| | Aiuto affardellamento zaino tattico | |
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| Salve a tutti, scivo questo post per chiedere come si doveva affardellare lo zaino tattico italiano (ignoro il nome del modello quindi cortesemente chiunque lo sappia me lo può scrivere). Allego le foto dello zaino in questione. So che nella patta sotto si doveva infilare il telo tenda e la coperta, ma in che ordine? E all'interno cosa ci andava messo? Grazie mille a chiunque risponderà.
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| | Questo è lo zainetto da combattimento modello 1953, tu chiedi come andava allacciato e completato con il telo tenda o cosa doveva contenere? Questa immagine spero possa soddisfare eventualmente il primo quesito...circa il secondo, genericamente lo zainetto doveva contenere la razione alimentare da combattimento e gli indumenti per un paio di giorni...l'esatto contenuto proviamo a ricostruirlo insieme ad altri utenti...
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| | Sul "Manuale dell'Alpino" edito dal comando 4° corpo d'armata alpino, trovo uno specchio dei materiali da inserire nel sacco alpino e nello zainetto tattico, siamo verso la metà degli anni '70, fino ai primi degli anni '80...bisognerebbe avere qualcosa di analogo per il periodo '50-'70 relativo agli altri corpi dell'esercito... Suppongo che il materiale da inserire nello zaino da combattimento mod.'53 fosse in qualche modo analogo...ricordo che esternamente allo zaino tattico anni '80 anche lì era inserito il telo tenda con i "clarinetti" e i picchetti, ricordo anche il materassino gonfiabile e il mantice per gonfiarlo...della coperta non ho memoria...e non saprei se negli anni '50-'70 questa fosse avvolta al telo tenda ed inserita nella patta sottostante lo zaino...
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| | L'affardellamento contenuto nel manuale dell'Alpino era studiato per i campi intineranti che venivano svolti dai reparti Alpini. La maggior parte del reparto effettuava le marce con lo zaino alpino, affardellato per il pernottamento in quota, mentre una piccola parte effettuava le marce con il tattico perché trasportavano armi e materiali pesanti, mortai o cannone da 57 ad esempio, quindi il tattico veniva affardellato con una parte del materiale e il restante materiale veniva diviso con altri componenti del reparto. Quello riportato nel manuale era studiato per il trasporto con automezzi durante il campo e ora mi spiego meglio. La borsa valigia rimaneva in caserma con il materiale non utilizzato, mentre il materiale che serviva, e che ovviamente non trovava posto nello zaino alpino, veniva riposto nel tattico in modo che al momento che il reparto raggiungeva il nucleo logistico trovava il restante materiale.
Non ho mai trovato una pubblicazione che riporta l'affardellamento del tattico, però solitamente durante l'addestramento dove non era utilizzato lo zaino alpino veniva affardellato con: Telo da tenda con cordini 2 parti di bastone metallici 2 picchetti di legno Badile a zappa pieghevole Elmetto Borraccia Gavetta con posate e coltellino Impermeabile da campagna Ricambi Guanti di lana Sicuramente vi erano differenze tra reparti.
Edited by btgtolmezzo - 9/5/2021, 21:38
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| | Adriano ha risposto nel modo migliore. In questi zainetti andavano le cose necessarie da avere al seguito per un giorno o due.
In addestramento il caricamento variava a seconda dell'impegno, e veniva indicato sul documento di esercitazione. Il caricamento da "Manuale dell'alpino" era anch'esso una indicazione di massima e riguardava più che altro il modo di conservare il materiale nelle camerate: in addestramento o in operazioni poteva variare sensibilmente, a seconda delle esigenze. Ricordo di aver discusso con un ufficiale paracadutista il quale mi mostrò lo schema della "Folgore", con i diversi caricamenti (giornaliero, ventiquattro ore, con o senza pernottamento all'aperto eccetera...) ma mi disse che malgrado la meticolosità della descrizione, al singolo soldato era lasciata grande libertà di scegliere come portarsi il necessario. Nei trasferimenti in aereo o in treno il soldato si portava lo zainetto con la giacca a vento, il sacchetto viveri, l'acqua, un minimo di materiale per l'igiene personale eccetera; al campo lo zainetto serviva per usi quotidiani, come recarsi alle docce. Quindi un caricamento standard non esisteva; esistevano ordini permanenti a livello di brigata o corpo d'armata, a carattere molto generale e osservati in modo più o meno rigido a seconda del tipo di unità. Quanto alla "coperta da campo" penso che dal secondo dopoguerra sia scomparsa rapidamente dall'affardellamento del soldato italiano, e il suo uso sia stato dimenticato.
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| | Spesso la coperta era inserita nel telo da tenda, opportunamente chiuso modello sacco a pelo, e poi arrotolato.
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| | Sì, era una delle tante opzioni a quanto pare...
Forse nel caso della foto le tende erano già montate...
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| 10 replies since 9/5/2021, 10:25 1429 views |
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