giacca coloniale regia aeronautica

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view post Posted on 23/5/2021, 18:52
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CITAZIONE (Radagast_ @ 23/5/2021, 14:38) 
interessante, non ho mai visto questi passanti in filo sulle belliche. si vede che è più solido di quanto sembri se si è conservato fino a noi.
ma il colore della 48 era verde o cachi? perchè la giacca in questione è evidentemente cachi. l'interno è tipico delle 48 unione militare?
chiedo agli esperti di post.
altro punto che non so. ma le giacche aeronautica coloniali belliche avevano le tasche con la patta a punta come le azzurre? queste sono diritte.

I passanti di questo tipo erano comunemente usati sulle '48 sia invernali che estive (direi una percentuale del 90%), alcune di queste giubbe sono giunte molto usurate per il frequente uso (specie quelle degli ufficiali di carriera), i passanti nella maggioranza dei casi sono ancora lì a svolgere la loro funzione, in qualche caso hanno ceduto o si sono sfilacciati (questi sono realizzati con una serie di punti lunghi in filo piuttosto resistente spesso di seta, cui veniva avvolto un filo dello stesso spessore tutto a torno per l'intera lunghezza del passante e poi fermato per impedire che si svolgesse)...

Il colore adottato per le uniformi a partire da dopo guerra fu il kaki (ma le riflessioni sull'opportunità di adottare questa tinta ed il taglio delle uniformi tipo Regia aeronautica risalgono al 1945), sia per le invernali che per le estive, nel caso delle invernali il tessuto era il diagonale di lana color kaki tendente al marrone/oliva (ma sono riscontrabili una gamma di tonalità come per il grigio verde, tanto che alcuni tagli di tessuto coloniale è possibile siano stati utilizzati per confezionarne alcune e perfino delle autentiche coloniali furono in alcuni casi riadattate con le adeguate modifiche)...per le estive si scelse un tessuto gabardine di cotone color sabbia (ma anche qui in alcuni casi qualcuno scelse di orientarsi su tessuti di diversa natura, con tonalità varie ed anche qui si riscontra l'uso di tessuto tipo Massaua con tonalità più tendente verso il verde caratteristico delle uniformi coloniali)...

La presenza in alcuni esemplari di etichettature recanti ancora i simboli monarchici è attestata anche in esemplari risalenti alla prima metà degli anni '50, quindi una etichetta interna Unione Militare in corsivo del tipo presente su questo esemplare non è assolutamente un elemento di discrimine...

qui credo che gli ufficiali fossero Purtroppo come già detto non sono un cultore delle uniformi Regia Aeronautica e non dispongo di un sufficiente archivio di immagini che mi consenta di fare una statistica, certo le pattine a zampa d'oca era una caratteristica delle uniformi RA cui suppongo che gli ufficiali fossero piuttosto affezionati...ma non saprei dire quanti e se in alcuni casi si fecero confezionare uniformi prive di questo attributo...in rete ho trovato questa classica immagine a colori in cui Balbo indossa l'uniforme del tipo in oggetto...

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in cui la presenza delle suddette pattine è evidente...ma girando ho trovata anche questa che proviene da una vecchia asta di Ebay (quindi non possiamo sapere se si tratta di una '48 adattata...il sospetto rimane...

Regia-Aeronautica-Uniforme-Coloniale-Campagna-dAfrica-AOI
 
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view post Posted on 23/5/2021, 21:44
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Il passante in filo era comunque diffuso prima e durante la guerra, ovviamente, anche dopo.
I pregi erano molteplici, ad esempio, il passante risultava praticamente indistruttibile, questo dovuto alla resistenza dei fili ritorti su se stessi.
Ora, negli anni magari filo e filato hanno virato di colore in maniera diversa, ma all' epoca il passante risultava praticamente invisibile, sia con il cinturino in uso, sia senza cinturino,
infatti è posizionato nella congiunzione fra fianchetto e retro, praticamente invisibile perché mimetizzato con la cucitura.
Questo tipo di passante è anche utilizzato sulla talare ecclesiastica.
Sicuramente un segno d'eleganza e di una capacità sartoriale ormai (quasi) perduta.
E.
 
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view post Posted on 24/5/2021, 19:04
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Ciao!

CITAZIONE (Radagast_ @ 22/5/2021, 13:02) 
aggiungo alla discussione questi pantaloni. la provenienza è sconosciuta. il materiale arriva da un blocco di stoffa da stracci. c'erano diverse uniformi e parti di uniformi. molte chiaramente post, altre belliche. Questi saranno italiani? sono timbrati 1939 ma non riconosco il tipo timbro. C'e' un'etichetta interna con una V. sulla zip c'e' scritto LAMPROM.

Concorde con quanti mi hanno preceduto posso asserire con certezza che si tratta di pantaloni da volo postbellici, derivati dal modello Marus e prodotti soprattutto dalla Giusti dagli inizi degli anni '50 a quelli del decennio successivo. Se il marchio è genuino, non si riferisce sicuramente ad una data.

CITAZIONE (Radagast_ @ 22/5/2021, 12:00) 
Altra particolarità è la cintura, tenuta da un filo abbastanza importante, ma non certo dalla fettuccia solita che si trova ai fianchi. che sia quella riportata per sostenere le spalline? la stoffa e le dimensioni sembrerebbero davvero quelle.

I passanti sono stati realizzati nel modo in cui compaiono sulla giacca fotografata anche durante la Seconda guerra mondiale, li ho visti su diverse giacche (sicuramente) belliche della Regia Aeronautica. In ogni caso, nella giacca oggetto di questo thread non mi sembra nemmeno coerente l'usura, che sembra essersi accanita soprattutto sui nastrini risparmiando quasi completamente giacca e gradi sui polsi.
Nell'immagine una giacca "coloniale" sicuramente autentica realizzata da Coruzzolo, appartenuta a un pilota di Mc200 in Africa. Purtroppo manca sia della cintura (ci sono i due passanti, realizzati con il tessuto e non col filo) che delle travette.

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view post Posted on 24/5/2021, 21:01
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il colore è il medesimo di quest'ultima giacca postata ma la stoffa mi pare "diagonale".
nel mio esemplare posso assicurare che i nastrini sono in patina con la giacca, usurata un po ovunque soprattutto nell'orlo in basso su cui è stato passato un filo di rinforzo perchè non si sfilacciasse la trama.. anche i gradi sono mal messi e l'insieme non stona affatto a livello di usura. quindi lo escluderei come metodo di analisi.
dallo sviluppo del post e soprattutto dalle spalline fisse scucite penso si tratti di una 48 con nastratura probabilmente sua, con bottoni metallici e gradi aeronautica rimontati.
la tengo un po nel cassetto dei "dubbi" e ci studio ancora un po sopra. se a qualcuno venissero altre idee, sono bene accette!
 
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view post Posted on 25/5/2021, 20:41
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Posto questa immagine di una etichetta presente su una giubba mod 48 di un sten alpino della mia provincia, che svolse servizio nel 60.
E' veramente simile, se non proprio uguale.



20190113_131747

Come ulteriore confronto , ripropongo questa giubba nominativa realizzata a Bologna nel 1939. Non presenta travette, ma non essendo ferrato in materia, non so dare spiegazione. Le spalline, modificate nel grado, hanno stessa finitura della giubba.

Gen_Bonola_Coloniale
 
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view post Posted on 26/5/2021, 01:08
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Anche nell'esercito, in colonia, esistevano delle giubbe in tela per la tenuta di marcia che riprendevano il taglio dell'ordinaria, equiparabili però alla sahariana...cioè senza gradi sui paramani ma sulle controspalline come nella Sahariana...
 
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view post Posted on 26/5/2021, 07:21
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Si Adriano, erano generalmente coi bottoni in frutto. Devo averne una da ten di artiglieria coloniale.
La stranezza di questo capo da me presentato, è che sotto ai nastrini sono presenti gli occhielli per il medagliere. Inoltre, avendo ritirato tutto il lotto di questo ufficiale, tra l'altro in Africa con incarichi istituzionali, ho trovato altre due coppie di spalline coloniali analoghe a queste (forse una con substrato bianco), e nessuna altra giubba ordinaria da trasformare in grande uniforme. E' vero che nelle immagini d'epoca, in tali occasioni, è spesso ritratto in uniforme bianca.
Ma come detto, non è il mio campo e non ho mai approfondito a dovere.
L'ho soltanto postata come altra testimonianza di giubba (di fonte certa) RA con patte sagomate.
Giovanni
 
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view post Posted on 29/5/2021, 11:27
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Come più volte detto non mi sbilancio mai sull'autenticità degli oggetti.
La cosa strana è che la giacca avrebbe dovuto avere le travette qui, invece, sembra dovesse avere le controspalline con distintivi di grado. Non conosco giacche con il "doppio" grado, controspalline e paramano.

Proprio oggi, per un lavoro che sto facendo, mi hanno inviato la foto di una giacca coloniale da pilota con relativo berretto coloniale. Se, il proprietario, mi dà il permesso, lo pubblico.
 
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view post Posted on 25/6/2021, 03:08
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Le coloniali della Regia Aereonautica dovrebbero avere le pattine delle tasche tagliate a "zampa d'oca".
Il fatto che questa (bella) giubba abbia le pattine dritte mi fa pensare che in realtà sia una modello48 estiva dell'Esercito.
Il sospetto è rafforzato dalla tonalità di colore e dalla presenza di passanti per le controspalline mobili (portate con la mod48 estiva originale).
Ora,la m48 estiiva era prevista in tela di cotone,ma molti Ufficiali se la facevano confezionare in fresco di lana o in tessuti misti lana-cotone (alcuni di provenienza Americana,chiamati "Palm Beach" ed utilizzati anche per le uniformi estive di US Army.Us Navy,USAF e Marines).
La mia impressione è che si tratti di una splendida mod 48 stupidamente taroccata da Regia Aeronautica coloniale.
E dico stupidamente perchè nella sua versione originale è una divisa storica (usata dal 48 al 52,quando fu sostituita dal modello in fresco di lana) e relativamente rara.
E basta con questo feticismo del periodo Regio-Fascista-bellico!!
Come se la nostra storia Repubblicana,specie quella dei primi dieci anni di Repubblica fosse uniformologicamente meno importante.

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view post Posted on 25/6/2021, 07:53
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Resta comunque da sottolineare che originariamente questa giubba era dotata di controspalline semi fisse cucite nel giro manica...che sono state maldestramente sostituite con dei passantini posticci che nulla hanno a che fare con il suo confezionamento originale...ma che appartengono allo stupido taroccamento.

Se di '48 estiva si tratta come tutto farebbe presupporre, sarebbe una di quelle che secondo una variante riscontrata erano state fatte confezionare con le controspalline semi fisse invece che mobili come da regolamento...siccome di questa variante non ne ho potute osservare direttamente ma solo in foto, non saprei dire se si tratta di una variante contemporanea all'adozione di questo tipo di giubbe o una modifica apportata su quegli esemplari dopo il '52, con l'adozione della nuova uniforme, per adeguare le vecchie al nuovo regolamento...
La cronologia delle foto d'epoca sembrerebbero smentire, in linea di massima, quest'ultima ipotesi...

Un esempio (foto precedente il 1950):

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view post Posted on 25/6/2021, 10:35
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i bottoni sono stati ricuciti, dietro uno di loro ho trovato un filo originario cachi. invece i nastrini sono i suoi. non ci sono segni di rimontaggio.
 
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