Ilario Tabarri "il duro" e Riccardo Fedel "il fucilato", la resa dei conti della Resistenza Romagnola

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view post Posted on 21/9/2020, 16:36
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Una resa dei conti ancora in corso.
Il pretesto è un bel certificato di Patriota col bel timbro dell'8 Garibaldi Romagnola e del suo comandante il "duro" Ilario Tabarri alias "Pietro Mauri".... e la sua classica col Mab e grinta da vendere.
Tabarri, comunista formato in Spagna, succede al comando della 8 Brigata Garibaldi, dopo il grande rastrellamento di Aprile 1944 (forse dopo Montefiorino una delle più grandi e decise operazioni controguerriglia dei tedeschi) a Riccardo Fidel, più anarchico, esautorato e accusato di incapacità, furto, addirittura intesa col nemico, imprigionato e fucilato dai suoi ex compagni.

Ma sembra, anzi più che sembra, che le cose non siano andate proprio così, come la storiografia partigiana ufficiale voleva raccontarle.
Da qualche anno l’antifascismo romagnolo deve convivere con il terribile j’accuse di Giorgio Fedel (1936-2014), figlio di “Libero” Riccardo Fedel (1906-1944), appunto il primo comandante delle forze partigiane romagnole sull’Appennino. Nella nota dell’autore, alla fine del libro che Giorgio Fedel ha pubblicato, uscito due giorni dopo la sua morte avvenuta l’11 luglio 2014 a Treviso, “La prima resistenza armata in Italia alla luce delle fonti britanniche e tedesche” (Fondazione Riccardo Fedel – Comandante Libero, 2014), lancia la sua accusa su chi furono gli esecutori e i mandanti dell’uccisione di suo padre: “I mandanti dell’omicidio, e quindi i veri colpevoli, risultano essere stati: Ilario Tabarri, detto Pietro; Guglielmo Marconi, detto Paolo. I due decisero di assassinare Libero senza aver ottenuto alcuna autorizzazione dai comandi superiori”..... è l'inizio di un bell'articolo sulla pagina riminese dedicata appunto a Tabarri che metto sotto per chi vuole approfondire....

www.chiamamicitta.it/ilario-tabarr...rgo-ai-giovani/

Mi sono interessato molto a questa fucilazione (che sa tanto di processo tipo purga staliniana) e soprattutto alla Figura di Fidel, tutt'altro che un incapace (creò tra l'altro una delle prime repubbliche partigiane a Corniolo sopra santa Sofia passata quasi nel nulla dalla storiografia partigiana), meno che mai un traditore (come è venuto fuori dagli archivi tedeschi) mentre sul ladro (sembra che si approprio di tante lire che paracadutavano gli alleati) probabilmente era solo per la "sua corrente"..... non è la solita resa dei conti da guerra civile, alla Pansa per intenderci e col massimo rispetto, ma un problema tutto interno alla Resistenza Romagnola dove ancora si deve fare chiarezza. A conferma di ciò allego sotto le due "versioni" entrambe sulle pagine dell'ANPI, sia quella della figlia di Tabarri che lo difende e accusa Fedel. sia quella dei famigliari di Fedel, che accusano Tabarri di essere il mandante dell'esecuzione di Riccardi

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https://anpi.it/media/uploads/patria/2008/...-34_TABARRI.pdf

https://anpi.it/media/uploads/patria/2008/9/41-42_FEDEL.pdf
 
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view post Posted on 21/9/2020, 17:41
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Interessante il MAB della foto: uno degli ultimi modelli prodotti, come rilevabile dalla manetta otturatore e dall'alzo semplificati.
 
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view post Posted on 22/9/2020, 03:19
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CITAZIONE (kanister @ 21/9/2020, 18:41) 
Interessante il MAB della foto: uno degli ultimi modelli prodotti, come rilevabile dalla manetta otturatore e dall'alzo semplificati.

Grazie della nota.... data l uniforme e dal contesto è inequivocabilmente una foto posata di dopo la liberazione e niente ci vuole che abbiano preso per la posa o la sfilata uno dei mitra più “leccati”...
 
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view post Posted on 22/9/2020, 15:54
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Tabarri a Rimini dopoguerra ai funerali del sindaco Bordoni (1950)
Primo a sx col basco

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1951 sempre Rimini.... Il primo a sx col basco e al microfono nella seconda

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view post Posted on 23/9/2020, 13:07
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interessante notare lo slogan trito e ritrito "contro ogni revisionismo contro ogni totalitarismo" contenuto nel volantino sopra riportato. E' oltremodo curioso soprattutto in questo caso in cui evidentemente il revisionismo è tutto in seno all'ANPI e il totalitarismo in nome del quale è stato "giustiziato" Riccardo Fedel è quello Staliniano.
 
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view post Posted on 23/9/2020, 19:39
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CITAZIONE (Radagast_ @ 23/9/2020, 14:07) 
interessante notare lo slogan trito e ritrito "contro ogni revisionismo contro ogni totalitarismo" contenuto nel volantino sopra riportato. E' oltremodo curioso soprattutto in questo caso in cui evidentemente il revisionismo è tutto in seno all'ANPI e il totalitarismo in nome del quale è stato "giustiziato" Riccardo Fedel è quello Staliniano.

esattamente! un regolamento di conti (a livello comandante Brigata Partigiana) tutto interno all'8 Brigata Romagna in perfetto stile stalinista, nel senso delle accuse veramente incredibili (intesa col nemico, incapacità di comando, furto!) ....

gli inglesi in particolare, che avevano avuto contatti e stretta collaborazione con il "fucilato" Fedel ( Il generale di brigata James Combe e il generale di Brigata Todhunter dopo la rocambolesca fuga dalla prigionia si aggregano per alcune settimane alla Brigata Partigiana Romagna, Siamo ai primi giorni del gennaio ’44 e la formazione partigiana è in rapida crescita numerica. Libero, ex sottufficiale veneto di idee comuniste, un comunista libertario, insieme ai due generali elabora le strategie di azione delle formazioni partigiane, che in sintesi, prevedeva la costruzione di una “zona franca” in cui accogliere e proteggere i giovani che fuggivano dall’esercito o rifiutavano la leva militare fascista, il loro armamento ad opera degli alleati e la loro organizzazione militare per diventare un bastione di contrasto ai tedeschi in fuga dopo lo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati. E nel loro rapporto da poco desecretato questi due generali, Combe e Todhunter, lasciano una buona opinione del comandante.

Immaginarsi l'imbarazzo dei luogotenenti di Tabarri, quando interrogati nel novembre 1944, poco prima della liberazione di Forli, appunto da John Frederick Boyce Combe tornato in Italia come Brigadiere Generale, nella 2ª Brigata Corazzata sulla sorte di "Libero" Fedel, si sente rispondere che è stato fucilato dai suoi compagni. Non gliela farà passare liscia: alla Brigata Romagna non fu permesso di sfilare durante la parata per la liberazione della città del Duce, Forli, (cosa che invece poterono fare le altre brigate Garibaldi a Ravenna o Bologna)

ancora una foto di Tabarri (primo a sx) dopo la liberazione....


tabarri

Edited by mufasa2 - 24/9/2020, 15:39
 
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view post Posted on 27/10/2020, 18:17
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Riferimento a: “Una precisazione e un racconto sul Comandante Riccardo Fedel”

Non conoscevo questo fatto. Non entro nell’argomento perché, per principio, non esprimo mai pareri su avvenimenti che non conosco.
Un’osservazione soltanto riguardante la dichiarazione che trascrivo:

“4) L’accusa di furto è una mera calunnia: i lanci alleati non contenevano denaro (si vada a vedere negli archivi inglesi, please).”

E’ più che evidente come nei contenitori destinati ai partigiani non vi fosse denaro.
Però, non in tutti i lanci, ma sovente, era paracadutato anche un contenitore contrassegnato da una vistosa fascia rossa. Era “RISERVATO” a quelli della Missione Alleata presente in zona. Soltanto loro erano autorizzati ad aprirlo.
Nel contenitore, con tutto il resto, erano inserite anche le mazzette di banconote italiane che il Capo Missione utilizzava per finanziare, con la totale discrezionalità sua, ogni esigenza che riteneva necessaria.
Con quel denaro provvedeva alle necessità della missione, finanziava le formazioni partigiane sotto il suo controllo e qualsiasi altra evenienza.
Il Maggiore Ballard, ad esempio, ha saldato tutte le spese necessarie alla realizzazione della pista aerea “EXCELSIOR” costruita a Vesime.
Qualche lancio è andato completamente perso, caduto anche in mano nemica. Qualche altro lancio è stato “ricevuto” da formazioni partigiane che non erano le destinatarie.

Nel passato ho raccontato, su questo Forum, di un lancio non destinato alla formazione cui appartenevo, che, trovandomi solo nell’accampamento perché tutti gli altri erano in azione notturna, ho di fatto “rubato” perché erroneamente convinto che gli aeroplani che circuitavano sulla zona fossero in attesa dei segnali per il lancio a noi destinato. In quell’occasione era presente il classico contenitore con la fascia rossa. Al mattino il Comandante della Brigata ha immediatamente ordinato di informare il Maggiore Jhonson che era in zona.
Ero presente all'apertura di quel contenitore e ho visto le mazzette con banconote italiane di grosso taglio.
Per la cronaca: quelle banconote non erano destinate a noi, ma non lo erano nemmeno della missione comandata dal Maggiore Jhonson.
 
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view post Posted on 27/10/2020, 19:01
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CITAZIONE (ghirghi @ 27/10/2020, 18:17) 
... ma non lo erano nemmeno della missione comandata dal Maggiore Jhonson.

Torna Ghirghi con una notizia bomba!
Ora però sono curioso: per chi erano?

PS: Johnston è meglio.
 
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view post Posted on 27/10/2020, 19:27
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CITAZIONE (ghirghi @ 27/10/2020, 18:17) 
Riferimento a: “Una precisazione e un racconto sul Comandante Riccardo Fedel”

Non conoscevo questo fatto. Non entro nell’argomento perché, per principio, non esprimo mai pareri su avvenimenti che non conosco.
Un’osservazione soltanto riguardante la dichiarazione che trascrivo:

“4) L’accusa di furto è una mera calunnia: i lanci alleati non contenevano denaro (si vada a vedere negli archivi inglesi, please).”

E’ più che evidente come nei contenitori destinati ai partigiani non vi fosse denaro.
Però, non in tutti i lanci, ma sovente, era paracadutato anche un contenitore contrassegnato da una vistosa fascia rossa. Era “RISERVATO” a quelli della Missione Alleata presente in zona. Soltanto loro erano autorizzati ad aprirlo.
Nel contenitore, con tutto il resto, erano inserite anche le mazzette di banconote italiane che il Capo Missione utilizzava per finanziare, con la totale discrezionalità sua, ogni esigenza che riteneva necessaria.
Con quel denaro provvedeva alle necessità della missione, finanziava le formazioni partigiane sotto il suo controllo e qualsiasi altra evenienza.
Il Maggiore Ballard, ad esempio, ha saldato tutte le spese necessarie alla realizzazione della pista aerea “EXCELSIOR” costruita a Vesime.
Qualche lancio è andato completamente perso, caduto anche in mano nemica. Qualche altro lancio è stato “ricevuto” da formazioni partigiane che non erano le destinatarie.

Nel passato ho raccontato, su questo Forum, di un lancio non destinato alla formazione cui appartenevo, che, trovandomi solo nell’accampamento perché tutti gli altri erano in azione notturna, ho di fatto “rubato” perché erroneamente convinto che gli aeroplani che circuitavano sulla zona fossero in attesa dei segnali per il lancio a noi destinato. In quell’occasione era presente il classico contenitore con la fascia rossa. Al mattino il Comandante della Brigata ha immediatamente ordinato di informare il Maggiore Jhonson che era in zona.
Ero presente all'apertura di quel contenitore e ho visto le mazzette con banconote italiane di grosso taglio.
Per la cronaca: quelle banconote non erano destinate a noi, ma non lo erano nemmeno della missione comandata dal Maggiore Jhonson.

Grande Ghirghi! grazie infinite per le note e i ricordi.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:15
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CITAZIONE (kanister @ 27/10/2020, 19:01) 
CITAZIONE (ghirghi @ 27/10/2020, 18:17) 
... ma non lo erano nemmeno della missione comandata dal Maggiore Jhonson.

Torna Ghirghi con una notizia bomba!
Ora però sono curioso: per chi erano?

PS: Johnston è meglio.

Sì, Johnston.
Per chi erano, noi non lo abbiamo mai saputo e, ne sono certo, non lo ha mai saputo nemmeno il Maggiore Johnston.
Tra noi e quel signore, tu lo sai bene, non correvano buoni rapporti.
Di quel lancio, lui non ne sapeva proprio nulla, tanto è vero che lo abbiamo informato noi, svegliandolo al mattino, nel suo rifugio de “ la roca sciapò”. Ti pare logico che un capo missione decida di non presenziare a un lancio da lui richiesto? Se lo sapeva, perché non ci ha informati? Vuole il caso che quella notte nell'accampamento fossimo presenti soltanto in due.
Non potevano saperne nulla perché in quell’occasione erano sprovvisti della radio rice/trasmittente, perduta nello scontro a fuoco avvenuto una settimana prima e non ne avevano ancora ricevuto il cambio.
Ha cercato, però, di rabbonirci, tentando di farci credere che, nonostante i nostri contrasti, lui era stato tanto magnanimo da farci avere un lancio.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 23:10
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CITAZIONE (ghirghi @ 28/10/2020, 21:15) 
Non potevano saperne nulla perché in quell’occasione erano sprovvisti della radio rice/trasmittente, perduta nello scontro a fuoco avvenuto una settimana prima e non ne avevano ancora ricevuto il cambio.

Ghirghi stiamo andando fuori tema, però ti ricordo che anche se Johnston aveva perduto parte di un apparecchio radio in quel famoso incontro disponeva ugualmente di apparecchi di riserva, come aveva testimoniato un ex ragazzino che avevo intervistato a Ponzone.
Ne abbiamo parlato già diverse volte, ricordo in particolare durante una piccola conferenza a Carcare in biblioteca.
 
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view post Posted on 29/10/2020, 00:37
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CITAZIONE (kanister @ 28/10/2020, 23:10) 
CITAZIONE (ghirghi @ 28/10/2020, 21:15) 
Non potevano saperne nulla perché in quell’occasione erano sprovvisti della radio rice/trasmittente, perduta nello scontro a fuoco avvenuto una settimana prima e non ne avevano ancora ricevuto il cambio.

Ghirghi stiamo andando fuori tema, però ti ricordo che anche se Johnston aveva perduto parte di un apparecchio radio in quel famoso incontro disponeva ugualmente di apparecchi di riserva, come aveva testimoniato un ex ragazzino che avevo intervistato a Ponzone.
Ne abbiamo parlato già diverse volte, ricordo in particolare durante una piccola conferenza a Carcare in biblioteca.

Si, siamo in OT e me ne scuso. Consentitemi soltanto un breve cenno in aggiunta a quanto detto.
Non aveva perduto "una parte" ma tutto l’apparecchio al completo che, nonostante le minuziose ricerche effettuate, non è stato più ritrovato. Avevamo aiutato noi a cercarlo.
Avevamo ritrovato soltanto una carabina M1 Winchester, chiaramente persa o buttata nella fuga dopo la sparatoria, (caricatore da quindici, completo, non mancava nessun colpo) che speravo tanto di potermela tenere ma ho dovuto restituirla.
Non credo avesse una radio completa di riserva.
Come non credo possibile che in sette giorni la sottocommissione guidata da Johansson sia potuto rientrare a Panzone, mettersi in contatto con la sua missione primaria che si trovava nello spezzino, ricuperare una nuova ricetrasmittente, rientrare a Panzone e al settimo giorno trovarsi nuovamente a Montenotte, in transito perché doveva incontrare Hermann Wygoda, (Enrico) Comandante della Divisione Gin Bevilacqua.
Non dimentichiamo che i trasferimenti erano fatti a piedi e lungo percorsi molto difficili.
E’ sempre stata mia personalissima impressione che fosse, lo dico in ligure, un solenne “contamusse”.
 
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view post Posted on 29/10/2020, 07:17
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assolutamente comprensivo (e gradito!) l'OT come ogni altro intervento di Ghirghi.

restando sui soldi e tornando un attimo a questo "regolamento di conti" ai vertici dell'8 Garibaldi in Romagna ecco il documento postumo (1948) della condanna a morte del comandante Fidel. Come segnalato nei due articoli dell'ANPI sopra indicati, l'archivio dell'8 Garibaldi è stato sistemato, esclusivamente da Tabarri o chi per lui quindi sono spariti tutti i "pro-Fidel" addirittura, non l'ho trovato nemmeno nell'elenco dei Partigiani caduti..... semplicemente cancellato ed è stato il comandante della 8 Garibaldi nel periodo più duro e sanguinoso del grande rastrellamento di Aprile.....

nel documento postumo compilato e firmato da Tabarri appunto 4 anni oltre al punto 6 del furto i più incredibili sono:

il punto 2 per esempio. cioè di rubare ai civili, quando i partigiani per la loro essenza si muovevano nei loro territori, tra le loro genti, e tranne qualche bandito che ce sempre e dappertutto, facevano il massimo per avere le migliori relazioni col loro territorio visto che reclutavano li. E Fidel raggruppò almeno il doppio dei partigiani di Tabarri. Tra l'altro Tabarri ebbe qualche problema proprio di questo genere coi partigiani di Santa Sofia preoccupati per le relazioni e rappresaglie dei loro famigliari.

il punto 3 di "intesa col nemico" veramente "irricevibile"

e anche il punto 8 di critico al suo operato durante il grande rastrellamento di aprile, come dire che a Montefiorino i partigiani sono stati incauti: le prime due settimane di Aprile 1944 sull'appennino tosco emiliano, non solo i soliti reparti fascisti, ma truppe regolari tedesche (Divisione Herman Goering, Sturm-Bataillon OB Südwest, vari Flak e Genio etc) scatenarono l'inferno tra le scarsamente armate forze partigiane (ovviamente senza artiglieria e armi pesanti) prese tra due fuochi. Poco poterono fare se non nascondersi e mettersi al riparo.


infine sembra che insieme a questo certificato alleato (sottoscritto anche appunto da Tabarri) ci siano alcuni ricordi in una scatolina che spero se non di rimettere insieme di poter fotografare...... appena riesco!


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view post Posted on 29/10/2020, 08:11
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CITAZIONE (ghirghi @ 29/10/2020, 00:37) 
Si, siamo in OT e me ne scuso.

Ti telefono nel pomeriggio e ne parliamo.
 
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view post Posted on 7/11/2022, 20:21
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sui partigiani che uccidono i partigiani, ho trovato una cartolina simile, ma esattamente contraria:

Colonnello Raffaele Mennici:

Valoroso ufficiale degli alpini durante la prima guerra sull'Adamello, amico di Cesare Bettisti, promosso Capitano, smoblitato, repubblicano, richiamato nel 1937 e promosso maggiore, quindi mobilitato per l'Albania come comandante del Battaglione complemento del 6° Alpini “Vestone”. Nel gennaio 1941 è promosso tenente colonnello e assegnato come comandante del XVIII Corpo d'Armata che si forma nuovamente a Bolzano il 1° luglio con elementi del disciolto Corpo d'Armata Alpino, e qui spedisce la sua cartolina (interessante con Posta Militare ma solo col suo timbro personale senza quello di reparto) quindi va col suo reparto a Spalato. All'armistizio evita la cattura torna a casa e diventa un riferimento per la resistenza in Val Camonica delle Fiamme Verdi i partigiani...

ed ecco il contraria, a un certo punto il colonnello Mennici decide di passare ai Garibaldini, e i partigiani delle Fiamme Verdi lo prendono come un tradimento, e sembra che questi ultimi invece di accompagnarlo in Svizzera lo "consegnano" a un agguato tedesco.

trovate le notizie in rete, metto un bel sito da dove ho preso le foto:


www.circologhislandi.net/wp-conten...ranzinelli1.pdf

la cartolina


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l'alpino del "Cavento"


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la seconda guerra

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