QUANDO GLI ITALIANI ERANO TUTTI SARDI

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view post Posted on 17/12/2021, 10:40
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....e si, alla maggioranza degli Italiani tale fatto non risulta eppure questa è la verità storica.
Ecco alcuni punti che delineano la sequenza dei dati storici: il Regno di Sardegna nasce il 19 giugno dell'anno 1324 sotto gli Aragonesi, continuò con gli Spagnoli e col Trattato di Londra del 1718 passò a Vittorio Amedeo II di Savoia e al Regno aggiunse i possedimenti continentali del suo casato. Nel 1847 con lo Statuto Albertino si perfezionò giuridicamente ancora di più il Regno di Sardegna che si protrasse sino a Vittorio Emanuele II con la nascita del Regno d'Italia.
Tutti i trattati internazionali erano firmati dal Regno di Sardegna, nelle monete compariva la scritta Regno di Sardegna e nella cartina politica ufficiale dell'Italia sino al 1861 compariva su tutta la Penisola italiana la scritta Regno di Sardegna. Altrettanti si dica della Gazzetta Ufficiale che solo nel 1861 divenne Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia.
Le Forze Armate del Regno mantennero la dicitura di Armata Sarda sino alla nascita del Regno d'Italia sotto Vittorio Emanuele II.
Nelle battaglie del Risorgimento, anche a livello internazionale, si parla di soldati Sardi non certo di Italiani.
Era ne più ne meno come accade oggi con la Repubblica Italiana quando si parla di soldati delle Forze Armate si parla di Italiani.
Quando i bersaglieri andarono in Crimea gli accordi internazionali erano stati sottoscritti dal Regno di Sardegna e facevano parte dell'Armata Sarda e quindi, giuridicamente erano soldati Sardi. Ovviamente, ciò valeva anche per tutti i cittadini che risiedevano nelle terre ricadenti nel Regno di Sardegna.
Nei libri di Storia del Regno d'Italia non saprei come siano stati descritti i fatti ma so che nei libri della Repubblica non si parla mai di soldati Sardi ma si indugia a magnificare un Esercito Piemontese che non è nemmeno mai esistito giuridicamente. Si può giustamente obiettare che i Piemontesi abbiano contribuito con un maggior numero di uomini rispetto ai Sardi ma questa è tutta un'altra cosa.
Saluti

strumpadori

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view post Posted on 17/12/2021, 12:27
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Per dovere di completezza, il regno d'Italia è stato proclamato il 17 marzo 1861, ma il re Vittorio Emanuele, come è a tutti noto, continuò a farsi indicare come II (secondo di Sardegna) e non I (primo d'Italia). E questo la dice lunga sui sentimenti patriottici della casa Savoia verso il nuovo Stato.
 
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view post Posted on 17/12/2021, 12:52
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CITAZIONE (gheregheghez @ 17/12/2021, 12:27) 
Per dovere di completezza, il regno d'Italia è stato proclamato il 17 marzo 1861, ma il re Vittorio Emanuele, come è a tutti noto, continuò a farsi indicare come II (secondo di Sardegna) e non I (primo d'Italia). E questo la dice lunga sui sentimenti patriottici della casa Savoia verso il nuovo Stato.

Bisogna però anche dire che Toiu non aveva alcuna voglia di diventare Re d'Italia, e a lui sarebbe bastato il Piemonte e la Sardegna al massimo includere la Lombardia, lasciando che i Veneti si auto amministrassero.
A lui bastava la sua Rosa Vercellana, magari il diritto di impalmarla formalmente, e andare a caccia quando e dove gli pareva (comprese anche le altre gonnelle),
L'Italia, come è stata costruita, è l'effetto delle varie idee che vanno dai liberali alla massoneria, spesso in contrasto tra loro, ma decise a far fuori il potere pontificio e relativo stato del papa-re.
Da Cavour a Mazzini da Garibaldi a Crispi. Oltre il Regno delle due Sicilie, avrebbero anche fatto a meno dei Savoia ad ingombrare.
Gli unici a voler stare in pace sarebbero stati i cittadini del Granducato di Toscana, ma anche lì col voto di 312 persone (numero citato da una lapide sul muro dello storico palazzo di Giustizia di Pistoia) definite "plebiscito", fu decisa l'annessione ad uno stato che reintrodusse in quello che era uno stato indipendente, la pena di morte, abolita da decenni
 
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view post Posted on 17/12/2021, 12:58
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Casa Savoia acquisì il prestigio di regno grazie al Regno di Sardegna e mai diede l'impressione di un minimo di gratitudine e lo stesso dicasi nei confronti della più ampia Italia unita allorquando acquisì il titolo ben più altosonante di Regno d'Italia.
E' vero, la Storia la scrive chi detiene il potere alterando, a seconda del tornaconto, anche la realtà dei fatti.
Saluti

strumpadori
 
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view post Posted on 17/12/2021, 13:13
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CITAZIONE (strumpadori @ 17/12/2021, 12:58) 
Casa Savoia acquisì il prestigio di regno grazie al Regno di Sardegna e mai diede l'impressione di un minimo di gratitudine e lo stesso dicasi nei confronti della più ampia Italia unita allorquando acquisì il titolo ben più altosonante di Regno d'Italia.
E' vero, la Storia la scrive chi detiene il potere alterando, a seconda del tornaconto, anche la realtà dei fatti.
Saluti
strumpadori

Certo, ma prima o poi gli scheletri escono dagli armadi, specie dopo le perdite del potere di chi l'ha scritta a proprio comodo.
Toiu NON VOLEVA portare la capitale a Roma, ora ci sono documenti scritti che lo attestano. NON VOLEVA accollarsi il regno delle due Sicilie, (stava in qualche modo cercando alla maniera Rinascimentale, di combinare matrimoni che impedissero incursioni e fastidi reciproci).
Che poi gli importasse il titolo di re, beh, ricordiamoci il commento in privato dopo il discorso del "Grido di dolore" :
"Se la va la va, altrimenti sarò il signor Savoia commerciante di vacche" e questo lo riporta lo storico presente a quell'uscita.
Non ho una grande stima di quella famiglia, che pure ha avuto uomini di grande valore.
Tuttavia sovente vengono loro attribuite azioni e volontà di ben altra provenienza (o spinta)
Personalmente ce l'ho con il cannoniere che colpì la gamba del "Gran Diavolo" Giovanni dalle Bande Nere - se avesse fatto almeno un altro figlio oltre Cosimo, forse a fare il re d'Italia ci sarebbe stato un Medici - altra stazza ed altra caratura
 
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view post Posted on 17/12/2021, 14:22
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Gli scheletri degli armadi possono "fare danni" se saltano fuori quando chi ce li ha messi è ancora in vita, ma quando se ne viene a conoscenza ad attori ormai passati a miglior vita e dopo 7, 8 decenni sulle nuove generazioni ha un impatto negativo uguale a zero.
Si pensi alle foibe dalmate e istriane volutamente "nascoste" alla generalità degli Italiani e diventate di dominio pubblico solo quando chi le ha praticate era già sottoterra.
Saluti

strumpadori
 
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view post Posted on 17/12/2021, 19:43
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CITAZIONE (strumpadori @ 17/12/2021, 14:22) 
Gli scheletri degli armadi possono "fare danni" se saltano fuori quando chi ce li ha messi è ancora in vita, ma quando se ne viene a conoscenza ad attori ormai passati a miglior vita e dopo 7, 8 decenni sulle nuove generazioni ha un impatto negativo uguale a zero.
Si pensi alle foibe dalmate e istriane volutamente "nascoste" alla generalità degli Italiani e diventate di dominio pubblico solo quando chi le ha praticate era già sottoterra.
Saluti
strumpadori

Gli eredi degli infoibatori ci sono, e mal digeriscono il fatto che si raccontino le gesta dei loro ascendenti, e le loro gesta sono in linea con quelle dei loro ascendenti, Monumenti tombali imbrattati e danneggiati e pubblici ufficiali (sindaci, prefetti et alia), che ignorano e/o non partecipano alle cerimonie - purtroppo.
E posso citare anche un episodio analogo in occasione dell'Alzabandiera del 4 Novembre di due anni fa, in cui due esseri umani (non riesco a definirli meglio) strapanati, con le mani in tasca e una bandiera Italiana con l'asta posata a terra e appoggiata sulle spalle - recante il nastro con su scritto ANPI, sono rimasti con quell'atteggiamento mentre la bandiera saliva e suonava l'Inno Nazionale.
L'episodio è avvenuto in Piazza Castello a Torino. I due figuri erano allineati tra il palco delle Autorità e Ufficiali delle nostre FFAA e lo schieramento della Associazioni d'Arma. Un ufficiale degli Alpini in congedo, ma in uniforme, li ha duramente ripresi al termine della cerimonia, ma quelli si sono limitati a fare spallucce ed andarsene
E se non erro ci sono personaggi che li difendono (e foraggiano) compresi tra quelli che indegnamente siedono in parlamento.
Le vicende dei Savoia poi, sono quel che sono. E che sono state...
 
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