Caricatore per Springfield M1903

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view post Posted on 26/7/2022, 11:48
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Oggi ho deciso di far lavorare un po’ gli esperti della sezione mettendoli alla prova con l’arduo compito di spiegare notizie forse basilari e scontate ad un perfetto ignorante in materia come me. Perciò perdonate le mie domande forse banali e iniziamo con ordine.

Essendomi da poco incaponito con il proposito collezionistico di voler raccogliere, per le più importanti armi in uso dai vari schieramenti, degli esemplari il più possibile coerenti con il periodo bellico, ho capito che fosse giunto il turno di approfondire lo Springfield quando questo esemplare mi si è “casualmente” presentato sotto gli occhi: viste le condizioni accettabili, mi sono lasciato tentare. Ovviamente, come ben si nota dal più che vistoso intervento del precedente proprietario, il tutto è inerme e disattivato come previsto da legge.

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Ed ora la parte difficile ( per voi), ovvero la mia sequela di domande:

- La lastrina, è quella effettivamente prevista per il mod.1909? Ho notato che esistono versioni leggermente differenti tra loro e questo non mi aiuta a fare chiarezza.
- Queste ultime, venivano realizzate in ottone?
- Non presentano nè marchi, nè punzoni… è normale tutto ciò? Come è possibile dunque datarle?
- Le cartucce sono tutte marcate sul fondello LC 42, tranne una che invece riporta la data del 43. Queste, presumo anche in funzione del comune calibro in 30.06, sono identiche a quelle utilizzabili sul Garand?
- Durante la Campagna d’Italia, pur se ormai decisamente declassata, quest’arma fu usata più o meno diffusamente dalle truppe USA?


Grazie a tutti voi.
 
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view post Posted on 26/7/2022, 12:31
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CITAZIONE (WW2 @ 26/7/2022, 12:48) 
- Le cartucce sono tutte marcate sul fondello LC 42, tranne una che invece riporta la data del 43. Queste, presumo anche in funzione del comune calibro in 30.06, sono identiche a quelle utilizzabili sul Garand?
- Durante la Campagna d’Italia, pur se ormai decisamente declassata, quest’arma fu usata più o meno diffusamente dalle truppe USA?

Lascio ad altri le risposte più particolari, mi limito a ricordarti che il calibro .30.06 derivò dal .30.03 nel 1906 e venne utilizzato per quasi tutte le armi USA sino agli anni sessanta. Quindi si, Springfield e Garand (ma non solo loro) utilizzavano le stesse cartucce. Cambiavano solo le lastrine di caricamento.
Circa l'uso durante la campagna d'Italia (ma non solo) l'arma venne distribuita a piene mani a tutte le truppe USA di seconda linea, a molti degli eserciti alleati (brasiliani, marocchini, ... ) ed anche alla resistenza.

F_1

Edited by kanister - 26/7/2022, 13:48
 
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view post Posted on 26/7/2022, 12:54
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Buongiorno Kanister e grazie, come sempre il tuo parere in merito a questi argomenti è sempre gradito oltre che sperato. Dunque una metà dei miei dubbi è stata subito risolta, come dicevo potevano sembrare banali ma ultimamente dopo qualche sorpresa non do più nulla per scontato.
Sulla lastrina mi toccherà aspettare dunque il parere di ulteriori esperti, però ti chiedo se hai idea o meno del fatto che la produzione di questo accessorio sia, per motivi di utilizzo dell’arma stessa, eventualmente continuato nel dopoguerra. Mi risulta che l’ultima variante di quest’arma è stata adottata nel 1942: in teoria anche la produzione di lastrine dovrebbe dunque essersi arrestata a tale data… o sono in errore circa questo ragionamento?

Interessante il riscontro del suo utilizzo da parte dei partigiani!
 
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view post Posted on 26/7/2022, 13:09
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CITAZIONE (WW2 @ 26/7/2022, 13:54) 
in teoria anche la produzione di lastrine dovrebbe dunque essersi arrestata a tale data… o sono in errore circa questo ragionamento?

Visto il numero di armi di quel tipo in circolazione non credo proprio che la produzione dei relativi accessori si sia interrotta nel 1942, correvano il rischio di non poter rifornire chi ne avesse avuto bisogno.

E prima, riferendomi all'introduzione del 7,62 Nato o .308 negli anni sessanta, non devi pensare che la produzione di .30.06 sia stata abbandonata dopo tale data.
 
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view post Posted on 26/7/2022, 13:20
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Ho capito, perfetto.

Erroneamente credevo che trent’anni e più ( per volersi imporre come limite il 1942) di produzione della suddetta arma, e idem per quanto riguarda quella della relativa cartuccia, avessero generato una quantitativo di scorte più che sufficiente per servire eventualmente un’arma destinata, in un modo o nell’altro, ad una graduale ma inevitabile minore distribuzione, soppiantata dalle nuove dotazioni.

In realtà tutto questo pensiero nasce anche un po’ dal fatto che sto cercando di convincere me stesso, in assenza di prove reali, che ogni componente del mio esemplare sia “coerente” con il periodo bellico. Il fondello parla chiaro, ma per la lastrina non conoscendo il termine di produzione il dubbio è lecito sussista.
 
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view post Posted on 28/7/2022, 17:58
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E per tornare al discorso “lastrine”… dovrebbe proprio essere qui presente la tipologia in ottone, anteriore certamente alla produzione bellica (si passó all’alluminio) e relativa invece al periodo che va dalla Grande Guerra agli anni 30.
 
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5 replies since 26/7/2022, 11:48   338 views
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