CITAZIONE (Misoltino @ 29/10/2020, 14:10)
Ciao Ugo b, grazie per l’interessamento sinceramene dalle mie parti c’è qualcuno che pratica ancora lavori del genere ... ma non sono esperti di restauro, non vorrei ritrovarmi dei rivetti che tengono la visiera al berretto 😂 Battute a parte penso che rimarrà così come mi è stato dato, forse una passata di crema nivea sulla visiera potrebbe fargli bene. Quando ho reperti in pelle o cuoio un po’ secchi e induriti, procedo con una reclusione in cantina di un paio di giorni, così che l’umidità ridia morbidezza, poi una passata e un bel massaggio di crema mani e il risultato è buono.. in questo modo ho recuperato un vecchio basto da mulo mod 1898 e alcune paia di scarponi chiodati .
Di nulla, è un piacere.
Se per lavori di quel genere intendi un cappellaio riparatore penso che le tecniche di fissaggio di una visiera non siano cambiate, al massimo c'è rischio che usi un moderno filato sintetico a scapito del "restauro filologico", penso si possa parlargliene.
Circa la crema da mani in effetti un amico carrozziere, snobbando i costosi prodotti per il cosiddetto "detailing" dei veicoli, mi ha insegnato a
pulire i volanti e i sedili d'auto in vera pelle e in vero cuoietto col "latte di pulizia" di marche economiche, però
asportandolo subito con panni morbidi con risultati ottimi. E se tu hai avuto buoni risultati anche per
rigenerare/ammorbidire pelle e cuoio induriti di basti e scarponi debbo dedurre che quei prodotti son bivalenti
Mi chiedo però se contenendo ingredienti organici nati per essere assorbiti e metabolizzati da un derma ancora vivo, che deve solo essere aiutato a rigenerarsi, non vi sia rischio che applicandoli invece su tessuti "morti" le creme per mani e viso possano alterarsi, in alcune condizioni di microclima, ed olezzare o diventare fonti di piccole muffe.
Il problema non dovrebbe esserci con creme a base di cera d'api, nè cere sintetiche specifiche per rigenerare pelle e cuoio, lucidi da scarpe compresi.
Ma qui la parola spetterebbe a chimici e biologi.