Volevo mostrare a voi esperti, per saperne di più anche a causa delle mie scarsissime conoscenze tecniche e storiche, questi due caricatori per Villar Perosa ( FIAT mod. 1915) recentemente aggiunti alla mia collezione. Le condizioni non sono certo ottimali, ma nel complesso sono molto solidi e comunque ben conservati per essere un recupero da scavo, provenienza Veneto.
Non so se oggettivamente è materiale comune da trovare (specie in questo stato), ma visto il limitato quantitativo prodotto di tale arma, tra l’altro in un lasso di tempo relativamente circostanziato al periodo bellico (1915-1918), mi viene da pensare che sostanzialmente siano dei validi testimoni di un’affasciante parentesi inserita nel più generale quadro della Grande Guerra combattuta sui nostri fronti. Dopo una progettazione travagliata e vari usi sperimentali, pare che la Villar Perosa abbia trovato nelle unità di Arditi il suo maggiore impiego riuscendo a far valere le sue specifiche funzionalità.
P.S: Come dicevo il metallo è molto solido, però ci sono dei piccoli pezzettini (specie dall’interno del corpo) che tendono a staccarsi ogni volta che prendo i mano i due caricatori. Consigliate qualche trattamento?
tuttavia non per il motivo che pensi tu, visto che dopo la Villarperosa sono stati utilizzati per tutti i mitra derivati, addirittura nella 2GM (Hai visto l'articolo sull'ultimo "Uniformi"?).
Penso che la rarità sia dovuta al fatto che quelli buoni sono stati rottamati insieme alle armi di provenienza.
Per quello si trovano quasi esclusivamente di scavo.
Ciao Kanister grazie per la risposta, vista la tua preparazione mi fa sempre piacere quanto intervieni in qualche mia discussione.
Belli i tuoi esemplari, fa specie notare come le condizioni di tutti questi caricatori recuperati da scavo presentino più o meno tutti lo stesso aspetto con un grado di usura quasi sempre molto simile tra loro.
Vado a memoria perché non ho attualmente la rivista sottomano, ma certo che mi ricordo dell’articolo in un cui se non sbaglio veniva mostrato l’utilizzo del caricatore della VP su MAB 18 e MAR.
La villar Perosa o "Pernacchietta" come la chiamavano i nostri era un arma leggera e molto apprezzata non solo negli arditi ma anche nei reparti avversari che la consideravano utilissima soprattutto negli assalti..In rete si trovano anche foto o esemplari (forse museo rovereteo) dove venne usata dagli austriaci come preda bellica che vi misero su il calcio di una MG.... La particolarità di poter sparare da entrambe le canne o da una canna piuttosto che l'altra la rendevano utile per il tiro continuo avendo una cadenza di tiro costante.. ecco un bel video che spiega
Grazie anche a te arditodesio per l’integrazione apportata alla discussione. Ottimo video dove è possibile vedere in maniera evidente specialmente il lavoro delle molla all’interno del caricatore; quest’ultima ho notato essere ancora presente in molti esemplari rinvenuti (non nei miei ).
Spinto dalle tue considerazioni, posto qualche foto di VP preda bellica, riutillata dalle truppe Austroungariche.
Mentre nella terza foto il caricatore non è molto "distinguibile" dalla forma dei caricatori presenti nelle prime due si nota che si tratta di armi a cui è stato modificato il munizionamento.
Mentre nella terza foto il caricatore non è molto "distinguibile" dalla forma dei caricatori presenti nelle prime due si nota che si tratta di armi a cui è stato modificato il munizionamento.
Grazie Kanister ma perdona l’ignoranza. Sostanzialmente quando dici “è stato modificato il munizionamento” vuol dire che in poche parole non si tratta di 9x19 mm Glisenti bensì di calibri ottimizzati per l’utilizzo di munizioni Austriache?
Ad ulteriore precisazione notizie sulla "Sturmpistole Villar Perosa" potrete trovarne nei numeri di maggio, giugno ed agosto 2004 della rivista Diana Armi. Il calibro adottato fu il 9x23 Steyr.
Le Sturmpistole A.U. non erano Villar Perosa modificate, erano " copie " prodotte ex novo dagli A.U. nel loro calibro 9 Steyr , copie che differiscono dalle nostre in diversi particolari (il blocco impugnatura etc), e che sono oggi assai rare (ne produssero assai meno, pare non riuscirono a metterle perfettamente a punto , e ... persero la guerra. Un paio di esemplari (uno di scavo) dovrebbero essere in Italia