sciabole preda bellica. Forse guardia Imperiale?

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view post Posted on 31/3/2022, 05:34
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.... più o meno queste era le lance, che appunto ci lanciavano addosso....

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ecco per dare un idea delle dimensioni (sono mattonelle da 30 cm) , insieme appunto a un paio di più "tropicali"...... la prima in alto anche se decorata dovrebbe essere, per i ramponi, da coccodrilli o qualcosa del genere.... mentre la seconda, per le decorazioni e le dimensioni, dovrebbe essere una lancia da cerimonia o da rango


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alcuni dettagli di quest'ultima........


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view post Posted on 31/3/2022, 12:41
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Allora ecco altre lance. E un lungo billao. La cosa curiosa è che questa foto, e altre (sia in studio che in esterni) con questo soggetto, da solo o in compagnia di alcuni compari con le medesime armi tipicamente somale, fa sempre parte di queste serie (sempre Lo Giudice?) realizzate sicuramente in Eritrea.

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view post Posted on 31/3/2022, 12:54
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 31/3/2022, 13:41) 
Allora ecco altre lance. E un lungo billao. La cosa curiosa è che questa foto, e altre (sia in studio che in esterni) con questo soggetto, da solo o in compagnia di alcuni compari con le medesime armi tipicamente somale, fa sempre parte di queste serie (sempre Lo Giudice?) realizzate sicuramente in Eritrea.

anche lo scudo sembra somalo.... mi sono capitati (sono più rari) i billao lunghi ma non mi sono mai entrati in testa....... il billao è corto nel mio imaginario.... pugnale... assolutamente pugnale....106985439_600839650843467_2225150824237019535_n5678__1_107103532_600839570843475_2232434692339617358_n

e volevo fare qualche bella foto con le lance, bello sfondo etc etc.... ma qua le intrusioni non permettono.....

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view post Posted on 1/4/2022, 18:53
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Bellissima carrellata.
Siamo in tanti ad apprezzare.
E' vero che al momento (in Italia) sembra "congelato" l'interesse per i cimeli coloniali ma sul panorama internazionale è vero il contrario.
Armi bianche e scudi raggiungono cifre da capogiro forse perché da noi se ne trovano ancora mentre all'estero è molto più difficile.
Sarebbe bello, a mio avviso, parlare pure degli scudi perché - come per le armi - rappresentavano sicuramente una componente essenziale dell'armamento ma anche uno "status simbol".Etnos-980x740

Caro Wiezel se hai competenza anche su questi bellissimi oggetti (così come sulle armi) apprezzerei tantissimo qualche tuo intervento che possa fornirci maggiori notizie.
Lo scudo, forse ancora di più dei sief - guradé - ecc., a mio avviso rappresenta l'oggetto simbolo per eccellenza di quel popolo.
 
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view post Posted on 2/4/2022, 04:28
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CITAZIONE (Ariel71 @ 1/4/2022, 19:53) 
Bellissima carrellata.
Siamo in tanti ad apprezzare.
E' vero che al momento (in Italia) sembra "congelato" l'interesse per i cimeli coloniali ma sul panorama internazionale è vero il contrario.
Armi bianche e scudi raggiungono cifre da capogiro forse perché da noi se ne trovano ancora mentre all'estero è molto più difficile.
Sarebbe bello, a mio avviso, parlare pure degli scudi perché - come per le armi - rappresentavano sicuramente una componente essenziale dell'armamento ma anche uno "status simbol"

Caro Wiezel se hai competenza anche su questi bellissimi oggetti (così come sulle armi) apprezzerei tantissimo qualche tuo intervento che possa fornirci maggiori notizie.
Lo scudo, forse ancora di più dei sief - guradé - ecc., a mio avviso rappresenta l'oggetto simbolo per eccellenza di quel popolo.

Nel “disordine” coloniale del forum qui già qualche notizia interessante solo sugli scudi era venuta fuori….

https://miles.forumcommunity.net/?t=60751140



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view post Posted on 2/4/2022, 18:48
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Caro Ariel71, Mufasa3, ... mi sembra che la discussione stia degenerando ... è come mischiarela carabina federale svizzera con un M16: lo scudo somalo, quello piccolo e tondo, in genere di pelle di giraffa o struzzo, non ha nulla a che vedere con la tafa, gasha o gashena amhara, né questa con le decine di scudi tribali dell'Ethiopia. La (o il) gaashaan somalo non ha nulla di militare e venne usato nella caccia, nel confronto con l'animale selvaggio e raramente negli scontri per razzie, ma solo perché faceva parte dell'equipaggiamento comune del cacciatore.
C'è poi una cosa che mi incuriosisce: possiedo cataloghi inglesi e tedeschi di lame per gurade e seif, ma non di scudi (ciò ovviamente non toglie che ve ne siano, ma gradirei avere delle informazioni più precise), perché se la lavorazione ethiope del "ferro" non reggeva a quella europea, per la lavorazione della pelle (ancora oggi e soprattutto per pelli di fiere africane) la situazione è/era inversa.
Altrettanto per l'incisione (parlo della decorazione degli scudi), dove gli orafi di Aksum (di origine giudaica), e gli argentieri musulmani (Yemeniti) sono sempre stati maestri, ma anche nei vari metalli (argentone e argento-nichel), basti pensare alle croci, ai collari, ai braccialetti ... Certo, la xenomania degli africani è nota e oggi preferiscono le dozzinali magliette cinesi ai fantastici shamma o gabi in cotone tessuto a mano.
Notizie sulle armi africane?

https://ilmiolibro.kataweb.it/utenti/10035...co-piero-bossi/

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/storia...ethiopian-army/

Sono volumi massicci di cui su Google è possibile sfogliare le prime centinaia di pagine e il secondo è il primo di quattro (2000 pagine) scritti per lo Stato Maggiore Ethiope e per mio figlio (e ora sto scrivendo l'ultimo).

www.press.et/english/?p=7019#

 
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view post Posted on 3/4/2022, 10:31
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ne avevo uno bello da dignitario tipo quelli postati che ho ceduto in un cambio, in velluto e finimenti in ottone.... in effetti sembrano qualcosa quasi di serie.... invece proprio qualche settimana fa ho trovato questo tra i ricordi di famiglia di un reduce della guerra d'Africa qui di Rimini.... piccolo (poco più di 40 cm di diametro, somalo?) spesso di pelle durissima (giraffa), molto conico (la regola dei profili inclinati dei corazzati per fare scivolare i colpi) e molto solido e ben costruito.... più un attrezzo da usare che da esibire.... portato in braccio forte regge probabilmente le frecce o i colpi di lama.....


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view post Posted on 3/4/2022, 13:39
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Molto bello. Ne ho uno uguale, molto conico. E qui occorre nuovamente l'aiuto del nostro amico Wiezel in quanto anche io ho sempre letto che questa forma così accentuatamente conica aveva lo scopo di deviare frecce o lance.

CITAZIONE (Wiezel @ 2/4/2022, 19:48) 
Caro Ariel71, Mufasa3, ... mi sembra che la discussione stia degenerando ... è come mischiarela carabina federale svizzera con un M16: lo scudo somalo, quello piccolo e tondo, in genere di pelle di giraffa o struzzo, non ha nulla a che vedere con la tafa, gasha o gashena amhara, né questa con le decine di scudi tribali dell'Ethiopia. La (o il) gaashaan somalo non ha nulla di militare e venne usato nella caccia, nel confronto con l'animale selvaggio e raramente negli scontri per razzie, ma solo perché faceva parte dell'equipaggiamento comune del cacciatore.
C'è poi una cosa che mi incuriosisce: possiedo cataloghi inglesi e tedeschi di lame per gurade e seif, ma non di scudi (ciò ovviamente non toglie che ve ne siano, ma gradirei avere delle informazioni più precise), perché se la lavorazione ethiope del "ferro" non reggeva

Hai perfettamente ragione.
Anche io non vorrei mescolare le discussioni che trovo talmente interessanti che occorre crearne due distinte.
Al riguardo se ti andasse di approfondire, in separata sede, quella sulle diverse tipologie di scudi,penso che te ne saremmo tutti infinitamente grati perché non credo che se ne sia mai parlato con cognizione di causa.
Ci si è per lo più limitati a condividere immagini.
 
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view post Posted on 3/4/2022, 14:11
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Purtroppo non ho cataloghi relativi agli scudi.
Mi risulta sicuramente che, al pari delle lame, alcune ditte tedesche e inglesi - negli anni 30 del novecento - proponevano in catalogo anche diverse tipologie di scudo per notabili e dignitari.
Ovviamente essendo prodotti industriali erano realizzati in metallo rivestito di velluto dai diversi colori.
Le applicazioni che adornavano lo scudo erano costituite da lastre metalliche (argentate o dorate) realizzate a stampo, con diversi motivi.
Il mercato di queste Ditte era destinato alle popolazioni del posto anche se (ricordo di aver letto su qualche rivista d'epoca, forse la Domenica del Corriere) non di rado nei mercatini locali venivano venduti agli occidentali poiché erano diventati un ambito "ricordo" da portare a casa. Vi era sulla rivista una foto dove si vedevano gli scudi esposti.

Discorso ben diverso è quello relativo agli scudi per Ras o notabili di origine ottocentesca che, generalmente, si tramandavano di padre in figlio visto il grande valore simbolico ed economico.
Questi erano tutti prodotti sul posto. Erano in cuoio (non metallo) rivestiti di buon velluto e adornati con lamine, umboni, borchie tutte traforate o incise a mano.
Per i personaggi di rango elevato si riscontrano, poi, scudi con decori di altissima qualità in argento, pietre, ecc.
E' un argomento vasto ma, a mio avviso, molto molto interessante.
 
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view post Posted on 3/4/2022, 14:57
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Si tratta di un buon gashan amhara-shoano, non certo di un dignitario di alto rango ... fine '800, penso di pelle di ippopotamo, con l'umbone accentuato per deviare i colpi di shotel (che usato con la punta avanti serviva a colpire dietro lo scudo, ma veniva bloccato del robusto rilievo marginale; spero di essermi spiegato).
Per chi poteva permettersi, lo scudo veniva coperto di velluto, azzurro, rosso, ... che restava fissato dalla decorazione eseguita con piastrine metalliche. Uno scudo di questo genere venne regalato da Menelik II a S.M.Umberto I, poco prima di Adwa.
 
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view post Posted on 3/4/2022, 16:07
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CITAZIONE (Wiezel @ 3/4/2022, 15:57) 
Si tratta di un buon gashan amhara-shoano, non certo di un dignitario di alto rango ... fine '800, penso di pelle di ippopotamo, con l'umbone accentuato per deviare i colpi di shotel (che usato con la punta avanti serviva a colpire dietro lo scudo, ma veniva bloccato del robusto rilievo marginale; spero di essermi spiegato).
Per chi poteva permettersi, lo scudo veniva coperto di velluto, azzurro, rosso, ... che restava fissato dalla decorazione eseguita con piastrine metalliche. Uno scudo di questo genere venne regalato da Menelik II a S.M.Umberto I, poco prima di Adwa.

Grazie e grande Wiezel. Molto interessante l attribuzione e la datazione. Infatti viene con un coltellaccio che sembra più vecchio dei soliti e soprattutto col pomolo che ribatte il cordolo arabeggiante…. Probabilmente erano insieme anche in origine... Appena torno a casa lo posto….

Edited by Mufasa3 - 3/4/2022, 17:54
 
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view post Posted on 3/4/2022, 16:54
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eccolo, era con lo scudo.... un coltellaccio-pugnale anche questo pochi fronzoli e tanta sostanza... lama assolutamente forgiata locale.....


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e mi ha colpito il pomolo.... è molto simile a un altro che un un Shotel sempre con l'impugnatura in corno...


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view post Posted on 19/4/2022, 21:29
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CITAZIONE (Ariel71 @ 3/4/2022, 15:11) 
... non di rado nei mercatini locali venivano venduti agli occidentali poiché erano diventati un ambito "ricordo" da portare a casa. Vi era sulla rivista una foto dove si vedevano gli scudi esposti.

Eccone uno. Nell'Addis Abeba da poco occupata e affamata di souvenir da riportare in Italia a famiglie e fidanzate, tutti questi oggetti appartenenti all'immaginario collettivo del guerriero abissino diventarono moneta sonante per i mercanti locali.
Un po' come i colbacchi con la stella rossa all'indomani della caduta del Muro di Berlino.
C'è un po' di tutto. Scudi, criniere, mantelli da dignitario, sciabole, pugnali, lance, pelli di scimmia, di leopardo, di zebra...
L?esercito aveva anche emanato una circolare, per regolamentare il trasporto in Italia di questo genere di materiale.


mmmm

 
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view post Posted on 20/4/2022, 05:41
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 19/4/2022, 22:29) 
CITAZIONE (Ariel71 @ 3/4/2022, 15:11) 
... non di rado nei mercatini locali venivano venduti agli occidentali poiché erano diventati un ambito "ricordo" da portare a casa. Vi era sulla rivista una foto dove si vedevano gli scudi esposti.

Eccone uno. Nell'Addis Abeba da poco occupata e affamata di souvenir da riportare in Italia a famiglie e fidanzate, tutti questi oggetti appartenenti all'immaginario collettivo del guerriero abissino diventarono moneta sonante per i mercanti locali.
Un po' come i colbacchi con la stella rossa all'indomani della caduta del Muro di Berlino.
C'è un po' di tutto. Scudi, criniere, mantelli da dignitario, sciabole, pugnali, lance, pelli di scimmia, di leopardo, di zebra...
L?esercito aveva anche emanato una circolare, per regolamentare il trasporto in Italia di questo genere di materiale.

bellissima!!!!!
 
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view post Posted on 20/4/2022, 16:42
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 19/4/2022, 22:29) 
CITAZIONE (Ariel71 @ 3/4/2022, 15:11) 
... non di rado nei mercatini locali venivano venduti agli occidentali poiché erano diventati un ambito "ricordo" da portare a casa. Vi era sulla rivista una foto dove si vedevano gli scudi esposti.

Eccone uno. Nell'Addis Abeba da poco occupata e affamata di souvenir da riportare in Italia a famiglie e fidanzate, tutti questi oggetti appartenenti all'immaginario collettivo del guerriero abissino diventarono moneta sonante per i mercanti locali.
Un po' come i colbacchi con la stella rossa all'indomani della caduta del Muro di Berlino.
C'è un po' di tutto. Scudi, criniere, mantelli da dignitario, sciabole, pugnali, lance, pelli di scimmia, di leopardo, di zebra...
L?esercito aveva anche emanato una circolare, per regolamentare il trasporto in Italia di questo genere di materiale.


mmmm


Urca!!!!! :woot:
E' proprio questa. Ne avevo perso traccia da tempo.
Ti ringrazio tanto per aver dato visibilità a quello che stavo raccontando.
Questa foto davvero incredibile testimonia. come hai detto, quanto fossero importanti per i nostri quei cimeli che rappresentavano in modo tangibile la conquista del nuovo Impero.
Cimeli che evidentemente venivano imbarcati sulle navi e spediti a casa per fare bella mostra di sè.
Per caso sai quale era la modalità per trasportare questo materiale?

Probabilmente è grazie anche a quei mercati e mercanti se ancora oggi riusciamo a trovare alcuni di quei cimeli a lungo conservati da chi all'epoca non si lasciò sfuggire l'occasione di acquistarli.
Ritengo, infatti, che non tutti ebbero la possibilità di chiedere o "sottrarre" lo scudo al notabile di zona e che, appunto, ne vennero in possesso nel modo rappresentato.
 
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54 replies since 12/3/2022, 21:35   2588 views
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