Nell’Italia povera - si eravamo poveri di una povertà dignitosa - dei primi anni 60 del secolo scorso gli operai non potevano certamente permettersi di mandare i figli in vacanza ma allora le Istituzioni - pervase ancora da una missione sociale - si facevano carico del problema.
La Cassa Edile della provincia di Treviso aveva costruito nelle pendici del Grappa, a Fietta, una colonia estiva ed io figlio di un muratore ci sono stato due estati.
Una cosa che ricordo mi colpì fu nel grande prato a mezza costa della montagna un grande W M costruito piantando dei pini. Le lettere erano grandi, visibili dalla pianura sottostante.
Mi dissero che gli alberi erano stati piantati negli anni 30 in onore di Benito, e che caduto il fascismo erano state prontamente riciclati in W MARIA in onore del Santuario della Madonna del Covolo sottostante.
Poi gli anni sono passati, il Veneto si è arricchito grazie al lavoro duro dei suoi abitanti, la devozione Mariana diventata un retaggio del passato, i prati di montagna abbandonati all’avanzata del bosco.
Adesso che passò spesso da quelle parti per andare a camminare sul grappa ho cercato più volte di individuare le scritte nell’ intrico del bosco ma senza successo poi mi sono ricordato di Google map ed eccole qui 🙂
Sic transit Gloria mundi….