Ti mando alcune belle immagini del caccia Manin. Una è una cartolina da me acquistata a suo tempo e due molto interessanti della nave in corso di allestimento prese all'Ufficio Storico.
Il Manin in Navigazione
Il Manin in allestimento ai Cantieri del Quarnaro
Per quanto riguarda le vicende in AOI nella fase di conquista l'impegno fu di semplice scorta in assenza di una marina Etiope, solo la Royal Navy se avesse voluto poteva mettere a rischio i nostri convogli, anzi, chiudendo il rubinetto di Suez, avrebbe potuto del tutto fermare la nostra offensiva.
Nella II GM il Manin era nel Mar Rosso dove faceva parte della III Squadriglia Cacciatorpediniere con base a Massaua, insieme ai gemelli Sauro, Battisti e Nullo.
Alla caduta dell'AOI i caccia non avendo autonomia sofficiente per tentare di raggiungere un porto neutrale vennero riuniti per un'azione di offensiva nei confronti di Suez e Porto Said.
Le cose si misero male per il predominio dell'aria da parte britannica, il Manin (al comando del capitano di fregata Araldo Fadin), riuscì, manovrando ad alta velocità e difendendosi strenuamente con le proprie mitragliere a respingere i primi attacchi, ma poi venne colpito. La epopea degli scampati al naufragio viene descritta in un ottimo libro che vale la pena comprare:
Ultima missione in mar Rosso. L'odissea dei naufraghi della lancia IA 463
di Fabio Gnetti
Le vicende più nel dettaglio le trovi in rete. Oppure acquistando l'ottimo libro I cacciatorpediniere dell'USMM.
Ciao giacomo