CIELI FIAMMEGGIANTI - Un libro su Guerra fredda e missili Nike-Hercules, Seconda edizione, aprile 2021

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view post Posted on 27/4/2021, 16:30
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ALBERTO MARIO CARNEVALE
EUGENIO FERRACIN
MAURIZIO STRUFFI

CIELI FIAMMEGGIANTI
Dalla Guerra fredda a Base Tuono.
L’eco del “Blazing Skies" e gli Hercules nucleari
(Seconda edizione, 272 pagine, 180 foto a colori, prezzo di copertina 23,00 euro)

Ed. Itinera progetti, Bassano del Grappa (VI), aprile 2021.
www.itineraprogetti.com - e-mail: [email protected]


Copertina_Cieli_2_fascia_gialla



Da oggi disponibile nelle Librerie, presso la casa editrice e in Internet.
La seconda edizione è notevolmente arricchita di approfondimenti tanto nella narrazione storica quanto sull'impiego nucleare del Nike-Hercules, sul suo ruolo antimissile, antisatellite e superficie-superficie. Si avvale infatti di documenti degli archivi statunitensi e della NATO che, declassificati nel 2017, hanno tolto il velo su molti aspetti delle strategie del bloc-co occidentale durante i decenni della Guerra fredda. Il filo conduttore porta sino al sistema missilistico Spada, dislocato a partire dal 1983, agli Hawk dell’Aeronautica e al progetto missilistico italiano San Marco. Accanto ad essi il ruolo degli intercettori pilotati, dell’F-104 in particolare. Nel libro, infine, anche un sorridente approccio alle “leggende metropolitane” che tuttora accompagnano l’ancor ridotta conoscenza dei Gruppi Nike italiani.
 
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view post Posted on 28/4/2021, 07:32

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Libro davvero molto interessante, me lo procurerò senz'altro, grazie per la segnalazione. Sei anche tu tra gli autori, gheregheghez?

RIP-STOP
 
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view post Posted on 28/4/2021, 11:32
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CITAZIONE (rip-stop @ 28/4/2021, 08:32) 
Libro davvero molto interessante, me lo procurerò senz'altro, grazie per la segnalazione. Sei anche tu tra gli autori, gheregheghez?

RIP-STOP

Grazie per l'apprezzamento a "scatola chiusa". Si, io sono il primo dei tre. Ora mi fai pensare che giustamente chi compra un libro vuole sapere anche chi lo ha scritto. Quindi qui sotto metto le note biografiche. Ricordo anche che il libro riporta all'interno la nota di collaborazione con L'Aeronautica Militare che, cosa non da poco, ci ha concesso il suo stemma.

Alberto Mario Carnevale, Gen. di Brigata della Riserva dell’Aeronautica.
Entrato in Accademia nel 1970, è stato qualificato nel sistema missilistico Nike Hercules dove ha avuto responsabilità di comando, impiego e controllo di missili antiaerei con armamento nucleare. Laureato in Scienze Aeronautiche, in qualità di Capo Controllore della Difesa Aerea ha partecipato alle operazioni aeree NATO sui Balcani e sul Kossovo. Ha ricoperto incarichi operativi presso il Comando NATO della 5ª ATAF e il Comando Operativo delle Forze Aeree dell’Aeronautica. Segue lo sviluppo del sito museale Base Tuono.

Eugenio Ferracin, specializzato in elettronica industriale.
Lavora come tecnico addetto alla progettazione in un’azienda che si occupa di automazione industriale. Ha prestato servizio di leva presso il 57° Gruppo IT della 1^ Aerobrigata dotato di missili Nike Hercules, assegnato alle forze di vigilanza armata e protezione della Base in qualità di Aviere Scelto VAM. Segue lo sviluppo del sito museale Base Tuono.

Maurizio Struffi, giornalista professionista.
Ha lavorato sedici anni al quotidiano “L’Adige” di Trento e diciannove nella redazione trentina della RAI. Nella sua attività di cronista ha scritto due libri, “Fermate quel giudice” e “L’occhio del totem”. Dopo il pensionamento ha organizzato e diretto il riallestimento museale di Base Tuono per conto del Comune di Folgaria, con la collaborazione dell’Ufficio Generale per la Comunicazione dell’Aeronautica Militare.
 
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view post Posted on 28/4/2021, 12:26

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Allora pretendo la dedica autografa dell'autore... :lol:

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view post Posted on 28/4/2021, 21:27
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Grazie della segnalazione Mario, andrà sicuramente vicino al "fratello anziano".

Soprattutto spero quanto prima di salire a "Base Tuono" ....... ora che potrei la "nota situazione" ha bloccato tutto.
 
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view post Posted on 19/5/2021, 17:02
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2021_Presentazione_Libreria_Militare



Le istruzioni per l'eventuale partecipazione sono al seguente link https://libreriamilitareblog.wordpress.com/
 
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view post Posted on 4/6/2021, 13:32


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Preso con soddisfazione!.
Quando leggo le informazioni riportate in volumi come questo mi ricordo quando, 45/50 anni fa, dovevo andare a reperirne di molto più semplici, magari solo qualche numero di reparto, in pubblicazioni estere. Era un successone quando, per caso, trovavi qualche riferimento sui giornali, di solito per manifestazioni commemorative, dove i dati erano inseriti per sbaglio o vedevi passare i Nike il 2 giugno a Roma, ma erano oggetti misteriosi!
 
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view post Posted on 4/6/2021, 20:54
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CITAZIONE (wintergreen @ 4/6/2021, 14:32) 
Preso con soddisfazione!.
Quando leggo le informazioni riportate in volumi come questo mi ricordo quando, 45/50 anni fa, dovevo andare a reperirne di molto più semplici, magari solo qualche numero di reparto, in pubblicazioni estere. Era un successone quando, per caso, trovavi qualche riferimento sui giornali, di solito per manifestazioni commemorative, dove i dati erano inseriti per sbaglio o vedevi passare i Nike il 2 giugno a Roma, ma erano oggetti misteriosi!

Grazie.
Purtroppo gli archivi italiani sono ancora inaccessibili. La nebbia del "segreto" copre ancora tutto. Noi non abbiamo la mentalità di rendere pubblici gli atti come invece fanno gli americani e, di conseguenza, la NATO.
 
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view post Posted on 9/6/2021, 17:03


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Una domanda OT per gli autori, che mi pongo da almeno 50 anni.
Che efficacia avevano i Nike?
Mi sembra di ricordare che gli omologhi SAM 2 utilizzati in Vietnam avessero una percentuale di obiettivi centrati inferiore al 5%
Se fosse così, salvo l’uso di armi nucleari che avrebbero trasformato il Veneto in un deserto, avremmo avuto abbattuti in tuto 10/20 aerei del patto di Varsavia.
Fosse stata dell’80% avremmo avuto circa 150 a fronte di centinaia di aerei russi, ungheresi e romeni che avrebbero operato sul fronte sud.

O sbaglio?
 
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view post Posted on 9/6/2021, 21:00
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CITAZIONE (wintergreen @ 9/6/2021, 18:03) 
Una domanda OT per gli autori, che mi pongo da almeno 50 anni.
Che efficacia avevano i Nike?
Mi sembra di ricordare che gli omologhi SAM 2 utilizzati in Vietnam avessero una percentuale di obiettivi centrati inferiore al 5%
Se fosse così, salvo l’uso di armi nucleari che avrebbero trasformato il Veneto in un deserto, avremmo avuto abbattuti in tuto 10/20 aerei del patto di Varsavia.
Fosse stata dell’80% avremmo avuto circa 150 a fronte di centinaia di aerei russi, ungheresi e romeni che avrebbero operato sul fronte sud.

O sbaglio?

Il sistema Nike, con il missile Hercules, aveva una elevata probabilità di successo (Kill Probability), superiore al 98%, calcolata sugli innumerevoli lanci in poligono. Ovviamente si parla di ingaggi di target con profili di volo che rispettavano l'inviluppo di progettazione del sistema. Profili "tipo" erano quelli di target in penetrazione, volanti ad altitudini dai 10mila ai 30mila piedi, con distanze d'ingaggio fino a 45 miglia nautiche, velocità intorno ai 750 nodi. Naturalmente l'inviluppo d'ingaggio era molto più ampio, ad esempio massima altitudine 100mila piedi, massima distanza 80 miglia nautiche, velocità oltre 2 di mach (il Mig29 veniva ingaggiato! Nel libro c'è una pagina dedicata a questo aspetto). Quantunque a questi estremi la riduzione della KP non era elevata, diciamo che si manteneva ancora superiore al 95% nel rispetto dell'adagio: più alto è, più lontano è, meglio è.
Negli innumerevoli lanci reali in poligono (esclusivamente con testata convenzionale) il raro fallimento di un ingaggio statisticamente avveniva o subito dopo l'ordine di fuoco per difetto di combustione del propellente solido del primo stadio o al momento del distacco del primo stadio e la successiva difettosa accensione del motore di crociera del secondo stadio (a propellente solido). Superato quei momenti critici, la missione giungeva a positiva conclusione, dipendendo esclusivamente dal livello di addestramento della Crew operativa nel reagire alle eventuali contromisure elettroniche eventualmente attivate dal target. Come da te accennato, essendo l'Hercules armato di testata convenzionale ad alta potenza oppure nucleare, la differenza in percentuale per arrivare al teorico 100% era considerata irrilevante.
Nel libro sono dettagliatamente spiegati gli accorgimenti tecnici e le procedure operative al fine di salvaguardare il più possibile la popolazione dalle esplosioni nucleari delle cariche trasportate dagli Hercules. Eravamo tutti ben consapevoli di cosa sarebbe stata una guerra nucleare, sia noi sia i nostri nemici. Forse per questo che la guerra è rimasta "fredda"?
NB: il Nike-Hercules non era un SAM2 ma un SAM3, le forze aeree della Romania avevano altre gatte da pelare.

Edited by gheregheghez - 9/6/2021, 22:17
 
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view post Posted on 10/6/2021, 06:50


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Grazie per la circostanziata risposta.
Mi ha fatto nascere nuove domande, ma purtroppo andremmo troppo fuori tema.
 
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view post Posted on 10/6/2021, 10:11
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CITAZIONE (wintergreen @ 10/6/2021, 07:50) 
Grazie per la circostanziata risposta.
Mi ha fatto nascere nuove domande, ma purtroppo andremmo troppo fuori tema.

Chiedere è lecito... ;)
 
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view post Posted on 10/6/2021, 20:13


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Allora approfitto (sempre scusandomi per l'OT)
1) Si parla di 98% di capacità, ma in ambiente di prova programmati e poligoni ben conosciuti, con gente rilassata, non sotto stress e con preavviso minimo. Questo dato può essere considerato valido anche in una situazione di emergenza?
2) Oltre il Vietnam dove la percentuale di ingaggi riusciti, a detta degli americani, fu infima (1), l’altro momento in cui i missili contraerei furono utilizzati fu la guerra del Golfo in cui i Patriot, utilizzati contro missili abbastanza datati mi sembra non sia stata certamente quella pubblicizzata inizialmente (non trovo però i dati effettivi). I Nike con tecnologie meno avanzate avrebbero potuto essere più efficienti?
3) Se faccio riferimento a dati recenti sull’efficienza di velivoli operativi in USA, Francia e Germania, oltre che in Italia, posso ipotizzare che una buona percentuale fosse indisponibile. Tutti i missili erano pienamente operativi?
4) Quali erano i tempi di ricarica delle postazioni?
5) L’opzione atomica sarebbe stata valida se l’obiettivo fosse stato pagante, ma non è ipotizzabile un attacco dall’est tipo bombardieri II GM. Quindi contro piccole formazioni non sarebbe stato uno spreco e con significativi danni collaterali?
(1) Ho trovato su un The Vietnam Almanac USAF del 2004 che su 9058 missili (compresi alcuni SAM3) lanciati in 5 anni ci sarebbero stati 150 centri, percentuale 1,65%!

Edited by wintergreen - 10/6/2021, 21:51
 
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view post Posted on 11/6/2021, 14:02
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CITAZIONE (wintergreen @ 10/6/2021, 21:13) 
Allora approfitto (sempre scusandomi per l'OT)
1) Si parla di 98% di capacità, ma in ambiente di prova programmati e poligoni ben conosciuti, con gente rilassata, non sotto stress e con preavviso minimo. Questo dato può essere considerato valido anche in una situazione di emergenza?
2) Oltre il Vietnam dove la percentuale di ingaggi riusciti, a detta degli americani, fu infima (1), l’altro momento in cui i missili contraerei furono utilizzati fu la guerra del Golfo in cui i Patriot, utilizzati contro missili abbastanza datati mi sembra non sia stata certamente quella pubblicizzata inizialmente (non trovo però i dati effettivi). I Nike con tecnologie meno avanzate avrebbero potuto essere più efficienti?
3) Se faccio riferimento a dati recenti sull’efficienza di velivoli operativi in USA, Francia e Germania, oltre che in Italia, posso ipotizzare che una buona percentuale fosse indisponibile. Tutti i missili erano pienamente operativi?
4) Quali erano i tempi di ricarica delle postazioni?
5) L’opzione atomica sarebbe stata valida se l’obiettivo fosse stato pagante, ma non è ipotizzabile un attacco dall’est tipo bombardieri II GM. Quindi contro piccole formazioni non sarebbe stato uno spreco e con significativi danni collaterali?
(1) Ho trovato su un The Vietnam Almanac USAF del 2004 che su 9058 missili (compresi alcuni SAM3) lanciati in 5 anni ci sarebbero stati 150 centri, percentuale 1,65%!

Indubbiamente una bella batteria di domande. Vediamo.
1) Non essendoci mai stata una "situazione di emergenza" non si può dare una risposta alla tua domanda. E di questo fatto siamo tutti contenti! Però il calcolo della percentuale si riferisce all'efficacia "tecnica" del sistema d'arma entro parametri d'ingaggio considerati "standard". Quindi non tiene conto di fattori d'emergenza che sicuramente avrebbero avuto il loro impatto, ma che non necessariamente avrebbe dovuto essere negativo.
2) A quali sistemi d'arma ti riferisci per il Vietnam? Da quale parte dello schieramento? Riguardo al Patriot, nella guerra del Golfo fu utilizzato esclusivamente come "anti missile" per la difesa dagli attacchi degli Scud. Inizialmente furono utilizzate le prime versioni del Patriot che NON avevano capacità anti-missile. Successivamente furono schierate alcune batterie "PAC III" che includeva una capacità anti-missile iniziale. Ricordo, per inciso, che ingaggiare un aereo non è la stessa cosa che ingaggiare un missile balistico. Lo stato dell'arte del PAC III, al di là della propaganda di guerra, era ancora ad una fase iniziale, ciò nonostante un buon numero di Scud fu intercettato e distrutto. La capacità antimissili balistici o di teatro è stata una bella gatta da pelare e solo le ultime generazioni di sistemi missilistici di difesa aerea hanno raggiunto un buon traguardo in questo campo, il migliore in assoluto l'Iron Dome israeliano che, guarda caso, è stato studiato massimamente per questo tipo di difesa.
3) Il missile Hercule, inteso come arma d'impiego del sistema d'arma Nike, aveva un'elevatissima percentuale di efficienza. D'altronde un missile non è un aereo che deve volare ogni giorno, quindi veniva controllato periodicamente e tenuto pronto per un eventuale impiego. Se estendiamo il concetto al sistema Nike, composto oltre che di missili anche radar di scoperta, inseguimento e tiro, di IFF, computer, sistemi di comunicazioni tattiche, di scambio dati e tutto ciò che serve per la sua piena operatività, il rateo di efficienza va riducendosi. Altra distinzione la dobbiamo fare fra i primi sistemi analogici a valvole e gli ultimi a stato solido.
4) Una batteria Nike, in ambito NATO, era composta da tre sezioni di lancio. I missili, sia convenzionali che nucleari, erano tutti immagazzinati nelle sezioni e preparati al lancio in alcuni minuti. Un volta preparati al lancio, si trattava di questioni di secondi. Trovi tutto ampiamente raccontato nel libro Cieli fiammeggianti.
5) I missili nucleari avevano doppia valenza: la prima e fondamentale era quella della "deterrenza", la seconda quella della certezza di distruggere a sufficiente distanza dall'obbiettivo l'aereo in attacco con a bordo molto probabilmente una bomba nucleare destinata alle nostre città. E visto che un solo cacciabombardiere "strike" poteva trasportare una bomba H termonucleare, lascio a te decidere se era conveniente o no lanciare un Hercules nucleare per distruggere sia l'aereo sia la bomba a bordo prima che venisse lanciata.
(1) Sei sicuro che si trattasse di Nike-Hercules? A me non risultano lanci di Nike-Hercules in Vietnam.
 
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view post Posted on 11/6/2021, 16:30


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Ottimo e abbondante. Da conservare.
(1) La statistica riguardava il lancio di missili dei Nord Vietnamiti, io ho fatto una media:
North Vietnamese SAM Effectiveness
Missiles Fired Aircraft Lost Effectiveness
anno.... lanci... centri percentuale
1965... 194.......... 11... 5.7%
1966... 1,096........31... 2.8%
1967... 3,202....... 56... 1.75%
1968... 322 ..........3........0.9%
1972... 4,244...... 49...1.15%
North Vietnam deployed the Soviet-built SA-2 Guideline surface-to-air missile in
1965. Its effectiveness diminished as US airmen developed defensive tactics,
added electronic countermeasures, and sent “Wild Weasel” aircraft to destroy,
deter, and intimidate the SAM batteries. A few SA-3s, effective at lower altitudes,
were introduced later in the war, as were shoulder-fired SA-7s, which were
deadly against slow-flying aircraft in South Vietnam.
 
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