CITAZIONE (wintergreen @ 10/6/2021, 21:13)
Allora approfitto (sempre scusandomi per l'OT)
1) Si parla di 98% di capacità, ma in ambiente di prova programmati e poligoni ben conosciuti, con gente rilassata, non sotto stress e con preavviso minimo. Questo dato può essere considerato valido anche in una situazione di emergenza?
2) Oltre il Vietnam dove la percentuale di ingaggi riusciti, a detta degli americani, fu infima (1), l’altro momento in cui i missili contraerei furono utilizzati fu la guerra del Golfo in cui i Patriot, utilizzati contro missili abbastanza datati mi sembra non sia stata certamente quella pubblicizzata inizialmente (non trovo però i dati effettivi). I Nike con tecnologie meno avanzate avrebbero potuto essere più efficienti?
3) Se faccio riferimento a dati recenti sull’efficienza di velivoli operativi in USA, Francia e Germania, oltre che in Italia, posso ipotizzare che una buona percentuale fosse indisponibile. Tutti i missili erano pienamente operativi?
4) Quali erano i tempi di ricarica delle postazioni?
5) L’opzione atomica sarebbe stata valida se l’obiettivo fosse stato pagante, ma non è ipotizzabile un attacco dall’est tipo bombardieri II GM. Quindi contro piccole formazioni non sarebbe stato uno spreco e con significativi danni collaterali?
(1) Ho trovato su un The Vietnam Almanac USAF del 2004 che su 9058 missili (compresi alcuni SAM3) lanciati in 5 anni ci sarebbero stati 150 centri, percentuale 1,65%!
Indubbiamente una bella batteria di domande. Vediamo.
1) Non essendoci mai stata una "situazione di emergenza" non si può dare una risposta alla tua domanda. E di questo fatto siamo tutti contenti! Però il calcolo della percentuale si riferisce all'efficacia "tecnica" del sistema d'arma entro parametri d'ingaggio considerati "standard". Quindi non tiene conto di fattori d'emergenza che sicuramente avrebbero avuto il loro impatto, ma che non necessariamente avrebbe dovuto essere negativo.
2) A quali sistemi d'arma ti riferisci per il Vietnam? Da quale parte dello schieramento? Riguardo al Patriot, nella guerra del Golfo fu utilizzato esclusivamente come "anti missile" per la difesa dagli attacchi degli Scud. Inizialmente furono utilizzate le prime versioni del Patriot che NON avevano capacità anti-missile. Successivamente furono schierate alcune batterie "PAC III" che includeva una capacità anti-missile iniziale. Ricordo, per inciso, che ingaggiare un aereo non è la stessa cosa che ingaggiare un missile balistico. Lo stato dell'arte del PAC III, al di là della propaganda di guerra, era ancora ad una fase iniziale, ciò nonostante un buon numero di Scud fu intercettato e distrutto. La capacità antimissili balistici o di teatro è stata una bella gatta da pelare e solo le ultime generazioni di sistemi missilistici di difesa aerea hanno raggiunto un buon traguardo in questo campo, il migliore in assoluto l'Iron Dome israeliano che, guarda caso, è stato studiato massimamente per questo tipo di difesa.
3) Il missile Hercule, inteso come arma d'impiego del sistema d'arma Nike, aveva un'elevatissima percentuale di efficienza. D'altronde un missile non è un aereo che deve volare ogni giorno, quindi veniva controllato periodicamente e tenuto pronto per un eventuale impiego. Se estendiamo il concetto al sistema Nike, composto oltre che di missili anche radar di scoperta, inseguimento e tiro, di IFF, computer, sistemi di comunicazioni tattiche, di scambio dati e tutto ciò che serve per la sua piena operatività, il rateo di efficienza va riducendosi. Altra distinzione la dobbiamo fare fra i primi sistemi analogici a valvole e gli ultimi a stato solido.
4) Una batteria Nike, in ambito NATO, era composta da tre sezioni di lancio. I missili, sia convenzionali che nucleari, erano tutti immagazzinati nelle sezioni e preparati al lancio in alcuni minuti. Un volta preparati al lancio, si trattava di questioni di secondi. Trovi tutto ampiamente raccontato nel libro Cieli fiammeggianti.
5) I missili nucleari avevano doppia valenza: la prima e fondamentale era quella della "deterrenza", la seconda quella della certezza di distruggere a sufficiente distanza dall'obbiettivo l'aereo in attacco con a bordo molto probabilmente una bomba nucleare destinata alle nostre città. E visto che un solo cacciabombardiere "strike" poteva trasportare una bomba H termonucleare, lascio a te decidere se era conveniente o no lanciare un Hercules nucleare per distruggere sia l'aereo sia la bomba a bordo prima che venisse lanciata.
(1) Sei sicuro che si trattasse di Nike-Hercules? A me non risultano lanci di Nike-Hercules in Vietnam.