Nei secoli fedeli, anche in terra straniera: la Divisione partigiana "Garibaldi" in Jugoslavia (1943-45)

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view post Posted on 8/11/2020, 14:04
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Alcuni mesi orsono in un mercatino incontro un conoscente il quale mi informa che un amico comune aveva trovato un lotto di attestati fra i quali uno concesso al Valore Militare peraltro con la relativa medaglia di bronzo.

La cosa non mi è interessata più di tanto, ma poi ho incontrato il possessore di tali cimeli e dopo i saluti ho intavolato il discorso su tale rinvenimento.

A quel punto venivo a conoscenza che si trattava di poca documentazione in cattivo stato di conservazione perchè sporca e lacerata, però mi confermava la presenta della medaglia al Valore Militare peraltro concessa ad un Carabiniere.

Anzi ad un Reale Carabiniere, la cosa si fa più interessante, chiedo la località del fatto d'arma - mi risponde Montenegro 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 - capperi tutto il ciclo d'operazioni.

Azz, doppio azz, sicuramente si tratta di un partigiano della Divisione Garibaldi, non nascondo il mio interesse subito percepito, di riflesso mi risponde sai, la medaglia ha una strana incisione che non avevo mai visto.

Bene, dai se la vendo ti tengo in considerazione.

Passano i mesi e nulla di nulla fino a stamani, quando lo vedo al mercatino.

Ciao come stai? Bene, sai se ti interessa ti ho portato a vedere quel lotto di materiale, dai lo guardo volentieri tanto non mi costa nulla.

Ecco che spunta l'insieme.

Edited by -Drugo- - 15/11/2020, 21:38
 
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view post Posted on 8/11/2020, 14:19
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Un pò di storia. ;)

La Divisione Partigiana "Garibaldi" in Montenegro. da Wikipedia

Le operazioni in Jugoslavia

La notizia dell'Armistizio dell'8 settembre 1943 giunse improvvisa ai Comandi italiani di stanza in Jugoslavia attraverso la radio con il comunicato del maresciallo Badoglio, che generò incertezza per la mancanza di precise direttive sul comportamento da assumere sia verso i tedeschi, sia verso gli jugoslavi, in una situazione politico militare estremamente confusa nella quale era difficile orientarsi e districarsi.

Viceversa i Comandanti tedeschi, che avevano previsto l'eventualità, cercarono subito di attuare il piano predisposto, adattandolo alle situazioni contingenti strategiche e tattiche che si andavano via via sviluppando.

Esistevano inoltre due movimenti politico-militari jugoslavi, i cetnici di Draža Mihailović e l'Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo di Tito, che, irriducibilmente antagonisti fra loro, ambivano entrambi ad impossessarsi delle armi e delle vettovaglie italiane.

In Montenegro, è dislocato il XIV Corpo d'armata, composto da quattro divisioni, l'Emilia, la Taurinense, la Venezia e la Ferrara.

Di queste, solo la Ferrara decide di non opporsi ai tedeschi, anche se un gruppo di artiglieria appartenente alla divisione si scontra con gli ex alleati ai confini albanesi.

Le altre divisioni combattono, subendo gravi perdite: l'Emilia è costretta ad arrendersi il 16 settembre, mentre la Taurinense si scontra subito con i tedeschi, ma dei 14.000 uomini che la componevano 7.000 sono presi prigionieri.

I tedeschi furono rapidi nella loro azione, usando oltre che fermezza e determinazione, tantissima ferocia, come nel caso del massacro di Trilj in cui vennero fucilati 50 ufficiali della 15ª Divisione fanteria "Bergamo" che si erano rifiutati di combattere con loro.

Oltre 200 ufficiali, staccati dai loro soldati che nel frattempo vennero inviati ai lavori forzati nei campi di prigionia in Polonia ed in altre regioni dell'Europa orientale, vennero sottoposti ad un sommario interrogatorio con l'alternativa dell'adesione o della deportazione.

Tra loro 143 dissero subito NO, e lasciati per alcuni giorni senza cibo affinché si decidessero ribadirono il rifiuto.

Tra essi i tedeschi scelsero 50 ufficiali, li trasportarono a Trilj, una collina a 12 chilometri da Spalato, e lì, dopo averli legati a gruppi di cinque, li fucilarono.

Il massacro avviene il 2 ottobre.

Tra le vittime italiane dei tedeschi il generale Alfonso Cigala Fulgosi, comandante della piazza di Spalato, che avendo rifiutato di seguire il generale Emilio Becuzzi aveva abbandonando la propria divisione a Spalato, la 15ª Divisione fanteria "Bergamo", dopo aver ordinato la cessione delle armi ai partigiani slavi, venne catturato dai tedeschi e fucilato il 1º ottobre 1943 presso Signo dalla Divisione delle SS Prinz Eugen con l'accusa di aver fatto consegnare le armi del proprio reparto ai partigiani, insieme al Generale Salvatore Pelligra, comandante dell'artiglieria del XVIII Corpo d'armata e al generale Raffaele Policardi, comandante del Genio del XVIII Corpo d'armata.

Nel generale marasma dei giorni seguenti l'armistizio, singoli soldati o piccoli gruppi preferirono darsi alla montagna ed aggregarsi ai partigiani locali in Grecia, in Albania e nella stessa Jugoslavia.

Secondo quanto affermato dal generale Carlo Ravnich che è stato uno dei comandanti della Divisione, in un'intervista del 1980 sul numero 274 di Storia Illustrata, all'annunzio dell'armistizio i soldati italiani non avevano nessuna intenzione di attaccare gli alleati del giorno prima, ma furono i tedeschi a vessare gli italiani in ogni modo possibile. lanciando manifestini che invitavano le popolazioni a distruggere gli italiani, attribuendo ai soldati italiani crimini che non avevamo commesso, comprimendoli in ogni modo possibile per costringerli alla resa pur essendo gli alpini nel Montenegro in grandissima superiorità di forze rispetto a loro.

I soldati italiani non avevano alcuna intenzione di andare con i partigiani, che in quel momento erano anche assenti dal Montenegro e forse avrebbero preferito andare con i cetnici (cetnici), i nazionalisti serbi, che ci erano più vicini per sentimenti di religione, di cultura, di educazione, e anche per motivi politici.

Per oltre un mese però i soldati italiani hanno combattuto da soli, con i cetnici che li aspettavano solo per attaccarli quando erano stati sfiancati dai tedeschi, mentre quando gli italiani combattevano contro i tedeschi se ne stavano lontani a guardare.

Nel Montenegro e dintorni le bande e i partiti erano tanti quante le famiglie e i soldati italiani armati di soli fucili contro carri e aerei erano un'esigua minoranza tra nemici di tutte le specie e i colori e dovevamo sceglierci almeno un alleato.

Inizialmente il generale Oxilia, comandante della divisione Venezia, decide di allearsi con i cetnici per combattere i tedeschi, ma in ottobre la divisione Venezia e i resti della Taurinense si uniscono ai partigiani jugoslavi.

Con il passare dei mesi aumentano i propri effettivi divenendo il centro di raccolta di migliaia di italiani sbandati.

La costituzione

La divisione si costituì ufficialmente il 2 dicembre 1943, nelle campagne di Pljevlja, dalla volontaria adesione dei militari del Regio Esercito appartenenti alla 19ª Divisione fanteria "Venezia", alla 1ª Divisione alpina "Taurinense", e ai superstiti della 155ª Divisione fanteria "Emilia", raggruppati nel Battaglione "Biela Gora", mentre una brigata fu creata con elementi del Gruppo artiglieria alpina "Aosta".

La Divisione italiana partigiana Garibaldi, fu divisa in tre brigate e alcuni battaglioni di lavoro.

La Divisione "Garibaldi" fu l'unica grande unità ad operare come formazione organizzata a fianco dell'Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo.

La Divisione, che per richiamarsi a Garibaldi utilizzava un fazzoletto rosso, fu inquadrata, come unità del Regio Esercito, nel II Korpus dell'Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo comandato dal generale Peko Dapčević.

La stretta collaborazione con i partigiani iugoslavi si concretizzò in numerose azioni, tra le quali si ricorda l'episodio dell'agosto del 1944, in cui la divisione ruppe l'assedio tedesco sul monte Durmitor (2.522 m) in Montenegro, coprendo così la ritirata delle formazioni partigiane, delle loro strutture ospedaliere e dei feriti.

La resistenza continuò fino al febbraio 1945.


Il ritorno in Italia

L'8 marzo 1945 la divisione rientrò in Italia.

Dei 16.000 effettivi originari, 3.800 rimpatriarono armati, 2.500 erano precedentemente rientrati feriti o ammalati, 4.600 rientrarono dai campi di prigionia.

Quasi un terzo degli uomini risultò caduto o disperso.

Il 25 aprile 1945 quel che restava della Divisione Garibaldi venne riconfigurata, a Viterbo, come "Reggimento Garibaldi" con tre battaglioni: "Aosta", "Venezia" e "Torino".

Il 5 settembre il "Reggimento Garibaldi" venne inquadrato nel Gruppo di Combattimento "Folgore" poi riconfigurato come Divisione fanteria "Folgore".

Il 1º dicembre 1948 assunse la denominazione 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" e il 1º novembre 1958 riconfigurato come reggimento corazzato venne ridenominato 182º Reggimento fanteria corazzato "Garibaldi".
 
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view post Posted on 8/11/2020, 19:46
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Il venditore mi pone a disposizione il materiale, da subito noto la presenza della medaglia di bronzo al Valore Militare, la prendo in mano, i resti del nastrino sono coevi, giustamente è un modello regno che sfoggia la sua bella zeta coronata F.G

Osservo l'incisione a me ben conosciuta, proseguo osservando una fotografia del giovane Carabiniere, è orgoglioso di sfoggiare l'uniforme, guardo il restante materiale fra cui l'attestato al Valore Militare peraltro sapientemente restaurato.

Non ho nulla da dire ad eccezione della frase, metti la mano sulla tua coscienza che nel frattempo metto la mia nel portafoglio.

Pochi secondi dopo ne divento il nuovo proprietario.

Corro a casa ben contento.

Edited by Valore Militare - 9/11/2020, 06:32
 
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view post Posted on 8/11/2020, 20:26
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Non è stato sicuramente uno scherzo come ben dimostrabile dalle 2164 concessioni di medaglie così suddivise:.
N. 8 Medaglie d'Oro al Valore Miitare
n. 4 Ordini Militari di Savoia
n. 88 Medaglie d'Argento al Valore Militare
n. 1351 Medaglie di Bronzo al Valore Militare
n. 713 Croci di Guerra al Valore Militare
 
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view post Posted on 8/11/2020, 21:16
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Mi tocchi nel vivo ;)
Bella esposizione storica sulla Brigata Garibaldi.
Aspetto con ansia la foto e la medaglia... :P
 
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view post Posted on 8/11/2020, 23:01
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tutte le medaglie in bronzo VM date alla " Garibaldi" per l'intera campagna che ho avuto modo di visionare oltre alla mia, hanno una caratteristica comune e cioè l'incisone a punzone di località e data. Questa la motivazione collettiva che trovai a suo tempo http://www.storia900bivc.it/pagine/resiste...llettivo.html#1
 
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view post Posted on 9/11/2020, 06:56
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CITAZIONE (Maiogi @ 8/11/2020, 21:16) 
Mi tocchi nel vivo ;)
Bella esposizione storica sulla Brigata Garibaldi.
Aspetto con ansia la foto e la medaglia... :P

Arriva, arriva.

CITAZIONE (128VAM @ 8/11/2020, 23:01) 
tutte le medaglie in bronzo VM date alla " Garibaldi" per l'intera campagna che ho avuto modo di visionare oltre alla mia, hanno una caratteristica comune e cioè l'incisone a punzone di località e data. Questa la motivazione collettiva che trovai a suo tempo www.storia900bivc.it/pagine/resiste...llettivo.html#1

Ti confermo le caratteristiche della medaglia, ma l'attestato riporta una diversa motivazione. ;)
 
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view post Posted on 9/11/2020, 07:31
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....aspettiamo con ansia :woot: :woot:
 
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view post Posted on 9/11/2020, 09:35
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CITAZIONE (128VAM @ 8/11/2020, 23:01) 
tutte le medaglie in bronzo VM date alla " Garibaldi" per l'intera campagna che ho avuto modo di visionare oltre alla mia, hanno una caratteristica comune e cioè l'incisone a punzone di località e data. Questa la motivazione collettiva che trovai a suo tempo www.storia900bivc.it/pagine/resiste...llettivo.html#1

Non tutte, per l'esattezza solo quelle con motivazioni collettive! Le medaglie d'oro per esempio sono incise classicamente!
 
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view post Posted on 9/11/2020, 10:44
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Corretto, in questo caso sino alla concessione delle medaglie d'Argento "sul Campo" erano concesse direttamente dal Comando Divisione.

Per quello che riguarda le medaglie d'Oro era prevista una diversa trafila burocratica.

Dalle mie informazioni che possono essere errate, tali medaglie sono state incise prima tramite apposito punzone, operazione che ha permesso di abbrevviare i tempi di realizzazione delle "incisioni", successivamente veniva inciso o punzonato il nome del decorato.

 
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view post Posted on 9/11/2020, 11:14
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Non è che cambia di molto, ma a me risultano essere 1.356 le Bronzo al VM.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 11:40
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CITAZIONE (Cleombroto @ 9/11/2020, 11:14) 
Non è che cambia di molto, ma a me risultano essere 1.356 le Bronzo al VM.

Le mie informazioni le ho prese da Wikipedia e possono essere errate, in qualche parte a casa ho il libro inerente i fatti della Divisione Garibaldi in Montenegro.

Appena ho un attimo di tempo integro.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 14:50
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....., Ma quello che meravigliò maggiormente fu l'impegno e l'accanimento con cui i soldati si misero a confezionare delle rudimentali stellette, ricavandole dalle casse zincate dei viveri, che in abbondanza arrivavano dall'Italia.

Sulle uniformi (che invece erano di tutte le fogge) inglesi per lo più, o italiane, residue dei rifornimenti del giugno o luglio 1944, vennero puntigliosamente appuntate le stellette vecchio simbolo dell'onore dell'Esercito Italiano.


.......,A Ragusa furono celebrate le cerimonie ufficiali di commiato con rappresentazioni, discorsi e pranzi per comandanti ed autorità.

Non furono dimenticati i caduti, per i quali venne celebrata una messa.

Il comandante della divisione, Tenente Colonnello Carlo Ravnich, volle premiare quanti dei circa 20.000, che all'atto dell'armistizio avevano accettato l'incognita di salire sui monti alla resa, erano stati presenti nei reparti dal primo all'ultimo giorno oppure vi erano rimasti almeno un anno.

Prima di salire sulla nave inglese, che doveva trasportare in Italia la divisione, egli decorò i primi di medaglia di bronzo al Valore Miitare ed i secondi di croce di guerra.

Infatti, quando avesse cessato di godere delle prerogative concessagli con bando n.13 del Comando Supremo delle FF.AA., in base al quale gli era stata delegata la facoltà di decorare i soldati "Sul Campo".

I fedelissimi (oppure fortunati) insigniti della decorazione furono 1064 con medaglia di bronzo e 439 con croce di guerra.

Con l'arrivio delle brigate a Ragusa nessuno nascondeva più giri di parole che la Divisione Garibaldi era alla vigilia del rimpatrio.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 15:33
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Ecco il mio decorato.
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view post Posted on 9/11/2020, 16:18
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Presta giuramento il 19 marzo 1942.
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