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| Ho capito. Personalmente, ho visto sempre molte foto in cui questa pratica è possibile da riscontrate, così come ne ho viste altre tante in cui non c’è alcun segno delle relative scritte. È possibile quindi, e a maggior ragione se sostenuto dopo averlo verificato in prima persona, che giustamente come detto fosse un uso e un’organizzazione non regolamentato e unificato, ma piuttosto lasciato all’ iniziativa dei singoli reparti e comandi per una più facile schedatura e gestione interna, basata però secondo me comunque su una pratica di uso comune e riconosciuta. Potrebbe anche essere che tale pratica sia magari più riferibile ad un uso circoscritto maggiormente ad un determinato periodo che ad un altro, e che magari negli anni successivi i calci dei fucili ne testimoniavano l’applicazione conservandone le scritte ma già perdendone la reale finalità? Spinto in ogni caso dallo spunto di riflessione sorto dalla discussione, ho recuperato un paio di foto di un giuramento inizio anni 80, in cui è decisamente possibile osservare il non uniformato uso delle scritte, anche in seno ovviamente allo stesso Reparto e sopratutto, di conseguenza, alla stessa armeria.
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