai conosciuto di persona, pare fosse un uomo meraviglioso. Si dice fosse così mite e gentile che, se lo pestavano, chiedeva scusa e si ritraeva; aveva anche una grande sensibilità per la musica da suonare, senza saper leggere gli spariti, il clarinetto nella banda comunale di Cerbaia, paesino delle nostra campagne dove viveva a inizi del 1900; addirittura pare, cosa rarissima per l'epoca, che sapesse leggere benissimo e fare di conto e, anche se non poteva permettersi il giornale ogni giorno, leggeva i ritagli con cui gli incartavano la roba così che, era sempre informato su tutto. Un giorno fu strappato ai suoi cari e ai suoi campi e fu portato in guerra, a forza, come tanti allo scoppio della prima guerra mondiale. Inizialmente fu mandato per nave in Albania e impiegato come aiuto cuoco poi al fronte. Tornò solo due volte a casa in sei anni di servizio. Una fu per il congedo l'altra per la fortuita morte di una cugina, dico fortuita perchè quando tornò al fronte i suoi compagni erano stati tutti uccisi in un tremendo attacco, solo lui e pochi altri si salvarono.
Fortunatamente, e non si sa bene come, sopravvisse a quell'inferno e tornò a casa mite e allegro come un tempo ma non volle mai raccontare a nessuno quello che era stato costretto a fare e vedere, solo una canzone imparata al fronte amava spesso cantare alle sue nipotine, nel canto del fuoco, a sera fatta, ma nessuno ne ricorda più il testo.
Guido visse abbastanza a lungo da vedere la seconda guerra mondiale anche se per l'età non fu richiamato in servizio.
Da Cerbaia passò il fronte con i tedeschi in ritirata e i neozelandesi dietro all'inseguimento così fu costretto a scappare sfollato nelle campagne con le nipoti, ma, mentre tutti correvano sotto le bombe per mettersi al riparo lui camminava del suo passo mentre mia nonna, all'epoca giovinetta, gli gridava: "Correte Guido e vi pigliano le bombe" e lui di rimando :" Io un corro, è capace che se mi sbrigo ci vò a finire proprio sotto". Non aveva perso neanche in quei giorni la sua proverbiale calma ! Che dire, nel 1972 arrivò la medaglia dell'ordine di Vittorio Veneto per i reduci della grande guerra, lui la aspettava da una vita ma purtroppo morì pochi mesi prima senza poterla stringere tra le mani.
Da allora questa medaglia con il certificato e la foto del bisnonno sono state per anni esposte in casa a una parete poi, a seguito della morte di mia nonna e di mia madre, sono andate in eredità a mia zia e a me è rimasto un grande vuoto da qui la voglia di avere un oggetto, anche se non appartenuto davvero al mio Bisnonno, da conservare in memoria di quell'inferno da cui uscì vittorioso e vivo durante la prima guerra mondiale.
Per tutto il tempo della quarantena mi sono posto questo obbiettivo, ho deciso che volevo un elmetto Adrian, un modello 1915 e non un relitto, un pezzo ancora vitale. Avevo molto tempo così ho studiato tutti i topic del forum a riguardo per riuscire ad acquistare il pezzo che volevo al prezzo più basso che potevo (Sono un umile operaio e senza soldi) tutto questo senza restare fregato possibilmente.
Ho consultato centinaia di offerte e di siti alla ricerca del buon affare e, alla fine in Spagna ho scovato un signore che aveva ritrovato un elmetto italiano Adrian a casa di un amico, era del nonno che lo aveva raccolto su un campo di battaglia durante la guerra civile spagnola. Li ho dovuto studiare di nuovo sul forum per capire chi poteva aver portato un Adrian così vecchio alle porte della seconda guerra mondiale. Capito che era tutto plausibile e dopo aver visionato le foto dell'oggetto confrontandole con quelle dei topic l'ho acquistato a un prezzo che reputo onestissimo. Ci ha messo quasi un mese ad arrivare ed ora è qui.
Cosa ne pensate da esperti ed appassionati, lo giudicate un bell'oggetto ?
Si notano solo due strati di vernice, uno cotto, originale di fabbrica e uno steso sopra a pennello ma tutti antecedenti alla rottura delle lamelle della cuffia che presentano ruggine molto vecchia sulle rotture. Non ha fori ne per distintivo ne successivi per riadattamenti post bellici. Non presenta fregi ne timbri a pennello o inchiostro e dentro ha ancora pezzi di paglia e ciuffi d'erba incastrati fra i rivetti e il cestino. Forse non è mai stato pulito a fondo. Unica pecca un po' di ruggine interna che non so come rimuovere senza perdere la patina bellissima che ha ora nel suo insieme.